martedì 30 novembre 2010

2 dicembre. Il volontariato siciliano in onda su Rai RadioTre

Il prossimo 2 dicembre la Rai con RadioTre dedicherà l’intera programmazione al volontariato. L’occasione è data dalla Giornata internazionale dedicata al tema e che si celebra ogni anno il 5 dicembre. Il palinsesto è denso di appuntamenti (vd. programmazione allegata sotto), fra tutti segnaliamo Speciale Fahrenheit: tante storie diverse per rispondere alla domanda “Chi ve lo fa fare?" in cui interviene Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP e presidente regionale del MoVI. Siringo racconterà l’esperienza del volontariato siciliano e, in particolare, quanto si è realizzato a Gela grazie alla Casa del Volontariato e al lavoro svolto sul territorio dalla locale delegazione CeSVoP.
RadioTre invita le associazioni di volontariato a raccontare le loro storie. Cliccando qui trovi tutti i dettagli.
Appuntamento, quindi, tutto il 2 dicembre sulle frequenze di Rai RadioTre e, specialmente, per il volontariato siciliano dalle ore 15 alle 18.

Programmazione di Rai RadioTre, 2 dicembre 2010
La notizia raccontata da Volontariatoggi.it

lunedì 29 novembre 2010

Famiglie a Palermo. Un convegno-laboratorio promosso dal Volontariato

«Famiglia e Territorio: Bisogni e servizi» è il tema del convegno-laboratorio che le associazioni di volontariato del Tavolo Famiglia organizzano per il 1° dicembre alle ore 15,30 nei locali dell’ITIS Volta in Passaggio dei Picciotti n. 1 a Palermo. Il Tavolo è stato promosso dal CeSVoP e coinvolge le principali organizzazioni palermitane che si occupano di famiglia. Si tratta di un volontariato che affronta nei quartieri della città tutti i problemi che la crisi economica e sociale crea ai nuclei familiari e ai loro componenti. L’incontro metterà a confronto e farà incrociare esperienze e proposte delle forze sociali che il volontariato vuol coinvolgere in un grande sforzo di integrazione e impegno comune per la famiglia, in sintonia con l'azione dei servizi pubblici (nello spirito della legge 328/00). In questa prospettiva, partecipa anche l’assessore regionale alla famiglia, Andrea Piraino.
L'articolazione dell'incontro prevede due momenti: la prima dedicata alla presentazione della Carta «Famiglia: bisogni e servizi» da parte degli esperti e dei volontari che l’hanno curata; la seconda imperniata sul confronto tra forze sociali operanti nel territorio palermitano per ideare e progettare percorsi di azione comune.
Durante il convegno, inoltre, verrà presentato il neo-coordinamento delle organizzazioni di volontariato familiare della provincia di Palermo denominato CoAsFam.
Ecco il programma dell’incontro che è aperto a tutti i cittadini con ingresso libero.

ore 15.30 - Saluti di benvenuto e introduzione, presidente del CeSVoP, Ferdinando Siringo

ore 16 - Famiglia: bisogni e servizi a Palermo. Uno sguardo parziale, ma significativo
Marilisa Taormina – Nadia Giannalia – Ivana Solito – Antonino La Porta, redattori della Carta «Famiglia: bisogni e servizi»
Per la famiglia... progettare e intervenire insieme. A partire dai bisogni evidenziati dallo studio realizzato con la Carta «Famiglia: bisogni e servizi»,

ore 16,15 - Tavola Rotonda "Per la famiglia... progettare e intervenire insieme". A partire dai bisogni evidenziati dallo studio realizzato con la Carta «Famiglia: bisogni e servizi»,
Giuseppe Sclafani e Salvatore Alicata, rappresentati del nuovo coordinamento CoAsFam; don Enzo Bellante, parroco di Villa Ciambra; Roberto Tripodi, preside dell’ITIS «A. Volta»; Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP; Gaetano Cuttitta, presidente del CoAsAn (coordinamento associazioni di volontariato per gli anziani); Andrea Piraino, assessore regionale alla Famiglia e Politiche sociali, discuteranno su percorsi integrati per interventi efficaci sul territorio.

