Il sottosegretario Cecilia Guerra |
martedì 27 marzo 2012
Governo, terzo settore e volontariato: nasce un tavolo di confronto permanente
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Welfare e integrazione, se ne parla all'Istituto Arrupe di Palermo
Mercoledì 28 marzo, alle ore 16.30 nella sede dell'Istituto in Via Franz Lehar, 6 a Palermo, il seminario “Cittadini nuovi per la città che cambia. Storie e prospettive a confronto”. L'incontro è organizzato dall'Istituto Arrupe, dal Centro Astalli di Palermo, da “Link - Officine Mediterranee” e dalla Caritas diocesana di Palermo con il patrocinio del Jesuit Social Network (JSN). L’evento, tra i Percorsi di form-azione sociopolitica “Rieducarsi al bene comune”, sarà introdotto dalla presentazione del volume “Terre senza promesse. Storie di rifugiati in Italia” del Centro Astalli di Roma, sede italiana del Jesuit Refugee Service (JRS).
A discutere di diritti e nuove politiche pubbliche, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, alcuni professionisti stranieri operanti a Palermo. Inoltre, p. Giulio Albanese, uno dei curatori del volume e direttore di Popoli e Missione, consentirà una riflessione sulla geopolitica delle migrazioni e sull’educazione alla mondialità.
Infine, il Coro dell’Università e dell’Ersu di Palermo del Maestro Pietro Gizzi si esibirà con un repertorio multietnico.
Intervengono:Yodit Abraha, psicologa
Rachid Berradi, olimpionico privatista italiano di mezza maratona
Fateh Ashqar, imprenditore
Nadine Abdia, co-presidente ANOLF regionale Sicilia
Zaher Darwish, responsabile immigrati CGIL Palermo (moderatore degli interventi)
Mohamed Bouharb, presidente Associazione “Primavera”
Per informazioni:
Anna Staropoli (coordinamento scientifico)
anna.staropoli@istitutoarrupe.it tf. 0916269744 - 0917303743
A discutere di diritti e nuove politiche pubbliche, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, alcuni professionisti stranieri operanti a Palermo. Inoltre, p. Giulio Albanese, uno dei curatori del volume e direttore di Popoli e Missione, consentirà una riflessione sulla geopolitica delle migrazioni e sull’educazione alla mondialità.
Infine, il Coro dell’Università e dell’Ersu di Palermo del Maestro Pietro Gizzi si esibirà con un repertorio multietnico.
Intervengono:
Anna Staropoli (coordinamento scientifico)
anna.staropoli@istitutoarrupe.it tf. 0916269744 - 0917303743
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Ottima partecipazione al seminario regionale "5 per mille e volontariato"
Audio Seminario "5 per mille e volontariato. Istruzioni per l'uso" 23mar12 PRIMA PARTE
Audio Seminario "5 per mille e volontariato. Istruzioni per l'uso" 23mar12 SECONDA PARTE
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domenica 25 marzo 2012
Bando di selezione di volontari per scavi archeologici 2012
L'associazione SiciliAntica ha in corso di presentazione alcune offerte di collaborazione alle Soprintendenze competenti per scavi archeologici che si svolgeranno nei prossimi mesi.
Al fine di acquisire un elenco di volontari da invitare alle attività di scavo è indetta una selezione fra gli interessati.
La partecipazione alla selezione non è assolutamente impegnativa per i volontari e per SiciliAntica.
L’invito a partecipare alla selezione è rivolto non solo a studenti universitari in discipline specifiche ma anche a studenti , laureati o diplomati in materie complementari all’archeologia ed a chi, pur non avendo titoli scolastici, ha esperienze pregresse.
E’ necessario essere maggiorenni , di sana e robusta costituzione , impegnarsi a partecipare ad almeno un turno settimanale (dal lunedì al venerdì), ed essere già soci di SiciliAntica o iscriversi prima dell’inizio dell’attività.
Una quota dei posti disponibili sarà riservata a chi non ha mai fatto esperienze di scavo.
La partecipazione è gratuita e volontaria non essendo richiesta alcuna quota di partecipazione e non essendo previsto alcun compenso.
Per ulteriori informazioni www.siciliantica.it.
Al fine di acquisire un elenco di volontari da invitare alle attività di scavo è indetta una selezione fra gli interessati.
La partecipazione alla selezione non è assolutamente impegnativa per i volontari e per SiciliAntica.
L’invito a partecipare alla selezione è rivolto non solo a studenti universitari in discipline specifiche ma anche a studenti , laureati o diplomati in materie complementari all’archeologia ed a chi, pur non avendo titoli scolastici, ha esperienze pregresse.
E’ necessario essere maggiorenni , di sana e robusta costituzione , impegnarsi a partecipare ad almeno un turno settimanale (dal lunedì al venerdì), ed essere già soci di SiciliAntica o iscriversi prima dell’inizio dell’attività.
Una quota dei posti disponibili sarà riservata a chi non ha mai fatto esperienze di scavo.
La partecipazione è gratuita e volontaria non essendo richiesta alcuna quota di partecipazione e non essendo previsto alcun compenso.
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sabato 24 marzo 2012
A Gela convegno sulla globalità e l'umanizzazione delle cure
Nuova Era a Viso Aperto - Onlus organizza il convegno «Globalità ed umanizzazione delle cure» per sabato 31 marzo 2012 presso la Chiesa San Biagio a Gela (CL) dalle ore 10 alle ore 13,30.
Il convegno ha l'obiettivo di fornire alcune piste di riflessione sulla "Globalità ed umanizzazione delle cure" e stimolare atteggiamenti e comportamenti che tengano conto della centralità della persona sofferente. La partecipazione all'incontro è completamente gratuita. Innoltre, il convegno prevede il rilascio di crediti formativi da parte dell’Ordine degli Assistenti Sociali Sicilia.
Per informazione telefonare allo 091 6802546 o inviare una email a neava@libero.it
Scarica la locandina
Il convegno ha l'obiettivo di fornire alcune piste di riflessione sulla "Globalità ed umanizzazione delle cure" e stimolare atteggiamenti e comportamenti che tengano conto della centralità della persona sofferente. La partecipazione all'incontro è completamente gratuita. Innoltre, il convegno prevede il rilascio di crediti formativi da parte dell’Ordine degli Assistenti Sociali Sicilia.
Per informazione telefonare allo 091 6802546 o inviare una email a neava@libero.it
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venerdì 23 marzo 2012
A Villaseta, nuova e "particolare" sede per gli «Amici di Agrigento»
Anche Agrigento respira aria di solidarietà. Il 22 marzo pomeriggio, in una cornice solidale e partecipata, l'associazione "Amici di Agrigento" onlus - composta da volontari e dai genitori di bambini diversamente abili - ha inaugurato la nuova sede di Villaseta ad Agrigento.
E pensare che l'imponente struttura con le sue ampie stanze - adesso a disposizione per le attività dei disabili - era da tempo abbandonata al degrado. Solo grazie alla concessione del Comune e al lavoro di molti volontari, a distanza di dieci anni dal suo ultimo utilizzo, l'ex scuola è ora fruibile sia all'interno che all'esterno.
Le finalità di solidarietà e promozione sociale nel campo sanitario, sociale, assistenziale ed educativo - in favore di persone in situazioni di disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie - potranno adesso essere svolte in un ambiente accogliente e sicuro.
La sede associativa verrà supportata da professionisti e volontari.
Dopo il taglio del nastro tipico di queste occasioni e la Santa messa celebrata da don Gaetano Montana, famiglie e curiosi, disabili e amministratori hanno potuto gironzolare tra i corridori interni e gli spazi esterni. Una struttura d'amore a servizio dei meno fortunati. (rògero fiorentino)
E pensare che l'imponente struttura con le sue ampie stanze - adesso a disposizione per le attività dei disabili - era da tempo abbandonata al degrado. Solo grazie alla concessione del Comune e al lavoro di molti volontari, a distanza di dieci anni dal suo ultimo utilizzo, l'ex scuola è ora fruibile sia all'interno che all'esterno.
Le finalità di solidarietà e promozione sociale nel campo sanitario, sociale, assistenziale ed educativo - in favore di persone in situazioni di disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie - potranno adesso essere svolte in un ambiente accogliente e sicuro.
La sede associativa verrà supportata da professionisti e volontari.
Dopo il taglio del nastro tipico di queste occasioni e la Santa messa celebrata da don Gaetano Montana, famiglie e curiosi, disabili e amministratori hanno potuto gironzolare tra i corridori interni e gli spazi esterni. Una struttura d'amore a servizio dei meno fortunati. (rògero fiorentino)
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Delegazione CeSVoP di Mazara, conclusi i lavori dei tavoli tematici
Conclusi i tavoli tematici della delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo. Con l'ultimo tavolo svoltosi il 22 marzo si conclude la fase di programmazione preliminare per la stesura delle progettualità 2012. Adesso, sulla base di quanto elaborato insieme, il Comitato di Presidenza della delegazione delineerà delle proposte di progetto per l'anno 2012. Al termine, il tutto verra' restituito all'assemblea plenaria delle delegazione.
Capisaldi della programmazione 2012: programmazione uniforme sulle varie azioni con coerenza di continuità; coordinamento e direzione di tutte le attività assegnati all'organo di delegazione; formazione a tutto tondo sulle diverse aree e tematiche di interesse del dss n. 53; puntualizzazione e postulazione del principio che ogni attività, servizi e comunicazione - sia a budget di delegazione che a budget della sede centrale del CSV palermo - debbono passare per l'assemblea di delegazione CeSVoP Dss n. 53.
La programmazione punta sulle tematiche principali a cui il 2012 è dedicato, e quindi ambiente ed anziani.
Per l'anno in corso vengono riconfermate alcune azioni progettuali ritenute meritorie di soluzione di continuità.
Non appena approntati verranno pubblicati i formulari con le progettualità 2012. (ernesto certa, referente della delegazione di Mazara)
Capisaldi della programmazione 2012: programmazione uniforme sulle varie azioni con coerenza di continuità; coordinamento e direzione di tutte le attività assegnati all'organo di delegazione; formazione a tutto tondo sulle diverse aree e tematiche di interesse del dss n. 53; puntualizzazione e postulazione del principio che ogni attività, servizi e comunicazione - sia a budget di delegazione che a budget della sede centrale del CSV palermo - debbono passare per l'assemblea di delegazione CeSVoP Dss n. 53.
La programmazione punta sulle tematiche principali a cui il 2012 è dedicato, e quindi ambiente ed anziani.
Per l'anno in corso vengono riconfermate alcune azioni progettuali ritenute meritorie di soluzione di continuità.
Non appena approntati verranno pubblicati i formulari con le progettualità 2012. (ernesto certa, referente della delegazione di Mazara)
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giovedì 22 marzo 2012
Registro smarriti a Caltanissetta
Una proposta innovativa, semplice ed efficace. Il Registro dei pazienti sofferenti di Alzheimer smarriti è un’idea destinata ad essere imitata in tutta Italia.
Tra i primi a sostenere il progetto l'Associazione Comitato Familiari Alzheimer di Caltanissetta che in collaborazione con la locale Questura, lo scorso 29 Aprile ha firmato un Protocollo d'Intesa al fine di creare un vero e proprio elenco di nomi di persone smarrite a causa dell’Alzheimer. Questo l’iter da seguire: i familiari delle persone smarrite devono compilare una scheda del paziente corredandola di foto e delle informazioni necessarie ad individuare chi si allontana di casa; poi occorre consegnarla all'Associazione e quest’ultima provvederà, secondo le leggi sul rispetto della privacy, a trasmetterla alla Sala Operativa della Questura che quindi procederà immediatamente nella ricerca del soggetto. Sarà sufficiente una telefonata al 113 per attivare le ricerche senza perdite di tempo. Tutti i cittadini di Caltanissetta e provincia che hanno quindi un familiare affetto da Alzheimer o Demenze senili, potranno ritirare la scheda presso la sede operativa dell'Associazione, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12, o scaricarla dal sito web dell'Associazione www.alzheimercl.it.
Ma come occorre comportarsi con i pazienti? “E’ necessario assicurarsi che la persona abbia un documento di identificazione o indossi un braccialetto medico, chiudere a chiave le porte ed istallare un suono (campanelle) ogni volta che si apre la porta. Avvisare il vicinato di affiancarlo con calma facendolo parlare ed avvisare prontamente i familiari. “La malattia di Alzheimer – spiega Salvatore Buccoleri, presidente dell’associazione - è una patologia che colpisce il cervello, lo fa degenerare lentamente e impedisce al malato di continuare a svolgere autonomamente le sue attività. La patologia si manifesta in persone che hanno più di 60 anni; aumentando l’età aumenta anche il rischio di ammalarsi”.
Chiunque volesse sostenere il progetto può farlo donando il 5x1000 all’associazione onlus. Questo il suo codice fiscale: 92053710858. Un valido aiuto per aiutare chi soffre. Insieme con Caltanissetta anche l’Associazione “Alzheimer Agrigento” ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con la locale Questura, finalizzato all’attivazione immediata delle procedure di ricerca in caso di smarrimento di una persona con Alzheimer. Chiunque ne dovesse avere necessità, può compilare una scheda con informazioni sanitarie che sono necessarie per consentire agli operatori di polizia di richiedere un tempestivo intervento medico. Inoltre, l’associazione agrigentina ha aderito alla Campagna Informativa promossa con la farmacia, individuata che offrirà la propria collaborazione con la distribuzione di una nota informativa relativa all’iniziativa promossa e di una scheda anagrafica del paziente. (andrea cassisi)
Tra i primi a sostenere il progetto l'Associazione Comitato Familiari Alzheimer di Caltanissetta che in collaborazione con la locale Questura, lo scorso 29 Aprile ha firmato un Protocollo d'Intesa al fine di creare un vero e proprio elenco di nomi di persone smarrite a causa dell’Alzheimer. Questo l’iter da seguire: i familiari delle persone smarrite devono compilare una scheda del paziente corredandola di foto e delle informazioni necessarie ad individuare chi si allontana di casa; poi occorre consegnarla all'Associazione e quest’ultima provvederà, secondo le leggi sul rispetto della privacy, a trasmetterla alla Sala Operativa della Questura che quindi procederà immediatamente nella ricerca del soggetto. Sarà sufficiente una telefonata al 113 per attivare le ricerche senza perdite di tempo. Tutti i cittadini di Caltanissetta e provincia che hanno quindi un familiare affetto da Alzheimer o Demenze senili, potranno ritirare la scheda presso la sede operativa dell'Associazione, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12, o scaricarla dal sito web dell'Associazione www.alzheimercl.it.
