sabato 30 novembre 2013


L’associazione Obiettivo Trapianto O.N.L.U.S. Sicilia ha tra gli scopi principali quello di informare i cittadini siciliani su tutto quanto ruota attorno al trapianto d’organo. A tale proposito organizza incontri con i cittadini per informarli, con trasparenza, su cosa accade dalla morte encefalica al trapianto. Per questo si avvale della stretta collaborazione del Centro Regionale Trapianti (CRT) Sicilia, dei coordinatori locali (rianimatori) e degli specialisti del settore trapianti.
«Abbiamo quindi pensato – dice Renato Di Marco, presidente dell’associazione Obiettivo Trapianto Sicilia – di organizzare, in rete con le associazioni “Talassemici Agrigento”, “People Help the People” e “Progresso per L’Europa” un convegno sulla sensibilizzazione alla donazione degli organi e tessuti dal titolo Una “Targa”… per la vita! Così da coniugare il mito della Targa Florio alla sensibilizzazione per la donazione degli organi. Abbiamo scelto la Targa Florio in quanto, oltre la manifestazione, le auto dei piloti potranno continuare la sensibilizzazione alla donazione degli organi, durante le loro gare automobilistiche regionali e nazionali, con appositi adesivi che saranno collocati nelle loro auto».
L’iniziativa fa parte di un progetto finanziato dal CRT Sicilia nell’ambito di una selezione pubblica. Parteciperanno all’evento famosi campioni regionali e nazionali.
La manifestazione si terrà a Cerda, domenica 1 dicembre all’Istituto comprensivo «L. Pirandello» in via A. De Gasperi dalle ore 9, e sarà suddivisa in due momenti:
- il primo, al mattino, con un convegno sulla sensibilizzazione alla donazione degli organi al quale parteciperanno oltre al C.R.T. Sicilia – un Coordinatore locale – Uno Psicologo e le autorità locali. Saranno ascoltate le testimonianze di Cittadini donatori e riceventi ai quali verrà donata una targa ricordo.
- Nel pomeriggio, dopo il pranzo, vi sarà una manifestazione automobilistica alla quale parteciperanno auto da rally con a bordo un pilota Campione della Targa Florio ed un cittadino trapiantato d’Organo o Tessuti.
Il tutto sarà ripreso in un cortometraggio che potrà essere riproposto in eventuali e successivi convegni (clicca sull'immagine qui sotto per i dettagli).
Ai partecipanti al convegno verrà distribuito all’interno della carpetta oltre al modulo della dichiarazione di volontà alla donazione, un questionario attraverso il quale sarà possibile valutare il grado di apprendimento dei presenti e definire gli obiettivi raggiunti.

venerdì 29 novembre 2013

Ritorna la Giraffa! Dai Campi estivi del Volontariato nasce una grande convention dei giovani


«Una Giraffa tra le Nuvole» è lo slogan con il quale i ragazzi che hanno partecipato ai campi estivi del volontariato convocano il primo grande raduno dei giovani siciliani che, a partire dalla solidarietà e dalla gratuità, vogliono trovare insieme itinerari e progetti di cambiamento della società. Appuntamento sabato 14 dicembre ore 10 alla Facoltà di Architettura (Viale delle Scienze, edif. 14) a Palermo. Sono invitati a partecipare tutti i giovani dai 16 ai 35 anni che saranno coinvolti in una giornata di riflessione, elaborazione di proposte, arte, spettacolo e confronto con l'amministrazione regionale e locale. Ogni organizzazione di volontariato della Sicilia occidentale potrà chiedere ai propri ragazzi di partecipare. In questo modo si svilupperà un movimento giovanile che a partire dal volontariato sarà capace di scoprire idee ed energie di rinnovamento per la nostra regione.
ISCRIZIONI ENTRO IL 9 DICEMBRE 2013.
Il CeSVoP garantirà gratuitamente sia il trasporto con autobus che i pasti principali. Non è previsto rimborso chilometrico per chi userà mezzi propri, né servizio di trasporto per coloro che abitano a Palermo.
Per essere aggiornato sull'evento segui www.cesvop.org oppure: il gruppo facebook Una Giraffa tra le Nuvole; l'hashtag twitter #giraffatralenuvole; il blog seguilagiraffa.blogspot.com.
Per saperne di più clicca qui sotto:
Manifesto appello di convocazione
Locandina Programma
Per iscriversi clicca qui sotto:
MODULO DI ADESIONE