Ore 18 - Dibattito e conclusioni

mercoledì 24 novembre 2010

Concluso il primo modulo del seminario sull'inclusione sociale. Si possono scaricare i materiali

Nell’ambito del primo modulo su “Programmazione Comunitaria e Politiche di Inclusione Sociale”, il 15 novembre scorso, presso l’Istituto Arrupe, si sono svolti sia il seminario sia il laboratorio di pratiche nel quale sei gruppi si sono confrontati su diverse tematiche.
Oltre un centinaio i partecipanti (operatori pubblici e del Terzo Settore, volontari e ricercatori sociali, psicologi e assistenti sociali) provenienti da Palermo, Caltanissetta, Agrigento, ecc.
Due momenti importanti che sono stati conferma del percorso che li ha preceduti e slancio ulteriore verso nuove sfide. Tra queste, il neo-direttore dell’Istituto Arrupe, p. Gianfranco Matarazzo, ne ha citata una che può fare da sintesi e da volano: «fare la differenza creando un sistema virtuoso di relazioni sociali e un’autentica proposta di rete».
È la sensazione che si percepisce osservando l’attenzione ai temi del welfare mostrata dai partecipanti ai vari incontri. È il segno della vitalità di una parte della città che non intende oscurare i poveri e i loro diritti.

È possibile scaricare direttamente dal sito dell'Istituto Arrupe il materiale del seminario. Eventuali integrazioni verranno aggiunte.

martedì 23 novembre 2010

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

In occasione del 25 novembre, NZocchè presenta la mostra-installazione FEMMINICIDIO, visitabile da martedi 23 a giovedi 25 novembre, dalle 18,30 alle 23,30.
Una mostra-installazione per ricordare le vittime di una violenza mai placata e mai abbastanza indagata. Per capire quante sono le vittime di questa assurda guerra.

I dati del Femminicidio in Italia 2006 – 2010
(fonte : Ricerca condotte dalle volontarie della Casa delle donne per non subire violenze di Bologna)
Sono almeno 115 le donne uccise in Italia nel 2010, in base ai dati riportati dalla stampa e riconducibili alla violenza di genere. Le morti delle donne che avvengono a seguito non già di una qualunque causa di morte, ma tutte quelle che hanno trovato origine in una violenza perpetrata dagli uomini, e che pertanto sono ascrivibili alla relazione di potere tra i generi.
In altre parole “donne uccise in quanto tali”.
Dal 2006 al 2010 si registra un aumento costante dei femminicidi: 101 nel 2006, 107 nel 2007, 112 nel 2008 e 119 nel 2009. Per quanto riguarda il 2010 fino al 4 novembre sono stati conteggiati 114 donne cui va aggiunto almeno un altro omicidio risalente alla scorsa settimana, quello della 37enne uccisa qui, in provincia di Cosenza, dal suo convivente. Il 10% delle donne che subiscono violenze è ad alto rischio di omicidio.
In base ai dati del 2009 le donne vittime di “femminicidio”sono soprattutto italiane (70.8%); così come in larga parte italiani sono gli assassini (76%): si dimostra privo di fondamento il luogo comune secondo cui la violenza contro le donne sarebbe un fenomeno collegato a culture estranee alla nostra o all’immigrazione.
Le cifre riferite allo scorso anno mostrano come spesso la donna “viene uccisa per mano degli uomini a le più vicini” : marito (36%), convivente o partner (18%), un ex (9%), un parente (13%). A conferma di un quadro che mostra quanto le relazioni familiari e tra i sessi siano quelle di maggior pericolo per la donna.

N'ZOCCH'E' [ CIRCOLO ARCI ]
via ettore ximenes, 95 cap. 90139 - Palermo
Le attività del circolo si svolgono in sede da MAR. a SAB. dalle 19 alle 23.
http://nzocche.wordpress.com/

domenica 21 novembre 2010

Il settimanale Vita lancia una sottoscrizione contro i tagli al 5 per mille

Piovono firme. Letteralmente. Alla petizione di Vita.it “Ripristinate subito il 5 per mille”. In sole 36 ore si sono già superate le 4mila firme. Hanno già firmato più di 1.000 organizzazioni non profit e oltre 3.000 cittadini. Importanti anche le adesioni di tanti enti locali e imprese. L'obiettivo è raggiungere per mercoledì le 10 mila firme. Settimana prossima è determinante, o si riesce a costringere il Governo a presentare un emendamento di maggioranza per reintegrare subito la copertura di una norma sperimentale (sic) da 5 anni, oppure ci si dovrà accontentare delle imbarazzanti promesse di reintegrare la copertura ad aprile 2011! Coraggio firmate e fate firmare, con il Volontariato, il Forum del Terzo settore e tantissime non profit si sta preparando una settimana di mobilitazione. Stiamo all'erta.

