Alla nostra Regione e alla disamina delle cause che hanno sinora ostacolato il suo sviluppo è dedicato l’appuntamento in programma martedì 4 dicembre 2012 alle ore 17.30 presso l’Istituto Arrupe (Via F. Lehar, 6 - Palermo) nell'ambito delle Giornate dell'Economia del Mezzogiorno organizzate a Palermo dalla Fondazione Curella (3-7 dicembre 2012).
Il seminario sarà aperto da Alessandro La Monica, presidente del Comitato esecutivo delle giornate dell’economia del Mezzogiorno, e da Antonino Lo Nardo, dell’Istituto Arrupe. L’incontro presenta il volume “La Sicilia nel secolo breve: modernità e sottosviluppo” scritto da Luigi Chiara, Luigi D’Andrea e Michele Limosani, dell’Università di Messina. Presenti gli autori.
venerdì 30 novembre 2012
Seminario all'Arrupe per le Giornate dell'economia del Mezzogiorno a Palermo
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giovedì 29 novembre 2012
Intervista al Ministro Andrea Riccardi sul rapporto tra Volontariato e Politica
A proposito di crisi della politica, della disaffezione dei cittadini verso l'impegno e la partecipazione, della cosiddetta "antipolitica" che attraversa anche il Volontariato e il Terzo Settore, abbiamo posto alcune domande ad Andrea Riccardi, tra i fondatori della Comunità di S. Egidio e attuale Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione. Qui di seguito l'intervista rilasciata a Nunzio Bruno dell'Area comunicazione e informazione del CeSVoP.
Prof. Riccardi, in un periodo di grande disaffezione, soffia il vento della cosiddetta «antipolitica» e la diffidenza verso l’attuale ceto politico sembra attraversare anche gli operatori sociali, le realtà del Terzo settore e il volontariato. Dal suo punto di osservazione, che risvolti sta avendo questo fenomeno tra le fila del volontariato. E quali riflessioni le suscita?
C’è bisogno di un rinnovamento dei partiti e della politica, unico argine all' onda di populismo che rischia di travolgere tutto. C’è un «ethos democratico» da ricostruire attraverso la politica, nella convinzione che i partiti siano decisivi per la democrazia. Sì, l'antipolitica mi preoccupa molto e preoccupa molti. Il rischio dell'antipolitica c'è. Ma il governo tecnico non ha mai inteso cavalcarla. Né ha mai considerato la politica democratica uno stanco rito cui sottoporsi. Credo che questo Paese abbia bisogno di più politica, di una politica diffusa e partecipata dalla gente. E parlo di partecipazione attiva, non solo attraverso il voto. Quel tipo di partecipazione che caratterizza il lavoro degli operatori sociali, del Terzo settore e del volontariato, per questo più sensibili al tema. L'antidoto all'antipolitica è una buona politica. E’ quella che stiamo cercando di praticare sin d’ora, rivolgendo l’attenzione proprio al volontariato, a chi ci osserva con gli occhi di crede ancora in valori come quello della gratuità.
A chi è impegnato sul fronte della solidarietà organizzata è proprio necessaria la mediazione politica? Non si potrebbero eventualmente ridisegnare i rapporti con i soggetti economici, sociali e culturali, direttamente, senza alcuna mediazione?
La mediazione come accoglienza delle istanze fondamentali che vengono dal basso e rielaborazione in termini di proposte sostenibili resta a mio avviso fondamentale. In quest’ottica, i partiti restano strumenti essenziali per raccogliere idee e passioni senza le quali non si costruisce nulla. Ma devono essere in grado di far fiorire e fruttare queste idee e queste passioni, attraverso una grande apertura alla società civile.
Ministro Riccardi, dal punto di vista di uno dei fondatori della Comunità di S. Egidio, adesso impegnato in alte cariche istituzionali, quali sono gli aspetti cruciali della crisi della politica, i suoi mali di fondo?
Sant'Egidio ha preso le mosse nel Sessantotto, il grande anno della rivoluzione - chiamiamola così - antropologica. Quello del Sessantotto era un tempo escatologico: c'era un'ansia di cambiamento, di futuro, un'ansia utopica, di chi è convinto di poter costruire il futuro. Le cose sono molto cambiate da allora. La crisi della politica ha molto a che fare con la sua incapacità a rapportarsi con il Tempo. La sensazione è che siamo in un tempo in cui conta solo il presente. Karol Wojtyla, in un verso dei difficili anni polacchi, diceva: «L'uomo soffre soprattutto per mancanza di visione». Manca, alla nostra politica, una visione del futuro, qualcosa verso cui andare, a cui aspirare. Ma manca anche la giusta memoria del passato.
Il Terzo settore e, in particolare, il volontariato quale ruolo «politico» possono giocare nell'attuale contesto socio-economico e culturale?
Nell’attuale contesto questo settore sembra quello che – nonostante qualche segnale di crisi - funziona meglio, forse perché più motivato. Il suo ruolo politico può essere quello di impegnarsi direttamente e nelle diverse forme associative per il conseguimento di alcuni obiettivi, ma anche quello di indicare una strada da percorrere, sia ai partiti sia a chi governa. Secondo l’ultima indagine multiscopo dell’Istat questo momento storico vede una chiara disaffezione da parte dei giovani nei confronti di una politica percepita come qualcosa di incomprensibile e inaffidabile. Mentre, per quanto riguarda la partecipazione alle attività di volontariato, associative e culturali, si evidenzia una buona risposta giovanile (con il coinvolgimento di più di un giovane su dieci). Appare dunque chiaro, che oltre alla necessità di riabilitare la politica agli occhi dei giovani, vi è anche quella di premiare quei settori in cui i giovani si sentono invece a proprio agio.
Ministro, qual è la linea politica del governo Monti nei riguardi della tutela dei diritti e delle fasce deboli della popolazione?
Il Governo Monti è stato chiamato in un momento di gravissima crisi per evitare che l’Italia sprofondasse nel baratro. Il rischio, alla fine dello scorso anno, era che non si potessero pagare più gli stipendi statali e le pensioni. Questo ha comportato una politica di tagli anche molto dolorosi e l’aumento della pressione fiscale. Bisogna essere chiari: è difficile fare politiche sociali senza fondi. Il criterio che ha guidato il governo è stato quello di tagliare cercando di spalmare i sacrifici sul più alto numero di cittadini. L’Italia ha un cancro: quello dell’evasione fiscale. Se non ci fosse questa piaga, non ci sarebbe bisogno di rigore e di tagli. In queste condizioni oggettivamente difficili, siamo però riusciti a dare dei segnali significativi. Penso ai fondi per gli asili nido e per l’assistenza domiciliare agli anziani, i finanziamenti alle imprese giovanili e così via.
Quale futuro avrà lo stato sociale dopo la «cura» del governo Monti?
Credo che al Governo Monti dovrà essere riconosciuto il merito di aver evitato il fallimento dello Stato e di aver posto le basi imprescindibili per la ripresa economica. Chi verrà dopo avrà il compito di coniugare sviluppo e solidarietà e di rilanciare la crescita ma non potrà, mi auguro, tornare alla politica della spesa allegra, del clientelismo, degli sprechi (nunzio bruno, 13 novembre 2012).
Prof. Riccardi, in un periodo di grande disaffezione, soffia il vento della cosiddetta «antipolitica» e la diffidenza verso l’attuale ceto politico sembra attraversare anche gli operatori sociali, le realtà del Terzo settore e il volontariato. Dal suo punto di osservazione, che risvolti sta avendo questo fenomeno tra le fila del volontariato. E quali riflessioni le suscita?
C’è bisogno di un rinnovamento dei partiti e della politica, unico argine all' onda di populismo che rischia di travolgere tutto. C’è un «ethos democratico» da ricostruire attraverso la politica, nella convinzione che i partiti siano decisivi per la democrazia. Sì, l'antipolitica mi preoccupa molto e preoccupa molti. Il rischio dell'antipolitica c'è. Ma il governo tecnico non ha mai inteso cavalcarla. Né ha mai considerato la politica democratica uno stanco rito cui sottoporsi. Credo che questo Paese abbia bisogno di più politica, di una politica diffusa e partecipata dalla gente. E parlo di partecipazione attiva, non solo attraverso il voto. Quel tipo di partecipazione che caratterizza il lavoro degli operatori sociali, del Terzo settore e del volontariato, per questo più sensibili al tema. L'antidoto all'antipolitica è una buona politica. E’ quella che stiamo cercando di praticare sin d’ora, rivolgendo l’attenzione proprio al volontariato, a chi ci osserva con gli occhi di crede ancora in valori come quello della gratuità.
A chi è impegnato sul fronte della solidarietà organizzata è proprio necessaria la mediazione politica? Non si potrebbero eventualmente ridisegnare i rapporti con i soggetti economici, sociali e culturali, direttamente, senza alcuna mediazione?
La mediazione come accoglienza delle istanze fondamentali che vengono dal basso e rielaborazione in termini di proposte sostenibili resta a mio avviso fondamentale. In quest’ottica, i partiti restano strumenti essenziali per raccogliere idee e passioni senza le quali non si costruisce nulla. Ma devono essere in grado di far fiorire e fruttare queste idee e queste passioni, attraverso una grande apertura alla società civile.
Ministro Riccardi, dal punto di vista di uno dei fondatori della Comunità di S. Egidio, adesso impegnato in alte cariche istituzionali, quali sono gli aspetti cruciali della crisi della politica, i suoi mali di fondo?
Sant'Egidio ha preso le mosse nel Sessantotto, il grande anno della rivoluzione - chiamiamola così - antropologica. Quello del Sessantotto era un tempo escatologico: c'era un'ansia di cambiamento, di futuro, un'ansia utopica, di chi è convinto di poter costruire il futuro. Le cose sono molto cambiate da allora. La crisi della politica ha molto a che fare con la sua incapacità a rapportarsi con il Tempo. La sensazione è che siamo in un tempo in cui conta solo il presente. Karol Wojtyla, in un verso dei difficili anni polacchi, diceva: «L'uomo soffre soprattutto per mancanza di visione». Manca, alla nostra politica, una visione del futuro, qualcosa verso cui andare, a cui aspirare. Ma manca anche la giusta memoria del passato.
Il Terzo settore e, in particolare, il volontariato quale ruolo «politico» possono giocare nell'attuale contesto socio-economico e culturale?
Nell’attuale contesto questo settore sembra quello che – nonostante qualche segnale di crisi - funziona meglio, forse perché più motivato. Il suo ruolo politico può essere quello di impegnarsi direttamente e nelle diverse forme associative per il conseguimento di alcuni obiettivi, ma anche quello di indicare una strada da percorrere, sia ai partiti sia a chi governa. Secondo l’ultima indagine multiscopo dell’Istat questo momento storico vede una chiara disaffezione da parte dei giovani nei confronti di una politica percepita come qualcosa di incomprensibile e inaffidabile. Mentre, per quanto riguarda la partecipazione alle attività di volontariato, associative e culturali, si evidenzia una buona risposta giovanile (con il coinvolgimento di più di un giovane su dieci). Appare dunque chiaro, che oltre alla necessità di riabilitare la politica agli occhi dei giovani, vi è anche quella di premiare quei settori in cui i giovani si sentono invece a proprio agio.
Ministro, qual è la linea politica del governo Monti nei riguardi della tutela dei diritti e delle fasce deboli della popolazione?