giovedì 14 novembre 2013

Violenza alle donne, un cartello di associazioni per celebrare il 25 novembre

Dopo l'esperienza del flash mob organizzato in occasione del festino di S. Rosalia a Palermo, l'associazione Le Onde ha avviato e propone la costituzione di un cartello di organizzazioni a sostegno di iniziative da realizzare per il 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne. Clicca qui per tutti i dettagli

Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza. Proposta di incontro per tutte le realtà che hanno a cuore le nuove generazioni

Il 20 novembre, Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza, alcuni esponenti del volontariato e del Terzo settore palermitano propongono un incontro di confronto e riflessione sull'attuale momento educativo rivolto a genitori, educatori, insegnanti e responsabili di realtà sociali interessate alle nuove generazioni. Qui sotto l'appello invito all'iniziativa che si svolge  il 20 novembre alle ore 16 nella Sala riunioni del CeSVoP in via Maqueda, 334 a Palermo.

Il 20 novembre è la giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza.

Invitiamo tutti, genitori, educatori, insegnanti a vivere questa giornata di festa all'insegna del gioco con i ragazzi e le ragazze .

Ma pensiamo che sia doveroso e necessario trovare un momento di riflessione per confrontarci sul grave momento EDUCATIVO che vivono il nostro paese e la nostra città.


Le cause della crisi educativa
La causa che sta generando questa emergenza educativa non è da ricercare solo nella crisi economica, ma anche, nella mancanza di un progetto educativo  ai vari livelli (locali e nazionali) e, forse ancor di più, sulla caduta del “Patto sociale “ che tiene insieme le Comunità.

Crisi economica
La crisi economica che ha generato tagli non solo sulle politiche dell'infanzia e dell'adolescenza ma anche su altre politiche: la sanità, la scuola, le politiche del lavoro e della formazione.
Va sottolineato però che, per le politiche rivolte all’infanzia e all’adolescenza ed ai giovani, non vi sono reti di ammortizzatori sociali, così come non esiste un “sistema nazionale” pre – crisi, che, sebbene stressato e “tagliato” per effetto della crisi economica comunque avrebbe potuto dare una certa garanzia di tenuta del sistema educativo. A questo si aggiunge il mancato completamento della Legge 328/00 che a fronte della cancellazione di fondi nazionali “dedicati” in un fondo unico non ha poi definito quei Livelli Essenziali che avrebbero potuto salvaguardare un impegno per le politiche minorili e abbattere le differenze nord – sud .

La mancanza di un Progetto Educativo
Stiamo assistendo allo smantellamento di tutte quelle strutture Nazionali che dovevano progettare e monitorare i vari Piani Infanzia: l’Osservatorio ed il Centro di Documentazione. Strutture che, tra l’altro, non sono mai state pensate e attivate ai livelli Regionali e locali. Questo non solo non ci ha permesso di definire i Piani infanzia, ma non ha sensibilizzato e responsabilizzato  la i Decisori politici a pensare ad un Progetto Educativo ai vari livelli.