Petizione "Ripristinare il 5 per mille"

La protesta raccontata da Repubblica del 22nov10

Movimenti Civici Siciliani, assemblea costituente a Palermo

Il 26-27 novembre nell'Aula Magna della Facoltà di Economia e Commercio di Palermo - viale delle Scienze, ci sarà l'Assemblea Costituente dei Movimenti Civici Siciliani - Per una società responsabile e solidale.
Nell'intenzione degli organizzatori è un incontro che punta a cercare strade per una nuova politica, un nuovo modo di fare economia in Sicilia. Un impegno che deve partire da tutti perché la delega come stile nell'affrontare i problemi non porta frutto. Una rivoluzione culturale inizia se inizia dai comportamenti personali, dall'agire giorno per giorno.

Volontariato, qualche indicazione per non confonderlo con qualcos'altro

Sul quotidiano "Avvenire" del 20 novembre è stato pubblicato un interessante articolo sulla gratuità del volontariato. Te lo proponiamo assieme a un brano del messaggio che il card. Tettamanzi ha inviato alla Caritas di Milano. La riflessione ha un taglio tipicamente ecclesiale, ma ci sembra utile per tutti. Aiuta ad evitare che il volontariato venga confuso con qualcos'altro che volontariato non è.


sabato 20 novembre 2010

Prima di tutto la Salute. Convegno e Stand del Tavolo Benessere di Palermo


Un confronto con l’assessore regionale Massimo Russo e i dirigenti sanitari locali. Un momento di riflessione sul nuovo Piano regionale della Salute. Un’occasione di presentazione e diffusione della seconda edizione della Carta Benessere predisposta dalle associazioni di volontariato sanitario che operano nel distretto di Palermo. Sono questi i tre obiettivi della giornata del 23 novembre 2010 promossa dal “Tavolo Benessere”. Si tratta di un’esperienza di coordinamento fra le varie realtà del volontariato socio-sanitario palermitano che ha portato, fra l’altro, all’allestimento di un vademecum per i cittadini che volessero orientarsi nel panorama dei servizi sanitari pubblici della città. Si tratta della Carta del Benessere, giunta alla sua seconda edizione.
Il Tavolo Benessere, con il supporto del CeSVoP, presenta la pubblicazione alla cittadinanza e propone agli amministratori della sanità pubblica un dibattito. Per questo martedì 23 novembre, per l’intera giornata, sarà montato uno stand in via Magliocco (nei pressi di Piazzale Ungheria vicino al bar Mazzara). Lì le associazioni esporranno le loro esperienze, si faranno conoscere e offriranno informazioni sulla Carta. Nel pomeriggio, alle ore 16,30, nella sala meeting della Libreria Mondadori (via Ruggero Settimo, 16) il convegno “Prima di tutto la Salute” con la partecipazione di: Massimo Russo, assessore regionale della Salute; Vito Puccio, presidente del Comitato di Gestione del fondo speciale per il volontariato Regione Sicilia; Giuseppe Greco, coordinatore della Consulta regionale della Sanità; Salvatore Cirignotta, direttore gen. ASP 6 Palermo; Mario La Rocca, Dario Allegra, Salvatore Di Rosa, dirigenti delle aziende ospedaliere; Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP e i referenti del Tavolo Benessere: Paola Traina, ass. Aslti; Salvatore Crispi, Coordinamento H; Francesco Sanfilippo, Ass. Diabetici Castelli; Ottorino Di Francesco, Ass. AIDO; Bartolo Antonio Maniscalco, ass. Neava.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, l’ingresso è libero.

5 per mille ridotto in briciole. Per il 2011 la Legge di stabilità prevede un -75%

Sarebbe un bel modo di celebrare il 2011, Anno Europeo del Volontariato: tagliare del 75% i fondi del 5 per mille. Soldi destinati dai cittadini anche a realtà di Terzo settore e, in particolare, al volontariato. Questo prevede quanto è stato approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 15 novembre. Il ramo del Parlamento ha varato in prima lettura la Legge di stabilità (ex Finanziaria). Ma le realtà sociali interessate non ci stanno e fanno sentire la loro voce.
Tutti i dettagli in questi articoli:
Finanziaria 2011 (ilsole24ore.com)
Il volontariato insorge (volontariatoggi.info)

venerdì 19 novembre 2010

Inaccettabile il modo in cui il GdS presenta le indagini su alcune Onlus

Il presidente del CeSVoP esprime il disappunto dei tanti volontari che sono rimasti sconcertati dal frettoloso abbinamento che il Giornale di Sicilia ha fatto tra alcuni casi di malaffare politico-clientelare e il mondo del volontariato palermitano.
Ecco di seguito il comunicato stampa del CeSVoP.