Ma come occorre comportarsi con i pazienti? “E’ necessario assicurarsi che la persona abbia un documento di identificazione o indossi un braccialetto medico, chiudere a chiave le porte ed istallare un suono (campanelle) ogni volta che si apre la porta. Avvisare il vicinato di affiancarlo con calma facendolo parlare ed avvisare prontamente i familiari. “La malattia di Alzheimer – spiega Salvatore Buccoleri, presidente dell’associazione - è una patologia che colpisce il cervello, lo fa degenerare lentamente e impedisce al malato di continuare a svolgere autonomamente le sue attività. La patologia si manifesta in persone che hanno più di 60 anni; aumentando l’età aumenta anche il rischio di ammalarsi”.
Chiunque volesse sostenere il progetto può farlo donando il 5x1000 all’associazione onlus. Questo il suo codice fiscale: 92053710858. Un valido aiuto per aiutare chi soffre. Insieme con Caltanissetta anche l’Associazione “Alzheimer Agrigento” ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con la locale Questura, finalizzato all’attivazione immediata delle procedure di ricerca in caso di smarrimento di una persona con Alzheimer. Chiunque ne dovesse avere necessità, può compilare una scheda con informazioni sanitarie che sono necessarie per consentire agli operatori di polizia di richiedere un tempestivo intervento medico. Inoltre, l’associazione agrigentina ha aderito alla Campagna Informativa promossa con la farmacia, individuata che offrirà la propria collaborazione con la distribuzione di una nota informativa relativa all’iniziativa promossa e di una scheda anagrafica del paziente. (andrea cassisi)
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A Mazara del Vallo secondo incontro dei tavoli tematici del volontariato
La delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo organizza il secondo incontro dedicato ai tavoli tematici del volontariato del distretto sociosanitario 53. Sono invitate le organizzazioni che si occupano di attività culturali, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Appuntamento il 22 marzo alle 18,30 nella sede della delegazione in via Giuseppe Sardo, 21 a Mazara (mappa). Per info tel. 0923660016 dalle ore 17 in poi, oppure scrivere a info_mazaradelvallo@cesvop.org.
Si ricorda che quanto si elabora nei Tavoli tematici è vincolante per il piano di attività annuale della delegazione che verrà esaminato in assemblea.
Si ricorda che quanto si elabora nei Tavoli tematici è vincolante per il piano di attività annuale della delegazione che verrà esaminato in assemblea.
5 per mille 2012, ecco la circolare ministeriale
Diramata il 21 marzo la nuova circolare ministeriale che descrive modalità e adempimenti per partecipare al 5 per mille 2012 (anno d'imposta 2011). Se ne parlerà anche al seminario regionale del 23 marzo a Palermo (dalle ore 14 - è previsto un rinfresco di benevnuto - alle 18,30 nella Sala Blu Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate Sicilia in Via Roentgen, 3 mappa).
Per maggiori dettagli clicca qui
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Il 22 e il 26 marzo gli uffici del CeSVoP non faranno ricevimento del pubblico
Si avvisa che, per consentire una sistemazione dei locali a favore di una maggiore funzionalità del servizio, gli uffici della sede direzionale del Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo non riceveranno il pubblico nei giorni 22 e 26 marzo 2012.
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mercoledì 21 marzo 2012
Sindrome di Down. A Palermo un convegno sull'integrazione fra assistenza sanitaria e supporto sociale
L’AFPD (Associazione Famiglie Persone Down) di Palermo promuove per giorno23 marzo alle ore 9 il convegno «Integrazione Ospedale-Territorio per un percorso di vita e una reale inclusione sociale». L’incontro si svolge nell’Aula Magna dell’Ospedale Cervello in Via Trabucco a Palermo.
L’evento rientra nell’ambito delle iniziative che l’associazione di volontariato ha messo in cantiere per la Giornata mondiale della Sindrome di Down. E si svolge in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per il Controllo e la Cura della Sindrome di Down e delle altre Patologie Cromosomiche e Genetiche e anche grazie al supporto dell’Assessorato regionale della Salute Regione Siciliana, del CeSVoP, dell’ASP6 di Palermo e delle Aziende Ospedaliere Riunite «Villa Sofia-Cervello» di Palermo.
L’Assessorato regionale, con un decreto emesso a settembre del 2010, ha istituito il Centro di Riferimento con sede presso l’AOOR «Villa Sofia-Cervello». Esso ha pure fissato il termine di due anni per arrivare ad un collegamento stabile con i servizi territoriali dell’ASP. A questa attività sanitaria si è aggiunto il progetto sperimentale di inserimento professionale per 4 giovani Down (tre ragazzi e una ragazza) cui sono stati affidati compiti di accoglienza e comunicazione, presso lo stesso Assessorato della Salute. Il Centro di Riferimento, diretto dalla dottoressa Maria Piccione, e l’AFPD ha ideato una giornata di consenso e di riflessione con al centro il convegno del 23 marzo.
Oggi, le persone con sindrome di Down hanno dimostrato grandi risorse e potenzialità, sono in grado di compiere un significativo percorso scolastico, di fare sport, di impegnarsi in un lavoro in modo produttivo e competente. A tutt’oggi l’integrazione sociale, diritto ed elemento fondamentale per la dignità della persona, deve essere ulteriormente incentivata ed è necessario creare maggiori opportunità affinché sia pienamente realizzata, nel raggiungimento di una vera autonomia.
Le persone con sindrome di Down hanno bisogno di un sostegno adeguato, di maggiori opportunità per integrarsi nella scuola e nel lavoro, di rispetto del loro essere persona; punti su cui verte l’impegno dell’Associazione e degli operatori del Centro, in collegamento e sinergia con l’Assessorato competente e le strutture dell’ASP6 e di «Villa Sofia-Cervello».
Per info: tel./fax 0916882717- e-mail: afpdpa@libero.it
Programma completo
L’evento rientra nell’ambito delle iniziative che l’associazione di volontariato ha messo in cantiere per la Giornata mondiale della Sindrome di Down. E si svolge in collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per il Controllo e la Cura della Sindrome di Down e delle altre Patologie Cromosomiche e Genetiche e anche grazie al supporto dell’Assessorato regionale della Salute Regione Siciliana, del CeSVoP, dell’ASP6 di Palermo e delle Aziende Ospedaliere Riunite «Villa Sofia-Cervello» di Palermo.
L’Assessorato regionale, con un decreto emesso a settembre del 2010, ha istituito il Centro di Riferimento con sede presso l’AOOR «Villa Sofia-Cervello». Esso ha pure fissato il termine di due anni per arrivare ad un collegamento stabile con i servizi territoriali dell’ASP. A questa attività sanitaria si è aggiunto il progetto sperimentale di inserimento professionale per 4 giovani Down (tre ragazzi e una ragazza) cui sono stati affidati compiti di accoglienza e comunicazione, presso lo stesso Assessorato della Salute. Il Centro di Riferimento, diretto dalla dottoressa Maria Piccione, e l’AFPD ha ideato una giornata di consenso e di riflessione con al centro il convegno del 23 marzo.
Oggi, le persone con sindrome di Down hanno dimostrato grandi risorse e potenzialità, sono in grado di compiere un significativo percorso scolastico, di fare sport, di impegnarsi in un lavoro in modo produttivo e competente. A tutt’oggi l’integrazione sociale, diritto ed elemento fondamentale per la dignità della persona, deve essere ulteriormente incentivata ed è necessario creare maggiori opportunità affinché sia pienamente realizzata, nel raggiungimento di una vera autonomia.
Le persone con sindrome di Down hanno bisogno di un sostegno adeguato, di maggiori opportunità per integrarsi nella scuola e nel lavoro, di rispetto del loro essere persona; punti su cui verte l’impegno dell’Associazione e degli operatori del Centro, in collegamento e sinergia con l’Assessorato competente e le strutture dell’ASP6 e di «Villa Sofia-Cervello».
Per info: tel./fax 0916882717- e-mail: afpdpa@libero.it
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A Palermo conferenza su minori, diritti e legalità
La Fondazione "L’Albero della Vita Onlus", l'Associazione Lievito Onlus, l'associazione Centro di accoglienza Padre Nostro Onlus, con il Patrocinio della Provincia Regionale di Palermo,promuovono la conferenza “Educare i Minori ai diritti e alla Legalità Contesto e implicazioni, esempi di interventi positivi, l’attenzione del territorio, con la partecipazione dei ragazzi". L'incontro si svolge a Palazzo Comitini - Sala Martorana (via Maqueda, 100 - Palermo) il 29 marzo 2012 dalle ore 9,30 alle 13.
Come vivono i minori nella periferia di Palermo? Quali rischi corrono? Quali azioni necessarie per renderli consapevoli dei propri diritti ed allontanarli dalla rete della malavita organizzata? Quali strumenti possiamo offrire loro perché abbiano la possibilità di riscattarsi socialmente e di incontrare nuove opportunità? La conferenza, promossa da Fondazione L’Albero della Vita, insieme all’Associazione Lievito e al Centro di Accoglienza Padre Nostro, con il Patrocinio della Provincia regionale di Palermo, affronterà il tema del diritto ad un futuro possibile dal quale nessun bambino può essere escluso. Sarà l’occasione per focalizzare la problematicità di alcuni quartieri periferici di Palermo per la crescita delle nuove generazioni, presentare esempi positivi di intervento a loro supporto, portare la voce dei ragazzi attraverso il loro lavoro in questi progetti e permettere il loro incontro con le istituzioni.
Il contesto sarà inoltre favorevole a condividere raccomandazioni di intervento future per un rilancio sul tema nel territorio. L’evento prevede la partecipazione di esponenti istituzionali del territorio, di persone e organizzazioni locali impegnate a lavorare con i minori e sul tema dei diritti e della legalità, e dei ragazzi che sono parte delle esperienze progettuali presentate. In caso non leggesse il programma della conferenza allegato può consultarlo qui: www.alberodellavita.org/uploads/files/Programma_29Marzo_EducareMinoriDirittiLegalità.pdf
Per partecipare è necessario registrarsi on line qui http://www.alberodellavita.org/iscrizione-educare-i-minori.html oppure consulti il sito www.alberodellavita.org Per informazioni può rivolgersi alla Segreteria Organizzativa della Conferenza. Conferenza “Educare i Minori ai Diritti ed alla Legalità” Segreteria Organizzativa: conferenza.minorieperiferie@alberodellavita.org; Tel. 3926546185; www.alberodellavita.org
Come vivono i minori nella periferia di Palermo? Quali rischi corrono? Quali azioni necessarie per renderli consapevoli dei propri diritti ed allontanarli dalla rete della malavita organizzata? Quali strumenti possiamo offrire loro perché abbiano la possibilità di riscattarsi socialmente e di incontrare nuove opportunità? La conferenza, promossa da Fondazione L’Albero della Vita, insieme all’Associazione Lievito e al Centro di Accoglienza Padre Nostro, con il Patrocinio della Provincia regionale di Palermo, affronterà il tema del diritto ad un futuro possibile dal quale nessun bambino può essere escluso. Sarà l’occasione per focalizzare la problematicità di alcuni quartieri periferici di Palermo per la crescita delle nuove generazioni, presentare esempi positivi di intervento a loro supporto, portare la voce dei ragazzi attraverso il loro lavoro in questi progetti e permettere il loro incontro con le istituzioni.
Il contesto sarà inoltre favorevole a condividere raccomandazioni di intervento future per un rilancio sul tema nel territorio. L’evento prevede la partecipazione di esponenti istituzionali del territorio, di persone e organizzazioni locali impegnate a lavorare con i minori e sul tema dei diritti e della legalità, e dei ragazzi che sono parte delle esperienze progettuali presentate. In caso non leggesse il programma della conferenza allegato può consultarlo qui: www.alberodellavita.org/uploads/files/Programma_29Marzo_EducareMinoriDirittiLegalità.pdf
Per partecipare è necessario registrarsi on line qui http://www.alberodellavita.org/iscrizione-educare-i-minori.html oppure consulti il sito www.alberodellavita.org Per informazioni può rivolgersi alla Segreteria Organizzativa della Conferenza. Conferenza “Educare i Minori ai Diritti ed alla Legalità” Segreteria Organizzativa: conferenza.minorieperiferie@alberodellavita.org; Tel. 3926546185; www.alberodellavita.org
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Raccolta fondi con Teresa Mannino ad Agrigento
Martedì 27 marzo alle ore 21,30 l'Agifar Agrigento, per festeggiare il progetto "farmacia mobile", - inagurato due anni fa e concluso con l'acquisto del camper grazie all'associazione Farmacisti Volontari per la Protezione Civile di Agrigento (terzo in Italia dopo quello di Cuneo e Pescara) - invita chiunque volesse partecipare, alla "serata farmaceutica della solidarietà".
L'evento - in programma al Teatro Pirandello di Agrigento - verrà aperto ed animato dalle sonorità eleganti e variegate dei "Clouds", che riproporranno in chiave manouche musiche popolarie e balcaniche unite a swing e jazz melodico.
La serata farmaceutica e solidale avrà inoltre come ospite d'eccezione Teresa Mannino, con l'anteprima del suo tour siciliano. Il costo del biglietto è di 25 € ed è possibile aquistarlo in prevendita presso le seguenti farmacie di Agrigento e provincia: Farmacia Bajo (Agrigento), Farmacia Nuara (Agrigento), Farmacia Di Mino (Villaggio Mosè, Agrigento), Farmacia Comunale (Canicattì), Farmacia Cusmano M.C. (Sciacca), Farmacia Nocera (Camastra), Farmacia Licata (Licata), Farmacia Troja (S. Stefano Quisquina), Farmacia Costanza (Ravanusa), Farmacia Sammartino (Porto Empedocle), Farmacia Ciraolo (Grotte). (rògero fiorentino)
L'evento - in programma al Teatro Pirandello di Agrigento - verrà aperto ed animato dalle sonorità eleganti e variegate dei "Clouds", che riproporranno in chiave manouche musiche popolarie e balcaniche unite a swing e jazz melodico.