La caduta del “Patto sociale”
Infine, oltre alla crisi economica, assistiamo ad una crisi etica, una crisi del “patto sociale” che tiene insieme le persone nella Comunità-Paese, che dovrebbe garantire la mediazione fra le istanze individuali e collettive.
Si è affermata la trasformazione quasi antropologica per la quale la misura di tutto è
l’individualità delle “proprie” istanze e l’inverosimile convinzione che il successo nella vita
(formativo, scolastico, lavorativo, personale), è a tutti “dovuto” senza la fatica della
costruzione, giorno per giorno, del proprio presente e del proprio futuro “nella comunità”; è
diffusa l’idea che siano possibili improvvisi cambiamenti di vita (in meglio) vincendo ai
giochi d’azzardo, diventando calciatori, veline e che le scorciatoie “paghino” più della lenta
costruzione del proprio futuro, che i “vecchi” percorsi (andare a scuola, studiare, provare ad impegnarsi per il miglioramento delle proprie condizioni di vita nel quadro del miglioramento delle condizioni di vita altrui) siano obsoleti, polverosi, frenanti la libertà creativa di persone altrimenti destinate a brillanti successi …
Infine, la stessa incapacità di Governo e Parlamento di dar vita, d'altronde, a una riforma fiscale che garantisca la progressività (ovvero far pagare di più ai ricchi) per garantire i servizi educativi e sociali a un livello dignitoso, contribuisce a indebolire il senso di coesione della Comunità Paese intorno ai principi di solidarietà indicati dalla Costituzione che hanno proprio nel sistema fiscale progressivo una loro base fondamentale

Le conseguenze
Recenti studi hanno messo in evidenza la correlazione fra “le crisi” e l’aumento delle patologie borderline, psicotiche o nevrotiche, negli adolescenti e nei preadolescenti, l’aumento dell’obesità minorile, il drop-out dal sistema formativo e scolastico, etc.

La crisi etica ed educativa del sistema-Paese e la crisi “di progetto” in questa nostra analisi
pre-esistono a quella economica; tutte e tre contribuiscono a fare dell’Italia un Paese da
ricostruire: come nel dopoguerra, con macerie di altro tipo (educative, etiche, di sistema) e con povertà nuove (culturali ed economiche insieme, a cui si affianca una marcata carenza di “speranza”). Purtroppo non si rileva quell’energia e quella fiducia nel futuro che si registrò quasi 70 anni fa, quell’energia che alimentò e sostenne le fatiche di almeno due generazioni, impegnate nella ricostruzione dell’Italia.

T'invitiamo a partecipare all'incontro del giorno 20 novembre 2013 alle ore 16,00 al “CESVOP” Via Maqueda 334

Tentando di  non entrare nel vortice dell'emergenza perenne , di discutere solo dell'oggi e aprendo la nostra visione al livello mondiale, Nazionale, Regionale e locale. Cercheremo attraverso un'attenta analisi di trovare anche solo “il bandolo” attraverso cui riproporre, insieme, un’idea di presente e quindi di futuro, una “pianificazione” a medio e lungo periodo, ma trovando anche le modalità di come coinvolgere i ragazzi, le ragazze e gli adulti in questo percorso.


Pasquale D'andrea (detto Lino)
Francesco Di Giovanni
Giuseppe Mattina

Ferdinando Siringo

lunedì 11 novembre 2013

L'equivoco del Sud. A Palermo presentazione del saggio di Carlo Borgomeo

Scritto dal presidente della Fondazione con il Sud, il volume sarà presentato giovedì 14 novembre 2013 alle ore 15.30 nela Sala dei 99 di Palazzo Branciforte in Via Bara all’Olivella, 2 a Palermo.
Partecipano: il professor Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia; Corrado Passera, già Ministro dello Sviluppo Economico delle Infrastrutture e Trasporti; Giuliano Segre della Fondazione di Venezia. Sarà presente l’Autore.

