lunedì 31 ottobre 2011
L'AVIS a Trapani raccontata dal suo Presidente provinciale
L'AVIS in provincia di Trapani (BDR 3_2011)
Da Telefono Amico una radiografia del disagio in Italia
“Anche quest’anno, con l’aiuto fondamentale e preziosissimo del Prof. Enrico Finzi, Telefono Amico Italia rende pubblici i dati (puramente statistici) relativi al servizio svolto dai volontari in ambito nazionale, che costituiscono l’ossatura dell’“Osservatorio sul Disagio Emotivo” – dichiara Dario Briccola, presidente di Telefono Amico Italia -. L’osservatorio, attivo da quattro anni, è interamente dedicato allo studio di questo fenomeno in Italia, attraverso il nostro ruolo di interlocutori privilegiati sulla solitudine e sul disagio emotivo, mediante il sevizio d’ascolto telefonico. Offriamo un orecchio partecipe (e non impositivo) per aiutare a rendere più lieve il dramma di chi non ha scelto di essere solo. Abbiamo la convinzione che una società dell’ascolto, della comunicazione e dell’apertura all’altro possa portare a una società più umana e quindi moralmente più ricca e più felice”.
"Abbiamo analizzato oltre un milione di schede (anonime) relative alle chiamate degli ultimi 12 anni a Telefono Amico Italia – sottolinea Enrico Finzi, sociologo e presidente di AstraRicerche -. Dall’analisi dei dati relativi al 2010 siamo rimasti colpiti da quanto le difficoltà materiali di tanti italiani abbiano inciso anche sul loro disagio emozionale, aggravando il loro drammatico senso di isolamento. Sarebbe un errore sottovalutare queste conseguenze relazionali e psicologiche della crisi, il suo costo sociale in termini di infelicità".
Nel dettaglio, lo studio delle telefonate ricevute da Telefono Amico Italia (TAI) – l’organizzazione di volontariato che dal 1967 offre un servizio di ascolto a chiunque provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia e disagio: tutti sentimenti che se non risolti potrebbero portare a gravi crisi e talvolta anche ad atti estremi – evidenzia che nel 2010 hanno telefonato maggiormente gli uomini (66,9%). Calano quindi le donne, in quanto avvertono meno disagio emozionale, e/o sono più fornite di una rete di relazione e di sostegno.
Per quel che riguarda l’età, si nota che coloro cha hanno tra i 36 e i 45 anni sono il 29,4% del totale degli appellanti (chi telefona a TAI), e coloro che hanno dai 46 ai 55 anni ammontano al 23,2%. In generale la fascia di età “centrale”, che va dai 36 ai 55 anni, registra quasi il 53% del totale delle telefonate.
Il 55% di chi si avvale del servizio telefonico di TAI sono studenti, casalinghe, pensionati e disoccupati. Mentre, relativamente alla composizione del nucleo familiare si nota che le telefonate provenienti da chi vive da solo sono tornate a crescere nel 2010, restando maggioritari (52,9%). Si nota, altresì, un bisogno di ascolto di coloro che vivono con un partner (9,3%, in incremento) oppure con famigliari e – raramente- amici (37,8%, in calo) a conferma del fatto che il disagio emozionale senza avere qualcuno “vicino” a cui rivolgersi si annida spesso tra coloro che, per convivenza e/o lavoro, in teoria dovrebbero essere immersi in un fitto reticolo di relazioni interpersonali: un fenomeno questo in netta crescita di lungo periodo.
I motivi per i quali ci si rivolge all’associazione sono: il bisogno di compagnia e la solitudine (32%), la sessualità (21%), infermità psichica e/o fisica (inclusa la depressione: 13%). Quindi i problemi sentimentali e di coppia (8%) e quelli familiari e parentali (7%).
Dal 2007 al 2010 è cresciuto il mix di bisogno di compagnia e di solitudine (dal 26% al 32%). Appaiono stabili le aree dei problemi familiari e parentali (7%), dei “nodi” filosofici/etici/esistenziali/religiosi (7%) e di quelli sociali/politici (2%). E’ diminuito dal 22% al 21% il disagio connesso alla sessualità, e i problemi sentimentali e di coppia (dal 9% all’8%). Sono calate le infermità sia fisiche sia psichiche (dal 30% al 20%).
Infine, ammontano a oltre 500 le persone che hanno contattato TAI annunciando di aver già attivato un tentativo di suicidio o di averne intenzione.
domenica 30 ottobre 2011
Il CoAsAn sui ritardi INPS a proposito di invalidità e indennità di accompagnamento
La Sicilia - Mondo Lavoro 30ott11 p. 23
sabato 29 ottobre 2011
I 75 Centri di Servizio di volontariato che aderiscono al coordinamento nazionale CSVnet hanno rinnovato il direttivo
Nominati anche i tre componenti del Collegio dei Garanti e i cinque Revisori dei Conti.
La nuova governance di CSVnet resterà in carica per tre anni con il compito di coordinare le azioni del sistema dei CSV: 75 su 78 in tutta Italia sono i Centri di Servizio per il Volontariato che fanno parte di CSVnet, con una rete complessiva che raccoglie oltre 20mila organizzazioni di volontariato.
Il nuovo Consiglio si riunirà i prossimi 4 e 5 novembre, a Roma, per eleggere il presidente di CSVnet.
Silvia Elena Berlati; Giancarlo Billi; Elisabetta Bonagiunti; Simone Giovanni Bucchi; Giorgio Casagranda; Gennaro Castaldi; Francesca Coleti; Luigi Conte; Maria Rita Dal Molin; Antonio D'Alessandro; Francesca Danese; Luciano De Matteis; Genesio Adamo De Stefano; Giuseppe De Stefano; Ermanno Di Bonaventura; Mariangela Fantin; Gianpiero Farru; Luciano Franchi; Rosa Franco; Pasquale Lacagnina; Silvio Magliano; Antonio Mantineo; Pasquale Marchese; Enrico Marcolini; Giuseppe Miscione; Adriana Mostarda; Giuseppe Perpiglia; Giuditta Petrillo; Patrizio Petrucci; Andrea Pistono; Renzo Razzano; Carmelo Scravaglieri; Luciano Squillaci; Pierluigi Stefani; Stefano Tabò; Luigino Vallet.
Fanno parte del Collegio dei Garanti: Maria Antonia Brigida; Pino Staffa; Gianvito Pappalepore.