La serata farmaceutica e solidale avrà inoltre come ospite d'eccezione Teresa Mannino, con l'anteprima del suo tour siciliano. Il costo del biglietto è di 25 € ed è possibile aquistarlo in prevendita presso le seguenti farmacie di Agrigento e provincia: Farmacia Bajo (Agrigento), Farmacia Nuara (Agrigento), Farmacia Di Mino (Villaggio Mosè, Agrigento), Farmacia Comunale (Canicattì), Farmacia Cusmano M.C. (Sciacca), Farmacia Nocera (Camastra), Farmacia Licata (Licata), Farmacia Troja (S. Stefano Quisquina), Farmacia Costanza (Ravanusa), Farmacia Sammartino (Porto Empedocle), Farmacia Ciraolo (Grotte). (rògero fiorentino)
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martedì 20 marzo 2012
Stati generali del Volontariato di Protezione Civile a Palermo
Il Servizio per la provincia di Palermo del Dipartimento regionale della Protezione Civile siciliana convoca per il 23 marzo 2012 gli Stati generali del Volontariato di Protezione civile della provincia per valutare la situazione e individuare le prospettive di sviluppo. Appuntamento alle ore 15 all'ITC L. Sturzo di Bagheria (via S. Ignazio di Loyola, 7).
Testo della convocazione ufficiale
Testo della convocazione ufficiale
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5 per mille e volontariato: istruzioni per l’uso. Seminario regionale a Palermo
Si svolge il 23 marzo 2012 dalle ore 14 alle 18,30, l'incontro promosso dal CeSVoP in collaborazione con gli altri due CSV siciliani e l'Agenzia delle Entrate - Direzione regionale Sicilia. Si parlerà del 5 per mille, dall'adesione alla rendicontazione. Un'occasione fondamentale anche per le associazioni che non si sono mai cimentate con questo percorso di finanziamento perché scoraggiate dall’iter burocratico. Per questo il titolo «5 per mille e volontariato: istruzioni per l’uso». Si illustrerà tutto il percorso: dalla presentazione dell’istanza e operazioni consequenziali, alla tempistica di pagamento; dal non accoglimento della domanda di partecipazione per mancato invio dichiarazione sostitutiva ed eventuali azioni conseguenti, all’obbligo di rendicontazione.
Il Seminario rappresenta un'azione regionale dei tre Centri di Servizio per il Volontariato siciliani, guidata come capofila dal CeSVoP di Palermo, in collaborazione con la Direzione Regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate.
Questo incontro giunge dopo i seminari provinciali già implementati a Trapani, Agrigento e Caltanisetta, e ha un respiro regionale e nazionale. Infatti, oltre alla collaborazione della Direzione Regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate con gli interventi del Direttore regionale, Castrenze Giamportone, e dei funzionari Santo Giunta e Ignazio Cerami, partecipa anche Danilo Giovanni Festa, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Inoltre, sono previsti i contributi di Carlo Mazzini e Francesco Aurisicchio, rispettivamente consulente e responsabile Infocontinua di CSVnet. I lavori sono introdotti da Vito Puccio, presidente del Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato Regione Sicilia, e da Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP.
Appuntamento, dunque, per il 23 marzo 2012 alla Sala Blu della Direzione regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate in via Konrad Roentgen, 3 alle ore 14 a Palermo.
Il Seminario rappresenta un'azione regionale dei tre Centri di Servizio per il Volontariato siciliani, guidata come capofila dal CeSVoP di Palermo, in collaborazione con la Direzione Regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate.
Questo incontro giunge dopo i seminari provinciali già implementati a Trapani, Agrigento e Caltanisetta, e ha un respiro regionale e nazionale. Infatti, oltre alla collaborazione della Direzione Regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate con gli interventi del Direttore regionale, Castrenze Giamportone, e dei funzionari Santo Giunta e Ignazio Cerami, partecipa anche Danilo Giovanni Festa, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Inoltre, sono previsti i contributi di Carlo Mazzini e Francesco Aurisicchio, rispettivamente consulente e responsabile Infocontinua di CSVnet. I lavori sono introdotti da Vito Puccio, presidente del Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato Regione Sicilia, e da Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP.
Appuntamento, dunque, per il 23 marzo 2012 alla Sala Blu della Direzione regionale Sicilia dell'Agenzia delle Entrate in via Konrad Roentgen, 3 alle ore 14 a Palermo.
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Il nuovo sito del MoVI nazionale
Il Movimento di Volontariato Italiano (MoVI) ha un nuovo sito, visionabile all'indirizzo www.movinazionale.it. Non si tratta di un semplice restyling, ma di una rielaborazione radicale della presenza in internet della Federazione, che punta a valorizzare le possibilità offerte dai social network, Facebook e YouTube in particolare. Inoltre, è ora prevista un'area specifica per le Federazioni regionali, che acquistano così un maggior protagonismo.
"Questo nuovo strumento web, integrato con il canale YouTube dedicato e con una presenza continua su Facebook", dichiara Franco Bagnarol, presidente del MoVI, "vuole essere uno spazio di confronto, informazione ed elaborazione al servizio della nostra rete, ma anche di tutti coloro che credono nei valori e nelle prassi della cittadinanza solidale. Insomma, nel ripensarlo non ci ha guidato il marketing, ma il desiderio di sperimentare le opportunità della comunicazione digitale per quella che è la finalità principale del MoVI: sviluppare il volontariato e le diverse forme della cittadinanza attiva."
"Il nuovo sito e l'uso più consapevole dei media digitali", conclude Bagnarol, "è parte del grande sforzo che sta facendo la Federazione per rinnovare il suo radicamento e la sua capacità di azione. Nel novembre scorso, a Cosenza, in occasione del Meeting dei Giovani del Mediterraneo, abbiamo sostenuto con altri soggetti la costituzione della prima Rete di associazioni giovanili del Mediterraneo, formata da ragazzi di tre continenti che interagiscono tra loro attraverso un utilizzo massiccio dei social network. Siamo convinti che il volontariato del futuro nascerà anche da queste forme inedite di aggregazione sociale, connesse attraverso i nuovi media. E il MoVI deve fare la sua parte.
www.movinazionale.it
"Questo nuovo strumento web, integrato con il canale YouTube dedicato e con una presenza continua su Facebook", dichiara Franco Bagnarol, presidente del MoVI, "vuole essere uno spazio di confronto, informazione ed elaborazione al servizio della nostra rete, ma anche di tutti coloro che credono nei valori e nelle prassi della cittadinanza solidale. Insomma, nel ripensarlo non ci ha guidato il marketing, ma il desiderio di sperimentare le opportunità della comunicazione digitale per quella che è la finalità principale del MoVI: sviluppare il volontariato e le diverse forme della cittadinanza attiva."
"Il nuovo sito e l'uso più consapevole dei media digitali", conclude Bagnarol, "è parte del grande sforzo che sta facendo la Federazione per rinnovare il suo radicamento e la sua capacità di azione. Nel novembre scorso, a Cosenza, in occasione del Meeting dei Giovani del Mediterraneo, abbiamo sostenuto con altri soggetti la costituzione della prima Rete di associazioni giovanili del Mediterraneo, formata da ragazzi di tre continenti che interagiscono tra loro attraverso un utilizzo massiccio dei social network. Siamo convinti che il volontariato del futuro nascerà anche da queste forme inedite di aggregazione sociale, connesse attraverso i nuovi media. E il MoVI deve fare la sua parte.
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lunedì 19 marzo 2012
I campi di volontariato internazionale del network europeo Informagiovani
E' entrata nel vivo la stagione dei campi di volontariato del network internazionale di InformaGiovani: quasi 2.000 progetti in oltre 50 paesi di tutto il mondo.
Il campo di lavoro è un piccolo progetto nel quale volontari di diversi paesi, con culture ed esperienze diverse si incontrano per vivere e lavorare insieme per 2-3 settimane.
Durante questo periodo si impegnano a sostenere progetti utili alla collettività e alla comunità locale, di solito organizzati da una associazione, da un Ente locale, da semplici gruppi di cittadini.
Il gruppo di volontari è per qualche giorno parte integrante della comunità locale.
InformaGiovani ha stretto accordi di collaborazione con 147 organizzazioni di tutti i continenti ed offre oggi circa 2.000 progetti in tutto il mondo.
La lista completa dei progetti, insieme al modulo di iscrizione, è disponibile su
www.campidivolontariato.org
Vi invitiamo a registrarvi sul sito anche perché a metà aprile saranno resi noti alcuni progetti per i quali è previsto un CONTRIBUTO PER IL VIAGGIO, in Italia, Grecia, Islanda, Estonia, Messico, Spagna e Cina, Croazia, Lussemburgo, Lituania e Francia.
Per partecipare ai campi è necessario avere la tessera dell'Associazione InformaGiovani (30 euro con validità annuale) e pagare una quota di partecipazione.
Tutte le informazioni sono su www.campidivolontariato.org
Il campo di lavoro è un piccolo progetto nel quale volontari di diversi paesi, con culture ed esperienze diverse si incontrano per vivere e lavorare insieme per 2-3 settimane.
Durante questo periodo si impegnano a sostenere progetti utili alla collettività e alla comunità locale, di solito organizzati da una associazione, da un Ente locale, da semplici gruppi di cittadini.
Il gruppo di volontari è per qualche giorno parte integrante della comunità locale.
InformaGiovani ha stretto accordi di collaborazione con 147 organizzazioni di tutti i continenti ed offre oggi circa 2.000 progetti in tutto il mondo.
La lista completa dei progetti, insieme al modulo di iscrizione, è disponibile su
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Vi invitiamo a registrarvi sul sito anche perché a metà aprile saranno resi noti alcuni progetti per i quali è previsto un CONTRIBUTO PER IL VIAGGIO, in Italia, Grecia, Islanda, Estonia, Messico, Spagna e Cina, Croazia, Lussemburgo, Lituania e Francia.
Per partecipare ai campi è necessario avere la tessera dell'Associazione InformaGiovani (30 euro con validità annuale) e pagare una quota di partecipazione.
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Sulla sussidarietà. Convegno Arrupe-CEI a Palermo
“Il valore della sussidiarietà. Oltre lo statalismo e l’individualismo” è il titolo dell’incontro in programma il prossimo 23 marzo alle ore 17.30 presso l’auditorium Gonzaga sito a Palermo in via Piersanti Mattarella, 38 e organizzato dall’Istituto Arrupe, Associazione ex alunni Gonzaga Cei, Comunità di vita cristiana (CVX), Centro Educativo Ignaziano (CEI), Libreria Paoline e Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti – Gruppo Sicilia Sezione di Palermo.
Al convegno, introdotto e coordinato dal rettore del CEI p. Francesco Beneduce SJ, interverranno il direttore dell’Istituto Arrupe, p. Gianfranco Matarazzo SJ, il dirigente del Dipartimento Finanza e Credito della Regione Siciliana, dott. Salvatore Taormina, e il presidente di Sezione del Consiglio di Stato, dott. Alessandro Paino. Le conclusioni dell’incontro sono affidate a S.E. Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
L'iniziativa si colloca all'interno di un percorso più ampio di collaborazione tra le istituzioni proponenti e mira a far riflettere su tematiche decisive nell'attuale dibattito, sullo sfondo di delicati appuntamenti elettorali.
Invito
Locandina
Al convegno, introdotto e coordinato dal rettore del CEI p. Francesco Beneduce SJ, interverranno il direttore dell’Istituto Arrupe, p. Gianfranco Matarazzo SJ, il dirigente del Dipartimento Finanza e Credito della Regione Siciliana, dott. Salvatore Taormina, e il presidente di Sezione del Consiglio di Stato, dott. Alessandro Paino. Le conclusioni dell’incontro sono affidate a S.E. Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
L'iniziativa si colloca all'interno di un percorso più ampio di collaborazione tra le istituzioni proponenti e mira a far riflettere su tematiche decisive nell'attuale dibattito, sullo sfondo di delicati appuntamenti elettorali.
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Bagheria (PA), fronteggiare l'emergenza sociale: Tavolo tecnico tra Comune e Terzo settore
Per fronteggiare l'emergenza sociale a Bagheria, si costituirà un tavolo tecnico tra il Comune, gli enti del terzo settore, le parrocchie e le parti sociali. È questo il risultato dell'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi al Comune, tra il sindaco Vincenzo Lo Meo e gli esponenti del mondo sociale bagherese. La costituzione del tavolo di lavoro è prevista per venerdì 23 marzo alle ore 16,00 nell'aula del consiglio comunale.
Inoltre il Comune ha attivato anche un indirizzo di posta elettronica. Tutti gli esponenti del mondo sociale bagherese possono inviare le loro proposte, idee, analisi, all'indirizzo di posta elettronica della responsabile dell'Ufficio Piano, Giacomina Bonanno, g.bonanno@comune.bagheria.pa.it. Attraverso le mail ricevute, spiegano da corso Umberto, si potrà «fissare già una mappatura sulla quale lavorare insieme per dare priorità ai bisogni». Le basi per la costituzione del tavolo, si diceva, sono state poste durante un dibattito in cui vertici dell'amministrazione comunale da un lato e operatori del sociale dall'altro si sono confrontati sulla situazione di emergenza sociale che vive la città di Bagheria, cercando di individuare delle soluzioni.
Presenti all'incontro, tra gli altri, anche padre Francesco Michele Stabile e la presidente dell'associazione “Pro-handicap”, Irene D’Amico: entrambi hanno disegnato una situazione di forte emergenza, «per le famiglie che stanno per subire uno sfratto, che non sanno cosa mettere in tavola, che non sanno come faranno a curare i figli disabili»; ed entrambi entrambi si sono dichiarati disponibili alla realizzazione di un tavolo paritario di lavoro costituito da amministrazione comunale e parti sociali.
Il sindaco Lo Meo ha fornito le cifre che, a seguito della riprogrammazione degli interventi a cui è stato sottoposto il Piano di Zona del distretto sociosanitario 39, sono state stanziate per fronteggiare l'emergenza sociale dei cinque comuni che fanno parte del distretto (Bagheria, Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi e S. Flavia): le somme a disposizione del Piano (quindi dei 5 comuni) ammontano in totale a 3.288.864 euro, da dividere in tre anni; mentre le somme inserite nel bilancio del Comune di Bagheria al fine di garantire in città i servizi sociali essenziali ammontano a un totale di 3.160.000 euro.
La Bonanno, in merito alla rimodulazione delle risorse stanziate nel Pdz ha annunciato: «Con le risorse che sono state rimodulate si potranno creare 225 posti di lavoro in tutto il comprensorio». Un piccolo passo avanti a cui ne dovranno seguire degli altri. «E' ancora una piccola goccia rispetto ai bisogni della città» ha aggiunto Bonanno, fondamentale sarà proseguire la strada della concertazione con le parti sociali, «che conoscono a fondo il territorio e possono contribuire ad analizzare le situazione di particolare emergenza oltre a farsi promotrici di soluzioni ed indicazioni evidenziando bisogni e priorità» ha concluso la responsabile dell'Ufficio Piano.