Il Governo Monti è stato chiamato in un momento di gravissima crisi per evitare che l’Italia sprofondasse nel baratro. Il rischio, alla fine dello scorso anno, era che non si potessero pagare più gli stipendi statali e le pensioni. Questo ha comportato una politica di tagli anche molto dolorosi e l’aumento della pressione fiscale. Bisogna essere chiari: è difficile fare politiche sociali senza fondi. Il criterio che ha guidato il governo è stato quello di tagliare cercando di spalmare i sacrifici sul più alto numero di cittadini. L’Italia ha un cancro: quello dell’evasione fiscale. Se non ci fosse questa piaga, non ci sarebbe bisogno di rigore e di tagli. In queste condizioni oggettivamente difficili, siamo però riusciti a dare dei segnali significativi. Penso ai fondi per gli asili nido e per l’assistenza domiciliare agli anziani, i finanziamenti alle imprese giovanili e così via.
Quale futuro avrà lo stato sociale dopo la «cura» del governo Monti?
Credo che al Governo Monti dovrà essere riconosciuto il merito di aver evitato il fallimento dello Stato e di aver posto le basi imprescindibili per la ripresa economica. Chi verrà dopo avrà il compito di coniugare sviluppo e solidarietà e di rilanciare la crescita ma non potrà, mi auguro, tornare alla politica della spesa allegra, del clientelismo, degli sprechi (nunzio bruno, 13 novembre 2012).
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lunedì 26 novembre 2012
Presentazione ad Agrigento della banca dati online del volontariato salute in Siiclia
All’incontro del 29 novembre ad Agrigento partecipano: Salvatore Roberto Messina, commissario straordinario ASP1 Agrigento; Calogero Muscarnera, responsabile URP ASP1 e referente aziendale per la banca dati regionale; Giovanni Giammanco, presidente del Comitato Consultivo Aziendale ASP1 e presidente di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato sez. di Agrigento; Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato delle province di Ag, Cl, Pa e Tp) e presidente regionale del MoVI Sicilia; Damiana Pepe, dirigente dell’Assessorato regionale della Salute; Alberto Giampino, direttore CeSVoP; Alessandro Di Leo, programmatore e webdesigner; Orazio De Guilmi, presidente del CoReOV (Coordinamento Regionale delle Organizzazioni di Volontariato) “Sicilia Solidale”.
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A Caltanissetta presentazione della banca dati online del volontariato salute in Sicilia
Il 27 novembre 2012 alle ore 15,30 nell’Aula Magna dell'ospedale Sant'Elia in Via Luigi Russo, 6 a Caltanissetta, l'Assessorato regionale della Salute, in collaborazione con il CeSVoP, il CSV Etneo e il CeSV Messina, presenta il database online dedicato al volontariato sanitario.
L’iniziativa fa parte della serie di Seminari provinciali che si svolgono nei capoluoghi di provincia di tutta la Sicilia per far conoscere agli operatori sanitari, ai volontari e alla cittadinanza il nuovo strumento informativo (www.volontariatosalutesicilia.org) on line messo a disposizione dall'Assessorato in concerto con i Centri di Servizio per il Volontariato siciliani.
All’incontro del 27 novembre a Caltanissetta partecipano: Paolo Cantaro, commissario straordinario ASP2 Caltanissetta; Elia Gueli, referente aziendale ASP2 per la banca dati regionale; Pia Falzone, presidente del Comitato Consultivo Aziendale ASP2 e presidente gruppo Fratres San Cataldo; Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato delle province di Ag, Cl, Pa e Tp) e presidente regionale del MoVI Sicilia; Damiana Pepe, dirigente dell’Assessorato regionale della Salute; Alberto Giampino, direttore CeSVoP; Alessandro Di Leo, programmatore e webdesigner; Orazio De Guilmi, presidente del CoReOV (Coordinamento Regionale delle Organizzazioni di Volontariato) “Sicilia Solidale”.
All’incontro del 27 novembre a Caltanissetta partecipano: Paolo Cantaro, commissario straordinario ASP2 Caltanissetta; Elia Gueli, referente aziendale ASP2 per la banca dati regionale; Pia Falzone, presidente del Comitato Consultivo Aziendale ASP2 e presidente gruppo Fratres San Cataldo; Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato delle province di Ag, Cl, Pa e Tp) e presidente regionale del MoVI Sicilia; Damiana Pepe, dirigente dell’Assessorato regionale della Salute; Alberto Giampino, direttore CeSVoP; Alessandro Di Leo, programmatore e webdesigner; Orazio De Guilmi, presidente del CoReOV (Coordinamento Regionale delle Organizzazioni di Volontariato) “Sicilia Solidale”.
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Foto di non vedenti palermitani da lunedì esposte a Parigi
Nell’ambito del progetto “Montre moi qui tu es” che ha coinvolto
14 allievi dell’istituto dei ciechi “Florio e Salamone”, sarà inaugurata lunedì 26 novembre alle 18 alla Maison dell’Unesco a Parigi la mostra “Montre mois qui tu es” proposta dal settore educazione dell’Unesco e organizzata dall'associazione Dialogo dell’Immagine con il sostegno del Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” di Parigi e la Federazione dei Ciechi di Francia.
La mostra esporrà fino al 7 dicembre le foto scattate da non vedenti e ipovedenti palermitani e parigini con il metodo stenopeico. Il progetto ha coinvolto gli allievi dell’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” del capoluogo. Quattordici studenti, diretti dagli istruttori francesi Francois Perri, Fausto Urru, Christine e Lea Talabard, e dal docente dell’istituto, Felice Gulotta, hanno realizzato scatti fotografici con delle boite stenopeiche, vere e proprie “buatte” con un buchino di circa un millimetro, dentro alle quale si poggia una pellicola o un foglio di carta fotografica che, dopo una lunga esposizione, diventa negativo da stampare. A scattare le foto gli allievi dell’Istituto Vincenzo Benigno, Filomena Autiero, Tiziano Ferraro, Antonino Pillitteri, Antonino Mazzara, Giorgia Inzinzola, Stefano D’Alessandro, Alessandra Di Peri, Claudio Romeo, Ignazia D’Agostino, Salvatore Renda, Antonella Noto, Carmen La Sala ed Elena Iacob che si sono cimentati con il principio della “camera oscura”. In occasione della mostra verrà presentato anche il libro fotografico con tutti gli scatti realizzati ed un dvd contenente le interviste ad ogni singolo partecipante. Domenica 25 novembre un gruppo dell'Istituto dei Ciechi di Palermo, partirà per Parigi per partecipare alla manifestazione di inaugurazione. La Fondazione Telecom Italia ha finanziato la trasferta parigina dei non vedenti palermitani che rimarranno nella capitale francese fino al 30 novembre.
La mostra esporrà fino al 7 dicembre le foto scattate da non vedenti e ipovedenti palermitani e parigini con il metodo stenopeico. Il progetto ha coinvolto gli allievi dell’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” del capoluogo. Quattordici studenti, diretti dagli istruttori francesi Francois Perri, Fausto Urru, Christine e Lea Talabard, e dal docente dell’istituto, Felice Gulotta, hanno realizzato scatti fotografici con delle boite stenopeiche, vere e proprie “buatte” con un buchino di circa un millimetro, dentro alle quale si poggia una pellicola o un foglio di carta fotografica che, dopo una lunga esposizione, diventa negativo da stampare. A scattare le foto gli allievi dell’Istituto Vincenzo Benigno, Filomena Autiero, Tiziano Ferraro, Antonino Pillitteri, Antonino Mazzara, Giorgia Inzinzola, Stefano D’Alessandro, Alessandra Di Peri, Claudio Romeo, Ignazia D’Agostino, Salvatore Renda, Antonella Noto, Carmen La Sala ed Elena Iacob che si sono cimentati con il principio della “camera oscura”. In occasione della mostra verrà presentato anche il libro fotografico con tutti gli scatti realizzati ed un dvd contenente le interviste ad ogni singolo partecipante. Domenica 25 novembre un gruppo dell'Istituto dei Ciechi di Palermo, partirà per Parigi per partecipare alla manifestazione di inaugurazione. La Fondazione Telecom Italia ha finanziato la trasferta parigina dei non vedenti palermitani che rimarranno nella capitale francese fino al 30 novembre.
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sabato 17 novembre 2012
A sud del sud, voglia d’impresa e riscatto. Innovazione e green economy passando per servizi per chi vive ai margini
A Sud del sud, nella periferia di Gela, immersa nella zona industriale, una grande aula magna ha accolto ottanta giovani in cerca di un lavoro ma soprattutto pronti a scommettere sui propri studi e sulle proprie competenze senza piangersi addossi. Prima giornata di lavori per Autonomamente Start-up, e le parole che descrivono meglio quello che è successo e che succederà oggi e domani sono: “entusiasmo e determinazione”.
Gli startupper, nel pomeriggio del 16 novembre, hanno anticipato le idee imprenditoriali su cui lavoreranno per tutto il giorno. Grandi idee in linea con le tendenze globali, quali l’innovazione e il rispetto per l’ambiente, ma senza trascurare i servizi sociali e attività commerciali. Rilevante interesse anche per i vecchi temi legati all’artigianato e all’agricoltura. Tendenze che dal globale si spostano al locale creando anche qui, nel territorio gelese, nuove imprese “glocalizzate” come il bike sharing, come delle piattaforme multiservizi o idee che rivoluzionano il modo di comunicare. D’altronde come ha spiegato il facilitatore, l’imprenditore startupper anche lui, Giuseppe Sirchia: “Non bisogna avere paura di fallire, occorre avere fiducia e mettersi in gioco” ricordando sempre, parole di Tonino Collura esperto in progettazione comunitaria, che “l’idea parte dalle proprie abilità”. E le abilità non mancano tra i numerosi partecipanti allo Start-up, che già da ieri hanno messo in rete le loro competenze e formazione. L’altra parola d’ordine della giornata, infatti, è stata networking, lavorare insieme, fare rete per migliorarsi e trovare in altri capacità, abilità differenti, che possono rendere migliore l’idea imprenditoriale
Molti giovani hanno deciso di partecipare senza una vera e propria idea, ma portando con sé il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze; bagaglio che metteranno a disposizione della platea. Già nel pomeriggio di venerdì i partecipanti si sono scambiati i primi consigli e hanno creato le prime relazioni che potranno diventare vere e proprie collaborazioni in società e imprese. Ad aprire i lavori sono stati Luciana Carfì ed Enzo Madonia rispettivamente direttore e coordinatore dell’animazione territoriale del progetto Autonomamente. Hanno ribadito entrambi l’importanza del fare impresa come una nuova possibilità di riscatto e di sviluppo. Enzo Madonia sottolinea come “questo percorso innovativo, che vi dà fiducia, rappresenta che la forza di una comunità è la sua capacità di mettere in comune e far incontrare le risorse sane e buone”.
Sabato 17 novembre, altra giornata intensa, gli aspiranti imprenditori metteranno nero su bianco, grazie all’aiuto di esperti, le loro idee; i lavori in team saranno interrotti da momenti di formazione, ci saranno, infatti, le plenarie di Emanuele Tuccio, dirigente del Comune di Gela, di Tonino Collura, Vincenzo Castellana presidente dell’Adi Sicilia, Sheila Scerba della fondazione Microcredito di Caltagirone e Michele Augello Direttore Generale Banca di Credito Cooperativo. Startup Autonomamente si concluderà domenica con la presentazione la rassegna di idee per l’incubatore di impresa.