Breve presentazione del volume:
In questo piccolo libro, "L’equivoco del Sud. Sviluppo e coesione sociale", di agevole lettura, Borgomeo affronta il tema del Sud e della storia dei finanziamenti erogati per, nelle intenzioni, portare il suo sviluppo al livello del Nord. Dalla nascita della Cassa per il Mezzogiorno, passando per la sua dismissione fino alla gallina dalle uova d’oro dei finanziamenti europei, che in parte non sono stati spesi e/o che sono stati spesi male per non dire sperperati, Borgomeo approccia il tema in modo inusuale e partendo da un dato di fatto: dopo molti decenni e milioni erogati, fu un errore cercare di far rincorrere al Sud lo sviluppo del Nord in termini di PIL. Il Nord era più ricco del Sud, con una rete di infrastrutture a supporto delle attività industriali che erano lì insediate già da molto tempo, il processo di industrializzazione forzata di alcune zone del Meridione, con industrie che già all’epoca del loro insediamento mostravano i primi problemi di tenuta occupazionale nel lungo periodo, completamente tagliate fuori da una rete infrastrutturale per lo smercio della produzione, è stata una follia che oggi si mostra in tutta la sua crudezza: basti pensare all’ILVA di Taranto, il porto di Gioia Tauro o quanto fatto in Campania. Ma Borgomeo mette in luce che il vero divario tra Nord e Sud non è questione, insana, di PIL, ma di qualità della vita, di garanzia dei diritti fondamentali come quelli del lavoro, della salute, dell’istruzione, della cultura. È qui che l’autore ritiene si debbano concentrare tutti gli sforzi per ridare slancio a un territorio che può e deve ancora dare tanto. È inutile utilizzare fondi, nazionali o europei, per progetti che sono l’ultima frontiera della burocrazia, che, non importa dove vadano a incidere, basta che siano formulati bene, si concentrino sulla “quantità” della spesa e non sulla “qualità”.

domenica 10 novembre 2013

Censis: negli italiani ritorna l'altruismo

Il Censis ha condotto una ricerca sui valori degli italiani nel 2013, i risultati sono stati presentati a Roma. Qui sotto il comunicato stampa con cui l'Istituto di ricerca sintetizza i dati salienti emersi.
 