Nella stessa direzione le parole di Lo Meo che ha precisato che con parti sociali e terzo settore si è aperto “un tavolo di confronto permanente che può e deve essere utile”. Durante l'incontro con il terzo settore Lo Meo ha anche replicato alle critiche che erano piovute sull'Amministrazione, per avere assegnato a esterni incarichi di consulenza per la programmazione: “Gli incarichi, per 32 mila euro per la realizzazione di 6 progetti nascono proprio per cooptare risorse esterne, dobbiamo pure investire per ricercare somme. Peraltro due degli incarichi sono obbligatori per legge”. Tra i progetti finanziati al Comune, c'è “Giovani, Città, Futuro”, un'iniziativa di inclusione sociale che mira alla prevenzione del rischio della marginalità sociale. Il progetto prevede la creazione di una sorta di centro polifunzionale le cui attività sono volte a sconfiggere la marginalità e dove lavoreranno psicologi ed orientatori. L’intenzione per tale progetto è quella di aprire ai quartieri, coinvolgerli grazie alle parrocchie e alla associazioni e cooperative che lì operano. (andrea uzzo)
Inoltre il Comune ha attivato anche un indirizzo di posta elettronica. Tutti gli esponenti del mondo sociale bagherese possono inviare le loro proposte, idee, analisi, all'indirizzo di posta elettronica della responsabile dell'Ufficio Piano, Giacomina Bonanno, g.bonanno@comune.bagheria.pa.it. Attraverso le mail ricevute, spiegano da corso Umberto, si potrà «fissare già una mappatura sulla quale lavorare insieme per dare priorità ai bisogni». Le basi per la costituzione del tavolo, si diceva, sono state poste durante un dibattito in cui vertici dell'amministrazione comunale da un lato e operatori del sociale dall'altro si sono confrontati sulla situazione di emergenza sociale che vive la città di Bagheria, cercando di individuare delle soluzioni.
Presenti all'incontro, tra gli altri, anche padre Francesco Michele Stabile e la presidente dell'associazione “Pro-handicap”, Irene D’Amico: entrambi hanno disegnato una situazione di forte emergenza, «per le famiglie che stanno per subire uno sfratto, che non sanno cosa mettere in tavola, che non sanno come faranno a curare i figli disabili»; ed entrambi entrambi si sono dichiarati disponibili alla realizzazione di un tavolo paritario di lavoro costituito da amministrazione comunale e parti sociali.
Il sindaco Lo Meo ha fornito le cifre che, a seguito della riprogrammazione degli interventi a cui è stato sottoposto il Piano di Zona del distretto sociosanitario 39, sono state stanziate per fronteggiare l'emergenza sociale dei cinque comuni che fanno parte del distretto (Bagheria, Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi e S. Flavia): le somme a disposizione del Piano (quindi dei 5 comuni) ammontano in totale a 3.288.864 euro, da dividere in tre anni; mentre le somme inserite nel bilancio del Comune di Bagheria al fine di garantire in città i servizi sociali essenziali ammontano a un totale di 3.160.000 euro.
La Bonanno, in merito alla rimodulazione delle risorse stanziate nel Pdz ha annunciato: «Con le risorse che sono state rimodulate si potranno creare 225 posti di lavoro in tutto il comprensorio». Un piccolo passo avanti a cui ne dovranno seguire degli altri. «E' ancora una piccola goccia rispetto ai bisogni della città» ha aggiunto Bonanno, fondamentale sarà proseguire la strada della concertazione con le parti sociali, «che conoscono a fondo il territorio e possono contribuire ad analizzare le situazione di particolare emergenza oltre a farsi promotrici di soluzioni ed indicazioni evidenziando bisogni e priorità» ha concluso la responsabile dell'Ufficio Piano.
Nella stessa direzione le parole di Lo Meo che ha precisato che con parti sociali e terzo settore si è aperto “un tavolo di confronto permanente che può e deve essere utile”. Durante l'incontro con il terzo settore Lo Meo ha anche replicato alle critiche che erano piovute sull'Amministrazione, per avere assegnato a esterni incarichi di consulenza per la programmazione: “Gli incarichi, per 32 mila euro per la realizzazione di 6 progetti nascono proprio per cooptare risorse esterne, dobbiamo pure investire per ricercare somme. Peraltro due degli incarichi sono obbligatori per legge”. Tra i progetti finanziati al Comune, c'è “Giovani, Città, Futuro”, un'iniziativa di inclusione sociale che mira alla prevenzione del rischio della marginalità sociale. Il progetto prevede la creazione di una sorta di centro polifunzionale le cui attività sono volte a sconfiggere la marginalità e dove lavoreranno psicologi ed orientatori. L’intenzione per tale progetto è quella di aprire ai quartieri, coinvolgerli grazie alle parrocchie e alla associazioni e cooperative che lì operano. (andrea uzzo)
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La dolce ironia di "Rughe" racconta l'Alzheimer anche sul grande schermo
Una nostra lettrice, Ilaria Sicignano, ha lasciato un commento al nostro post "Per sensibilizzare sull'Alzheimer". Lo mettiamo in evidenza, perché si tratta di una segnalazione molto utile:
Ciao, vorrei segnalarvi un film d'animazione che affronta proprio il tema dell'Alzheimer: "Rughe", nato dal graphic novel di Paco Roca che racconta con un misto di ironia e commozione la stoia di Emilio, un anziano direttore di banca che è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età perché è affetto dal morbo di Alzheimer. In questo ambiente, apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono. L'anteprima presto verrà presentata al Future film festival http://www.tunue.com/rughe-anteprima-al-future-film-festival/
Ciao, vorrei segnalarvi un film d'animazione che affronta proprio il tema dell'Alzheimer: "Rughe", nato dal graphic novel di Paco Roca che racconta con un misto di ironia e commozione la stoia di Emilio, un anziano direttore di banca che è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età perché è affetto dal morbo di Alzheimer. In questo ambiente, apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono. L'anteprima presto verrà presentata al Future film festival http://www.tunue.com/rughe-anteprima-al-future-film-festival/
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domenica 18 marzo 2012
Associazione Sans Souci, i ringraziamenti dopo un'attività
Riceviamo dal presidente dell'associazione Sans Souci e volentieri pubblichiamo:
Giovedì 8 marzo abbiamo concluso l'AZIONE 3 del progetto "INSIEME PER... fare volontariato" per la promozione del volontariato giovanile in collaborazione con l'associazione di Volontariato GSI e GVV presso il "Pozzo di Giacobbe" zona Saccara a Caltanissetta. Un ringraziamento va ai ragazzi e alle ragazze che frequentano il centro di aggregazione sociale e alle studentesse dell'Ist. A. Manzoni di Caltanissetta.
Esperienza umana e professionale bellissima!
Un altro ringraziamento va ai volontari per aver donato come sempre un sorriso...e per aver messo cuore in tutto quello che si fa!
Ai ragazzi e alle ragazze un saluto affettuoso... speriamo che questa avventura si possa ripetere e che loro possano fare tesoro dei bei momenti trascorsi insieme!
Abbiamo bisogno di volontari generosi e sorridenti che sappiano donare gratuitamente tempo e voglia di fare!!!
"Certe cime non si raggiungono che insieme" infatti "insieme siamo forti"
Il presidente
Ass. SANS SOUCI
Giovedì 8 marzo abbiamo concluso l'AZIONE 3 del progetto "INSIEME PER... fare volontariato" per la promozione del volontariato giovanile in collaborazione con l'associazione di Volontariato GSI e GVV presso il "Pozzo di Giacobbe" zona Saccara a Caltanissetta. Un ringraziamento va ai ragazzi e alle ragazze che frequentano il centro di aggregazione sociale e alle studentesse dell'Ist. A. Manzoni di Caltanissetta.
Esperienza umana e professionale bellissima!
Un altro ringraziamento va ai volontari per aver donato come sempre un sorriso...e per aver messo cuore in tutto quello che si fa!
Ai ragazzi e alle ragazze un saluto affettuoso... speriamo che questa avventura si possa ripetere e che loro possano fare tesoro dei bei momenti trascorsi insieme!
Abbiamo bisogno di volontari generosi e sorridenti che sappiano donare gratuitamente tempo e voglia di fare!!!
"Certe cime non si raggiungono che insieme" infatti "insieme siamo forti"
Il presidente
Ass. SANS SOUCI
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sabato 17 marzo 2012
Prima Giornata mondiale della Sindrome di Down a Palermo
I volontari dell’AFPD Onlus (Associazione Famiglie Persone Down) di Palermo (sede: via Maltese, 92), in occasione della prima Giornata mondiale sulla Sindrome di Down, organizzano per mercoledì 21 marzo alle ore 16 la proiezione del film Alvin superstar 3, al Cinema Imperia con ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.
Oggi, le persone con sindrome di Down hanno dimostrato grandi risorse e potenzialità, sono in grado di compiere un significativo percorso scolastico, di fare sport, di impegnarsi in un lavoro in modo produttivo e competente. A tutt’oggi l’integrazione sociale, diritto ed elemento fondamentale per la dignità della persona, deve essere ulteriormente incentivata ed è necessario creare maggiori opportunità affinché sia pienamente realizzata, nel raggiungimento di una vera autonomia.
I bambini Down hanno bisogno di un sostegno adeguato, di maggiori opportunità per integrarsi nella scuola e nel lavoro, di rispetto del loro essere persona; punti su cui verte la campagna di quest'anno.
La celebrazione della Giornata continua il 23 marzo alle ore 9 con un convegno nell’Aula magna dell’Ospedale Cervello di Palermo.
Per info: tel./fax 0916882717- www.afpdpalermo.org; afpdpa@libero.it
Oggi, le persone con sindrome di Down hanno dimostrato grandi risorse e potenzialità, sono in grado di compiere un significativo percorso scolastico, di fare sport, di impegnarsi in un lavoro in modo produttivo e competente. A tutt’oggi l’integrazione sociale, diritto ed elemento fondamentale per la dignità della persona, deve essere ulteriormente incentivata ed è necessario creare maggiori opportunità affinché sia pienamente realizzata, nel raggiungimento di una vera autonomia.
I bambini Down hanno bisogno di un sostegno adeguato, di maggiori opportunità per integrarsi nella scuola e nel lavoro, di rispetto del loro essere persona; punti su cui verte la campagna di quest'anno.
La celebrazione della Giornata continua il 23 marzo alle ore 9 con un convegno nell’Aula magna dell’Ospedale Cervello di Palermo.
Per info: tel./fax 0916882717- www.afpdpalermo.org; afpdpa@libero.it
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Defilée della sartoria sociale di Trapani
Una sfilata per presentare i lavori realizzati dalla sartoria sociale multietnica delle associazioni Tuluile bantu e Karibu. L’evento si chiama “InVestiAmo sul loro futuro” e si terrà domenica 25 marzo, a partire dalle 16,30, nei locali del centro sociale di San Giuliano, in via Ignazio Poma a Trapani.
Durante la serata verranno presentati i manufatti creati tramite il riuso di stoffe e vestiti non più utilizzati. Le creazioni saranno venduti, a offerta libera. Il ricavato della serata sarà impiegato a finanziare progetti in favaore delle donne di Makumbi e dei giovani immigrati sostenuti dall’associazione Karibu.
La manifestazione sarà allietata, infine, dall’esibizione del gruppo vocale Jamah. (chiara damiano)
Durante la serata verranno presentati i manufatti creati tramite il riuso di stoffe e vestiti non più utilizzati. Le creazioni saranno venduti, a offerta libera. Il ricavato della serata sarà impiegato a finanziare progetti in favaore delle donne di Makumbi e dei giovani immigrati sostenuti dall’associazione Karibu.
La manifestazione sarà allietata, infine, dall’esibizione del gruppo vocale Jamah. (chiara damiano)
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L'associazione Crescere Insieme organizza la Festa del Papà
I volontari di Crescere Insieme Onlus invitano alla Festa del Papà che si svolge il 19 marzo 2012 presso il locale Stop & Go di Villagrazia di Carini (PA).
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Scuola di volontariato della Caritas di Agrigento
La Caritas Diocesana di Agrigento – ambito Giovani, avvierà presso il Centro di Ascolto di Agrigento (vicolo Lauricella – Viale della Vittoria) la Scuola di Volontariato, un percorso laboratoriale fatto di 10 incontri con l’obiettivo di stimolare riflessioni sugli aspetti fondativi dell’agire gratuito e favorire la crescita umana dei giovani delle nostre scuole.
I percorsi di formazione al volontariato si propongono come laboratorio di analisi e di proposta sui temi di maggior attualità che coinvolgono il volontariato e il servizio nella Chiesa e non solo. Aspirano, inoltre, a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per un più responsabile approccio al mondo del servizio e del volontariato, sensibilizzarli ad impegnare le proprie energie extra-curriculari in attività che abbiano in sé un’indubbia valenza formativa umana e sociale e, infine, coinvolgerli in concrete esperienze di servizio, anche estive che, al di là del riconoscimento del credito formativo, possano aiutarli a scoprire il valore positivo insito nel servizio gratuito e disinteressato.
I destinatari sono giovani dai 16 ai 30 anni e potranno iscriversi contattando Caritas Giovani all’indirizzo di posta elettronica caritasxgiovani@gmail.com oppure inviare una mail al contatto di facebook Caritas Giovani Agrigento. Non è prevista nessuna quota di partecipazione e alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. (rògero fiorentino)
I percorsi di formazione al volontariato si propongono come laboratorio di analisi e di proposta sui temi di maggior attualità che coinvolgono il volontariato e il servizio nella Chiesa e non solo. Aspirano, inoltre, a fornire ai partecipanti le competenze necessarie per un più responsabile approccio al mondo del servizio e del volontariato, sensibilizzarli ad impegnare le proprie energie extra-curriculari in attività che abbiano in sé un’indubbia valenza formativa umana e sociale e, infine, coinvolgerli in concrete esperienze di servizio, anche estive che, al di là del riconoscimento del credito formativo, possano aiutarli a scoprire il valore positivo insito nel servizio gratuito e disinteressato.