Attenzione alla comunicazione ambigua ed ingannevole "Avron s.r.o."
venerdì 28 ottobre 2011
Corso per volontari organizzato dall'ASP 9 di Trapani
Il corso, riguarderà l’educazione del paziente con patologia di lungo termine e del caregiver. Avrà la durata di 112 ore complessive, articolate in attività d’aula e tirocinio. Le associazioni di volontariato interessate possono presentare la richiesta di partecipazione entro il prossimo 4 novembre, secondo le modalità indicate nel bando. Le associazioni che già hanno prodotto istanza possono integrare il numero dei partecipanti.
Per consultare il bando e scaricare i moduli: www.asptrapani.it (alla sezione bandi e avvisi). (chiara damiano)
Basta con gli sprechi! Da Palermo una protesta per recuperare un asilo abbandonato
Per info: Stefano - tf. 3208309183
mercoledì 26 ottobre 2011
Corso di lingua per immigrati a Palermo
Per info rivolgersi all'associazione Erripa Achille Grandi, via Benedetto Castiglia, 8, Palermo, o telefonare allo 091.331900 e chiedere della signora Emilia Napoli.
Il progetto è finanziato dalla Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Dip. Lavoro, serv. II, Emigrazione ed Immigrazione, a valere sull'avviso pubblico n. 1 del 4 maggio 2011.
A Bagheria (PA) nuova sede di “Telefono azzurro”
«L'Anello Debole», scelti i 28 finalisti, verdetto il 6 novembre
La giuria di qualità de «L’Anello Debole» ha scelto i finalisti che si contenderanno il premio nel corso del secondo Capodarco Corto Film Festival (3-6 novembre 2011). Sono 28 opere, divise in cinque categorie: 6 per la Radio, 6 per la TV, 7 per i Corti della Realtà, 6 per i Corti di Fiction e 3 per i Cortissimi. Il Festival sarà l’atto finale di un’edizione, la settima, che ha visto la partecipazione di un numero record di concorrenti: 210. Tutte le opere finaliste e le selezionate sono già in visione integrale sul sito del premio www.premioanellodebole.it, precisamente a questo link, insieme alle migliori opere delle passate edizioni. I 22 video possono inoltre essere visti da oggi su una sezione speciale di Corriere Tv. Si è infatti rinnovata, per il secondo anno, la collaborazione tra il sito web del Corriere della Sera e il premio bandito dalla Comunità di Capodarco.
I temi finalisti. Le 28 opere finaliste coprono una gamma di temi sociali molto ampia, sia nazionale che internazionale. Si va dalla psichiatria alla povertà e alla disoccupazione; dall’immigrazione alle problematiche dell’Africa e del Medio Oriente; dalla disabilità e i disturbi dell’apprendimento all’aborto; dai rom al carcere; dalla criminalità ai movimenti xenofobi e nazionalistici che si stanno diffondendo in Russia. Per la prima volta inoltre sono presenti due opere realizzate con la tecnica dell’animazione.
La giuria popolare. La giuria di qualità, composta da Giancarlo Santalmassi (presidente), don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela de Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre, ha assegnato un punteggio ad ogni opera finalista. Tale punteggio verrà ponderato con quello della giuria popolare che voterà nel corso del Festival di novembre. La giuria di qualità si è riservata anche la possibilità di assegnare dei “premi speciali”. Ai vincitori, che verranno “rivelati” nel corso della serata conclusiva del Festival il 6 novembre, verrà assegnato un premio in denaro e un monile con il simbolo del premio.
Per far parte della giuria popolare, bisogna iscriversi entro il 3 novembre attraverso il form on line o il modulo disponibile sul sito del Premio (www.premioanellodebole.it/GiuriaPopolare.aspx). La partecipazione è volontaria e gratuita e richiede una presenza effettiva (anche se non continuativa) nei giorni del voto.
Il festival. Il programma del secondo«Capodarco Corto Film Festival» è quasi definitivo. La manifestazione verrà presentata in conferenza stampa il 31 ottobre presso il Caffè Letterario di Fermo. Sempre il 31 ottobre il Festival avrà una vetrina anche all'interno del III Salone dell'Editoria Sociale a Roma (www.editoriasociale.info) con la proiezione di alcune delle opere video finaliste. Il 3 e il 4 novembre si entra nel vivo con la seconda edizione del Capodarco Social Film, rassegna cinematografica dedicata al sociale presso la «Sala degli artisti» di Fermo. Verranno proiettati, nell'ordine, «Ruggine» del regista marchigiano Daniele Gaglianone e «Io sono Li» del regista Andrea Segre che sarà presente in sala. Sempre il 3 e il 4 due seminari, rivolti soprattutto alle scuole superiori della provincia, con due operatori di rilievo nazionale: il montatore Paolo Marzoni e lo sceneggiatore e regista Fredo Valla. Sabato 5 novembre la serata "fiume" di presentazione degli autori delle opere finaliste culminerà con un incontro con cinque protagonisti della trasmissione di Italia Uno Le Iene: Mauro Casciari, Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Marco Fubini, Roberto Marcanti, Angela Rafanelli.
Nel corso del festival le “finaliste” in concorso per il Premio «L’Anello debole» saranno votate dalla Giuria popolare. Le opere video verranno proiettate presso la Sala degli Artisti a Fermo, la Comunità di Capodarco ed altri luoghi da definire. Per la fruizione delle opere Radio è stato organizzato sabato 5 novembre un pullman per Montefiore dell’Aso (FM) con ascolto durante il tragitto di andata e ritorno e buffet sul posto. Infine, Domenica 6, la cerimonia di premiazione, presentata da Andrea Pellizzari e Daniela de Robert.
«L’Anello Debole» nasce nel 2005 da un’idea di Giancarlo Santalmassi per assegnare un riconoscimento ai migliori cortometraggi, réportage, servizi televisivi e radiofonici sui fatti e le vicende delle persone più fragili e sui temi della sostenibilità ambientale.
Il premio e il festival si avvalgono del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, della Regione Marche, della Provincia di Fermo, del Comune di Fermo. Possono contare inoltre sul contributo di alcuni sponsor privati e sulla collaborazione di Corriere TV, della Marche Film Commission, di Corto Dorico e del cinema «Sala degli artisti» di Fermo.
Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria del premio: 0734 681001 - info@premioanellodebole.it.
