Una mostra-installazione per ricordare le vittime di una violenza mai placata e mai abbastanza indagata. Per capire quante sono le vittime di questa assurda guerra.
I dati del Femminicidio in Italia 2006 – 2010
(fonte : Ricerca condotte dalle volontarie della Casa delle donne per non subire violenze di Bologna)
Sono almeno 115 le donne uccise in Italia nel 2010, in base ai dati riportati dalla stampa e riconducibili alla violenza di genere. Le morti delle donne che avvengono a seguito non già di una qualunque causa di morte, ma tutte quelle che hanno trovato origine in una violenza perpetrata dagli uomini, e che pertanto sono ascrivibili alla relazione di potere tra i generi.
In altre parole “donne uccise in quanto tali”.
Dal 2006 al 2010 si registra un aumento costante dei femminicidi: 101 nel 2006, 107 nel 2007, 112 nel 2008 e 119 nel 2009. Per quanto riguarda il 2010 fino al 4 novembre sono stati conteggiati 114 donne cui va aggiunto almeno un altro omicidio risalente alla scorsa settimana, quello della 37enne uccisa qui, in provincia di Cosenza, dal suo convivente. Il 10% delle donne che subiscono violenze è ad alto rischio di omicidio.
In base ai dati del 2009 le donne vittime di “femminicidio”sono soprattutto italiane (70.8%); così come in larga parte italiani sono gli assassini (76%): si dimostra privo di fondamento il luogo comune secondo cui la violenza contro le donne sarebbe un fenomeno collegato a culture estranee alla nostra o all’immigrazione.
Le cifre riferite allo scorso anno mostrano come spesso la donna “viene uccisa per mano degli uomini a le più vicini” : marito (36%), convivente o partner (18%), un ex (9%), un parente (13%). A conferma di un quadro che mostra quanto le relazioni familiari e tra i sessi siano quelle di maggior pericolo per la donna.
Le cifre riferite allo scorso anno mostrano come spesso la donna “viene uccisa per mano degli uomini a le più vicini” : marito (36%), convivente o partner (18%), un ex (9%), un parente (13%). A conferma di un quadro che mostra quanto le relazioni familiari e tra i sessi siano quelle di maggior pericolo per la donna.