Le foto della giornata di venerdì http://www.autonomamentesud.it/3-2-1-start-up/
info 346/3720323
Gli startupper, nel pomeriggio del 16 novembre, hanno anticipato le idee imprenditoriali su cui lavoreranno per tutto il giorno. Grandi idee in linea con le tendenze globali, quali l’innovazione e il rispetto per l’ambiente, ma senza trascurare i servizi sociali e attività commerciali. Rilevante interesse anche per i vecchi temi legati all’artigianato e all’agricoltura. Tendenze che dal globale si spostano al locale creando anche qui, nel territorio gelese, nuove imprese “glocalizzate” come il bike sharing, come delle piattaforme multiservizi o idee che rivoluzionano il modo di comunicare. D’altronde come ha spiegato il facilitatore, l’imprenditore startupper anche lui, Giuseppe Sirchia: “Non bisogna avere paura di fallire, occorre avere fiducia e mettersi in gioco” ricordando sempre, parole di Tonino Collura esperto in progettazione comunitaria, che “l’idea parte dalle proprie abilità”. E le abilità non mancano tra i numerosi partecipanti allo Start-up, che già da ieri hanno messo in rete le loro competenze e formazione. L’altra parola d’ordine della giornata, infatti, è stata networking, lavorare insieme, fare rete per migliorarsi e trovare in altri capacità, abilità differenti, che possono rendere migliore l’idea imprenditoriale
Molti giovani hanno deciso di partecipare senza una vera e propria idea, ma portando con sé il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze; bagaglio che metteranno a disposizione della platea. Già nel pomeriggio di venerdì i partecipanti si sono scambiati i primi consigli e hanno creato le prime relazioni che potranno diventare vere e proprie collaborazioni in società e imprese. Ad aprire i lavori sono stati Luciana Carfì ed Enzo Madonia rispettivamente direttore e coordinatore dell’animazione territoriale del progetto Autonomamente. Hanno ribadito entrambi l’importanza del fare impresa come una nuova possibilità di riscatto e di sviluppo. Enzo Madonia sottolinea come “questo percorso innovativo, che vi dà fiducia, rappresenta che la forza di una comunità è la sua capacità di mettere in comune e far incontrare le risorse sane e buone”.
Sabato 17 novembre, altra giornata intensa, gli aspiranti imprenditori metteranno nero su bianco, grazie all’aiuto di esperti, le loro idee; i lavori in team saranno interrotti da momenti di formazione, ci saranno, infatti, le plenarie di Emanuele Tuccio, dirigente del Comune di Gela, di Tonino Collura, Vincenzo Castellana presidente dell’Adi Sicilia, Sheila Scerba della fondazione Microcredito di Caltagirone e Michele Augello Direttore Generale Banca di Credito Cooperativo. Startup Autonomamente si concluderà domenica con la presentazione la rassegna di idee per l’incubatore di impresa.
Le foto della giornata di venerdì http://www.autonomamentesud.it/3-2-1-start-up/
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venerdì 16 novembre 2012
Testimoni di solidarietà. A Sciacca inizia un percorso di promozione del volontariato giovanile
Il 17 novembre dalle ore 16, all'Ex Convento San Francesco di Sciacca (Via Agatocle), grande raduno degli alunni delle scuole superiori del distretto. Con questo evento le OdV della delegazione CeSVoP di Sciacca avviano un percorso che porterà i ragazzi a fare esperienza diretta di volontariato. Tutti i dettagli cliccando qui.
mercoledì 14 novembre 2012
A Mazara del Vallo il volontariato si mette in mostra
Dal 16 al 17 novembre 2012 le organizzazioni di volontariato della delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo propongono la Festa del Volontariato in Piazza della Repubblica. Due giorni di riflessioni, iniziative, mostre, dimostrazioni che permetteranno ai cittadini (di ogni età) di conoscere da vicino le svariate attività dei volontari mazaresi.
In pratica, si inizia il 16 novembre 2012 alle ore 9,30 in Piazza Repubblica con l’estemporanea di pittura «Sulle sponde del Mediterraneo» animata dagli alunni del Liceo artistico di Mazara. Alle 10, nell’Aula Consiliare del Comune, il convegno «Giovani ed Anziani a confronto» (in concomitanza con l’Anno Europeo per l’Invecchiamento Attivo) nell’ambito del quale si svolgono: il «Memorial Rolando Certa a 25 anni dalla scomparsa», la consegna delle borse di studio «Rolando Certa» e la premiazione del concorso fotografico «Respira la natura… metti a fuoco il tuo futuro». Nel pomeriggio si riprende alle ore 15 con la continuazione dell’estemporanea di pittura; alle ore 16,30 animazione per i bambini con l’attività manuale «Ti regalo tutto il colore che ho nel cuore» e il percorso ad ostacoli «Il baby volontariato. Inoltre, sempre nel pomeriggio, si inaugura la mostra fotografica del concorso «Respira la natura…» e l’esposizione «Il racconto come luogo di incontro». Alle 19 una degustazione per prepararsi all’evento finale delle ore 21, lo spettacolo di canti folkloristici. Il 17 novembre dalle ore 9,30 alle 12, ancora a Piazza Repubblica, le associazioni di volontariato di protezione civile mazaresi sono impegnate in attività dimostrative come: il montaggio di una tenda F29; la simulazione, con la partecipazione delle scuole, di un evento sismico con interventi di soccorso. Intanto, si svolgono anche attività di animazione per i bambini. Nel pomeriggio si riprende alle 16,30. Prosegue l’animazione per bambini con le attività manuali, i percorsi ad ostacoli e «Orienting», una caccia al tesoro a misura di ragazzi. Segue la dimostrazione del gruppo di volontariato cinofilo e l’esposizione «Il racconto come luogo di incontro». Il tutto si conclude, dopo la degustazione delle 19, con il musical «The Music of Happiness» che viene messo in scena alle ore 21. La delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo invita tutta la cittadinanza a partecipare, l’ingresso è gratuito.
In pratica, si inizia il 16 novembre 2012 alle ore 9,30 in Piazza Repubblica con l’estemporanea di pittura «Sulle sponde del Mediterraneo» animata dagli alunni del Liceo artistico di Mazara. Alle 10, nell’Aula Consiliare del Comune, il convegno «Giovani ed Anziani a confronto» (in concomitanza con l’Anno Europeo per l’Invecchiamento Attivo) nell’ambito del quale si svolgono: il «Memorial Rolando Certa a 25 anni dalla scomparsa», la consegna delle borse di studio «Rolando Certa» e la premiazione del concorso fotografico «Respira la natura… metti a fuoco il tuo futuro». Nel pomeriggio si riprende alle ore 15 con la continuazione dell’estemporanea di pittura; alle ore 16,30 animazione per i bambini con l’attività manuale «Ti regalo tutto il colore che ho nel cuore» e il percorso ad ostacoli «Il baby volontariato. Inoltre, sempre nel pomeriggio, si inaugura la mostra fotografica del concorso «Respira la natura…» e l’esposizione «Il racconto come luogo di incontro». Alle 19 una degustazione per prepararsi all’evento finale delle ore 21, lo spettacolo di canti folkloristici. Il 17 novembre dalle ore 9,30 alle 12, ancora a Piazza Repubblica, le associazioni di volontariato di protezione civile mazaresi sono impegnate in attività dimostrative come: il montaggio di una tenda F29; la simulazione, con la partecipazione delle scuole, di un evento sismico con interventi di soccorso. Intanto, si svolgono anche attività di animazione per i bambini. Nel pomeriggio si riprende alle 16,30. Prosegue l’animazione per bambini con le attività manuali, i percorsi ad ostacoli e «Orienting», una caccia al tesoro a misura di ragazzi. Segue la dimostrazione del gruppo di volontariato cinofilo e l’esposizione «Il racconto come luogo di incontro». Il tutto si conclude, dopo la degustazione delle 19, con il musical «The Music of Happiness» che viene messo in scena alle ore 21. La delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo invita tutta la cittadinanza a partecipare, l’ingresso è gratuito.
Rinnovato il CoGe Sicilia. Vito Puccio confermato presidente
Il Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il volontariato in Sicilia (che gestisce i fondi assegnati dalle fondazioni bancarie e trasferiti ai Centri di Servizio) è stato rinnovato. La designazione dei nuovi componenti è avvenuta da parte delle Fondazioni bancarie, Anci Sicilia, Regione. È ancora attesa, invece, la nomina del componente (il quindicesimo) in rappresentanza del Ministero della solidarietà sociale e del mondo del volontariato. La nomina dei componenti è avvenuta dopo due anni di carica dell’ex Comitato che si è occupato, tra gli altri, della questione legata alla Progettazione sociale per il Sud e al progetto “In.Volo.”, promosso in collaborazione coi Centri di Servizio e Banca Prossima.
Nel nuovo Comitato - che rimarrà in carica due anni – sono stati riconfermati: Vito Puccio (Fondazione Monte dei Paschi di Siena), Cettina Coffa (Fondazione Sicilia), Santo Spagnolo (Cassa Risparmio Torino), Salvatore Costanzo (Regione Siciliana), Vincenzo Lo Monte (Anci Sicilia), Manlio Calvaruso (Confraternita di Misericordia), Giuseppe Di Natale (Auser), Michele Longo (Fondazione Sicilia), Domenico Alfonzo (Avis). I cinque nuovi componenti sono, invece: Maurizio Lisciandra (Cariplo), Giovanni Perrone (Fondazione Cariplo), Marco Montesano (Acri), Massimo Anzalone (Cassa Risparmio di Parma), Mario Panebianco (Avulss). In seno al Comitato, ieri nella seduta d’insediamento, è stato rieletto all’unanimità presidente Vito Puccio (in rappresentanza della Fondazione Mps). Riconfermati vice presidenti Spagnolo e Alfonzo, ai quali si è aggiunto Maurizio Lisciandra. Segretario, invece, è stato eletto Manlio Calvaruso. Il Comitato ha anche provveduto ad indicare i rappresentanti dell’organo in seno ai direttivi dei Centri servizi: a Messina andrà Salvatore Costanza, a Catania Pippo Di Natale e a Palermo Vincenzo Lo Monte.
Puccio è al suo sesto mandato da presidente: «I tempi che si aspettano saranno duri – ha detto Puccio – perché la crisi ha sensibilmente ridotto le somme destinate dalle fondazioni bancarie al mondo del volontariato. Il sistema Sicilia, comunque, nel mondo del volontariato funziona – ha ancora detto Puccio - in questi anni abbiamo definito percorsi comuni, linee guida per la progettazione. Ma abbiamo messo in campo anche il metodo unico per la rendicontazione dei tre centri di servizio. Questo “sistema” ha funzionato e funziona con la compartecipazione di tutti i portatori d’interesse. Se oggi più di duemila associazioni di volontariato siciliano si rivolgono ai Centri di Servizio (Cesvop, Csve e Cesv Messina, ndr), questo è il risultato di un impegno costante garantito al servizio delle associazioni». E Puccio, a testimonianza del buon funzionamento del sistema, ricorda: «La Sicilia, in alcuni casi, ha fatto da apri pista e da punto di riferimento per gli altri sistemi regionali. Ricordo l’approvazione del “Documento di Palermo” sulle procedute ed i rapporti tra Co.Ge. e Csv, diventato successivamente «Linee guida nazionali» condivise tra la Consulta Co.Ge. e Csv.Net , approvate nel 2007 a livello nazionale». Per il 2013 il Co.Ge. gestirà un fondo di 2,9 milioni di euro, somme da assegnare alla progettualità dei tre centri di servizi siciliani.