Il volontariato non c’entra!
Per dare clamore ad una notizia il Giornale di Sicilia confonde
il volontariato con generiche Onlus accusate di falso e truffa

Il mondo del volontariato palermitano e della Sicilia occidentale non può accettare la leggerezza con cui il Giornale di Sicilia utilizza il termine “volontariato” nei titoli e negli articoli dell’edizione di oggi. Mostrando pressapochismo e scarsa conoscenza del Terzo settore e della legge italiana che lo regola, il maggiore quotidiano di Palermo abbina ripetutamente il volontariato ai raggiri e alle truffe messe in piedi dagli indagati. Ad essere coinvolte nelle indagini, in realtà, sono delle generiche Onlus che niente hanno a che fare con il volontariato vero. In questo modo, il Giornale fornisce un quadro informativo poco corretto, fuorviante e lesivo dell’immagine delle tante organizzazioni di volontariato che operano nella piena gratuità in favore dei più deboli e dei meno tutelati. «Il volontariato con tutto questo non c’entra!». Lo afferma il presidente del CeSVoP e presidente regionale del MoVI, Ferdinando Siringo. «Una delle realtà sociali più serie nel nostro territorio - continua Siringo – viene tirata in ballo con grave superficialità e la sua immagine confusa con il sottobosco del malaffare politico-clientelare. Non è corretto né giusto. Non si può fare informazione in questo modo. Il volontariato ha un suo preciso profilo stabilito dalla legge 266/91; ha un registro regionale; ha una serie di norme a cui le organizzazioni si attengono con grande scrupolo. Non solo. I volontari siciliani, che dedicano il proprio tempo libero agli altri, si scontrano anche con politiche e strutture sociali carenti o inesistenti; mancanza di risorse e scarsa considerazione da parte di tanti amministratori e politici… Mentre, nei fatti, si fanno carico dei più deboli e della comunità con compiti e interventi che dovrebbero essere garantiti dalle istituzioni e dai servizi pubblici». Alla luce di quanto accaduto, il presidente Siringo si fa portavoce delle tante realtà di volontariato che sono rimaste amareggiate per quanto scritto dal Giornale di Sicilia e chiede al quotidiano non solo di trattare con maggiore attenzione le questioni sociali, ma anche di dare spazio, con più frequenza e accuratezza, al volontariato autentico che nel territorio siciliano è motore di innovazione, sviluppo sociale e solidarietà. «Chiediamo al GdS di correggere questa inaccettabile visione di una parte sana della nostra città e di cominciare davvero a occuparsi dei volontari che ormai da soli sostengono i tanti poveri di Palermo, spesso senza alcun sostegno dalle istituzioni, ma rimettendoci di tasca propria. Forse – conclude Siringo – per avere più soldi da dedicare ai poveri, noi volontari palermitani dovremmo smettere tutti assieme di comprare il Giornale di Sicilia!».

Palermo, 19 novembre 2010

lunedì 8 novembre 2010

Politiche e programmazioni per l'inclusione sociale

Riprende l’itinerario di studio e di riflessione operativa sul welfare con la terza tappa del 2010, costituita dal modulo “Programmazione Comunitaria e Politiche di Inclusione Sociale” che si terrà presso l’Istituto Arrupe di Palermo il 15 novembre 2010.
L’iniziativa si rivolge a operatori pubblici e del Terzo settore, volontari e ricercatori sociali ed è promossa da Istituto Arrupe, Caritas diocesana di Palermo, CeSVoP, MoVI Regionale, Inventare Insieme-CNCA, Arciragazzi e JSN (Jesuit Social Network), con il patrocinio dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana.
Il modulo è strutturato in 2 momenti.
Il primo, che si svolgerà nella mattinata di lunedì 15 novembre, è il seminario dal titolo “Politiche comunitarie a servizio della programmazione sociale, delle strategie di inclusione sociale e di lotta alla povertà”.
Il secondo, nel pomeriggio dello stesso giorno, è il laboratorio di pratiche animato da enti esperti (associazioni, cooperative, imprese sociali, università e servizi pubblici) che hanno maturato buone prassi di intervento. Le aree tematiche e i relativi gruppi sono sei: “Formazione e progettazione comunitaria, “Ricerca sociale per lo sviluppo del territorio”, “Periferie urbane”, “Impresa e politiche di integrazione tra sociale ed economia”, “Inserimento socio-lavorativo di soggetti in situazione di svantaggio sociale”, “Istruzione e educazione”.
Gli incontri si terranno presso l’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”, via Franz Lehar n. 6, Palermo.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione. La scheda di iscrizione va rispedita all’Istituto Arrupe per email a eventi@istitutoarrupe.it o al fax 091.730.37.41 entro venerdì 12 novembre p.v.
Per informazioni:
Anna Staropoli (coordinamento scientifico) cell. 347.466.71.41 - anna.staropoli@istitutoarrupe.it
Loredana Brigante (addetta stampa)
eventi@istitutoarrupe.it
Antonella Brucato (segreteria)
Tel. 091.626.97.44 – 091.730.90.41
segreteria@istitutoarrupe.it