Abbiamo tutti l'impressione che la vitalità della nostra società stia lentamente scemando. In molti si chiedono se ci stiamo fermando per poi ripartire o se invece rallentiamo per arrestarci. Siamo come un treno che perde forza pian piano oppure la congiuntura attuale ricorda un pendolo alla fine dell'oscillazione, quando appare quasi fermo, ma è carico di energia per ripartire in un nuovo ciclo? Nella dimensione valoriale, i risultati della ricerca del Censis evidenziano che la crisi antropologica che ha profondamente segnato il Paese (l'egoismo diffuso, la passività, l'irresponsabilità, il materialismo spinto) potrebbe essere giunta alla fine della sua propagazione e le energie per una inversione di rotta ci sono tutte, anche se in forma potenziale, da attivare.
La voglia di altruismo c'è, tanto che aiutare chi è in difficoltà trasmette maggiore energia positiva che non l'idea di occuparsi del proprio benessere in palestra o in un centro estetico. Il 29,5% degli italiani afferma di ricevere moltissima carica dalla possibilità di aiutare qualcuno in difficoltà, e la percentuale rimane costante in tutte le classi di età, segno di una voglia comune di ritrovare l'altro. Soprattutto se si pensa che la possibilità di fare qualcosa per il proprio benessere, come andare in palestra o fare massaggi, darebbe molta carica a una quota inferiore (il 16%) dei cittadini. È quanto emerge dalla ricerca del Censis «I valori degli italiani 2013. Il ritorno del pendolo, pubblicata da Marsilio Editori.
Il 40% degli italiani si dice molto disponibile a fare visita agli ammalati. Più del 36% si dice assolutamente pronto a rendersi disponibile in caso di calamità naturale, per contribuire al bene comune. Il 37% si dice molto o abbastanza disponibile a dare una mano nella manutenzione delle scuole (il 21% è «molto» disponibile). Questa percentuale al Sud aumenta fino al 41%, 6 punti percentuali in più rispetto al Nord-Ovest: evidentemente, laddove il bisogno è più forte, gli italiani sono pronti a mettersi in gioco. Anche per la manutenzione delle spiagge e dei boschi, più di un terzo degli italiani si dice pronto a collaborare (il 34%), mentre il 37% si trincera dietro un più interlocutorio «forse». Anche in questo caso al Sud l'energia potenziale sembra maggiore (la percentuale sale al 36%) rispetto al Nord-Est (33%), dove probabilmente l'emergenza è meno sentita.
L'amore più forte rimane quello per le persone che ci sono vicine: l'80% degli italiani afferma di amare moltissimo i propri familiari, il 64% il proprio partner, il 22% i colleghi di lavoro. Il 26% ritiene di vivere in un territorio in cui la coesione sociale è forte, per il 64% è discreta, solo il 9% pensa che sia modesta. E soltanto il 10% pensa che l'onestà dei cittadini che abitano nel suo territorio sia scarsa.
Il 59% degli italiani afferma che curare la propria spiritualità procura una buona dose di energia positiva. Si diffonde una sorta di «papafrancescanesimo». La figura del nuovo Papa sta risvegliando in molti l'interesse non solo per la fede, ma più in generale per la vita spirituale e il gusto per una certa frugalità nei consumi.
E quale cultura del lavoro si affermerà nel prossimo futuro? Meno competizione e più collaborazione? Il 35% degli imprenditori italiani ritiene che collaborare bene con i colleghi darebbe molta carica. E così la pensa quasi il 31% degli artigiani. Potrebbe farsi strada una nuova cultura imprenditoriale, più collaborativa, in grado di essere trainante per il Paese, se prevarrà la voglia di riscoprire l'altro come alleato e non come competitor.
Certamente non tutti gli italiani dormono sonni tranquilli. Oggi l'85% si dice preoccupato e il 71% indignato, ma solo il 26,5% dice di sentirsi frustrato e il 13% disperato. Al contrario, il 59% degli italiani si sente vitale (e anche il 48% degli over 65 anni). Le preoccupazioni e l'indignazione, non solo non si sono mutate in frustrazione e disperazione, ma non hanno indebolito la vitalità individuale. Il Paese è tutt'altro che spento. Semmai è in attesa di un segnale: il 46% degli intervistati ammette di trovarsi nella condizione in cui vorrebbe fare qualcosa, ma non sa che cosa. Si tratta di un riposizionamento forse solo ideale, solo immaginato, una voglia di recuperare i beni morali come «beni rifugio» in un contesto che percepiamo come degradato.
Nel Paese si prepara una reazione al degrado antropologico, una reazione che però aspetta di essere incanalata e condotta. La spinta ideale mostra di avere sufficiente energia per far sì che il ritorno del pendolo sia un percorso evolutivo e non involutivo. Ma si avverta l'assenza di una regia che coaguli tutte queste energie: oggi il 67% degli italiani non si sente rappresentato da nessuno. [...]
La ricerca, sostenuta anche dalla Fondazione Sicilia, ha previsto un approfondimento sui valori dei siciliani che verrà presentato prossimamente, da cui emerge che il 56% dei cittadini della regione ritiene che la capacità di fare accoglienza nel proprio territorio è altissima: in nessun altra zona del Paese è stato riscontrato un dato così elevato.