I destinatari sono giovani dai 16 ai 30 anni e potranno iscriversi contattando Caritas Giovani all’indirizzo di posta elettronica caritasxgiovani@gmail.com oppure inviare una mail al contatto di facebook Caritas Giovani Agrigento. Non è prevista nessuna quota di partecipazione e alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. (rògero fiorentino)
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venerdì 16 marzo 2012
Il nuovo numero di Mondo Solidale, rivista dei tre Centri di Servizio per il Volontariato della Sicilia
E' uscito il numero doppio (3-4) che chiude l'annata 2011. Al centro il tema della crisi. Interessante anche l'inchiesta sullo stato di salute del volontariato siciliano e quanto è emerso da due importanti convegni regionali svoltisi a Catania e Messina. Poi, tante altre notizie da scoprire e approfondire.
Per sfogliare Mondo Solidale 3-4_2011 CLICCA QUI
Se vuoi ricevere gratuitamente la rivista a casa, puoi richiederla a comunicazione@cesvop.org indicando il tuo indirizzo postale completo.
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mercoledì 14 marzo 2012
Bilancio sociale a misura di volontariato, un corso a Palermo
Impariamo a render(ci) conto: questo il titolo del corso di formazione sul bilancio sociale organizzato dall’Anteas Sicilia e dal CeSVoP . Gli incontri saranno tre e partiranno il 24 marzo prossimo, a cui seguiranno le due date del 21 aprile e del 19 maggio, ed avranno luogo presso i locali dell’Anteas Sicilia, a Piazza Castelnuovo 35. A partecipare all’iniziativa potranno essere tutte le associazioni di volontariato che rientrano nel distretto di competenza del Centro Servizi per il Volontariato di Palermo, presenti nelle province di Palermo, Agrigento, Trapani e Caltanissetta.
Obiettivi del corso saranno la rendicontazione e il bilancio sociali come strumento di legittimazione del mondo del volontariato. Un’esigenza, quella del “rendere conto” alla cittadinanza, ma in particolare a soci-volontari e destinatari delle attività svolte, che per le associazioni no profit è diventata sempre più rilevante. Da un lato il proliferare di organizzazioni diverse, dall’altro la crisi economica che porterà a una riduzione delle risorse destinate al sociale, per un’associazione è sempre più necessario tracciare un profilo di sé e dei propri stakeholder (portatori di interesse/destinatari). Fare ciò è possibile attraverso un’adeguata presentazione dei risultati raggiunti o da raggiungere con i servizi svolti, non solo in termini economici, ma anche in termini qualitativi e sociali: la soddisfazione di determinati bisogni nel territorio in cui si opera.
Oltre che per i risultati, il bilancio sociale è uno strumento utile a delineare e diffondere l’identità e la mission di un’organizzazione. La Responsabile della Formazione del CeSVoP, Valeria Perricone, spiega che «si sente discutere spesso della parola “accountability”, rendere conto, soprattutto nel caso delle organizzazioni di volontariato. Si avverte quindi l’esigenza di affermare l’utilità della esistenza e delle azioni del volontariato, rendicontando sia ai propri donatori che agli altri destinatari, anche più indiretti. Inoltre, in questo periodo di forte crisi, appare sempre più importante rendere trasparente l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione del volontariato». Dello stesso parere è il presidente dell’Anteas Sicilia, Filippo Capizzi: «Rendere conto significa fare un salto di qualità e significa soprattutto essere trasparenti e credibili nei confronti dei nostri soci-volontari e verso i destinatari delle nostre attività. Abbiamo voluto organizzare questo corso per veicolare fra le organizzazioni il concetto di dare conto ai cittadini per rendere trasparente e quindi legittimo il ruolo del volontariato».
E' possibile iscriversi al corso attraverso il modulo online, oppure scaricando il modello cartaceo , compilandolo e ritrasmettendolo via fax al 0913815499 o via email all'indirizzo di posta elettronica formazione@cesvop.org. (anna sampino)
(fonte nell'attesa n. 10 del 12mar12)
Obiettivi del corso saranno la rendicontazione e il bilancio sociali come strumento di legittimazione del mondo del volontariato. Un’esigenza, quella del “rendere conto” alla cittadinanza, ma in particolare a soci-volontari e destinatari delle attività svolte, che per le associazioni no profit è diventata sempre più rilevante. Da un lato il proliferare di organizzazioni diverse, dall’altro la crisi economica che porterà a una riduzione delle risorse destinate al sociale, per un’associazione è sempre più necessario tracciare un profilo di sé e dei propri stakeholder (portatori di interesse/destinatari). Fare ciò è possibile attraverso un’adeguata presentazione dei risultati raggiunti o da raggiungere con i servizi svolti, non solo in termini economici, ma anche in termini qualitativi e sociali: la soddisfazione di determinati bisogni nel territorio in cui si opera.
Oltre che per i risultati, il bilancio sociale è uno strumento utile a delineare e diffondere l’identità e la mission di un’organizzazione. La Responsabile della Formazione del CeSVoP, Valeria Perricone, spiega che «si sente discutere spesso della parola “accountability”, rendere conto, soprattutto nel caso delle organizzazioni di volontariato. Si avverte quindi l’esigenza di affermare l’utilità della esistenza e delle azioni del volontariato, rendicontando sia ai propri donatori che agli altri destinatari, anche più indiretti. Inoltre, in questo periodo di forte crisi, appare sempre più importante rendere trasparente l’utilizzo delle risorse economiche a disposizione del volontariato». Dello stesso parere è il presidente dell’Anteas Sicilia, Filippo Capizzi: «Rendere conto significa fare un salto di qualità e significa soprattutto essere trasparenti e credibili nei confronti dei nostri soci-volontari e verso i destinatari delle nostre attività. Abbiamo voluto organizzare questo corso per veicolare fra le organizzazioni il concetto di dare conto ai cittadini per rendere trasparente e quindi legittimo il ruolo del volontariato».
E' possibile iscriversi al corso attraverso il modulo online, oppure scaricando il modello cartaceo , compilandolo e ritrasmettendolo via fax al 0913815499 o via email all'indirizzo di posta elettronica formazione@cesvop.org. (anna sampino)
(fonte nell'attesa n. 10 del 12mar12)
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martedì 13 marzo 2012
Non autosufficienza, in Sicilia bloccato il buono socio-sanitario
L'annuncio della notizia aveva già creato molti malumori fra le associazioni di volontariato che seguono persone non autosufficienti. Adesso l'agenzia Redattore Sociale racconta il provvedimento e alcune reazioni "a caldo". Ecco l'articolo di Serena Termini:
La mancanza di risorse sarebbe la motivazione che ha spinto la regione a bloccare i fondi destinati all’erogazione del buono socio-sanitario per il 2012 destinato alle persone non autosufficienti tra anziani e disabili. A pagarne le conseguenze sono le diverse migliaia di famiglie siciliane che usufruivano del buono per alleviare soprattutto i costi per l’assistenza ai familiari anziani, con una grave disabilità o malati cronici.
Lo scorso anno la regione aveva stanziato 26 milioni di euro per circa 18 mila anziani e disabili; successivamente ai tagli imposti dal governo nazionale e alla difficile situazione finanziaria del governo siciliano, l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali, guidato, in questo momento ad interim dal presidente Raffaele Lombardo, attraverso una circolare indirizzata ai distretti sanitari dell’Isola, ha comunicato lo stop all’iter per il riconoscimento del buono che era stato introdotto nel luglio del 2005 dal governo Cuffaro.
“Sul capitolo di pertinenza del bilancio della regione siciliana relativo al buono socio sanitario non risultano in atto risorse – si legge in un avviso dell’assessorato – e i fondi per la non autosufficienza sono destinati esclusivamente dal ministero in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla)”.
Ad insorgere contro una tale decisione, chiedendo una chiara inversione di rotta, è la Cgil ma anche alcuni esponenti dei comuni siciliani come quello di Siracusa, dove a soccombere saranno più di 200 famiglie. “È l’ultimo atto di una politica sociale dissennata di cui il presidente della regione deve dar conto ai siciliani – ha denunciato Elvira Morana, della segreteria regionale della Cgil -. Si dispone di tagliare quello che nel bilancio dell'anno scorso era ‘livello essenziale’, per cui furono stanziati 26 milioni di cui hanno usufruito 17.617 anziani e disabili. Una cosa inaccettabile rispetto alla quale chiediamo al presidente della regione di tornare indietro. Le politiche sociali della regione vanno riviste, vanno soprattutto trovate le risorse per garantire i livelli essenziali a persone in difficoltà, al cui riguardo i tagli sono inammissibili”.
Le circa duecento famiglie siracusane a basso reddito, che annualmente ricevevano un contribuito di 1.700 euro, dovranno adesso farne a meno. L'assessore comunale alle politiche sociali e alla famiglia di Siracusa, Salvo Corbello, chiederà ai deputati regionali di rivedere il provvedimento. “Finisce sempre che a pagare le conseguenze della crisi siano i più deboli – sottolinea l'assessore Sorbello -. E tutti sappiamo quanto questo sia, oltre che ingiusto, anche strategicamente sbagliato visto che le fasce della popolazione in difficoltà a causa della crisi si stanno allargando sempre di più. È più che mai necessario che queste famiglie adesso non si sentano lasciate sole”. A beneficiare del contributo annuo sono famiglie che dichiarano un Isee non superiore a novemila euro e devono prendersi cura di un familiare di età non inferiore a 65 anni in condizione di non autosufficienza debitamente certificata, con riconoscimento dell'invalidità al 100%, o di un disabile con disabilità certificata. (set)
(fonte Redattore Sociale 13mar12)
La mancanza di risorse sarebbe la motivazione che ha spinto la regione a bloccare i fondi destinati all’erogazione del buono socio-sanitario per il 2012 destinato alle persone non autosufficienti tra anziani e disabili. A pagarne le conseguenze sono le diverse migliaia di famiglie siciliane che usufruivano del buono per alleviare soprattutto i costi per l’assistenza ai familiari anziani, con una grave disabilità o malati cronici.
Lo scorso anno la regione aveva stanziato 26 milioni di euro per circa 18 mila anziani e disabili; successivamente ai tagli imposti dal governo nazionale e alla difficile situazione finanziaria del governo siciliano, l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali, guidato, in questo momento ad interim dal presidente Raffaele Lombardo, attraverso una circolare indirizzata ai distretti sanitari dell’Isola, ha comunicato lo stop all’iter per il riconoscimento del buono che era stato introdotto nel luglio del 2005 dal governo Cuffaro.
“Sul capitolo di pertinenza del bilancio della regione siciliana relativo al buono socio sanitario non risultano in atto risorse – si legge in un avviso dell’assessorato – e i fondi per la non autosufficienza sono destinati esclusivamente dal ministero in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla)”.
Ad insorgere contro una tale decisione, chiedendo una chiara inversione di rotta, è la Cgil ma anche alcuni esponenti dei comuni siciliani come quello di Siracusa, dove a soccombere saranno più di 200 famiglie. “È l’ultimo atto di una politica sociale dissennata di cui il presidente della regione deve dar conto ai siciliani – ha denunciato Elvira Morana, della segreteria regionale della Cgil -. Si dispone di tagliare quello che nel bilancio dell'anno scorso era ‘livello essenziale’, per cui furono stanziati 26 milioni di cui hanno usufruito 17.617 anziani e disabili. Una cosa inaccettabile rispetto alla quale chiediamo al presidente della regione di tornare indietro. Le politiche sociali della regione vanno riviste, vanno soprattutto trovate le risorse per garantire i livelli essenziali a persone in difficoltà, al cui riguardo i tagli sono inammissibili”.
Le circa duecento famiglie siracusane a basso reddito, che annualmente ricevevano un contribuito di 1.700 euro, dovranno adesso farne a meno. L'assessore comunale alle politiche sociali e alla famiglia di Siracusa, Salvo Corbello, chiederà ai deputati regionali di rivedere il provvedimento. “Finisce sempre che a pagare le conseguenze della crisi siano i più deboli – sottolinea l'assessore Sorbello -. E tutti sappiamo quanto questo sia, oltre che ingiusto, anche strategicamente sbagliato visto che le fasce della popolazione in difficoltà a causa della crisi si stanno allargando sempre di più. È più che mai necessario che queste famiglie adesso non si sentano lasciate sole”. A beneficiare del contributo annuo sono famiglie che dichiarano un Isee non superiore a novemila euro e devono prendersi cura di un familiare di età non inferiore a 65 anni in condizione di non autosufficienza debitamente certificata, con riconoscimento dell'invalidità al 100%, o di un disabile con disabilità certificata. (set)
(fonte Redattore Sociale 13mar12)
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Movida solidale, iniziativa a Mazara del Vallo per avvicinare i giovani al volontariato
Conclusosi venerdì 9 marzo presso l’Istituto tecnico Commerciale “F. Ferrara” di Mazara del Vallo la prima fase del progetto “Movida Solidale” promosso dalla delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo (Centro di Servizi per il Volontariato) in partenariato con le associazioni di volontariato del Territorio.
Il progetto Movida solidale che mira a far conoscere le associazioni di volontariato presenti nel territorio con l’intento di promuovere i valori della solidarietà e del volontariato tra i giovani; si articola nelle seguenti fasi:
1. Quattro incontri, di sensibilizzazione/promozione del volontariato e presentazione delle ODV del territorio mazarese nelle scuole superiori con gli alunni delle classi quarte e quinte,
2. Stage ed attività esperienziali dei ragazzi nelle OdV coinvolte;
3. Verifica del percorso e formazione sulla progettazione insieme ai ragazzi. Co-Progettazione con loro di un momento di promozione del volontariato dei giovani fra i giovani e per i giovani (evento in discoteca o pub);
4. Realizzazione di un evento finale in un locale frequentato dai giovani dove i ragazzi racconteranno la loro esperienza e promuoveranno i valori del volontariato ad altri giovani.
Le scuole interessate nel progetto, in quanto sedi formative istituzionali privilegiate, sono: l’I.P.S.I.A; il Liceo Artistico, l’ITIS “R. D’Altavilla” e l’ITC “F. Ferrara”.
Durante gli incontri avvenuti con gli studenti delle classi superiori sono intervenute le seguenti Associazioni di Volontariato: ANTEAS (Associazione Nazionale terza età attiva per la solidarietà); AVPCA (Associazione Volontari Protezione Costiera Ambientale); AVFC (Associazione Nazionale vigili del fuoco in congedo); AUSER (Associazione per l’autogestione di servizi e la Solidarietà); ARCI AGAVE; AIPS (Associazione Italiana per la Solidarietà); C.P.A.S. (Associazione Caccia Pesca Ambiente Sports Protezione Civile); Associazione cinofila “Il mio amico cane”; G.I.V.A. (Gruppo Iternazionale Volontariato Arcobaleno); FEDELAMBIENTE; Associazione culturale Mondo nuovo; MoVI Mazara; Protezione Civile Mazara del Vallo; WWF (Val di Mazara); UILDM (Unione italiana lotta distrofia muscolare).