A Palermo è stato presentato il progetto "Tutti in rete"
«Il logo dell'Unione raffigura due mani che si stringono, a testimoniare la voglia di fare e di portare avanti azioni di solidarietà uniti assieme – spiega il presidente Rocco Di Lorenzo, presentando all'aula magna dell'ospedale Cervello il progetto “Tutti in rete”. L'unione è infatti una rete di associazioni che operano sia a livello locale che regionale, all'interno degli ospedali, nelle scuole e sul territorio, il cui tratto comune è di agire in ambito socio-sanitario».
Diverse le azioni che saranno attuate da “Tutti in rete”. Due mirano a fornire informazioni e a diffondere notizie sull'attività svolta dalla rete: un periodico trimestrale di informazione realizzato da giornalisti e da volontari che sarà distribuito negli ospedali, nelle scuole e nelle università; la creazione di un portale web multilingue dell'Unione; una terza azione mira a attivare processi di integrazione culturale dei popoli migranti; con i percorsi di educazione alla pro-socialità nelle scuole superiori si promuoverà tra gli adolescenti la cultura del volontariato; verranno fatti corsi di formazione rivolti agli operatori delle associazioni; infine intorno ad aprile maggio sarà realizzata una «Giornata in piazza» finalizzata a coinvolgere la cittadinanza. Per la buona riuscita del progetto molto importante sarà la partnership tra le associazioni e le istituzioni pubbliche
«Sono contento della collaborazione fra noi e le associazioni. Dobbiamo impegnarci per migliorarla ulteriormente. Il volontariato profuma di gratuità e di attenzione verso gli altri» dice il direttore generale degli «Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello», Salvatore Di Rosa. Gabriella Filippazzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero Cervello, sottolinea «l'importanza di lavorare in un ottica di collaborazione». Filippazzo rimarca anche che «è complesso mettere in rete le associazioni, perché a volte emergono problemi di leadership». «È importante che la società civile scenda in campo con tutta la sua forza – aggiunge il presidente di Nuova era a viso aperto, Bartolo Maniscalco –. Per questo l'attività di rete è fondamentale e bisogna andare avanti in questa direzione». Fra le associazioni impegnate in “Tutti in rete”, in particolare l'Associazione famiglie italiane prevenzione suicidio si occuperà «di contrastare il disagio psichico tra i giovani, prevenendo l'emergere di atti autolesionisti» dice la presidente Livia Nuccio che inoltre annuncia che l'Afipres con il progetto «Accendi un sorriso» condotto in collaborazione con l'Unità operativa Educazione alla salute dell'Ospedale Cervello, di cui è responsabile Salvo Siciliano, «svolgerà attività di sostegno e di collaborazione all'utenza dell'ospedale». (andrea uzzo)
martedì 25 ottobre 2011
In provincia di Agrigento da oggi parte il progetto IRIS, per contrastare le vecchie e nuove povertà
Con tale progetto si vuole offrire alla famiglia e a giovani ed anziani, che vivono in situazioni di solitudine e marginalità, un’adeguata integrazione socio-economica. Nei comuni di Agrigento e Raffadali saranno realizzati degli appositi sportelli multifunzionali caratterizzati da uno spazio denominato «Osservatorio permanente» che seguirà, attraverso apposite équipe, i bisogni sociali della gente. Il progetto prevede diversi servizi in riferimento alla tipologia di utenza che è stata suddivisa per coppie con figli dai zero ai tre anni, soggetti adulti in situazioni di crisi o in stato di solitudine o di estrema povertà e famiglie e soggetti senza fissa dimora in situazioni di crisi. (rogero fiorentino)
Giornata del Volontariato a Porto Empedocle (AG)
La giornata è iniziata già alle 7 del mattino e si è conclusa alle 19 della sera. Per coloro che hanno voluto donare il sangue “per donare vita”, era presente anche l’autoemoteca dell’A.D.E.S .
Una giornata intensa dettata dalle diverse attività che hanno previsto:
A concludere la giornata proficua, dopo la consegna degli attestati agli intervenuti, è stata la Santa Messa celebrata presso la Chiesa Madre nel corso principale della città marinara. La manifestazione - pur essendo indirizzata soprattutto agli operatori volontari di protezione civile - è stata aperta a tutti coloro che volevano apprendere come è necessario comportarsi in caso di emergenze e calamità naturali.«La prima giornata del volontariato empedoclino ha registrato un buon flusso di partecipanti, che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti da realizzare con l’aiuto di tutti», ha dichiarato uno degli organizzatori soddisfatto. (rogero fiorentino)
Programmi e progetti dei GVV di Trapani per il 2012
In particolare, lo sportello di educazione alla legalità e al rispetto dei beni comuni e privati ha come destinatari i ragazzi delle scuole medie inferiori, i quali saranno istruiti sulle regole democratiche per l’acquisizione dei concetti di ciò che è diritto e di
ciò che è dovere. “Lo scopo – afferma il presidente regionale GVV Caterina Catania Venza – è la diminuzione dei comportamenti borderline e l’accettazione delle regole che disciplinano la convivenza civile, affinché i giovani riescano a riscoprire il rispetto per gli altri, che passa anche
attraverso il rispetto per la propria persona”.
Gli incontri dello sportello si terranno due volte a settimana, con la partecipazione di un avvocato e di volontari. Avrà la durata di cinque mesi.
Il laboratorio teatrale, in parte, sostituirà quello che lo scorso anno è stato il laboratorio di danza contemporanea. Verrà realizzato un musical, in modo da poter intrecciare diverse discipline artistiche, canto, teatro e danza.
Tutti coloro che desiderano partecipare alle attività dei Gruppi di volontariato vincenziano possono rivolgersi per informazioni alla sede di via Livio Bassi 35 oppure allo Sportello Rosa di via Burgio, o ancora alle parrocchie del territorio. (chiara damiano)
lunedì 24 ottobre 2011
Volontariato: nasceranno i coordinamenti in ogni comune della Diocesi di Piazza Armerina
Per nulla incoraggianti i dati con molte associazioni ancora senza una sede, un computer. Il 28% mantiene una sede con mezzi propri e grandi sacrifici; il 18% ha ottenuto dal Comune un locale in comodato d’uso; un altro 18% frequenta i locali della parrocchia, prestando servizio nel territorio ristretto, ma con un plus di formazione che porta a collegamenti con le reti cittadine. Quarantasette le associazioni che hanno preso parte alla giornata di studi. Nei territori il 70% del volontariato è d’ispirazione cristiana.
«Occorre attuare una proposta di impegno sociale e del dono in cui la cultura del bene comune deve diventare la piattaforma da cui partire grazie anche ad un volontariato che è dotato di grandi capacità relazionali», ha detto Maria Grazia Turconi Lojacono, responsabile culturale regionale Avulss.