Dall'ARIS un manuale sulla donazione delle cornee

L'8 novembre 2013 è stata presentata a Palermo la pubblicazione curata dall'ARIS nell'ambito di un progetto finanziato dal Centro Regionale Trapianti e realizzato in collaborazione con il CeSVoP e la Conferenza dei CCA sanitari. Qui sotto l'articolo che il quotidiano La Sicilia ha dedicato al volume (clicca sull'immagine per ingrandirla).

venerdì 8 novembre 2013

Reti sociali e partneriati e strumenti di microcredito, seminario a Palermo

In occasione del coso di formazione dei quadri del Terzo settore (FQTS) a Palermo - presso la sede del CeSVoP venerdì 22 novembre dalle ore 10 alle 17 si svolge il seminario "Reti sociali, partnariati e strumenti di microcredito". E'  un importante momento di incontro e di approfondimento di alcuni temi sollecitati dalle organizzazioni di Terzo settore che hanno partecipato all'incontro preliminare di luglio.

A Palermo 3 milioni e mezzo per anziani, disabili e nuovi poveri

Il Comune di Palermo trova i soldi per alcune categorie deboli. Qui sotto tutti i dettagli raccontati dal Giornale di Sicilia (clicca sull'immagine per ingrandirla).

martedì 5 novembre 2013

A Palermo tavola rotonda sulla scuola siciliana

Mercoledì 6 novembre, alle ore 17.30, all'Auditorium RAI viale Strasburgo n. 19 a Palermo, in occasione della presentazione del trentaduesimo numero della rivista "Le Nuove Frontiere della Scuola" dedicato al tema della dignità, si terrà una tavola rotonda dal titolo "Dove va la scuola siciliana". Ne discuteranno Maria Luisa Altomonte, Antonio Bellingreri, Leopoldo Ceraulo, Barbara Evola e Maurizio Muraglia. Modererà Laura Grimaldi. Seguirà dibattito. L'incontro si svolge on il patrocinio dell’Age Sicilia.
NB.: Sino a esaurimento delle disponibilità, è possibile posteggiare gratuitamente entrando dal secondo cancello successivo all'ingresso principale della Rai. Si raccomanda di arrivare in anticipo rispetto all'orario di inizio, portando con sé un documento di identità necessario ad ottenere il pass di ingresso

Conferenza di Servizio per le OdV e Terzo settore del distretto sociosanitario n. 53 di Mazara del Vallo (TP)

Giorno 6 novembre alle ore 15,30 c.a. si terrà presso il Museo della legalità (Via Giotto) a Mazara del Vallo, una conferenza di servizio inerente il Piano di intervento servizi di cura per l'infanzia (PAC) allo scopo di promuovere un momento di confronto con il partenariato locale (terzo settore, cooperazione sociale, sindacati, utenti o altre realtà dell'associazionismo locale) del Comune capofila del DSS N. 53 (comprendente i comuni di Mazara del Vallo, Vita, Salemi e Gibellina) per raccogliere opinioni e proposte in merito a contenuti e scelte del Piano di intervento. prego voler partecipare all'importante momento visto che la tematica riguarda i servizia per l'infanzia (asilo nido, spazi gioco e centri per le famiglie...).

Guida e indicazioni per il paziente che si ricovera in Sicilia... e si scatenano le polemiche

L'assessorato della Salute della Regione Siciliana ha pubblicato in Gazzetta il decreto contenente la "Guida per il paziente che si ricovera in ospedale". Come si legge nella cronaca di Repubblica Palermo del 5 novembre 2013, la guida contiene affermazioni sullo stato di fatto dell'assistenza sanitaria che hanno scatenato reazioni e proteste. Qui sotto l'articolo di cronaca e il Decreto con la Guida tratto dalla GURS 25.10.13 (clicca sull'immagine per ingrandirla).

Guida pubblicata dall'Assessorato della Salute

lunedì 4 novembre 2013

Detenuto per un minuto. Una prova per capire il sovraffollamento delle carceri

L'associazione «Carcere possibile» organizza a Palermo una manifestazione dimostrativa per far conoscere il grave problema del sovraffollamento delle carceri italiane. Per un minuto i visitatori potranno fare esperienza di una cella a dimensioni reali. La notizia viene riportata dal Giornale di Sicilia del 4 novembre 2013 (clicca sull'immagine per ingrandirla).