Ciascuna associazione di volontariato ha esposto le proprie attività, con l’ausilio di supporti video ed immagini, volendo testimoniare la solidarietà in maniera concreta sulla base di forti motivazioni affettive ed emozionali. Le associazioni, entrando, come accade da alcuni anni, nelle scuole si pongono l’obiettivo specifico di diffondere la cultura della solidarietà sociale, promuovere la cittadinanza attiva, garantire la continuità del volontariato alle generazioni future come strumento di sviluppo dei diritti e di solidarietà verso le persone, attraverso la condivisione di valori comuni.
Gli studenti coinvolti, non smentendo le nostre aspettative, si sono dimostrati sensibili e attenti alle tematiche, molti hanno dato la loro disponibilità a svolgere attività di volontariato attraverso gli stage esperienziali nelle diverse sedi associative, che li vedranno coinvolti con il metodo del cooperative learning, saranno protagonisti diretti nella programmazione di un evento di promozione del volontariato tra i giovani sotto forma di una grande festa a chiusura del progetto.
Ci auguriamo che progetti come “Movida solidale”, possano diventare la norma e non l’eccezione per scuotere la coscienza dei ragazzi. «I giovani hanno qualcosa da dire perché sono i primi ad essere interessati ai mutamenti economici, agli squilibri democratici, alla globalizzazione e alla diversità delle culture. È ad essi che si chiede di inventare altre forme di relazioni sociali, altri modi di esprimere la solidarietà, di vivere le differenze e di trarne un arricchimento, proprio nel momento in cui si manifestano vere incertezze. È loro che bisogna educare, alla solidarietà, alla cittadinanza attiva, alla legalità, in quanto nella giovinezza è forte il desiderio di un inserimento sociale comunitario che confermi la ricerca dell'autonomia personale. Nel volontariato aiutando gli altri aiutiamo noi stessi e ciò è talmente importante che senza passare da tale esperienza è molto difficile raggiungere la maturità personale, il proprio sviluppo come persone. Per questo la formazione del volontariato deve essere vista come la migliore scuola di civiltà, umanità e personalizzazione». (Ernesto Certa, referente della delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo, e Antonella Coronetta, coordinatrice del progetto)
Il progetto Movida solidale che mira a far conoscere le associazioni di volontariato presenti nel territorio con l’intento di promuovere i valori della solidarietà e del volontariato tra i giovani; si articola nelle seguenti fasi:
1. Quattro incontri, di sensibilizzazione/promozione del volontariato e presentazione delle ODV del territorio mazarese nelle scuole superiori con gli alunni delle classi quarte e quinte,
2. Stage ed attività esperienziali dei ragazzi nelle OdV coinvolte;
3. Verifica del percorso e formazione sulla progettazione insieme ai ragazzi. Co-Progettazione con loro di un momento di promozione del volontariato dei giovani fra i giovani e per i giovani (evento in discoteca o pub);
4. Realizzazione di un evento finale in un locale frequentato dai giovani dove i ragazzi racconteranno la loro esperienza e promuoveranno i valori del volontariato ad altri giovani.
Le scuole interessate nel progetto, in quanto sedi formative istituzionali privilegiate, sono: l’I.P.S.I.A; il Liceo Artistico, l’ITIS “R. D’Altavilla” e l’ITC “F. Ferrara”.
Durante gli incontri avvenuti con gli studenti delle classi superiori sono intervenute le seguenti Associazioni di Volontariato: ANTEAS (Associazione Nazionale terza età attiva per la solidarietà); AVPCA (Associazione Volontari Protezione Costiera Ambientale); AVFC (Associazione Nazionale vigili del fuoco in congedo); AUSER (Associazione per l’autogestione di servizi e la Solidarietà); ARCI AGAVE; AIPS (Associazione Italiana per la Solidarietà); C.P.A.S. (Associazione Caccia Pesca Ambiente Sports Protezione Civile); Associazione cinofila “Il mio amico cane”; G.I.V.A. (Gruppo Iternazionale Volontariato Arcobaleno); FEDELAMBIENTE; Associazione culturale Mondo nuovo; MoVI Mazara; Protezione Civile Mazara del Vallo; WWF (Val di Mazara); UILDM (Unione italiana lotta distrofia muscolare).
Ciascuna associazione di volontariato ha esposto le proprie attività, con l’ausilio di supporti video ed immagini, volendo testimoniare la solidarietà in maniera concreta sulla base di forti motivazioni affettive ed emozionali. Le associazioni, entrando, come accade da alcuni anni, nelle scuole si pongono l’obiettivo specifico di diffondere la cultura della solidarietà sociale, promuovere la cittadinanza attiva, garantire la continuità del volontariato alle generazioni future come strumento di sviluppo dei diritti e di solidarietà verso le persone, attraverso la condivisione di valori comuni.
Gli studenti coinvolti, non smentendo le nostre aspettative, si sono dimostrati sensibili e attenti alle tematiche, molti hanno dato la loro disponibilità a svolgere attività di volontariato attraverso gli stage esperienziali nelle diverse sedi associative, che li vedranno coinvolti con il metodo del cooperative learning, saranno protagonisti diretti nella programmazione di un evento di promozione del volontariato tra i giovani sotto forma di una grande festa a chiusura del progetto.
Ci auguriamo che progetti come “Movida solidale”, possano diventare la norma e non l’eccezione per scuotere la coscienza dei ragazzi. «I giovani hanno qualcosa da dire perché sono i primi ad essere interessati ai mutamenti economici, agli squilibri democratici, alla globalizzazione e alla diversità delle culture. È ad essi che si chiede di inventare altre forme di relazioni sociali, altri modi di esprimere la solidarietà, di vivere le differenze e di trarne un arricchimento, proprio nel momento in cui si manifestano vere incertezze. È loro che bisogna educare, alla solidarietà, alla cittadinanza attiva, alla legalità, in quanto nella giovinezza è forte il desiderio di un inserimento sociale comunitario che confermi la ricerca dell'autonomia personale. Nel volontariato aiutando gli altri aiutiamo noi stessi e ciò è talmente importante che senza passare da tale esperienza è molto difficile raggiungere la maturità personale, il proprio sviluppo come persone. Per questo la formazione del volontariato deve essere vista come la migliore scuola di civiltà, umanità e personalizzazione». (Ernesto Certa, referente della delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo, e Antonella Coronetta, coordinatrice del progetto)
Il Tar Sicilia accoglie il ricorso dell'associazione Nuove Ali di Agrigento sull'insegnante di sostegno
Sì all'assistenza obbligatoria dell'insegnante di sostegno e dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione.
Il diritto per gli studenti disabili che frequentano le scuole elementari, medie e superiori, ad usufruire di ambedue le figure professionali, è stato nuovamente ribadito dalla sezione di Palermo del Tribunale amministrativo regionale. Accogliendo tutti i ricorsi proposti, nell’interesse dei genitori dei bambini disabili, dall'Associazione “Nuove Ali” di Agrigento, il Tar Sicilia ha affermato il diritto dei minori disabili ad essere assistititi “in modo continuo” da insegnanti di sostegno secondo un rapporto di uno ad uno, cioè di un insegnante di sostegno per ogni bambino. Nel contempo il Tar ha condannato il Ministero dell’istruzione al rimborso delle spese legali.
È da notare che spesso nelle scuole un insegnante di sostegno, a causa dei tagli d'organico, deve seguire più di due minori. Succede così che per buona parte della giornata scolastica il minore si trovi privato dell'assistenza dell'insegnante di sostegno. Il Tar Sicilia è intervenuto anche in merito alla obbligatorietà della figura dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione, ossia di una figura specializzata che non sostituisce ma affianca l’insegnante di sostegno nell’intervento educativo. Anche in questo caso il Tar precisa che deve esserci un assistente per ogni alunno disabile. Sia l'obbligo dell'insegnante di sostegno che dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione sono sanciti dalla legge 104 del 1992. All’art. 13 comma terzo, in particolare, la “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” ha infatti stabilito «l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali». In pratica dunque mentre il Ministero dell'istruzione è obbligato a mettere – e a pagare – un insegnante di sostegno a disposizione di ogni alunno disabile; nel caso di alunni cerebrolesi o autistici gli enti locali hanno l’obbligo di fornire gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
Tale obbligo – e conseguente obbligazione di pagamento – è del Comune quando si tratta di alunni di scuole elementari o medie; è della Provincia quando si tratta di alunni che frequentano la scuola superiore. In tal senso il Tar ha imposto alla Provincia Regionale di Palermo ed ai Comuni di Monreale, Carini e Palermo, di assegnare a minori disabili psichici un assistente per l’autonomia e la comunicazione, condannando al pagamento delle spese di giudizio. Una sentenza che lascia soddisfatta l’Associazione “Nuove Ali di Agrigento” che per bocca della vicepresidente Giovanna Librici afferma: «l’Associazione incoraggiata dagli importantissimi risultati conseguiti continuerà a battersi a fianco dei soggetti disabili e delle loro famiglie».
Da dire infine che la legge 104 prevede, oltre all'insegnante di sostegno e all'assistente per l’autonomia e la comunicazione, anche il servizio di trasporto dal domicilio alle strutture scolastiche e che i ragazzi disabili siano assistiti da collaboratori scolastici a cui sia appositamente affidata la loro assistenza igienico-sanitaria. Come ben spiegato dall'avvocato Francesco Marcellino in un articolo pubblicato sul sito “Superando.it”, in questi due casi «l'obbligo è del dirigente scolastico». Però, prosegue Marcellino, «sebbene la contrattazione collettiva di settore espressamente lo preveda, si sono registrati dei ritardi nella formazione del personale scolastico. Cosi, all’esclusivo fine di non far mancare agli studenti con disabilità l’assistenza di base, si è previsto (ad esempio in Sicilia) che i Comuni o le Province, in sostituzione dell’ente scolastico, potessero contribuire a fornire il personale. Quest’ultimo, spesso, viene offerto agli istituti scolastici mediante aggiudicazione di enti privati».
Per adeguarsi alla decisione del Tar la Provincia di Palermo sta redigendo un regolamento per gli alunni disabili delle scuole medie superiori. Ad occuparsene sono le commissioni consiliari “Affari generali e servizi sociali” e “Controllo e garanzia” del Consiglio provinciale.
Nei giorni scorsi le due commissioni consiliari hanno incontrato le associazioni dei genitori degli studenti disabili. All’incontro hanno preso parte Antonino Camarda, presidente dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), Ivana Calabrese (presidente “Aurora Onlus”), Silvia Mineo e Antonina Gandolfo (in rappresentanza dell’associazione “Nuove Ali” di Agrigento). Durante l'incontro i rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato l’importanza per i ragazzi di un accompagnamento individuale e specifico nel percorso verso l’autonomia. «Porteremo in tempi rapidi il regolamento in aula per la discussione» assicura il presidente della commissione “Controllo e garanzia”, Giusi Scafidi, che aggiunge: «È necessario che gli alunni portatori di handicap beneficino di un servizio essenziale al loro benessere. Il diritto all’istruzione deve essere garantito a tutti». Intanto la Provincia ha assicurato sino alla fine dell'anno scolastico – esami di qualifica e di maturità compresi – la copertura del servizio di trasporto e di assistenza igienico-sanitaria affidando, a seguito di gare d'appalto, la gestione dei due servizi. (andrea uzzo)
Il diritto per gli studenti disabili che frequentano le scuole elementari, medie e superiori, ad usufruire di ambedue le figure professionali, è stato nuovamente ribadito dalla sezione di Palermo del Tribunale amministrativo regionale. Accogliendo tutti i ricorsi proposti, nell’interesse dei genitori dei bambini disabili, dall'Associazione “Nuove Ali” di Agrigento, il Tar Sicilia ha affermato il diritto dei minori disabili ad essere assistititi “in modo continuo” da insegnanti di sostegno secondo un rapporto di uno ad uno, cioè di un insegnante di sostegno per ogni bambino. Nel contempo il Tar ha condannato il Ministero dell’istruzione al rimborso delle spese legali.
È da notare che spesso nelle scuole un insegnante di sostegno, a causa dei tagli d'organico, deve seguire più di due minori. Succede così che per buona parte della giornata scolastica il minore si trovi privato dell'assistenza dell'insegnante di sostegno. Il Tar Sicilia è intervenuto anche in merito alla obbligatorietà della figura dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione, ossia di una figura specializzata che non sostituisce ma affianca l’insegnante di sostegno nell’intervento educativo. Anche in questo caso il Tar precisa che deve esserci un assistente per ogni alunno disabile. Sia l'obbligo dell'insegnante di sostegno che dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione sono sanciti dalla legge 104 del 1992. All’art. 13 comma terzo, in particolare, la “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” ha infatti stabilito «l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali». In pratica dunque mentre il Ministero dell'istruzione è obbligato a mettere – e a pagare – un insegnante di sostegno a disposizione di ogni alunno disabile; nel caso di alunni cerebrolesi o autistici gli enti locali hanno l’obbligo di fornire gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
Tale obbligo – e conseguente obbligazione di pagamento – è del Comune quando si tratta di alunni di scuole elementari o medie; è della Provincia quando si tratta di alunni che frequentano la scuola superiore. In tal senso il Tar ha imposto alla Provincia Regionale di Palermo ed ai Comuni di Monreale, Carini e Palermo, di assegnare a minori disabili psichici un assistente per l’autonomia e la comunicazione, condannando al pagamento delle spese di giudizio. Una sentenza che lascia soddisfatta l’Associazione “Nuove Ali di Agrigento” che per bocca della vicepresidente Giovanna Librici afferma: «l’Associazione incoraggiata dagli importantissimi risultati conseguiti continuerà a battersi a fianco dei soggetti disabili e delle loro famiglie».