«Ispirati dal Vangelo a questo nobile compito – ha detto il Vescovo Mons. Michele Pennisi - i volontari ed in modo particolare i cristiani sono chiamati, cittadini tra i cittadini, a convergere per realizzare nuovi pensieri e opere capaci di dare speranza agli ultimi. In una società dominata dalla brama dell’avere e del possedere per consumare e della quale così spesso sono messe in rilievo le ombre e le manifestazioni deteriori continua il Vescovo - il volontariato offre la testimonianza del permanere di vivaci e genuine energie spirituali che mettono in evidenza il primato del dono e del servizio disinteressato, teso a costruire una società solidale». D’accordo don Fortunato di Noto, presidente dello Sportello Meter: «C’è una rete matura che realizza iniziative incontrando quotidianamente persone, tenendo uniti i fragili, i senza voce. Ascoltare – ha continuato – significa comprendere le richieste di chi chiede aiuto in maniera disinteressata e diretta». «Un volontariato buono non è opera di pochi - ha riferito Edoardo Patriarca, già presidente dell’Agesci a attuale segreterio delle Settimane Sociali dei Cattolici - oggi occorre lavorare per una espressione organizzata del cattolicesimo, per arrivare a delineare il volto di una città più aperta e abitabile, trasparente e aperta ai giovani».
Enzo Madonia, Presidente del MoVI a Gela afferma che «l’importanza di questo incontro sta nell’aver capito l’importanza della dimensione politica del volontariato che significa non fermarsi a sostenere gli ultimi, ma liberarli dalla schiavitù a cui costringe l’assistenza e per questo è necessario confrontarsi con chi è responsabile delle politiche sociali in ogni città. Il MoVI – continua Madonia – insieme alla Caritas, lavorerà perché si creino in tutti i comuni, i coordinamenti del volontariato, in cui saranno rappresentate le istanze dell’associazionismo laico e cattolico: la parola d’ordine è convergere. I coordinamenti, si occuperanno della formazione permanente del volontariato e delle politiche sociali, utilizzando gli strumenti dei Centri di Servizio e della Fondazione con il Sud».
Info 346/3720323
venerdì 21 ottobre 2011
A Niscemi la Misericordia festeggia venti anni di attività
L'Unione italiana ciechi di Palermo contro il ddl nazionale per il riordino della spesa sociale
«Il Ddl 4566 contiene principi devastanti i quali se attuati, farebbero tornare il mondo della disabilità al Medioevo con il rischio dell’emarginazione e dell’esclusione sociale – ha dichiarato il presidente provinciale dell'Uic, Giuseppe Scaccia. Tutto questo non è accettabile, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti difenderà con tutte le sue forze l’indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione, che è stata ed è una delle più belle pagine del Parlamento Italiano”.
Il 18 ottobre scorso le ragioni della Fish sono state ascoltate, in audizione, dalla Commissione affari sociali della Camera. In un documento, lasciato agli atti della Camera, la Fish ha posto in assoluta evidenza quali saranno «gli effetti nefasti» sulle famiglie italiane, sulle persone con disabilità e sui diritti soggettivi. «Il disegno di legge delega sulla riforma assistenziale è inemendabile nei contenuti, nella forma, nelle finalità e nei metodi» ha perentoriamente dichiarato Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, a margine dell'audizione. Dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap tengono a sottolineare che la stroncatura della Fish al ddl per la qualificazione e il riordino della spesa in materia sociale «si aggiunge alle altre stroncature che il disegno di legge ha subito alla prima analisi in Commissione affari sociali. La più rilevante quella della Corte dei conti, ma altrettanto decise critiche sono arrivate, finora, anche dai Sindacati e da Confindustria». (andrea uzzo)
mercoledì 19 ottobre 2011
Dall'Organizzazione mondiale della sanità le nuove emergenze sociali per l'Europa
«Un altro problema che deve affrontare l’Europa è la lotta alle diseguaglianze – ha aggiunto -, un fatto che è incompatibile con il benessere dell’intera nostra società. Senza una lotta al fenomeno delle disuguaglianze in aumento anche dal punto di vista sanitario l’Europa non ha futuro». (fonte sanitaincifre.it)
Un portale unico del volontariato gelese grazie ad un corso di informatica per comunicatori sociali del web
La crisi c'è e si "sente". Gli stratagemmi per galleggiare e arrivare alla fine del mese
L’inchiesta è stata realizzata tra marzo e luglio in 12 regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto) su un campione di famiglie (1500 questionari) che si sono rivolte agli sportelli Acli, nell’ambito delle attività di sperimentazione del progetto “Link”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
I risultati. Una famiglia su quattro nell’ultimo anno ha chiesto un aiuto economico ai parenti per fronteggiare la crisi; il 40% degli intervistati non è riuscito a pagare le bollette; il 22% ha tardato il pagamento delle rate di un bene acquistato; l’81% ha acquistato prodotti a basso costo. Tempo libero, cultura, ma anche cura della persona sono le voci di consumo che maggiormente si riducono, mentre subiscono contrazioni più contenute le spese per la casa, la mobilità e le comunicazioni. “Sembra più facile rinunciare a libri, cinema e palestra piuttosto che al telefonino”, osservano i curatori dell’indagine.
Per il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero: «I dati di questa indagine ci restituiscono l’immagine di un gran numero di famiglie italiane, non solo quelle che incontriamo nei nostri servizi e nelle nostre attività. Famiglie che cercano di resistere alla crisi adottando strategie di contenimento dei costi faticose, a volte contraddittorie, e spesso insufficienti, dovendo ricorrere spesso al sostegno economico dei parenti. Non possiamo continuare ancora a considerare le famiglie come unico salvagente del nostro welfare». (fonte Redattore sociale 18ott11)
martedì 18 ottobre 2011
A Gela (CL), successo per "Una mela per la vita"
La manifestazione si è svolta nei giorni scorsi con numerosi stand in giro per la città, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. L’evento di sensibilizzazione e raccolta fondi per le ricerca contro la sclerosi multipla è stato dedicato ai giovani, i più colpiti dalla malattia. «Anche quest’anno, pur nelle ristrettezze della crisi che ha investito la nostra città, abbiamo avuto una risposta solidale dalla gente», dice Antonio Cinardi, presidente della sezione provinciale di Caltanissetta, che ha sede a Gela. Cinardi ha scritto ai capi d’Istituto, ai docenti, agli studenti e loro famiglie ringraziandoli «per la sensibilità dimostrata e per avere reso possibile "Una Mela per la Vita"».