Testimoniare la speranza con l'educazione

Il Laboratorio pedagogico della diocesi di Palermo propone il primo incontro del suo quinto anno di attività. Martedì 16 novembre 2010 alle ore 17,30, nella sala teatro del CEI in via P. Mattarella, 38 a Palermo, la dr.ssa Paola Bignardi presenta il tema "L'educatore come testimone di speranza". L'incontro, promosso da un gruppo di realtà educative di ispirazione ecclesiale, è rivolto a tutti gli educatori impegnati sui vari fronti dell'educazione.

giovedì 4 novembre 2010

Alla vigilia della Conferenza nazionale della Famiglia

Tutto pronto per la Conferenza nazionale della famiglia (Milano, 8-10 novembre). Roberto Marino, capo dipartimento per le Politiche della famiglia: "Domani verranno pubblicati sul sito dedicato all’evento i primi documenti sviluppati dall’Osservatorio nazionale tra cui anche un primo schema di piano nazionale". I temi: "C’è la necessità di tornare su alcune questioni irrisolte, altre che invece nel frattempo si sono aggravate anche in relazione alla crisi e a una politica di tagli più evidenti negli ultimi anni". Promosso il “fattore famiglia” proposto dal Forum famiglie: “Troverà di sicuro ampio consenso”. Oltre 1.600 gli iscritti ad oggi.

Tratto da Redattore Sociale

Dall'ANSA Sicilia due notizie su cui riflettere

Centro studi Cgil: 40,3% siciliani vicino soglia poverta'
In Sicilia coinvolte 480 mila famiglie
(ANSA) - PALERMO, 4 NOV - Il 40,3% della popolazione siciliana ha un reddito talmente basso da potere essere considerato povero o prossimo alla poverta'. La Sicilia, inoltre, si presenta oggi come una delle regioni italiane, tutte del Mezzogiorno, con grandi disuguaglianze nella distribuzione del reddito. L'analisi e' del Cerdfos, il centro studi della Cgil siciliana. L'indagine rivela che su 2.700.000 famiglie in Italia che si trovano nella soglia della poverta' relativa, il 18% pari a 480 mila famiglie, sono in Sicilia.

Poverta': 1200 indigenti a tavole mense sociali Palermo
Fenomeno fuori da statistiche; in 15 mila prendono pacco spesa
(ANSA) - PALERMO, 4 NOV - A Palermo almeno 1200 persone al giorno siedono alle tavole di una delle mense dove ricevono un pasto caldo, assistenza e ospitalita'. Di loro non c'e' traccia nelle statistiche: ''Manca una stima precisa e i dati ufficiali non sono disponibili'' spiegano dalla Caritas. Tra gli indigenti vi e' anche una parte di cosiddetti ''nuovi poveri'': ci sono molti immigrati, ma anche giovani con storie difficili alle spalle e senza un lavoro regolare, cinquantenni disoccupati con famiglie a carico.