Nel nuovo Comitato - che rimarrà in carica due anni – sono stati riconfermati: Vito Puccio (Fondazione Monte dei Paschi di Siena), Cettina Coffa (Fondazione Sicilia), Santo Spagnolo (Cassa Risparmio Torino), Salvatore Costanzo (Regione Siciliana), Vincenzo Lo Monte (Anci Sicilia), Manlio Calvaruso (Confraternita di Misericordia), Giuseppe Di Natale (Auser), Michele Longo (Fondazione Sicilia), Domenico Alfonzo (Avis). I cinque nuovi componenti sono, invece: Maurizio Lisciandra (Cariplo), Giovanni Perrone (Fondazione Cariplo), Marco Montesano (Acri), Massimo Anzalone (Cassa Risparmio di Parma), Mario Panebianco (Avulss). In seno al Comitato, ieri nella seduta d’insediamento, è stato rieletto all’unanimità presidente Vito Puccio (in rappresentanza della Fondazione Mps). Riconfermati vice presidenti Spagnolo e Alfonzo, ai quali si è aggiunto Maurizio Lisciandra. Segretario, invece, è stato eletto Manlio Calvaruso. Il Comitato ha anche provveduto ad indicare i rappresentanti dell’organo in seno ai direttivi dei Centri servizi: a Messina andrà Salvatore Costanza, a Catania Pippo Di Natale e a Palermo Vincenzo Lo Monte.
Puccio è al suo sesto mandato da presidente: «I tempi che si aspettano saranno duri – ha detto Puccio – perché la crisi ha sensibilmente ridotto le somme destinate dalle fondazioni bancarie al mondo del volontariato. Il sistema Sicilia, comunque, nel mondo del volontariato funziona – ha ancora detto Puccio - in questi anni abbiamo definito percorsi comuni, linee guida per la progettazione. Ma abbiamo messo in campo anche il metodo unico per la rendicontazione dei tre centri di servizio. Questo “sistema” ha funzionato e funziona con la compartecipazione di tutti i portatori d’interesse. Se oggi più di duemila associazioni di volontariato siciliano si rivolgono ai Centri di Servizio (Cesvop, Csve e Cesv Messina, ndr), questo è il risultato di un impegno costante garantito al servizio delle associazioni». E Puccio, a testimonianza del buon funzionamento del sistema, ricorda: «La Sicilia, in alcuni casi, ha fatto da apri pista e da punto di riferimento per gli altri sistemi regionali. Ricordo l’approvazione del “Documento di Palermo” sulle procedute ed i rapporti tra Co.Ge. e Csv, diventato successivamente «Linee guida nazionali» condivise tra la Consulta Co.Ge. e Csv.Net , approvate nel 2007 a livello nazionale». Per il 2013 il Co.Ge. gestirà un fondo di 2,9 milioni di euro, somme da assegnare alla progettualità dei tre centri di servizi siciliani.
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A Palermo cerimonia di conclusione del Premio e del Festival Mondello giovani giunto alla sua V edizione
Fulvio Abbate, Edoardo Albinati, Enza Campino, Gianni Canova, Antonio Debenedetti, Paolo Di Paolo, Tiziana Ferrario, Anna Li Vigni, Armando Massarenti,
Stefano Mordini, Salvatore Silvano Nigro, Massimo Onofri, Fabrizio Piazza, Domenico Scarpa, Dino Spinella, Emanuele Trevi
Il 29 e il 30 novembre Palermo ospita la quinta edizione del MondelloGiovani, Festival della letteratura giovane, promosso dalla Fondazione Sicilia e nato dal Premio Letterario Internazionale Mondello.
E quest’anno, l’evento di chiusura del Festival sarà proprio la cerimonia di premiazione delMondello, che decreterà i vincitori della XXXVIII edizione del Premio.
Il Festival, quest’anno sarà intitolato a Carmela Petrucci, la giovane palermitana barbaramente uccisa a ottobre nel capoluogo siciliano: un segnale forte teso a sensibilizzare i ragazzi al rispetto della persona e della vita umana.
Gli spunti di riflessione proposti per l’edizione 2012 sono il ruolo della letteratura in questi tempi di crisi planetaria e il destino di quei libri che dalle pagine traghettano al cinema, per dar vita a film che, spesso, hanno contribuito a riavvicinare i giovani alla lettura.
I luoghi in cui andrà in scena il festival sono l’ormai tradizionale cornice del Kursaal Kalhesa e l’auditorium di Palazzo Branciforte, edificio cinquecentesco nel cuore del centro storico palermitano, restaurato grazie all’impegno della Fondazione Sicilia e al genio creativo dell’indimenticabile architetto Gae Aulenti.
Tutte le informazioni sui siti internet www.premiomondello.it e www.fondazionesicilia.it
Stefano Mordini, Salvatore Silvano Nigro, Massimo Onofri, Fabrizio Piazza, Domenico Scarpa, Dino Spinella, Emanuele Trevi
Il 29 e il 30 novembre Palermo ospita la quinta edizione del MondelloGiovani, Festival della letteratura giovane, promosso dalla Fondazione Sicilia e nato dal Premio Letterario Internazionale Mondello.
E quest’anno, l’evento di chiusura del Festival sarà proprio la cerimonia di premiazione delMondello, che decreterà i vincitori della XXXVIII edizione del Premio.
Il Festival, quest’anno sarà intitolato a Carmela Petrucci, la giovane palermitana barbaramente uccisa a ottobre nel capoluogo siciliano: un segnale forte teso a sensibilizzare i ragazzi al rispetto della persona e della vita umana.
Gli spunti di riflessione proposti per l’edizione 2012 sono il ruolo della letteratura in questi tempi di crisi planetaria e il destino di quei libri che dalle pagine traghettano al cinema, per dar vita a film che, spesso, hanno contribuito a riavvicinare i giovani alla lettura.
I luoghi in cui andrà in scena il festival sono l’ormai tradizionale cornice del Kursaal Kalhesa e l’auditorium di Palazzo Branciforte, edificio cinquecentesco nel cuore del centro storico palermitano, restaurato grazie all’impegno della Fondazione Sicilia e al genio creativo dell’indimenticabile architetto Gae Aulenti.
Tutte le informazioni sui siti internet www.premiomondello.it e www.fondazionesicilia.it
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lunedì 12 novembre 2012
Da Lampedusa si alza la voce del sindaco contro l'abitudine e il silenzio che avvolge le tragiche morti nel Canale di Sicilia
Giusi Nicolini, nuovo sindaco di Lampedusa, affida a queste righe la sua amarezza e la sua denuncia contro l'indifferenza che ha reso "normali" le migliaia di vite di immigrati perse nel Canale di Sicilia.
Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l'idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l'inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce. Sono indignata dall'assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell'Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull'immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l'unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l'Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l'unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche. Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all'accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all'Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza.
Giusi Nicolini
Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola? Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l'idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l'inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce. Sono indignata dall'assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell'Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull'immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l'unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l'Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l'unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche. Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all'accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all'Europa intera. Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza.
Giusi Nicolini
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Dal WWF di Caltanissetta la denuncia sull'abbandono della riserva Lago Soprano di Serradifalco
Il WWF alla Provincia di Caltanissetta, ha diffuso la seguente Nota indirizzata al Sindaco di Serradifalco ed all’ARPA per il ripristino dei luoghi e la tutela del lago.
Il WWF Caltanissetta denuncia la situazione di grave degrado, abbandono e danni ambientali nella Riserva naturale orientata del “Lago Soprano” di Serradifalco (CL): con una nota inviata oggi al Direttore della Riserva, dott.ssa Giulia Cortina, al Commissario straordinario della Provincia regionale, dott. Damiano Li Vecchi, al Sindaco di Serradifalco dott. Giuseppe Dacquì, nonchè alla Struttura territoriale di Caltanissetta dell’ARPA (Agenzia regionale protezione ambiente), l’Associazione ambientalista comunica le preoccupanti risultanze dei sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane da alcuni suoi operatori presso il lago Cuba, nella Riserva “Lago Soprano”.
“Dai sopralluoghi è stato possibile verificare il preoccupante stato di degrado ed abbandono dell’area protetta - scrive il WWF nella nota a firma della presidente dott.ssa Concetta Adamo -; in particolare si è accertato quanto segue: una lunga ed ampia fascia del canneto posto nel versante sud del lago (importante habitat per molte specie faunistiche) risulta essere stato tagliato o estirpato tramite mezzi meccanici; l’intera area lacustre, ivi compresa la fascia ripariale più delicata, è visibilmente soggetta al pascolo ed al calpestio delle greggi”.
Denunciati anche fenomeni di inquinamento: “a causa delle recenti piogge, una certa quantità di rifiuti di piccola mole ma comunque inquinanti (oggetti patisci, bottiglie, ecc) si sono depositati tra la vegetazione delle sponde del Lago (versante est, lungo la ex regia trazzera Mussomeli/Serradifalco), trascinati dalle acque meteoriche e dall’azione di dilavamento di strade e superfici pubbliche dell’abitato di Serradifalco (in particolare dalle aree di Largo Amico e via Rovereto) che, evidentemente, non sono correttamente canalizzate e, quindi, effluiscono sino ai terreni agricoli rientranti nell’area protetta”.
Inoltre il WWF lamenta che, dopo ben 11 anni dall’istituzione della riserva, non è stata ancora realizzata alcuna “recinzione e/o altra forma di delimitazione dei confini della Riserva”, consentendo “l’accesso indiscriminato al lago, con conseguente eccessivo disturbo antropico per le specie animali e la possibilità di commettere qualunque azione dannosa all’ambiente”. “Dalla situazione complessiva - prosegue il WWF - emerge chiaramente la totale assenza della benché minima forma di vigilanza e controllo sull’area, anche ai fini del contrasto dei vari reati ambientali”.
A giudizio del WWF, tutti i fatti denunciati costituiscono una “palese violazione delle norme di tutela vigenti sull’area in oggetto a seguito del decreto dell’Assessore Territorio e Ambiente della Regione Siciliana del 28 dicembre 2000 col quale è stata istituita la “riserva naturale Lago Soprano, ricadente nel territorio del comune di Serradifalco”; tale decreto contempla anche un allegato recante il “Regolamento sulle modalità d'uso ed i divieti vigenti nella riserva orientata naturale lago Soprano” che, quindi, risulta totalmente disatteso ed inapplicato da parte della Provincia di Caltanissetta, Ente gestore dell’area protetta.
Per questo la nota del WWF si conclude con la espressa richiesta alla Provincia regionale di Caltanissetta di attivarsi “urgentemente onde porre rimedio alla grave situazione sopra denunciata, evitando il perpetrarsi di ulteriori danni ambientali e violazioni delle vigenti norme di tutela delle zone protette, provvedendo al ripristino dei luoghi e della legalità”.