«Un grazie a tutta la gente di buon cuore – aggiunge Cinardi – che con un semplice gesto, portando a casa un sacchetto di mele, ha fatto sì che la ricerca contro la sclerosi multipla andasse avanti consentendo di realizzare ancora più servizi dedicati ai giovani con SM. Un grazie alla Protezione civile ed all’associazione carabinieri, nonché ai nostri giovani volontari dell’ AISM, che si sono mobilitati per distribuire le mele. Avere toccato la cifra ragguardevole di circa cinque mila euro in questa manifestazione nell’ambito provinciale, è qualcosa che ci lascia commossi e ci fa sperare che con i fondi raccolti nel resto d’Italia, si darà una sterzata alla ricerca».
L’Istituto alberghiero ha fatto una buona scorta di mele durante la campagna: anche quest’anno gli studenti si cimenteranno nella realizzazione di torte di mele con la premiazione della miglior torta dove campeggerà la scritta «AISM».(andrea cassisi)
L'Arrupe di Palermo propone momenti di studio e dibattito in vista delle elezioni
«A livello cittadino e anche regionale si stanno delineando candidature, auto-candidature e tante proposte di coinvolgimento in vista delle prossime scadenze elettorali.
Noi scegliamo un approccio differente. In linea con il nostro modo di procedere, vi proponiamo, infatti, di ritornare a riflettere e di arrivare questa volta preparati a tali appuntamenti che ci coinvolgono come comunità. Perseguiremo questo fine attraverso una serie di incontri che intendono contribuire a diffondere un’informazione adeguata e così favorire un consapevole orientamento di scelta da parte della cittadinanza.
La prima di tali iniziative, dal titolo “L’Autonomia siciliana oggi: strumento per lo sviluppo?”, si terrà il 21 ottobre prossimo alle ore 18.00 presso l’Audiotorium Gonzaga del CEI, via Piersanti Mattarella, 38 Palermo ed è organizzato in collaborazione con altre istituzioni di riferimento della nostra città: Centro Educativo Ignaziano - CEI, l’Associazione Ex Alunni Gonzaga – CEI, la Comunità di Vita Cristiana (CVX) e la Libreria Paoline.
All’incontro interverranno l’on. prof. Enrico La Loggia, presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e l’on. dott. Giovanni Barbagallo, membro della Commissione affari istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana.
I lavori saranno introdotti dal p. Francesco Beneduce S.I., rettore del CEI, e saranno coordinati dal p. Gianfranco Matarazzo S.I., direttore dell’Istituto Arrupe.
lunedì 17 ottobre 2011
A Palermo si presenta "Tutti in rete"
A conclusione dell'incontro, alle ore 12, saranno inaugurati i nuovi locali del Centro di Ipovisione e Riabilitazione ARIS (Pad. A - 2° piano).
venerdì 14 ottobre 2011
Marketing Sociale, il CeSVoP offre un nuovo servizio alle organizzazioni di volontariato della Sicilia occidentale
Si chiama Servizio Marketing Sociale e permette al volontariato delle province di AG, CL, PA e TP di realizzare materiale promozionale, campagne pubblicitarie e produzioni multimediali a sostegno della sua comunicazione sul territorio.
Le domande di ammissione vanno inviate dal 17 al 28 ottobre 2011.
Modalità di richiesta, requisiti per l'ammissione e moduli da compilare li trovate nei link qui sotto.
In sintesi
- viene messo a disposizione per ogni organizzazione di volontariato ammessa al servizio un voucher di 3.600 euro (sino ad esaurimento budget prestabilito) per la realizzazione di produzioni comunicative (in due dei quattro ambiti previsti dal Regolamento);
- sono ammesse solo le OdV a norma con la legge 266/91 e la legge reg. 22/94 e con sede nelle province della Sicilia occidentale (AG, CL, PA e TP);
- le domande vanno inviate al CeSVoP solamente dal 17 al 28 ottobre 2011 (tramite: posta raccomandata; fax; email marketingsociale@cesvop.org; a mano alla segreteria del CeSVoP);
- per l'esame e l'eventuale ammissione verrà considerato l'ordine cronologico di invio delle istanze;
- le OdV ammesse verranno indirizzate ai fornitori individuati dal CeSVoP, presso i quali sceglieranno le modalità di realizzazione di quanto indicato nella scheda progettuale;
- il Servizio va usufruito entro 4 mesi dalla comunicazione di ammissione;
- si ha la possibilità di utilizzare un solo voucher all'anno (salvo quanto disposto dal Regolamento);
- il Servizio è in fase sperimentale ed entrerà a regime nel 2012 con altre due finestre temporali per le richieste di ammissione.Ogni dettaglio nel Regolamento (qui sotto) che va letto prima di compilare e inoltrare la documentazione richiesta.
Regolamento del Servizio Marketing Sociale del CeSVoP
Modulo per la richiesta del Servizio
Scheda progettuale da allegare alla richiesta
Verso la conclusione le Giornate di Bertinoro, occasione per discutere di economia sociale
Come impatteranno sul Terzo Settore e sull’economia civile le nuove normative sul federalismo fiscale?
Il federalismo fiscale è l’ultimo anello di una catena lunga iniziata con i provvedimenti dell’allora ministro Bassanini. Non è una tegola caduta dal cielo: è il normale completamento di un processo. Il giudizio non può che essere positivo. Detto questo rimane il problema della sua implementazione: ovvero del modello specifico che sarà attuato. È evidente che questi decreti contengono novità di grande positività; altre pongono problemi di applicazione. Tra le novità del primo tipo c’è il cosiddetto fallimento politico. I presidenti di Regione e Provincia, prima della fine del mandato, devono approvare un inventario del lavoro fatto e dei debiti che lasciano alla gestione futura. Tutto ciò almeno 4 mesi prima della fine del mandato. Tale inventario deve essere pubblicato su tutti i media in modo di dare al cittadino la possibilità di sapere quello che l’amministrazione ha realizzato e i debiti che lascia a quella futura. Altra innovazione: l’introduzione dei costi standard: si pone fine alla sconcezza per cui ogni Regione poteva farsi rimborsare i debiti senza alcun ritegno, una totale de-responsabilizzazione da parte degli amministratori locali. Con i costi standard si dice: l’appendicectomia costa tot, se tu ente locale vai al di fuori dei costi standard, lo devi giustificare. E il ministero ti potrà contestare se le ragioni che addurrai non saranno accettabili.
