Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano partecipando ieri a un seminario organizzato dai Radicali sulla situazione carceraria italiana. Il Capo dello Stato ha osservato che “c’è un abisso tra questa realtà e il dettato della Costituzione”.
La politica, che in Italia, “appare debole e divisa e incapace di scelte coerenti e condivise” può trovare nel miglioramento delle condizioni dei detenuti un motivo di impegno comune, ha sottolineato il Presidente. “È dalla politica che devono venire risposte”. E ha spiegato che “è proprio in scelte di questa natura” che la politica può trovare una motivazione forte e comune.
“Non dovremo tutti essere capaci di un simile scatto, di una simile svolta non fosse altro che per istinto di sopravvivenza nazionale? Ci si rifletta seriamente e presto da ogni parte”, ha detto Napolitano. Per Napolitano sul sovraffollamento carcerario grava “il peso gravemente negativo di oscillanti e incerte scelte politiche e legislative”, oscillanti tra la “depenitenziarizzazione” e la ciclica “ripenalizzazione” con il “crescente ricorso alla custodia cautelare” in carcere.
(fonte Agenzia DIRE 28lug11)