A giudizio del WWF, da quando è stata istituita la riserva non si è mai registrata la reale volontà politica di farla decollare e gestire in maniera quantomeno accettabile: nessuno degli interventi che - annualmente! - competono all’Ente gestore è stato finora messo in atto, con grave danno per gli equilibri ecologici del lago. In proposito, il WWF ricorda che il Soprano, proprio per il suo alto valore naturalistico, è stato sottoposto anche a tutela internazionale da parte del Ministero dell’Ambiente in base alle indicazioni dell’Unione Europea e della Direttiva n. 92/43/CEE. Il lago, infatti, è stato riconosciuto quale S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) onde salvaguardarne le caratteristiche floristiche e faunistiche e per le tipologie di habitat in esso presenti; la protezione accordata a questo importante sito ha l’obiettivo di destinarlo alla conservazione della biodiversità nell’ambito del programma europeo “Natura 2000”.
Il WWF Caltanissetta denuncia la situazione di grave degrado, abbandono e danni ambientali nella Riserva naturale orientata del “Lago Soprano” di Serradifalco (CL): con una nota inviata oggi al Direttore della Riserva, dott.ssa Giulia Cortina, al Commissario straordinario della Provincia regionale, dott. Damiano Li Vecchi, al Sindaco di Serradifalco dott. Giuseppe Dacquì, nonchè alla Struttura territoriale di Caltanissetta dell’ARPA (Agenzia regionale protezione ambiente), l’Associazione ambientalista comunica le preoccupanti risultanze dei sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane da alcuni suoi operatori presso il lago Cuba, nella Riserva “Lago Soprano”.
“Dai sopralluoghi è stato possibile verificare il preoccupante stato di degrado ed abbandono dell’area protetta - scrive il WWF nella nota a firma della presidente dott.ssa Concetta Adamo -; in particolare si è accertato quanto segue: una lunga ed ampia fascia del canneto posto nel versante sud del lago (importante habitat per molte specie faunistiche) risulta essere stato tagliato o estirpato tramite mezzi meccanici; l’intera area lacustre, ivi compresa la fascia ripariale più delicata, è visibilmente soggetta al pascolo ed al calpestio delle greggi”.
Denunciati anche fenomeni di inquinamento: “a causa delle recenti piogge, una certa quantità di rifiuti di piccola mole ma comunque inquinanti (oggetti patisci, bottiglie, ecc) si sono depositati tra la vegetazione delle sponde del Lago (versante est, lungo la ex regia trazzera Mussomeli/Serradifalco), trascinati dalle acque meteoriche e dall’azione di dilavamento di strade e superfici pubbliche dell’abitato di Serradifalco (in particolare dalle aree di Largo Amico e via Rovereto) che, evidentemente, non sono correttamente canalizzate e, quindi, effluiscono sino ai terreni agricoli rientranti nell’area protetta”.
Inoltre il WWF lamenta che, dopo ben 11 anni dall’istituzione della riserva, non è stata ancora realizzata alcuna “recinzione e/o altra forma di delimitazione dei confini della Riserva”, consentendo “l’accesso indiscriminato al lago, con conseguente eccessivo disturbo antropico per le specie animali e la possibilità di commettere qualunque azione dannosa all’ambiente”. “Dalla situazione complessiva - prosegue il WWF - emerge chiaramente la totale assenza della benché minima forma di vigilanza e controllo sull’area, anche ai fini del contrasto dei vari reati ambientali”.
A giudizio del WWF, tutti i fatti denunciati costituiscono una “palese violazione delle norme di tutela vigenti sull’area in oggetto a seguito del decreto dell’Assessore Territorio e Ambiente della Regione Siciliana del 28 dicembre 2000 col quale è stata istituita la “riserva naturale Lago Soprano, ricadente nel territorio del comune di Serradifalco”; tale decreto contempla anche un allegato recante il “Regolamento sulle modalità d'uso ed i divieti vigenti nella riserva orientata naturale lago Soprano” che, quindi, risulta totalmente disatteso ed inapplicato da parte della Provincia di Caltanissetta, Ente gestore dell’area protetta.
Per questo la nota del WWF si conclude con la espressa richiesta alla Provincia regionale di Caltanissetta di attivarsi “urgentemente onde porre rimedio alla grave situazione sopra denunciata, evitando il perpetrarsi di ulteriori danni ambientali e violazioni delle vigenti norme di tutela delle zone protette, provvedendo al ripristino dei luoghi e della legalità”.
A giudizio del WWF, da quando è stata istituita la riserva non si è mai registrata la reale volontà politica di farla decollare e gestire in maniera quantomeno accettabile: nessuno degli interventi che - annualmente! - competono all’Ente gestore è stato finora messo in atto, con grave danno per gli equilibri ecologici del lago. In proposito, il WWF ricorda che il Soprano, proprio per il suo alto valore naturalistico, è stato sottoposto anche a tutela internazionale da parte del Ministero dell’Ambiente in base alle indicazioni dell’Unione Europea e della Direttiva n. 92/43/CEE. Il lago, infatti, è stato riconosciuto quale S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) onde salvaguardarne le caratteristiche floristiche e faunistiche e per le tipologie di habitat in esso presenti; la protezione accordata a questo importante sito ha l’obiettivo di destinarlo alla conservazione della biodiversità nell’ambito del programma europeo “Natura 2000”.
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Startup, a Gela si premiano le buone idee di impresa
Un fine settimana per promuovere la nascita di nuove microimprese tra i giovani e andare oltre il posto fisso. Parola d’ordine “No Talk! All action”. Enti locali, volontariato, terzo settore, e grandi imprese, fanno rete per aiutare le giovani generazioni con il sostegno della Fondazione con il Sud
Startupper, si chiamano così i partecipanti all’evento che si svolgerà presso l’ASI di Gela il 16, 17 e 18 Novembre. Ventiquattro ore di fila per provare a fare impresa. Parola d’ordine: No talk! All action! Sono già oltre sessanta gli iscritti, tra i quali moltissimi laureati, ma anche diplomati e qualcuno anche con diploma di scuola media o licenza elementare, ma tutti accomunati da un unico obiettivo: provare ad andare oltre il posto fisso e mettersi in gioco nella realizzazione di imprese giovanili. E’ un esercito di giovanissimi e giovani-adulti che prova a scommettere sulle proprie risorse. Lo Startup Gela non è il solito convegno ma un laboratorio di creatività e animazione che ha lo scopo di far nascere nuove imprese. E’ un tam tam su twitter e facebook, questa importante occasione, che tuttavia si apre anche a quanti ancora non usano i social network mediante laboratori partecipativi organizzati nelle parrocchie, nei pub e nelle associazioni. Lo Startup è una tappa del progetto ‘Autonomamente’, frutto del lavoro di una vasta rete di associazioni del mondo laico e cattolico che, in sinergia con le istituzioni e soggetti profit e no-profit, ha attivato una partenariato per rispondere ai bisogni occupazionali dei giovani eccellenti e dei soggetti a rischio di esclusione sociale. Il progetto di sviluppo locale è finanziato dalla Fondazione con il Sud. Il progetto mira a costruire spazio per e con le nuove generazioni, fornendo loro il supporto tecnico e motivazionale per dare forma a progetti d’impresa. Dopo il fine settimana dedicato alla creazione delle idee d’impresa, le migliori STARTUP saranno inserite per venti mesi in un incubatore, per accedere successivamente al microcredito o a forme di finanziamento tramite bandi nazionali ed europei. Il microcredito, in modo particolare, sarà lo strumento utilizzato per garantire l’accesso al credito a quei soggetti che non sono in possesso delle dovute garanzie. Dopo lo STARTUP i giovani saranno seguiti da esperti e consulenti nella costruzione del vero e proprio piano d’impresa. Per partecipare allo startup bisogna iscriversi on line sul sito www.autonomamentesud.it . L’evento inizia venerdì 16 novembre alle ore 16:30 nella sala conferenze dell’Asi di Gela. Dopo la presentazione da parte degli organizzatori, i partecipanti presenteranno se stessi o la propria idea di business , cercando di appassionare i presenti ed ispirarli, se si vuole, a far parte della propria squadra di sviluppo e progettazione. Nel tardo pomeriggio, dopo che si saranno formati i team in base agli interessi delle singole persone, si darà il via allo sviluppo delle idee. Il sabato e la domenica saranno, invece, dedicati allo studio della strategia e allo sviluppo concreto del prodotto o del servizio nel team, con la possibilità di confrontarsi con esperti del settore e ospiti che permetteranno all’aspirante imprenditore di avere suggerimenti per ampliare la propria prospettiva. La domenica pomeriggio, i progetti verranno presentati e i migliori saranno sostenuti per 20 mesi da consulenti ed esperti del progetto AUTONOMAMENTE, al fine di trasformare la STARTUP in una vera e propria impresa. Nella seconda fase, dopo lo Startup, ci sarà la possibilità di utilizzare il micro-credito o intercettare finanziamenti. Interverranno, tra gli altri, Tonino Collura, esperto in finanziamenti comunitari e responsabile degli sportelli di micro-impresa; Vincenzo Castellana, progettista e presidente dell’Associazione di Disegno Industriale in Sicilia; Emanule Tuccio, dirigente del Comune di Gela del settore grandi eventi; Sheila Scerba, direttore della Fondazione Microcredito di Caltagirone. Apriranno i lavori il sindaco di Gela Angelo Fasulo, Luciana Carfì presidente dell’Arci “Le Nuvole” e direttore del Progetto, Vincenzo Madonia, presidente del MoVI Gela e coordinatore dell’animazione territoriale. Coordinerà l’evento Giuseppe Sirchia, organizzatore di startup e presidente dell’azienda Meedori.
Informazioni aggiornate su www.autonomamentesud.it
Responsabile Comunicazione 346/3720323
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venerdì 9 novembre 2012
Chiarimento del CeSVoP a proposito del Meeting di studio a Menfi (AG) promosso dall'Associazione Disaster Manager
Alla segreteria del CeSVoP sono pervenute alcune comunicazioni per le quali occorre chiarire che l'iniziativa "Meeting di Studio" che si terrà a Menfi (Ag) dal 16/18 novembre p.v. non è un'iniziativa del CeSVoP, che ha concesso soltanto il proprio patrocinio gratuito. Invece, il Centro di Servizi di Palermo ha chiesto (come da comunicazione del 31/10/2012 prot. 1297) alle OdV di Protezione civile una manifestazione di interesse per un'eventuale iniziativa nel 2013 in memoria del terremoto del Belice. Pertanto, agli interessati, il CeSVoP ribadisce la necessità di una chiara indicazione d'interesse a segreteria@cesvop.org.
Altresì, per quel che riguarda il "Meeting di Studio" a Menfi (Ag) dal 16/18 novembre (vedi sotto), per le prenotazioni: menfi.assodima@gmail.com, per info: tf. 06697660214 e www.associazioneitalianadisastermanager.it
L’Associazione Nazionale Disaster Manager raccogliendo l’invito dell’ Amministrazione Comunale della città di Menfi, ha organizzato presso la struttura multifunzionale del “Centro Civico”, per i giorni 16 - 17 - e 18 novembre, un “Meeting di Studio” rivolto ai Disaster Manager, ai Volontari di protezione civile, ai tecnici degli Enti Locali ed ai rappresentanti delle Strutture Operative Nazionali
Il presente evento nasce da una “domanda” più o meno esplicita da parte di volontari di protezione civile e degli addetti del settore operanti negli enti locali e nelle strutture operative, per una formazione professionalizzante.