Terza innovazione: l’omogeneizzazione dei sistemi di revisione contabile. Attualmente ogni regione ha un suo sistema di ragioneria, quindi i bilanci non sono confrontabili perché redatti con sistemi diversi. È evidente che con 20 regioni non ci possono essere 20 sistemi diversi. È una piccola rivoluzione copernicana e riconosco che ci voglia un tempo sufficiente per l’adeguamento. Perciò bisogna pensare a vere e proprie scuole di amministrazione per i dipendenti pubblici che insegnino esattamente ad applicare una logica diversa. A questo punto si inserisce il Terzo Settore. Esiste un problema: passare da un vecchio a un nuovo equilibrio. Servono soggetti che aiutino a traghettare: nella situazione italiana il traghettatore ottimale è il Terzo Settore, perché ha il know-how, l’esperienza e la motivazione per il bene comune.
Nessun altro soggetto ha questa motivazione. E il Terzo settore è pronto a sfruttare questo spazio che sembra aprirsi? Sì, nel mondo del Terzo settore italiano si racchiude un tesoro di esperienze che non ha pari a livello mondiale. A livello mediatico tutto ciò non emerge. Abbiamo una miniera di competenze ed esperienze che fa invidia al mondo intero. Fino ad ora non sono state utilizzate: anzi, sono state derise. A Brescia c’è una cooperativa sociale che ha trovato un accordo con l’Agenzia delle entrate per fare un monitoraggio sulla lotta all’evasione fiscale: stanno ottenendo dei risultati che in cinquant’anni non erano mai stati raggiunti.
giovedì 13 ottobre 2011
Marsala, tante lingue per dare “istruzioni” e strumenti a chi cerca lavoro
Casa del volontariato di Gela. Continua il confronto tra amministrazione comunale e volontari
«Filo dritto», mostra dei prodotti tessili dei detenuti
Aperte le iscrizioni all'Archeoclub Sicilia
Possono iscriversi persone che abbiano la volontà di approfondire le proprie conoscenze dei Beni Culturali mediante escursioni, visite guidate nei siti archeologici-architettonici-paesaggistici, conferenze a cura di esperti nel settore.
martedì 11 ottobre 2011
Il CeSVoP propone quattro seminari per presentare al volontariato il Progetto In.Volo
Alla presentazione del Progetto In.Volo. (Iniziativa per il Volontariato) sono invitate tutte le organizzazioni di volontariato, anche quelle che per il momento non pensano di chiedere un prestito. Tutte avranno la possibilità di chiedere informazioni dettagliate e di chiarire eventuali dubbi.
Qui sotto il link della brochure informativa con il programma dei quattro incontri.
Programma
La diocesi di Palermo propone un incontro di riflessione su crisi, povertà e impegno per la crescita
L'invito è per GIOVEDI’ 20 OTTOBRE 2011 alle ore 17 nel Salone LAVITRANO di Via Matteo Bonello, 2 a Palermo ed è rivolto a quanti, laici, religiosi e presbiteri, impegnati nelle comunità e nelle aggregazioni laicali che intendono promuovere ed animare la pastorale sociale nei diversi territori a partire dalle linee di lavoro che – come arcidiocesi di Palermo – ci siamo dati con la stesura e approvazione del documento finale (il testo definitivo è consultabile sul sito dell’ufficio www.pastoralesociale.diocesipa.it ).
Ma sono pure invitate tutte quelle persone generose che, nelle comunità del territorio diocesano, progettano e portano avanti con fedeltà e passione molte iniziative di impegno sociale e civile: si intende far rete tra le diverse esperienze, metterle in luce, collegarle e ricordare che esse sono una ricchezza per tutti. Sarà presente all’incontro il prof. Vincenzo Antonelli, della Segreteria Scientifica del Festival per la Dottrina Sociale della Chiesa che aiuterà a riflettere sul rapporto tra Dottrina Sociale della Chiesa e pastorale ordinaria.
Afipres Marco Saura cerca ragazzi e ragazze per il servizio civile da svolgere a Palermo
L'Istituto Arrupe di Palermo propone un master di Europrogettazione
Sono aperte le iscrizioni al master universitario di I livello in “Europrogettazione e Programmazione Comunitaria” organizzato dall’Istituto Arrupe e dall’Università di Palermo. Il corso abilita alla professione di europrogettista che dovrà essere in grado, cioè, di individuare gli strumenti di finanziamento messi a disposizione dall’Unione europea e di collaborare alla gestione di tutte le fasi di realizzazione di un progetto.
Il master prevede un articolato percorso formativo: lezioni frontali si alternano infatti a laboratori, seminari, visite guidate. Inoltre, durante il project work, i partecipanti, seguiti da supervisori con pluriennale esperienza nel settore, vengono chiamati a lavorare nella stesura di un progetto; l’intento è di spingere gli allievi a trasferire, all’interno di una simulazione progettuale, gli strumenti e i contenuti appresi durante le lezioni in aula.
Inoltre, l’accompagnamento personalizzato, tipico del modo di procedere dell’Istituto, e l’attenzione particolare riservata alla scelta degli enti ospitanti lo stage completano l’offerta formativa che intende fornire ai partecipanti una preparazione non meramente teorica ma pratica, volta all’acquisizione di competenze professionali da spendere nel mercato del lavoro.
Il master ha una durata annuale, consente di ottenere 60 CFU e può essere frequentato dai possessori di un diploma di laurea, anche triennale, di qualsiasi indirizzo.
Le domande dovranno essere presentate entro le ore 13.00 del 7 novembre 2011.
Per l’elenco degli enti collaborano con l’Istituto Arrupe nella realizzazione degli stage, clicca qui.
lunedì 10 ottobre 2011
Vota il video e contribusci a un progetto sociale da realizzare con Fondazione con il Sud
Inoltre sono partners di supporto Banca Popolare Etica, Legacoop Palermo, CNA Confederazione Nazionale dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa di Palermo, Comitato per l'Imprenditoria Femminile della CCIA di Palermo, l'USSM del Centro per la Giustizia Minorile di Palermo ed l'Assessorato Attività Sociali, Politiche Giovanili e l'URP del Comune di Palermo.
Insomma, più si vota il video, più si promuove il progetto. Guardalo e scegli se votare.