Da dire infine che la legge 104 prevede, oltre all'insegnante di sostegno e all'assistente per l’autonomia e la comunicazione, anche il servizio di trasporto dal domicilio alle strutture scolastiche e che i ragazzi disabili siano assistiti da collaboratori scolastici a cui sia appositamente affidata la loro assistenza igienico-sanitaria. Come ben spiegato dall'avvocato Francesco Marcellino in un articolo pubblicato sul sito “Superando.it”, in questi due casi «l'obbligo è del dirigente scolastico». Però, prosegue Marcellino, «sebbene la contrattazione collettiva di settore espressamente lo preveda, si sono registrati dei ritardi nella formazione del personale scolastico. Cosi, all’esclusivo fine di non far mancare agli studenti con disabilità l’assistenza di base, si è previsto (ad esempio in Sicilia) che i Comuni o le Province, in sostituzione dell’ente scolastico, potessero contribuire a fornire il personale. Quest’ultimo, spesso, viene offerto agli istituti scolastici mediante aggiudicazione di enti privati».
Per adeguarsi alla decisione del Tar la Provincia di Palermo sta redigendo un regolamento per gli alunni disabili delle scuole medie superiori. Ad occuparsene sono le commissioni consiliari “Affari generali e servizi sociali” e “Controllo e garanzia” del Consiglio provinciale.
Nei giorni scorsi le due commissioni consiliari hanno incontrato le associazioni dei genitori degli studenti disabili. All’incontro hanno preso parte Antonino Camarda, presidente dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), Ivana Calabrese (presidente “Aurora Onlus”), Silvia Mineo e Antonina Gandolfo (in rappresentanza dell’associazione “Nuove Ali” di Agrigento). Durante l'incontro i rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato l’importanza per i ragazzi di un accompagnamento individuale e specifico nel percorso verso l’autonomia. «Porteremo in tempi rapidi il regolamento in aula per la discussione» assicura il presidente della commissione “Controllo e garanzia”, Giusi Scafidi, che aggiunge: «È necessario che gli alunni portatori di handicap beneficino di un servizio essenziale al loro benessere. Il diritto all’istruzione deve essere garantito a tutti». Intanto la Provincia ha assicurato sino alla fine dell'anno scolastico – esami di qualifica e di maturità compresi – la copertura del servizio di trasporto e di assistenza igienico-sanitaria affidando, a seguito di gare d'appalto, la gestione dei due servizi. (andrea uzzo)
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Prevenire il glaucoma, a Palermo le iniziative dell'Unione Italiana Ciechi
Il glaucoma è una malattia subdola, e asintomatica nelle sue fasi iniziali, che danneggia il nervo ottico e che, se non diagnosticata e curata per tempo, può causare ipovisione e cecità. Per prevenirne gli effetti devastanti, in occasione della Settimana mondiale del glaucoma, la sezione di Palermo dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti lancia l'iniziativa “Occhi sotto osservazione”.
Martedì 13 marzo nelle principali piazze di Palermo l'Uic distribuirà materiale informativo, mentre giovedì 15 marzo presso l’ambulatorio oculistico dell’Uic – al terzo piano di via Manzoni n° 11 – dalle 9 saranno effettuati dei check-up gratuiti della vista e alle 12 si terrà un incontro aperto al pubblico, tenuto dal Dott. Daniele Morreale, volto a spiegare cos’è il glaucoma, come prevenirlo e le relative terapie. Inoltre, mercoledì 14 marzo a Palermo in piazza Giulio Cesare (stazione centrale) e giovedì 15 marzo a Torretta in piazza Vittorio Emanuele l'Uic effettuerà delle visite gratuite a bordo della propria Unità mobile oftalmica. Le visite saranno fatte dalle ore 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. La campagna di prevenzione “Occhi sotto osservazione” è organizzata in collaborazione con l'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia Onlus. (andrea uzzo)
Martedì 13 marzo nelle principali piazze di Palermo l'Uic distribuirà materiale informativo, mentre giovedì 15 marzo presso l’ambulatorio oculistico dell’Uic – al terzo piano di via Manzoni n° 11 – dalle 9 saranno effettuati dei check-up gratuiti della vista e alle 12 si terrà un incontro aperto al pubblico, tenuto dal Dott. Daniele Morreale, volto a spiegare cos’è il glaucoma, come prevenirlo e le relative terapie. Inoltre, mercoledì 14 marzo a Palermo in piazza Giulio Cesare (stazione centrale) e giovedì 15 marzo a Torretta in piazza Vittorio Emanuele l'Uic effettuerà delle visite gratuite a bordo della propria Unità mobile oftalmica. Le visite saranno fatte dalle ore 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. La campagna di prevenzione “Occhi sotto osservazione” è organizzata in collaborazione con l'Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia Onlus. (andrea uzzo)
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Olivero, forum Terzo settore, sul ricambio generazionale nel volontariato
“I dirigenti che sono da più tempo nelle associazioni di volontariato devono avere il coraggio di farsi da parte per fare spazio ai giovani”. Andrea Olivero, presidente del Forum del Terzo Settore, è convinto che uno dei principali problemi nel volontariato italiano sia la “mancanza di ricambio generazionale”, già appurata peraltro dalla ricerca “Caratteri e tendenze delle organizzazioni di volontariato in Italia” condotta dalla fondazione Volontariato e Partecipazione e dal Centro nazionale per il volontariato. “Da un lato – dice Olivero – mi sembra che questa situazione abbia a che fare con i tempi della vita: l’aumento della precarietà sta portando i giovani ad avere molta ansia e spesso li porta a non scegliere l’azione volontaria, perché troppo presi a cercare quel minimo di decenza lavorativa e la difficile realizzazione di se stessi”.
E’ però vero, aggiunge, che “le nostre organizzazioni non sempre sanno fare spazio ai giovani. La principale lamentela che sentiamo nelle associazioni è la carenza di giovani, secondo molti dettata dal fatto che questi non vogliono prendersi responsabilità. In parte può essere vero, ma finché i dirigenti più anziani non si tolgono, lo spazio non si crea”. Ecco perché “serve più coraggio e più fiducia da parte dei dirigenti nei giovani”. Secondo Olivero, “molte organizzazioni di volontariato non riescono ad intercettare i giovani e, pertanto, dovrebbero fare una seria riflessione anche in prospettiva futura”.
Il presidente del Forum del Terzo Settore critica anche la “carenza di donne ai vertici delle associazioni”, un fatto anomalo perché “il volontariato è costituito soprattutto da donne, ma nei vertici ci sono quasi soltanto uomini. Noi non chiediamo l’introduzione delle quote rosa, ma anche qui serve più coraggio”. Discorso simile anche per i giovani, che difficilmente ricoprono ruoli importanti: “Mi ritrovo spesso ad essere il più giovane – dice Olivero, 42 anni – ma questo non è bello, la presenza dei giovani ai vertici dovrebbe essere la regola”.
“Dobbiamo stare attenti – ammonisce infine Olivero – a non scollarci dalla realtà, questo è il rischio che corre il volontariato”. (js)
(fonte Redattore Sociale 12mar12)
E’ però vero, aggiunge, che “le nostre organizzazioni non sempre sanno fare spazio ai giovani. La principale lamentela che sentiamo nelle associazioni è la carenza di giovani, secondo molti dettata dal fatto che questi non vogliono prendersi responsabilità. In parte può essere vero, ma finché i dirigenti più anziani non si tolgono, lo spazio non si crea”. Ecco perché “serve più coraggio e più fiducia da parte dei dirigenti nei giovani”. Secondo Olivero, “molte organizzazioni di volontariato non riescono ad intercettare i giovani e, pertanto, dovrebbero fare una seria riflessione anche in prospettiva futura”.
Il presidente del Forum del Terzo Settore critica anche la “carenza di donne ai vertici delle associazioni”, un fatto anomalo perché “il volontariato è costituito soprattutto da donne, ma nei vertici ci sono quasi soltanto uomini. Noi non chiediamo l’introduzione delle quote rosa, ma anche qui serve più coraggio”. Discorso simile anche per i giovani, che difficilmente ricoprono ruoli importanti: “Mi ritrovo spesso ad essere il più giovane – dice Olivero, 42 anni – ma questo non è bello, la presenza dei giovani ai vertici dovrebbe essere la regola”.
“Dobbiamo stare attenti – ammonisce infine Olivero – a non scollarci dalla realtà, questo è il rischio che corre il volontariato”. (js)
(fonte Redattore Sociale 12mar12)
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lunedì 12 marzo 2012
A Bagheria il Comune incontra il Terzo settore sull'emergenza sociale
Appuntamento mercoledì 14 marzo alle ore 16 in Aula Giunta. L'incontro ha lo scopo di fare il punto sull’emergenza sociale che sta vivendo il territorio di Bagheria e creare un osservatorio per gli interventi. Sono questi i due punti all'ordine del giorno dell'incontro che il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, ha organizzato con tutte le associazioni che lievitano attorno al III settore e che si occupano di politiche sociali. Al di là di quanto già programmato nei progetti del Piano di zona del distretto 39, l'obiettivo di Lo Meo è di gestire le risorse facendo rete in modo coordinato tra le istituzioni pubbliche – Comune in testa – la Chiesa e tutte le associazioni che si occupano delle emergenze sociali. Il fine ultimo di Lo Meo è quello di istituzionalizzare un tavolo permanente che sia compensativo rispetto al piano di Zona D39: «La crisi che vive Bagheria, di emergenza sociale, – ha detto – non può essere risolta, se non si collabora tutti alla conoscenza e all’analisi delle diverse situazioni non solo della città ma anche dei singoli quartieri». All'incontro l'amministrazione comunale invita tutte le associazioni del Terzo settore, i rappresentanti della Chiesa (che in una lettera aperta avevano denunciato l'emergenza sociale a Bagheria), i sindacati, le associazioni di categoria. (andrea uzzo)
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Barriere architettoniche al Teatro Selinus di Castelvetrano
Caronna bloccato davanti alle scale del Selinus |
Salve mi chiamo Vito Caronna è voglio raccontarvi l’ennesima barriera architettonica che impedisce a persone come me costrette a muoversi in carrozzina ad accedere nei luoghi pubblici. In questo caso in un Teatro.
Dinamica dei fatti
Teatro Selinus di Castelvetrano (TP) lì 07/03/2012 dovevo partecipare a un convegno organizzato dalla CeSVoP - Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo.
Dico dovevo perché, non mi è stato possibile accedere in codesto Teatro, nonostante esplicita richiesta fatta da parte degli organizzatori dell’evento CeSVoP ai responsabili del teatro dicendo loro che c’erano persone in carrozzina, e quindi il Teatro doveva essere accessibile, cosa che poi non hanno fatto, è questo è davvero triste.
Non è ammissibile che ancora oggi ci siano strutture non a norma di legge, il fatto ancora più grave perché il Teatro di cui vi parlo è gestito dal Comune, che in ambito di abbattimento di barriere architettoniche dovrebbero essere di esempio per gli altri “ecco la beffa delle beffe”.
Mi auguro, che chi di dovere metta fine a questa vergogna!!! E renda quel teatro accessibile a tutti.
Grazie per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Vito Caronna
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Primo workshop di fotografia sociale a Gela
Trasformare Gela da città di frontiera a città solidale in cui ricerca sociale e cultura si fondono per un nuovo modello di comunità. Questo l’obiettivo del primo laboratorio nazionale di fotografia sociale in questi giorni in corso nella periferia della città, in una scuola abbandonata, diventata scuola di partecipazione e cittadinanza attiva.
Si è tenuto presso la Casa del Volontariato di Gela, il primo workshop di Fotografia Sociale con il fotografo professionista Roberto Strano. Questa esperienza di formazione, prima nel suo genere nella città di Gela, serve a promuovere la fotografia nell'ambito del reportage sociale. Una fotografia che sia capace di raccontare le storie nascoste, di persone e luoghi, realtà che spesso non trovano spazio. A promuovere l’iniziativa è il MoVI, Movimento di Volontariato Italiano, che in questi anni è stato l’artefice di tante iniziative formative che vanno tutte nella direzione di far crescere il senso di responsabilità e cittadinanza soprattutto tra I giovani. L’iniziativa si è realizzata in rete con altre associazioni e con il sostegno CeSVoP. Docente d’eccezione, Roberto Strano, con un curriculum importante e collaborazioni con i più grandi fotografi del panorama Italiano e non solo. E’ stato Premio Europeo "Human Work" con mostre in Spagna, Germania, Romania, e Italia. Una delle sue pubblicazioni più interessanti è di sicuro il libro Guardami Dentro con i commenti dallo scrittore Vincenzo Consolo e del fotografo Ferdinando Scianna e scatti che indagano il mondo delle disabilità mentali.
Si è tenuto presso la Casa del Volontariato di Gela, il primo workshop di Fotografia Sociale con il fotografo professionista Roberto Strano. Questa esperienza di formazione, prima nel suo genere nella città di Gela, serve a promuovere la fotografia nell'ambito del reportage sociale. Una fotografia che sia capace di raccontare le storie nascoste, di persone e luoghi, realtà che spesso non trovano spazio. A promuovere l’iniziativa è il MoVI, Movimento di Volontariato Italiano, che in questi anni è stato l’artefice di tante iniziative formative che vanno tutte nella direzione di far crescere il senso di responsabilità e cittadinanza soprattutto tra I giovani. L’iniziativa si è realizzata in rete con altre associazioni e con il sostegno CeSVoP. Docente d’eccezione, Roberto Strano, con un curriculum importante e collaborazioni con i più grandi fotografi del panorama Italiano e non solo. E’ stato Premio Europeo "Human Work" con mostre in Spagna, Germania, Romania, e Italia. Una delle sue pubblicazioni più interessanti è di sicuro il libro Guardami Dentro con i commenti dallo scrittore Vincenzo Consolo e del fotografo Ferdinando Scianna e scatti che indagano il mondo delle disabilità mentali.