martedì 2 novembre 2010

Nuovo Piano nazionale contro le droghe

Il Consiglio dei Ministri ha varato il nuovo il Piano di azione nazionale sulle droghe (Pan), un piano definito “innovativo e completo da un punto di vista strategico”.
Presentato dal Sottosegretario Giovanardi, il Piano su fonda sui seguenti punti principali.
Innanzitutto il Piano deriva dalle indicazioni europee e delle Nazioni Unite in materia, adattandole alla realtà italiana e chiedendo ad ogni singola Regione e Provincia Autonoma di prendere in considerazione tali linee, declinandole (in piena e totale autonomia) al fine di renderle effettive e concrete.
Il Piano di azione nazionale, si afferma, è supportato da un “poderoso piano di progetti, già finanziati, concreti e molto articolati, al fine di trasformare gli intenti in attività reali nei cinque ampi di interventi prioritari: la prevenzione selettiva, la cura e la prevenzione delle patologie correlate, la riabilitazione e il reinserimento lavorativo delle persone tossicodipendenti (punto principale e portante di tutto il piano), la tempestiva e precoce osservazione del fenomeno, compresa la valutazione costante dei risultati dei trattamenti, il contrasto del traffico e dello spaccio, ma contemporaneamente la riformulazione e il riadattamento della legislazione per renderla più adatta alle odierne esigenze e problematiche”.
In merito alla prevenzione, si è sottolinea il fatto che debba essere il più precoce possibile, “attivando interventi specifici fin dalle scuole elementari”. Un'altra importante indicazione è la necessità della scoperta precoce da parte dei genitori dell'uso di sostanze da parte dei figli, con tecniche di drug test professionali evitando il "fai da te". Valorizzando l'approccio educativo sia nella famiglia che nella scuola.
Sulla cura, in particolare, si sottolinea la necessità di studiare ed attivare un vera e profonda riforma dei servizi (sia pubblici che del privato sociale), evitando quindi la possibile cronicizzazione delle persone in trattamento e riqualificando l'intera rete dell'offerta, senza pregiudizi rispetto a tutte le terapie e trattamenti che “sarà necessario vengano costantemente valutate nella loro efficacia e selezionate sulla base di evidenze scientifiche”.
Riabilitazione e reinserimento: “Questo è il pilastro centrale e portante del piano, a sottolineare il fatto che si ritiene possibile e fondamentale recuperare sempre e totalmente la persona tossicodipendente e reinserirla a pieno titolo nella società”. Per fare questo il Pan propone varie soluzioni concrete che prevedono l'attivazione di vere e proprie unità dedicate al solo reinserimento.
Altri spunti e novità in relazione al Piano di azione nazionale contro le droghe, varato dal Consiglio dei Ministri.
Sul monitoraggio e valutazione dei fenomeni legati alla tossicodipendenza, si evidenzia che “sono attivi, e verranno sempre più incentivati, i sistemi di allerta nazionali per contrastare l'introduzione di nuove droghe sul mercato. Lotta agli smart shop e al traffico di sostanze via internet. Sistemi avanzati di monitoraggio dei consumi attraverso il controllo dei metabolici nelle acque reflue e nell'aria. Attivazione di un sistema informativo (Sind) che permetterà una lettura più tempestiva delle variazione del fenomeno. Introduzione, come criterio di finanziabilità degli interventi, della presenza di sistemi di valutazione dei risultati e dell'efficacia degli interventi, nei servizi e nelle comunità”.
Sui temi di legislazione e contrasto, molte le novità. In particolare la possibilità di iniziare un percorso di riadattamento della normativa di settore. “La revisione funzionale dell'art. 75 DPR 309/90 e la possibilità di incentivare l'accesso al Sert in alternativa alla sanzione amministrativa, un piano per aumentare l'uscita dal carcere delle persone tossicodipendenti (art. 94) verso le comunità terapeutiche e i trattamenti ambulatoriali condizionati e strettamente monitorati. Lo studio di una nuova norma che permetta addirittura di evitare l'entrata in carcere mediante l'accettazione di una alternativa terapeutica presso le comunità. L'incentivazione dei controlli stradali anche per l'uso di sostanze stupefacenti e non solo per l'alcol”.
Esistono, infine, una serie di "azioni trasversali" che incentivano soprattutto la ricerca nel campo delle neuroscienze, la formazione degli operatori e il coordinamento tra tutte le forze in campo nonché i rapporti internazionali.
In generale, si tratta di “un insieme di soluzioni e indicazioni strategiche che compongono un approccio bilanciato, equilibrato tra azioni di prevenzione, cura e contrasto. Un insieme molto articolato – si evidenzia -, che le Regioni potranno declinare secondo la loro autonomia decisionale, ma sempre tenendo conto che l'azione sarà tanto più efficace a livello nazionale quanto più sapremo coordinare e cooperare in un unico sforzo contro l'uso di tutte le droghe”. Il Pan verrà ora inviato in conferenza Stato Regioni.

Tratto da Redattore Sociale