Bando Donne, Integrazione e Periferie
Il Bando è rivolto alle organizzazioni del volontariato e del terzo settore per realizzare dei progetti nelle “periferie centrali” di alcune città meridionali dove le condizioni di sviluppo sono più fragili e dove la valorizzazione del ruolo della donne incontra maggiore difficoltà.
Con il Bando, la Fondazione con il Sud ed Enel Cuore intendono promuovere e valorizzare il ruolo delle organizzazioni non profit caratterizzate da una forte presenza di giovani donne, in particolare immigrate, in aree urbane affette da carattere di marginalità, devianza e disagio sociale.
Il Bando promuove la realizzazione di interventi nelle aree di 5 città del Mezzogiorno con un'alta concentrazione di famiglie, generalmente numerose e di immigrati, nelle quali le donne svolgono un ruolo centrale. In particolare, i quartieri interessati saranno: il quartiere Forcella di Napoli, il quartiere Madonnella di Bari, il quartiere Archi di Reggio Calabria, il quartiere Zisa di Palermo, il quartiere Marina di Cagliari.
I progetti presentati dovranno prevedere una partnership di almeno tre organizzazioni del terzo settore o di volontariato, avendo come “soggetto responsabile” un’organizzazione costituita esclusivamente da donne con sede legale in uno dei 5 comuni indicati.
I progetti andranno presentati entro il 3 ottobre 2011. Seguirà il processo di valutazione volto a selezionare gli interventi capaci di generare valore sociale sul territorio, facendo emergere i bisogni e proponendo opportunità di riscatto sociale e culturale delle donne, soprattutto attraverso lo sviluppo di attività che producano reddito e occupazione.
Il Bando prevede, inoltre, una modalità di partecipazione innovativa: il progetto dovrà essere accompagnato da un breve video, della durata massima di 2 minuti, di presentazione dell’idea che si intende realizzare, che potrà essere pubblicato su YouTube e valutato dagli utenti e dalla società civile.
Le risorse economiche per il Bando sono pari a 2 milioni di euro, di cui 1 milione messo disposizione dalla Fondazione con il Sud e 1 milione di euro messo a disposizione da Enel Cuore Onlus.
La collaborazione tra la Fondazione con il Sud ed Enel Cuore Onlus nasce dalla condivisione di obiettivi e interesse per lo sviluppo del Meridione. Avviata nel 2009 con cinque progetti per la cura degli anziani non autosufficienti del Sud Italia, confermata nel 2010 con Bando Educazione Giovani contro la dispersione scolastica del Meridione e con il co-finanziamento di 11 progetti esemplari, vede con il Bando Donne, Integrazione e Periferie per la prima volta i due soggetti firmare un Bando congiunto.
giovedì 6 ottobre 2011
Anello debole 2011, selezionate 109 opere, la parola alla Giuria di qualità
Per la categoria “Radio” accedono alla seconda fase 22 opere su 42 in concorso; per la “Tv” 31 su 52; per i “Corti della realtà” 35 su 67; per i “Corti di fiction” 18 su 36, per i “Cortissimi” 3 su 3. Dopo la prima selezione le opere in concorso sono risultate quindi 200 mentre quelle dichiarate fuori concorso sono salite a 10.Le “selezionate” sono state pubblicate sul sito del Premio (vai all’elenco), dove si possono vedere anche le “migliori” opere delle scorse sei edizioni. Ora la decisione passa alla “Giuria di qualità” - composta da Giancarlo Santalmassi, don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari, Daniele Segre - che in una riunione che si terrà verso la metà di ottobre, sceglierà i candidati alla vittoria finale. La loro valutazione sarà poi computata con quella della “Giuria popolare” nel corso del secondo Capodarco Corto Film Festival (2-6 novembre 2011). Per partecipare a questo “organismo” c’è tempo fino al 3 novembre. Chiunque può farne richiesta attraverso un form di iscrizione on line o compilando il modulo di iscrizione disponibile sul sito del Premio.
La Giuria popolare sarà composta da un massimo di 200 persone di diversa età ed estrazione sociale, inclusi studenti delle scuole superiori. I voti dei giurati popolari “peseranno” al 40% sulla votazione finale. Il 60% sarà riservato alla Giuria di qualità. La partecipazione è volontaria e gratuita e richiede una presenza effettiva (anche se non continuativa) nei giorni del voto. Il festival. Si vanno intanto delineando gli eventi del secondo“Capodarco Corto Film Festival”. Dal 2 al 6 novembre ci sarà la seconda edizione del Capodarco Social Film, rassegna cinematografica dedicata al sociale presso la “Sala degli artisti” di Fermo. Il 3 e il 4 due seminari, rivolti soprattutto alle scuole superiori della provincia, rispettivamente con Paolo Marzoni “sbrango”, tra i montatori più quotati in Italia, e lo sceneggiatore e regista Fredo Valla. Sabato 5 novembre la serata “fiume” di presentazione delle opere finaliste insieme con gli autori culminerà con un incontro con quattro protagonisti della trasmissione di Italia Uno “Le Iene” tra cui Pierfrancesco Diliberto (in arte “Pif”) e Mauro Casciari. Titolo: “Videoinchieste d’assalto”.
Nel corso del festival le “finaliste” in concorso per il Premio “L’Anello debole” saranno votate dalla Giuria popolare. Le opere video verranno proiettate presso la Sala degli Artisti a Fermo, la Comunità di Capodarco ed altri luoghi da definire. Per la fruizione delle opere Radio sono stati organizzati sabato 5 novembre due pullman per Montefiore dell’Aso (FM) con ascolto durante il tragitto di andata e ritorno e buffet sul posto. Infine, Domenica 6, la cerimonia di premiazione, presentata da Andrea Pellizzari e Daniela De Robert.
Over 55 a lezione di «web comunication» e giovani tra i banchi per le “buone prassi”: progetto dell’Avis Sicilia
Il progetto, dalla durata di 12 mesi, è costato 60 mila euro ed è compartecipato dalla Fondazione per 55 mila euro, per 3 mila dall’Avis e 2 mila euro è il valore dell’impegno dei volontari. «In un momento storico in cui la società registra la seria difficoltà del rapporto tra adulto e giovane, della mancanza di dialogo, di linguaggi diversi tra generazioni, questo progetto vuole riprendersi il valore del “dialogo” - spiega Domenico Alfonzo, presidente regionale dell’Avis - e così tramite percorsi di formazione intergenerazionali rinsalderemo la “rete” e promuoveremo la donazione del sangue». In questi percorsi l’Avis ha scelto testimoni privilegiati: proprio i fondatori della rete Avis della Sicilia che ancora operano all’interno dell’associazione. Saranno proprio coloro che negli anni hanno visto crescere l’Avis e i suoi donatori che spiegheranno le “buone prassi” ai ragazzi. «Buone prassi significa anche comportamenti sociali, una maggiore propensione al volontariato, all’azione di valorizzazione della donazione di sangue, farne capire l’importanza già tra gli adolescenti, i ragazzi distratti da altri interessi» dice Antonella Fazio del coordinamento giovanile dell’Avis.