Oggigiorno la consapevolezza che il nostro territorio sia esposto a fenomeni calamitosi, quali terremoti, alluvioni, eruzioni, ecc. rende questa richiesta particolarmente pressante ma anche selettiva ed articolata.
Ciò di cui necessitano i territori , soprattutto alla luce della nuova normativa (legge 100/2012) , sono delle figure specializzate ed esperte dei propri territori come gli Emergency Manager.
E’ indubbio che, soprattutto per quelle realtà con scarse dotazioni organiche, il ruolo dei DiMa potrà essere di grande ausilio nell’affiancare le amministrazioni nella loro azione. Se si considera inoltre che nella nuova legge al Sindaco viene anche attribuita oltre alla direzione dei servizi in emergenza anche il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, si evince come l’impegno dei DiMa potrà diventare strategico nel favorire le scelte e le decisioni che sappiano suggerire al Sindaco come sostenere questo delicato ruolo.
Si vuole offrire così , attraverso l’incontro con esperti del settore, su temi specifici, un’esperienza essenziale per rimanere aggiornati a fronte della continua evoluzione del settore.
Queste giornate di studio hanno lo scopo di fornire un quadro sulle ultime novità e sulle tendenze nella protezione civile a tutti i livelli. Insomma, una formazione altamente qualificata offerta con una formula con costi irrisori.
A chiusura del meeting domenica 18 novembre dalle ore 11 si svolgerà inoltre una tavola rotonda sul tema: “La pianificazione di protezione civile e la L. 100/2012” che vuole essere un momento di riflessione e dibattito a partire dalle novità sulla pianificazione ma che possa abbracciare un po’ tutte le ricadute attuative nelle varie attività di protezione civile alla luce delle nuove disposizioni.
Siamo certi che la Sua partecipazione al meeting rappresenterà la più gradita legittimazione dei nostri sforzi organizzativi, protesi all’accrescimento della cultura di protezione civile nei territori siciliani, obiettivo che certamente condividiamo
Cordiali Saluti
IL PRESIDENTE
SERGIO ACHILLE
Altresì, per quel che riguarda il "Meeting di Studio" a Menfi (Ag) dal 16/18 novembre (vedi sotto), per le prenotazioni: menfi.assodima@gmail.com, per info: tf. 06697660214 e www.associazioneitalianadisastermanager.it
L’Associazione Nazionale Disaster Manager raccogliendo l’invito dell’ Amministrazione Comunale della città di Menfi, ha organizzato presso la struttura multifunzionale del “Centro Civico”, per i giorni 16 - 17 - e 18 novembre, un “Meeting di Studio” rivolto ai Disaster Manager, ai Volontari di protezione civile, ai tecnici degli Enti Locali ed ai rappresentanti delle Strutture Operative Nazionali
Il presente evento nasce da una “domanda” più o meno esplicita da parte di volontari di protezione civile e degli addetti del settore operanti negli enti locali e nelle strutture operative, per una formazione professionalizzante.
Oggigiorno la consapevolezza che il nostro territorio sia esposto a fenomeni calamitosi, quali terremoti, alluvioni, eruzioni, ecc. rende questa richiesta particolarmente pressante ma anche selettiva ed articolata.
Ciò di cui necessitano i territori , soprattutto alla luce della nuova normativa (legge 100/2012) , sono delle figure specializzate ed esperte dei propri territori come gli Emergency Manager.
E’ indubbio che, soprattutto per quelle realtà con scarse dotazioni organiche, il ruolo dei DiMa potrà essere di grande ausilio nell’affiancare le amministrazioni nella loro azione. Se si considera inoltre che nella nuova legge al Sindaco viene anche attribuita oltre alla direzione dei servizi in emergenza anche il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, si evince come l’impegno dei DiMa potrà diventare strategico nel favorire le scelte e le decisioni che sappiano suggerire al Sindaco come sostenere questo delicato ruolo.
Si vuole offrire così , attraverso l’incontro con esperti del settore, su temi specifici, un’esperienza essenziale per rimanere aggiornati a fronte della continua evoluzione del settore.
Queste giornate di studio hanno lo scopo di fornire un quadro sulle ultime novità e sulle tendenze nella protezione civile a tutti i livelli. Insomma, una formazione altamente qualificata offerta con una formula con costi irrisori.
A chiusura del meeting domenica 18 novembre dalle ore 11 si svolgerà inoltre una tavola rotonda sul tema: “La pianificazione di protezione civile e la L. 100/2012” che vuole essere un momento di riflessione e dibattito a partire dalle novità sulla pianificazione ma che possa abbracciare un po’ tutte le ricadute attuative nelle varie attività di protezione civile alla luce delle nuove disposizioni.
Siamo certi che la Sua partecipazione al meeting rappresenterà la più gradita legittimazione dei nostri sforzi organizzativi, protesi all’accrescimento della cultura di protezione civile nei territori siciliani, obiettivo che certamente condividiamo
Cordiali Saluti
IL PRESIDENTE
SERGIO ACHILLE
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Dagli anziani un richiamo forte alla politica: non siamo un peso, nevessaria una legge quadro sull'invecchiamento attivo
Si è concluso l'incontro sull'Anno europeo per l'Invecchiamento attivo svoltosi a Roma l'8 novembre e organizzato dalle tre principali organizzazioni di volontariato degli anziani (ADA, Anteas e Auser). Ecco il comunicato stampoa finale:
Si è tenuto a Roma il primo Incontro nazionale sull’Invecchiamento attivo e il rapporto fra le generazioni promosso da Auser, Anteas e Ada
Una legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo, è quanto chiedono le tre organizzazioni di anziani Auser, Anteas e Ada che l’8 novembre hanno organizzato a Roma un incontro nazionale sul tema dell’Invecchiamento attivo e del Rapporto fra generazioni. Una legge che manca e che deve essere realizzata quanto prima, per costruire nel nostro paese una società per tutte le età.
Le tre più grandi organizzazioni che muovono in tutta Italia decine di migliaia di anziani volontari e solidali, hanno voluto dare, con questa iniziativa, sostanza concreta all’Anno Europeo 2012 dedicato proprio all’Invecchiamento attivo. Un evento che rischia di concludersi nell’indifferenza generale.
Gli over 65 sono in Italia il 21% della popolazione e fra 20 anni arriveranno a più del 30%. Numeri importanti che vanno letti nel modo giusto. La popolazione italiana invecchia e la questione non ha avuto ancora una adeguata attenzione di carattere politico e sociale ed anche culturale come ha sottolineato il sottosegretario Maria Cecilia Guerra nel suo intervento. “Non si può improvvisare quando si affronta il tema dell’invecchiamento della popolazione e delle politiche di welfare, le risorse già scarse rischiano di essere spese male, come rischia di essere considerato residuale lo stesso welfare; il nostro Paese deve fare finalmente un passo avanti, ed apprestarsi ad un radicale cambiamento di tipo culturale”.
«Dobbiamo superare un concetto esclusivamente “lavoristico” dell’invecchiamento – ha sottolineato Michele Mangano presidente nazionale Auser concludendo i lavori- dopo il lavoro non deve esserci solo e comunque il lavoro, bensì un periodo in cui le persone possano riprogettare la propria vita, impegnandosi nella comunità in cui vivono.
Una legge quadro nazionale – ha proseguito Mangano - la sollecitiamo da tempo, ci auguriamo che nella prossima legislatura venga affrontata la questione per un vero e proprio riconoscimento del ruolo e della funzione delle persone anziane nell’ambito della comunità.
Moltissimi anziani si impegnano come volontari per aiutare gli altri o si spendono nell’ambito della propria comunità nella valorizzazione dei beni comuni: monumenti, musei, biblioteche, parchi che grazie agli anziani verrebbero restituiti alla fruizione della collettività altrimenti abbandonati. La legge quadro nazionale dovrebbe riconoscere attraverso crediti sociali – accesso ad attività culturali, ricreative, sportive, promosse dai Comuni e agevolazioni sul trasporto urbano - questo duplice impegno svolto gratuitamente a beneficio dell’intera comunità».
Un nuovo patto di solidarietà fra generazioni
Oggi assistiamo ad una contrapposizione molte forte fra le generazioni, tra anziani garantiti e giovani precari. Occorre superare questa banalità costruendo un nuovo patto fondato sulle reciproche opportunità, attivando giovani e anziani in progetti comuni. Una “economia sociale” di cui tutti beneficiano, fondata sul lavoro degli uni e sull’impegno degli altri.
Si è tenuto a Roma il primo Incontro nazionale sull’Invecchiamento attivo e il rapporto fra le generazioni promosso da Auser, Anteas e Ada
Una legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo, è quanto chiedono le tre organizzazioni di anziani Auser, Anteas e Ada che l’8 novembre hanno organizzato a Roma un incontro nazionale sul tema dell’Invecchiamento attivo e del Rapporto fra generazioni. Una legge che manca e che deve essere realizzata quanto prima, per costruire nel nostro paese una società per tutte le età.
Le tre più grandi organizzazioni che muovono in tutta Italia decine di migliaia di anziani volontari e solidali, hanno voluto dare, con questa iniziativa, sostanza concreta all’Anno Europeo 2012 dedicato proprio all’Invecchiamento attivo. Un evento che rischia di concludersi nell’indifferenza generale.
Gli over 65 sono in Italia il 21% della popolazione e fra 20 anni arriveranno a più del 30%. Numeri importanti che vanno letti nel modo giusto. La popolazione italiana invecchia e la questione non ha avuto ancora una adeguata attenzione di carattere politico e sociale ed anche culturale come ha sottolineato il sottosegretario Maria Cecilia Guerra nel suo intervento. “Non si può improvvisare quando si affronta il tema dell’invecchiamento della popolazione e delle politiche di welfare, le risorse già scarse rischiano di essere spese male, come rischia di essere considerato residuale lo stesso welfare; il nostro Paese deve fare finalmente un passo avanti, ed apprestarsi ad un radicale cambiamento di tipo culturale”.
«Dobbiamo superare un concetto esclusivamente “lavoristico” dell’invecchiamento – ha sottolineato Michele Mangano presidente nazionale Auser concludendo i lavori- dopo il lavoro non deve esserci solo e comunque il lavoro, bensì un periodo in cui le persone possano riprogettare la propria vita, impegnandosi nella comunità in cui vivono.
Una legge quadro nazionale – ha proseguito Mangano - la sollecitiamo da tempo, ci auguriamo che nella prossima legislatura venga affrontata la questione per un vero e proprio riconoscimento del ruolo e della funzione delle persone anziane nell’ambito della comunità.
Moltissimi anziani si impegnano come volontari per aiutare gli altri o si spendono nell’ambito della propria comunità nella valorizzazione dei beni comuni: monumenti, musei, biblioteche, parchi che grazie agli anziani verrebbero restituiti alla fruizione della collettività altrimenti abbandonati. La legge quadro nazionale dovrebbe riconoscere attraverso crediti sociali – accesso ad attività culturali, ricreative, sportive, promosse dai Comuni e agevolazioni sul trasporto urbano - questo duplice impegno svolto gratuitamente a beneficio dell’intera comunità».