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domenica 11 marzo 2012
Festa della donna a Trapani, il convegno dell'Auser provinciale
Un momento dell'incontro |
Il Convegno, si è aperto con i saluti di Antonella Granello, segretario provinciale dello SPI CGIL di Trapani che ha posto l’accento sulle ragioni di questo convegno “La conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne e del territorio è essenziale per un maggiore controllo delle situazioni di interesse. Il confronto con le associazioni, le istituzioni e il mondo del volontariato che opera in uno specifico territorio è fondamentale per combattere la violenza sulle donne ed è quello che ci proponiamo di fare con questo convegno”. A seguire Giuditta Petrillo, presidente provinciale dell’Auser di Trapani, che ha coordinato i lavori, ha commemorato le tre donne siciliane: Maria Lauretti, Giuseppina Cammarata e Concetta Prestifilippo morte, assieme ad altre 126 operaie, nell’incendio divampato l’8 marzo 1908 in un’industria tessile di New York mentre lottavano per i propri diritti. Vincenzo Borruso, medico e autore del libro “La Donna, sorvegliata e punita” ha affrontato le diverse cause che storicamente e culturalmente hanno decretato la subalternità della donna nei confronti dell’uomo. Il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, ha ricordato la legge contro lo stalking del 2009, che sebbene riguardi tutti i soggetti è particolarmente importante nella difesa delle donne: “In Italia le donne che hanno subito violenze nell’arco della propria vita sono più di 10 milioni. Occorre denunciare affinché gli atti di violenza finiscano e la denuncia deve essere immediata. Le violenze riguardano tutti gli strati sociali” Rita Montagnani, Commissario Capo della Questura di Trapani ha spiegato che “all’interno della Questura sono presenti sezioni specializzate che si occupano esclusivamente delle violenze sulle donne e sui minori. Quello che riscontriamo è che nelle violenze che avvengono in ambito domestico, la vittima generalmente tace, perché spesso è ricattata e nega le stesse violenze subite, questo rende le indagini molto difficili. Nella maggior parte dei casi la segnalazione non è effettuata da parte vittima, ma dal servizio sanitario o dagli assistenti sociali. La vittima comincia a raccontarsi solo quando è sicura e si sente protetta”. E’ intervenuta poi Abate Demetra, Responsabile dei Consultori della Provincia di Trapani, che ha posto l’attenzione sull’aumento nel 2011 del numero delle persone che denunciano abusi in provincia. I consultori della provincia di Trapani sono 14 e dispongono di assistenti sociali, psicologi, sociologi e ginecologici. Molti spunti sono giunti dalle testimonianze di Alida Caldarella, psicologa volontaria presso l’Auser di Marsala per il servizio Filo d’Argento, Mara Cortiniglia volontaria referente per l’associazione Le Onde e Maria Pia Bonfiglio, assistente sociale e volontaria presso il Centro antiviolenza Buseto Valderice, un Centro di Ascolto che opera nelle scuole, nelle parrocchie e nelle associazioni. Mariella Maggio, segretario generale CGIL Sicilia ha sottolineato “La grande assenza del Welfare e di strutture di assistenza sociale nella nostra regione induce molte donne a ritirarsi dal mondo del lavoro per accudire i figli o i genitori, subordinandole all’uomo. Le donne suppliscono infatti alla mancanza di servizi, restando a casa, quando ‘lo stare a casa’ deve essere una scelta. In Sicilia solo il 28% delle donne lavora, quello che occorre è un cambiamento culturale, ma questo non può avvenire solo attraverso le leggi, bisogna attivarlo e farlo crescere gradualmente, giorno dopo giorno. Oggi le donne si trovano costrette a firmare le famose ‘dimissioni in bianco’ al momento dell’assunzione, che vengono tirate fuori dall’azienda in caso di gravidanza. Questa è una delle principali battaglie in cui è impegnato il sindacato per riconquistare la dignità del lavoro”. Al termine la ricercatrice di tradizioni popolari Irene Gambino ha esposto in musica il tema trattato. (anna laura casano)
Intervista a Giuditta Petrillo, presidente provinciale dell'Auser di Trapani
Intervista a Vincenzo Borruso, medico ed editorialista
sabato 10 marzo 2012
Sartoria sociale a Trapani
Una sartoria sociale per riscoprire l’arte del cucito, del rammendo, della creatività con ago, filo e stoffa. L’iniziativa è delle associazioni onlus Karibu e Atuba.
«Con maggiore frequenza si parla di moda eco-fashion o eco-sostenibile, di nuove tendenze che promuovono il riciclo e il riutilizzo di vecchi abiti, che vengono adattati e ri-immaginati - spiega Michela Nuzzo dell’associazione Karibu -. Nell'ottica del riuso, dell'integrazione multietnica, dello scambio di tecniche, competenze e tradizioni, le due associazioni hanno progettato e dato vita ad un laboratorio sartoriale, aperto due volte a settimana, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18 in via Frascati 7, i cui protagonisti sono volontari provenienti da diverse parti del mondo che mettono a disposizione il loro tempo, la loro creatività e le loro abilità riutilizzando vecchi abiti e accessori, molto spesso rovinati e impossibili da indossare. Si taglia, si inventano modelli, si ricrea e ci si scambiano idee».
(chiara damiano)
«Con maggiore frequenza si parla di moda eco-fashion o eco-sostenibile, di nuove tendenze che promuovono il riciclo e il riutilizzo di vecchi abiti, che vengono adattati e ri-immaginati - spiega Michela Nuzzo dell’associazione Karibu -. Nell'ottica del riuso, dell'integrazione multietnica, dello scambio di tecniche, competenze e tradizioni, le due associazioni hanno progettato e dato vita ad un laboratorio sartoriale, aperto due volte a settimana, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18 in via Frascati 7, i cui protagonisti sono volontari provenienti da diverse parti del mondo che mettono a disposizione il loro tempo, la loro creatività e le loro abilità riutilizzando vecchi abiti e accessori, molto spesso rovinati e impossibili da indossare. Si taglia, si inventano modelli, si ricrea e ci si scambiano idee».
(chiara damiano)
giovedì 8 marzo 2012
All'ARS un primo buon risultato da parte del Movimento per l'acqua pubblica
Il 7 marzo mattina una folta delegazione di Sindaci e movimenti del popolo dell’acqua provenienti da tutta la Sicilia, ha accolto con soddisfazione la notizia dell’ approvazione in sottocommissione ambiente e territorio del testo di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Adeguamento della disciplina del servizio idrico alle risultanze del referendum popolare del 12 – 13 giugno 2011”.
Il Presidente della sottocommissione, On.le Roberto Ammatuna, incontrando la delegazione ha reso noto che l’esame del testo di legge inizierà il 13 marzo in IV Commissione ARS per poi passare all’approvazione dell’Aula Parlamentare.
Il testo approvato è quello modificato dal tavolo tecnico congiunto tra i presentatari dei testi di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali coordinato dal Prof. Luca Nivarra, che aveva rivisitato il testo per collegarlo più strettamente alla discilpina europea, e che era stato inviato il 28 novembre scorso alla Sottocommissione Ambiente e Territorio dell’ARS.
Un risultato storico per il movimento siciliano, considerato che il consulente incaricato dalla sottocommissione di armonizzare i 5 ddl all'esame aveva formulato una ipotesi di ddl da portare all'approvazione della IV Commissione di senso opposto a quello presentato dal movimento.
La manifestazione del 7 marzo, organizzata dal Forum Siciliano dei Movimenti per l'acqua e i Beni Comuni è stata utile a detta dello stesso On. Ammatuna a scongiurare rinvii nella trattazione del disegno di legge in Commissione.
Il Presidente della sottocommissione, On.le Roberto Ammatuna, incontrando la delegazione ha reso noto che l’esame del testo di legge inizierà il 13 marzo in IV Commissione ARS per poi passare all’approvazione dell’Aula Parlamentare.
Il testo approvato è quello modificato dal tavolo tecnico congiunto tra i presentatari dei testi di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali coordinato dal Prof. Luca Nivarra, che aveva rivisitato il testo per collegarlo più strettamente alla discilpina europea, e che era stato inviato il 28 novembre scorso alla Sottocommissione Ambiente e Territorio dell’ARS.
Un risultato storico per il movimento siciliano, considerato che il consulente incaricato dalla sottocommissione di armonizzare i 5 ddl all'esame aveva formulato una ipotesi di ddl da portare all'approvazione della IV Commissione di senso opposto a quello presentato dal movimento.
La manifestazione del 7 marzo, organizzata dal Forum Siciliano dei Movimenti per l'acqua e i Beni Comuni è stata utile a detta dello stesso On. Ammatuna a scongiurare rinvii nella trattazione del disegno di legge in Commissione.
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mercoledì 7 marzo 2012
Raddoppio di domande da parte del volontariato sui fondi messi a disposizione dal Governo
Labitalia ha intervistato il direttore generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Riportiamo il testo dell'intervista che è interessante anche in vista del seminario regionale «5 per mille e volontariato, istruzioni per l'uso» che si svolge a Palermo il 23 marzo 2012 (clicca qui per tutti i dettagli):
"Quest'anno c'è stato un raddoppio di domande di finanziamento presentate da associazioni di volontariato. E dobbiamo verificare se questo è dovuto a un effettivo aumento di situazioni di marginalità oppure a un'innovazione che è stata apportata e cioè la possibilità di fare la domanda on line, grazie a una procedura guidata per cui il minimo errore formale viene subito segnalato e si evitano cause di esclusione proprio per errori formali". E' quanto afferma a LABITALIA Danilo Giovanni Festa, direttore generale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che si occupa di Terzo settore, volontariato, associazionismo e formazioni sociali.
"Ogni anno infatti - spiega - la direzione generale ha a disposizione un budget proveniente dal Fondo nazionale delle politiche sociali, in base al quale vengono predisposte delle direttive. C'è la direttiva sulla legge 383 del 2000 che riguarda le associazioni di promozione sociale, per la quale il budget per l'anno scorso era di circa 9 milioni 250mila euro. Possono partecipare tutte le associazioni di promozione sociale iscritte al registro nazionale o ai registri regionali o provinciali aventi diritto, che presentano progetti sulla formazione dei dipendenti, sulla formazione che riguarda determinate materie che ogni anno vengono scelte in base alle emergenze sociali".
"Viene poi fatta un'altra direttiva -prosegue- che riguarda le associazioni di volontariato, iscritte nei registri regionali: qui il budget per il 2011 era di 2 milioni e 300mila euro. Le associazioni partecipano con progetti su temi che riguardano l'emergenza sociale".
"Dato che c'è stata una diminuzione del budget - sottolinea Festa- cerchiamo di ridurre l'entità del premio da dare a ogni associazione in maniera tale da farvi rientrare il maggior numero possibile. E ogni anno cerchiamo di vedere quali possono essere le emergenze. Per esempio, per l'anno 2009-2010 sono stati privilegiati progetti provenienti dalla zona del terremoto dell'Aquila; quest'anno siamo intervenuti in modo particolare nelle zone alluvionate. Ci sono poi i temi che sono sempre all'ordine del giorno, come la tutela della maternità per le donne in difficoltà, delle persone escluse, degli anziani, dei migranti, dell'adolescenza".
"Poi, abbiamo contributi fissati per legge, che quindi -spiega- non cambiano, per le associazioni che si occupano di soccorso per l'acquisto di beni strumentali e ambulanze: lo scorso anno ammontavano a 7 milioni e mezzo. Ma anche contributi erogati ad associazioni storiche che svolgono un'evidente funzione sociale, come quelle che si occupano di invalidi, non udenti, non vedenti".
"Stiamo collaborando anche -aggiunge- con fondazioni private di grandi aziende per vedere se, laddove non si riseca ad arrivare con il budget dello Stato, si possono utilizzare queste fonti per finanziare progetti per associazioni che sono state escluse".
Sempre, comunque, tiene a precisare Festa, vigilando sui requisiti di chi fa la domanda e sull'uso dei fondi: "Ricordo infatti che queste sono erogazioni di denaro pubblico, quindi abbiamo il dovere nei confronti dei cittadini e a tutela di tutte le associazioni che ne fanno richiesta di controllare che non vi siano storture". Del resto, per quanto riguarda le politiche sociali, dice, l'obiettivo, che "è al cuore del ministro, del viceministro e del sottosegretario, è di usare i soldi che si hanno, non avendo al momento la possibilità di ricorrere ad altri fondi, razionalizzando questo utilizzo".
"Questo sta già avvenendo: stiamo cercando -assicura- laddove possibile di recuperare i soldi da un cattivo utilizzo e di usare le associazioni di volontariato in forma di ausilio, di collaborazione, di sussidiarietà rispetto allo Stato. E' chiaro che alcune funzioni dello Stato o delle amministrazioni regionali devono rimanere tali. Non possiamo delegare tutto al volontariato: il ruolo guida di accompagnamento e di aiuto dello Stato ci sarà sempre".
Anche sul fronte dell'Agenzia per il terzo settore, rimarca, "si sta cercando una soluzione che possa consentire allo Stato di attuare un risparmio di fondi, allo stesso tempo senza pregiudicare nulla delle attività rivolte verso il terzo settore".
Un'altra competenza della direzione generale guidata da Festa è quella del 5 per mille, e quindi della devoluzione di parte della tassazione dei cittadini alle associazioni aventi diritto. "Quella del terzo settore -ricorda- è una delle scelte possibili che il cittadino può fare. Noi gestiamo quindi questo flusso, che è in continuo aumento: per quest'anno ci sono stati assegnati 253 milioni. Controlliamo, con una collaborazione tramite convenzione con l'Agenzia delle entrate, che le associazioni che ne hanno fatto richiesta abbiano i requisiti e poi procediamo con il pagamento".
"Lo scorso anno -osserva- abbiamo raggiunto un risultato eccezionale: è stato pagato il 99,1% di quanto dovuto dallo Stato. E' rimasta esclusa una piccolissima percentuale di associazioni che non avevano i requisiti richiesti o avevano sbagliato qualche dato: si tratta di neanche 1.500 associazioni contro un numero che supera le 42mila raggiunte da questo contributo. Cercheremo di fare ancora meglio per arrivare al 100%. Quest'anno c'è stato anche lo sblocco di soldi per il 2006-2007 che erano rimasti a disposizione dello Stato perché le associazioni avevano commesso errori su qualche dato: siamo riusciti a recuperare questi soldi e stiamo procedendo a richiesta di chi ne aveva diritto all'erogazione di questa ulteriore somma".
Ed è tornata di attualità anche la questione dell'impresa sociale, spiega Festa, "perché il gruppo europeo sulle questioni sociali alla Commissione europea sta valutando una direttiva nella quale vengono anche riproposte le nuove definizioni di impresa sociale" e "noi stiamo partecipando all'elaborazione di proposte di modifica". (fonte adnkronos.com)
"Quest'anno c'è stato un raddoppio di domande di finanziamento presentate da associazioni di volontariato. E dobbiamo verificare se questo è dovuto a un effettivo aumento di situazioni di marginalità oppure a un'innovazione che è stata apportata e cioè la possibilità di fare la domanda on line, grazie a una procedura guidata per cui il minimo errore formale viene subito segnalato e si evitano cause di esclusione proprio per errori formali". E' quanto afferma a LABITALIA Danilo Giovanni Festa, direttore generale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che si occupa di Terzo settore, volontariato, associazionismo e formazioni sociali.
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