LA DIFFUSIONE DI UNA MAGGIORE COSCIENZA DEL VOLONTARIATO - «Tra gli obiettivi del progetto che interesserà 150 persone - spiega Alfonzo - c’è anche quello di rafforzare il ruolo politico del volontariato inteso come capacità di sviluppare e diffondere nella cittadinanza una coscienza politica sui problemi dei territori, con particolare riferimento ai problemi di salute delle persone più deboli».
L’AVIS IN SICILIA - Con la capillare ramificazione dell’Avis in Sicilia, il progetto interesserà tutte le nove province, con incontri territoriali ed un evento finale dove verranno presentati i risultati finali del progetto. L’Avis, oltre la sede regionale a Palermo, ha 8 sedi provinciali e 145 sedi comunali. I donatori in tutta l’isola sono 67.000. L’Avis in tutta la Sicilia opera in accordo con il Servizio Sanitario e le autorità sanitarie locali per raggiungere l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasmaderivati, in condizioni di qualità e sicurezza sia per chi dona sia per chi riceve.
Dal Consiglio Nazionale UILDM un grido unanime contro i tagli previsti dalle manovre governative
Dall’incontro, svoltosi il 1° ottobre, è emersa la profonda preoccupazione di tutti i rappresentanti dell’Associazione, in particolare dei Presidenti Provinciali, per le conseguenze che avranno per le persone con disabilità i provvedimenti del Governo in ambito di Politiche Sociali.
È quanto mai viva, all’interno dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), la lotta per i diritti delle persone con disabilità. Come dimostrato con il sostegno offerto alle manifestazioni promosse da alcune Sezioni Provinciali dell’Associazione e a livello nazionale dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per non cedere ai metodi e alle forme con cui il Governo tenta di gestire il delicato momento di crisi che stiamo attraversando, nella UILDM il livello di guardia rispetto ai provvedimenti in ambito di Politiche Sociali è altissimo. Fin d’ora, ma in particolare dal 2012, infatti, le conseguenze per le persone con disabilità derivanti dalle Manovre economiche di luglio e agosto si faranno sentire in modo drammaticamente concreto e reale.
«Non possiamo e non vogliamo aspettare quel momento per dare il nostro contributo alla mobilitazione, perché potrebbe essere veramente troppo tardi», fanno sapere alcuni dei Presidenti Provinciali UILDM che si sono riuniti a Pisa e hanno dedicato ampio spazio del loro consueto incontro al confronto su questo importantissimo tema. «Noi siamo lo specchio della UILDM sul territorio italiano e possiamo testimoniare che il disagio in questo senso è già molto sentito e sempre più diffuso. Per questo abbiamo deciso di alzare quanto più possibile la nostra voce, a nome e per conto di tutti coloro che in questo momento non sono in grado di farlo e che tra qualche mese saranno i primi a pagare le conseguenze di provvedimenti che violano i diritti umani, prima ancora di quelli civili».
Dopo l’approvazione della seconda Manovra economica, la previsione del Movimento delle Persone con Disabilità è che nei prossimi mesi, in Italia, il 25-30% delle persone si veda privato dei Servizi Sociali (servizi e prestazioni vari per bambini, persone anziane e con disabilità) di cui oggi si avvale, in particolare in conseguenza ai pesantissimi tagli agli enti locali.
Come segnalato anche nel sito nazionale www.uildm.org, a rendere la situazione ancora più difficile ricordiamo che si attende la discussione in Parlamento della questione legata alla delega che il Governo ha chiesto per la riforma assistenziale, al fine di realizzare entrate rapide e sicure. Con la spada di Damocle di questa iniziativa da un lato e il Fondo per le Politiche Sociali ridotto sempre più drasticamente e quello per la Non Autosufficienza azzerato dall’altro, la prospettiva per le persone con disabilità è che circa una su tre perda l’indennità di accompagnamento.
Chiediamo dunque a tutti i cittadini italiani di essere consapevoli di questa situazione e di prendere una posizione, sostenendo la mobilitazione odierna e quella futura in difesa dei diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese.
Padova, 4 ottobre 2011
Alberto Fontana – Presidente Nazionale UILDM
mercoledì 5 ottobre 2011
Truck itinerante dell'Agenzia per i Giovani: "Volontari che cambiano il Mondo"
Il Truck, che è partito il 24 settembre da Catania e girerà tutta l'Italia, sarà un veicolo per trasmettere i seguenti obiettivi: promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva dei giovani; sviluppare la solidarietà; promuovere la tolleranza tra i giovani; favorire la conoscenza, la comprensione e l'integrazione culturale tra i giovani di paesi diversi.
Sarà inoltre uno strumento dove si potrà venire a conoscenza di novità importanti ed interessanti legate al mondo giovanile, attraverso attività di intrattenimento, informazione, confronto con gli operatori del settore e distribuzione di materiale informativo del Ministro della Gioventú e del Ministero del Lavoro.
Al fine di rendere il Truck uno strumento veramente attivo e in grado di offrire tutte le migliori proposte, iniziative ed attività legate al mondo giovanile, si sollecita la partecipazione all'iniziativa al fine di condividere le esperienze nell'ambito del Programma Gioventù in Azione, anche non riguardanti esclusivamente il Servizio di Volontariato Europeo. Chi fosse interessato, può compilare un modulo per indicare come vorrebbe partecipare al Truck, da rimandare alla casella mail gioventuinmovimento@agenziagiovani.it
Sarà un'occasione per condividere esperienze, conoscere, informarsi ulteriormente, socializzare e fare rete con altri operatori giovanili del settore al fine di intensificare e migliorare le misure tese a valorizzare il volontariato in Europa e la partecipazione attiva dei giovani.
Potete trovare maggiori informazioni sul contatto facebook con la pagina «Gioventù in Movimento» ad esso dedicato, Twitter
(@gioventuinmov) e Forsquare, create appositamente.
Per maggiori informazioni, visita il sito web dell'Agenzia Nazionale per i Giovani