Un nuovo patto di solidarietà fra generazioni
Oggi assistiamo ad una contrapposizione molte forte fra le generazioni, tra anziani garantiti e giovani precari. Occorre superare questa banalità costruendo un nuovo patto fondato sulle reciproche opportunità, attivando giovani e anziani in progetti comuni. Una “economia sociale” di cui tutti beneficiano, fondata sul lavoro degli uni e sull’impegno degli altri.
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giovedì 8 novembre 2012
Gela, il progetto di rete di delegazione 2012 «La città che vorrei»
La delegazione CeSVoP di Gela ha avviato il progetto che accomuna in una progettazione comune tutte le associazioni che ne fanno parte. Qui sotto l'articolazione del percorso.
Il progetto di rete di delegazione 2012 "La città che vorrei", è un percorso realizzato per creare una comunità solidale tramite l’attuazione di azioni sperimentali che coinvolgono 4 ambiti sociali e precisamente i giovani e la legalità, gli aspetti socio-sanitari riguardanti gli anziani, la lotta alla povertà ed integrazione, la famiglia.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di far crescere le iniziative già sperimentate dalle Organizzazioni di volontariato, cercando di ampliare la rete e rimotivare i volontari già presenti all’interno delle medesime organizzazioni.
Le associazioni di volontariato coinvolte sono 18 con sede in via Ossidiana 27 presso la Casa del Volontariato, queste operano da tempo con ampia visibilità nel territorio di Gela.
I vari Laboratori inseriti nel progetto sono aperti a bambini, adolescenti, adulti e anziani e hanno varie tematiche, le quali vengono sviluppate da esperti informatici, educatori, musicisti, nutrizionisti, psicomotricisti, artigiani, psicologi. Le attività teoriche e pratiche vengono svolte con l’ausilio di volontari che utilizzano le risorse materiali fornite dal Centro Servizi per il Volontariato di Palermo. I laboratori che sono iniziati nel mese di settembre si concluderanno con eventi musicali ed esposizioni di elaborati finali, nel mese di dicembre.
Il progetto prevede la realizzazione di vari laboratori, divisi in 5 azioni, promossi dalle associazioni di volontariato aderenti al Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo. Dell’Azione 1 fanno parte due laboratori denominati “Telegiornale Young You Tube” e “Tg II il volo”. Il primo, promosso dal MoVI Federazione di Gela, diretto dall’esperto Giuseppe Cafà si svolge nei locali della Casa del Volontariato. Questo ha come scopo impartire le tecniche per l’inchiesta giornalistica e il montaggio audio/video. Inoltre si procederà all’attivazione di un canale televisivo sulla piattaforma You Tube contenente i servizi giornalistici costruiti dai giovani partecipanti su temi d’interesse sociale. Il laboratorio ha avuto inizio il 19 ottobre 2012 e prosegue tutti i venerdì dalle ore 17 alle 21 fino alla fine di dicembre.
Il secondo laboratorio, organizzato dall’associazione Il tempio di Apollo, si svolge nelle sede operativa della stessa, sita in via Ventura, 7 a Gela. il laboratorio ha come scopo la realizzazione di un TG fatto dai ragazzi su temi riguardanti il Volontariato e la Cittadinanza Attiva. Gli incontri si tengono nel giorno di sabato dalle 17 alle 19 fino alla conclusione prevista per la fine di dicembre.
Dell’Azione 2 fa parte un laboratorio denominato “Benessere e Alimentazione - Corretti stili alimentari” promosso da 4 associazioni di volontariato: l’ADE (Ass. Diabetici Eschilo), l’ACE (Ass. Celiaci Eschilo), l’Ass. Croce del Soccorso Italiano, l’Ass. Santa Lucia Soccorso. Scopo del laboratorio è realizzare un percorso di sensibilizzazione sulla sana alimentazione attraverso due step che sono un convegno sull’alimentazione per prevenzione e miglioramento malattie, tenutosi nella struttura ospedaliera di Gela, e una parte formativo-esperienziale riguardante il cibo nel diabete e nella celiachia. Sono previsti lezioni teoriche presso la Casa del Volontariato e stage pratici presso la cucina dell’Istituto Alberghiero di Gela. Esperti nutrizionisti del laboratorio sono Concetta Rita Maniglia e Massimo Trovato con la collaborazione di assistenti tecnici come Calogero Meli Calogero e Massimiliano Laiola. Questo percorso è iniziato il 24 ottobre 2012 e continuerà nei giorni stabiliti che sono il mercoledi fino al 14 novembre e, poi, il giovedi fino al 6 del mese di dicembre sempre dalle ore 16.30 alle 18.30.
Dell’Azione 3 fanno parte i due laboratori “Teatro Ragazzi” e “Laboratorio Famiglia”. Il primo voluto e gestito dall’associazione Progetto H si svolge nei locali della Casa del Volontariato e nei locali della parrocchia Santa Lucia ed è diretto dall’esperto psicomotricista Crocifisso La Cognata e dalle accudenti Radice Silvana e Ministeri Angela. Gli incontri si tengono lunedi , mercoledi e venerdi dalle 16.30 alle 18.30 fino alla fine di dicembre. Il laboratorio ha come scopo l’integrazione, la formazione e la sensibilizzazione al volontariato con il coinvolgimento di alcune famiglie di vari quartieri, attraverso un facilitatore, Tiziana Provenzano, esperta in psicologia e gestione di gruppi. Il secondo laboratorio voluto dall’associazione Progetto H e dall’Associazione Formica Operosa, si muove all’interno di un contesto di lotta alla povertà. Questo, ha come obiettivo coinvolgere i volontari in una campagna di raccolta e scarto d’indumenti e la realizzazione di uno sketch sul disagio.
L’Azione 4 comprende tre laboratori promossi e gestiti dalle associazioni di volontariato CAV, Gela Famiglia, Ados, Agesci. Hanno come ambito d’intervento la famiglia. Il “Laboratorio di media-education”, diretto dall’esperto informatico Calogero Prestia, si prefigge di fornire le conoscenze e le abilità necessarie ad utilizzare i nuovi linguaggi e strumenti comunicativi. Il secondo laboratorio è guidato dall’esperta Mirella Scaglia, intende impartire nozioni teoriche e pratiche sul cucito e la realizzazione di 250 sacche che verranno regalate ai cittadini in vari momenti di socializzazione. Si svolge nei locali della Casa del Volontariato ed ha avuto inizio il 2 ottobre 2012, si conclude il 18 dicembre 2012.
Il laboratorio “Percorso di sostegno verso una genitorialità consapevole” è condotto dall’esperta psicomotricista Bianca D’Aparo e dalla psicologa Tiziana Provenzano. Suo oggetto: la comunicazione fuori e dentro la famiglia, il linguaggio del corpo, problemi educativi e relazioni d’aiuto, l’arte di ascoltare e le distorsioni comunicative. Le lezioni hanno avuto inizio il 2 ottobre 2012 e proseguiranno ogni martedì dalle ore 16 alle 19 fino alla conclusione che è prevista il 4 dicembre 2012.
Nell’Azione 5 del medesimo progetto sono inseriti un concorso di poesia, pittura e un laboratorio di canto polifonico per coro di voci bianche indirizzato a far emergere le idee dei giovani sulla città ideale. Proposto dall’associazione Perfecta Laetizia e dal Centro di cultura e spiritualità Salvatore Zuppardo, è gestito dai maestri Francesco Falci, Yuri Corace e Marisa Cafà. Il laboratorio ha avuto inizio il 22 ottobre 2012 presso la sala della parrocchia San Giovanni Evangelista, a Macchitella, e proseguirà ogni lunedì dalle 18 alle 19.30 fino alla conclusione che è prevista per l’11 dicembre 2012.
A chiusura, il progetto prevede una mostra con gli elaborati finali di ogni laboratorio e un’esibizione finale in contemporanea con la premiazione del Concorso di poesia e pittura organizzato dal Centro di cultura e spiritualità Salvatore Zuppardo ed altre associazioni aderenti al progetto presentato nell’ambito cultura delle reti di delegazione.
Il progetto di rete di delegazione 2012 "La città che vorrei", è un percorso realizzato per creare una comunità solidale tramite l’attuazione di azioni sperimentali che coinvolgono 4 ambiti sociali e precisamente i giovani e la legalità, gli aspetti socio-sanitari riguardanti gli anziani, la lotta alla povertà ed integrazione, la famiglia.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di far crescere le iniziative già sperimentate dalle Organizzazioni di volontariato, cercando di ampliare la rete e rimotivare i volontari già presenti all’interno delle medesime organizzazioni.
Le associazioni di volontariato coinvolte sono 18 con sede in via Ossidiana 27 presso la Casa del Volontariato, queste operano da tempo con ampia visibilità nel territorio di Gela.
I vari Laboratori inseriti nel progetto sono aperti a bambini, adolescenti, adulti e anziani e hanno varie tematiche, le quali vengono sviluppate da esperti informatici, educatori, musicisti, nutrizionisti, psicomotricisti, artigiani, psicologi. Le attività teoriche e pratiche vengono svolte con l’ausilio di volontari che utilizzano le risorse materiali fornite dal Centro Servizi per il Volontariato di Palermo. I laboratori che sono iniziati nel mese di settembre si concluderanno con eventi musicali ed esposizioni di elaborati finali, nel mese di dicembre.
Il progetto prevede la realizzazione di vari laboratori, divisi in 5 azioni, promossi dalle associazioni di volontariato aderenti al Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo. Dell’Azione 1 fanno parte due laboratori denominati “Telegiornale Young You Tube” e “Tg II il volo”. Il primo, promosso dal MoVI Federazione di Gela, diretto dall’esperto Giuseppe Cafà si svolge nei locali della Casa del Volontariato. Questo ha come scopo impartire le tecniche per l’inchiesta giornalistica e il montaggio audio/video. Inoltre si procederà all’attivazione di un canale televisivo sulla piattaforma You Tube contenente i servizi giornalistici costruiti dai giovani partecipanti su temi d’interesse sociale. Il laboratorio ha avuto inizio il 19 ottobre 2012 e prosegue tutti i venerdì dalle ore 17 alle 21 fino alla fine di dicembre.
Il secondo laboratorio, organizzato dall’associazione Il tempio di Apollo, si svolge nelle sede operativa della stessa, sita in via Ventura, 7 a Gela. il laboratorio ha come scopo la realizzazione di un TG fatto dai ragazzi su temi riguardanti il Volontariato e la Cittadinanza Attiva. Gli incontri si tengono nel giorno di sabato dalle 17 alle 19 fino alla conclusione prevista per la fine di dicembre.
Dell’Azione 2 fa parte un laboratorio denominato “Benessere e Alimentazione - Corretti stili alimentari” promosso da 4 associazioni di volontariato: l’ADE (Ass. Diabetici Eschilo), l’ACE (Ass. Celiaci Eschilo), l’Ass. Croce del Soccorso Italiano, l’Ass. Santa Lucia Soccorso. Scopo del laboratorio è realizzare un percorso di sensibilizzazione sulla sana alimentazione attraverso due step che sono un convegno sull’alimentazione per prevenzione e miglioramento malattie, tenutosi nella struttura ospedaliera di Gela, e una parte formativo-esperienziale riguardante il cibo nel diabete e nella celiachia. Sono previsti lezioni teoriche presso la Casa del Volontariato e stage pratici presso la cucina dell’Istituto Alberghiero di Gela. Esperti nutrizionisti del laboratorio sono Concetta Rita Maniglia e Massimo Trovato con la collaborazione di assistenti tecnici come Calogero Meli Calogero e Massimiliano Laiola. Questo percorso è iniziato il 24 ottobre 2012 e continuerà nei giorni stabiliti che sono il mercoledi fino al 14 novembre e, poi, il giovedi fino al 6 del mese di dicembre sempre dalle ore 16.30 alle 18.30.
Dell’Azione 3 fanno parte i due laboratori “Teatro Ragazzi” e “Laboratorio Famiglia”. Il primo voluto e gestito dall’associazione Progetto H si svolge nei locali della Casa del Volontariato e nei locali della parrocchia Santa Lucia ed è diretto dall’esperto psicomotricista Crocifisso La Cognata e dalle accudenti Radice Silvana e Ministeri Angela. Gli incontri si tengono lunedi , mercoledi e venerdi dalle 16.30 alle 18.30 fino alla fine di dicembre. Il laboratorio ha come scopo l’integrazione, la formazione e la sensibilizzazione al volontariato con il coinvolgimento di alcune famiglie di vari quartieri, attraverso un facilitatore, Tiziana Provenzano, esperta in psicologia e gestione di gruppi. Il secondo laboratorio voluto dall’associazione Progetto H e dall’Associazione Formica Operosa, si muove all’interno di un contesto di lotta alla povertà. Questo, ha come obiettivo coinvolgere i volontari in una campagna di raccolta e scarto d’indumenti e la realizzazione di uno sketch sul disagio.
L’Azione 4 comprende tre laboratori promossi e gestiti dalle associazioni di volontariato CAV, Gela Famiglia, Ados, Agesci. Hanno come ambito d’intervento la famiglia. Il “Laboratorio di media-education”, diretto dall’esperto informatico Calogero Prestia, si prefigge di fornire le conoscenze e le abilità necessarie ad utilizzare i nuovi linguaggi e strumenti comunicativi. Il secondo laboratorio è guidato dall’esperta Mirella Scaglia, intende impartire nozioni teoriche e pratiche sul cucito e la realizzazione di 250 sacche che verranno regalate ai cittadini in vari momenti di socializzazione. Si svolge nei locali della Casa del Volontariato ed ha avuto inizio il 2 ottobre 2012, si conclude il 18 dicembre 2012.
Il laboratorio “Percorso di sostegno verso una genitorialità consapevole” è condotto dall’esperta psicomotricista Bianca D’Aparo e dalla psicologa Tiziana Provenzano. Suo oggetto: la comunicazione fuori e dentro la famiglia, il linguaggio del corpo, problemi educativi e relazioni d’aiuto, l’arte di ascoltare e le distorsioni comunicative. Le lezioni hanno avuto inizio il 2 ottobre 2012 e proseguiranno ogni martedì dalle ore 16 alle 19 fino alla conclusione che è prevista il 4 dicembre 2012.
Nell’Azione 5 del medesimo progetto sono inseriti un concorso di poesia, pittura e un laboratorio di canto polifonico per coro di voci bianche indirizzato a far emergere le idee dei giovani sulla città ideale. Proposto dall’associazione Perfecta Laetizia e dal Centro di cultura e spiritualità Salvatore Zuppardo, è gestito dai maestri Francesco Falci, Yuri Corace e Marisa Cafà. Il laboratorio ha avuto inizio il 22 ottobre 2012 presso la sala della parrocchia San Giovanni Evangelista, a Macchitella, e proseguirà ogni lunedì dalle 18 alle 19.30 fino alla conclusione che è prevista per l’11 dicembre 2012.
A chiusura, il progetto prevede una mostra con gli elaborati finali di ogni laboratorio e un’esibizione finale in contemporanea con la premiazione del Concorso di poesia e pittura organizzato dal Centro di cultura e spiritualità Salvatore Zuppardo ed altre associazioni aderenti al progetto presentato nell’ambito cultura delle reti di delegazione.
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L'annuale seminario per giornalisti promosso da Comunità di Capodarco e Redattore Sociale
Ecco tutti i dettagli del momento formativo sul giornalismo sociale:
Comunità di Capodarco - Agenzia Redattore Sociale
Presenta
Redattore Sociale 2012
XIX Seminario di formazione per giornalisti
a partire dai temi del disagio e delle marginalità
LABIRINTO SENZA FILI
Come uscire dall’illusione di essere sempre connessi
Comunità di Capodarco di Fermo, 30 novembre-2 dicembre 2012
La connessione permanente – e wireless – non è solo una conquista tecnologica del nostro tempo. E’ una chiave d’accesso alla conoscenza che abbiamo la facoltà di usare in ogni momento: possiamo sapere tutto, vedere tutto, capire tutto, quando vogliamo...
Perché, allora, abbiamo sempre più la sensazione di trovarci dentro un labirinto da cui non troviamo il filo per uscire? E perché, nonostante la libertà di seguire infiniti percorsi in autonomia, a volte ci sembra che sia tutto uguale, omologato e un po’ frustrante?
Dopo le bulimie dell’edizione 2011, il diciannovesimo seminario di Capodarco rilancia la discussione sul significato della rete per le nostre vite, e su come la rete influisce sul giornalismo e sul racconto della società.
Tra gli innumerevoli spunti di questo dibattito ventennale (ma appena iniziato), c’è ad esempio la crescente copertura a distanza dei fatti attraverso contenuti nati o transitati in blog e social network. Una formidabile opportunità in più, purché non ci si illuda che possa sostituire le azioni basilari del giornalismo: studiare, andare, vedere, raccontare. Azioni che si compiono sempre meno a causa della nota crisi del modello tradizionale, ma che sempre basilari restano. Azioni cruciali soprattutto per le storie “deboli”, per i temi sociali e meno illuminati, che oggi appaiono più difficili da spiegare.
E’ dunque importante farsi domande e azzardare previsioni su come sarà il giornalismo del futuro. Ma forse lo è altrettanto riscoprire alla radice linguaggi e tecniche nati prima della rete, perché ci aiutino a uscire, una volta ogni tanto, da quel labirinto senza fili da cui ogni giorno ci facciamo catturare. E a trovare una connessione permanente – anche – con la realtà.
RELATORI
Vinicio ALBANESI, Claudia AMICO, Giovanni AUGELLO, Franco ARMINIO, Mauro BIANI, Frieda BRIOSCHI, Carla CHIARAMONI, Mario DONDERO, Angelo FERRACUTI, Marco FILONI, Carlo GUBITOSA, Enzo IACOPINO, Marco IMARISIO, Alessandro LEOGRANDE, Paul LEWIS, Uliano LUCAS, Neri MARCORE’, Corradino MINEO, Roberto NATALE, Marino NIOLA, Mariangela PAONE, Fausto PELLEGRINI, Ruben SALVADORI, Marino SINIBALDI, Giulia TORNARI, Stefano TRASATTI, Andrea VIANELLO, Emanuela ZUCCALA’
Twitter: @RedattoreSocial, #redsoc12
Informazioni - Tel. 0734 681001, 340 2922019, 348 3027434 - Email: giornalisti@redattoresociale. it - Web: www.giornalisti. redattoresociale.it
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mercoledì 7 novembre 2012
Un voto per lo spot della Uildm nazionale
Dalla UILDM nazionale l'invito a votare lo spot dell'associazione che concorre all'ONP Award. Ecco cosa chiede:
ONP Award 2012: fino al 12 novembre vota e fai votare lo spot UILDM!
Valgono solo le preferenze (“mi piace”) espresse nella sezione video del Diario Facebook di Pubblicità Progresso.
Questo il link dello spot UILDM!
Valgono solo le preferenze (“mi piace”) espresse nella sezione video del Diario Facebook di Pubblicità Progresso.
Questo il link dello spot UILDM!
Se hai già votato, inoltra questa comunicazione a tutti i tuoi contatti!
In questi giorni la UILDM partecipa al Concorso «ONP Award 2012» - organizzato da Pubblicità Progresso insieme alla Fondazione Cariplo - con lo spot realizzato in occasione della Giornata Nazionale 2012 e andato in onda in molte tv durante la Campagna annuale di raccolta fondi dello scorso marzo, denominata Liberi di essere Campioni e dedicata al Diritto delle persone con disabilità a praticare Sport. «Siamo convinti, infatti, che l’attività sportiva possa consentire alle persone con disabilità di sperimentare sensazioni altrimenti sconosciute e possa costituire un fondamentale momento e motivo di crescita, attraverso il confronto con gli altri e la socializzazione».
Nello spot che vi invitiamo a votare e a far votare, con la partecipazione di alcuni nostri Soci e con la forza e la passione che caratterizzano il nostro impegno da oltre 50 anni, abbiamo cercato di trasmettere il senso più profondo del progetto Liberi di essere Campioni attraverso immagini molto significative, impreziosite dalla voce donata da Francesco Pannofino (attore-doppiatore).
Come votare, come far vincere la UILDM?
E’ facilissimo. Bisogna utilizzare il social network Facebook, diventare fan del Diario di Pubblicità Progresso (facebook.com/pubblicitaprogresso) e, solo dalla sezione video del Diario, cliccare sul link dello spot UILDM «Liberi di essere Campioni» e su «mi piace». E’ possibile votare lo spot fino a lunedì 12 novembre.
Come recita il regolamento, «la condivisione è libera ma verranno conteggiati SOLO i mi piace visualizzabili sotto al video del Diario. I cinque spot che avranno ottenuto il maggiore numero di “like” (“mi piace”, ndr) saranno valutati da una giuria di esperti di comunicazione – coordinata da Pubblicità Progresso e dalla Fondazione Cariplo – che in base ai criteri di originalità, efficacia e realizzazione tecnica sceglierà il vincitore».
Quali saranno i premi?
«I cinque spot più votati dagli utenti web saranno proiettati durante un evento in programma a Milano, il 19 novembre 2012, all’Università IULM e inseriti nella mediateca della Fondazione Pubblicità Progresso. Inoltre, le cinque organizzazioni riceveranno un attestato di partecipazione consegnato dalla Fondazione Cariplo. L’organizzazione che ha realizzato lo spot vincitore sarà premiata durante l’evento con una targa e vincerà un workshop sulla comunicazione sociale tenuto da esperti della Fondazione Pubblicità Progresso» spiegano dall’organizzazione dell’evento.
Cosa altro c’è da dire: VOTATE, VOTATE, VOTATE!
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Iniziativa al carcere Pagliarelli di Palermo, protagonisti i bambini
Dal Giornale di Sicilia la cronaca dell'iniziativa promossa dalla direzione del carcere Pagliarelli di Palermo in collaborazione con volontariato e operatori sociali. In occasione della Commemorazione dei defunti, spettacoli, animazione e festa per bambini, famiglie e papà. Ecco l'articolo apparso sul GdS del 4nov12:
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Continua l'attività del Consultorio MIF a Palermo
Promosso dall' Associazione Arciragazzi Palermo, è in piena attività il Consultorio legale MIF (Minori, immigrati e famiglie). Ecco tutti i riferimenti per mettersi in contatto: email mifconsultorio@gmail.com; tf. 3389781692; ogni martedì via Fileti, 19/B (trav. via Ammiraglio Rizzo).
Presentazione in dettaglio:
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