La Giuria di Qualità - composta da Carlo Verdone, attore e regista; Isabella Aguilar, sceneggiatrice; Antonio Polito, direttore Corriere del Mezzogiorno; Luca Mattiucci, Corriere della Sera; Carlo Borgomeo, presidente Fondazione CON IL SUD - ha individuato le storie e i video vincitori del contest “Una storia con il Sud”.
Il contest è stato promosso dalla Fondazione CON IL SUD con l’obiettivo di promuovere, diffondere e far conoscere le buone pratiche avviate al Sud, con una modalità sperimentale: facendo incontrare chi “conosce bene” le storie (associazioni e organizzazioni non profit), con chi le può “raccontare bene” (videomaker), attraverso video di 3 minuti.
All’iniziativa hanno partecipato 113 filmati, realizzati da videomaker e filmaker, e 200 storie di partecipazione, impegno civile e riscatto sociale proposte da associazioni e organizzazioni non profit meridionali come “soggetti” per i video.
VIDEO SELEZIONATI
1° classificato: LISCA BIANCA (video di: Enrico Montalbano – Storia di: Associazione Apriti Cuore Onlus, Palermo). Una storia di inclusione sociale. I protagonisti sono giovani del circuito penale, ragazzi a rischio esclusione e ospiti di una comunità terapeutica che, a Palermo, lavorano insieme per restaurare una barca a vela, Lisca Bianca. Un’occasione formativa e di riscatto, a livello professionale ma soprattutto sociale e umano.
2° classificato: IO CI PROVO (video di: Mattia Epifani – Storia di: Associazione Factory Compagnia Transadriatica, Lecce ). Il video racconta la storia del laboratorio teatrale rivolto ai detenuti della sezione maschile della Casa circondariale Borgo S. Nicola di Lecce. Un percorso per condividere emozioni, creare occasioni di socializzazione, promuovere il cambiamento.
3° classificato: VICO ESCLAMATIVO (autore: Efisio Scanu – Storia di: Cooperativa Sociale La Paranza). E’ il racconto della vita che si svolge nei vicoli del Rione Sanità, a Napoli. E’ la storia della sua gente, che ne vive quotidianamente le contraddizioni ma anche il riscatto sociale reso possibile dalle “energie buone” del territorio.
Agli autori dei tre video andranno i seguenti riconoscimenti: 4.000 euro al primo, 2.500 euro al secondo, 1.500 euro al terzo classificato.
STORIE SELEZIONATE
Brindisi: ASSOCIAZIONE MIGRANTES, una storia di sport e integrazione
Napoli: COOPERATIVA SOCIALE GIANCARLO SIANI; la storia di Radio Siani, web radio della legalità, anticamorra e denuncia sociale
Cagliari: ASSOCIAZIONE IS MASCAREDDAS, la storia di una “diversa fabbrica”, con un fine importante, la cultura
Palermo: ASSOCIAZIONE VOLTA LA CARTA ONLUS, la storia di come sia possibile per ragazzi con disabilità psichica vivere a pieno la propria città, anche nel divertimento notturno
Foggia: ASSOCIAZIONE AVVOCATO DI STRADA, storia di diritti nel Ghetto di Rignano, uno dei regni del caporalato
Le organizzazioni non profit che hanno proposto le 5 storie selezionate riceveranno un contributo di 1.500 euro ciascuna.
Sono state tantissime le preferenze espresse sul web, attraverso il “mi piace” di facebook a storie e video partecipanti, raggiungendo complessivamente oltre 100.000 preferenze in meno di 15 giorni.
Le storie più apprezzate sono state quelle della Cooperativa Sociale Il Germoglio di Avellino (2.681 preferenze) e dell’Associazione Nova Vita di Lecce (2.237 preferenze). Anche i relativi video-racconti hanno raccolto il maggior numero di “mi piace” sul web: “Baseball&Social” (video di Stefano Fattizzo, storia dell’Associazione Nova Vita, 9.524 preferenze) e “Galeotto – il carcere vero” (video di Ermanno Bonazzi, storia della Cooperativa Sociale Il Germoglio, 5.540 preferenze).
Considerati questi risultati e in via eccezionale, la Fondazione CON IL SUD ha deciso di riconoscere un contributo di 500 euro ad entrambe le organizzazioni non profit.
“Innanzitutto vogliamo ringraziare tutti i partecipanti all’iniziativa – dichiara Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD - siamo molto soddisfatti del successo dell’esperimento, per tanti motivi. Ne segnalo in particolare due. La grande voglia, direi quasi la necessità, espressa dalle tante associazioni che operano nelle regioni meridionali di raccontare e far sapere a tutti che esiste un pezzo di Italia e di Sud che è protagonista di un formidabile processo di riscatto, spesso silenzioso, portato avanti con coraggio e determinazione, costruendo reti e alleanze nel territorio. La seconda è che abbiamo scoperto, anche se un po’ lo speravamo, come queste buone pratiche siano felicemente contagiose, conquistando la stima e il calore dei videomaker e delle tante persone comuni, soprattutto giovani, che sul web hanno già visto e dato la propria preferenza a storie e video”.
Al di là dei compensi di natura economica, potranno esserci ulteriori e importanti riconoscimenti di tipo promozionale, grazie ai partner dell'iniziativa e non solo.
L’iniziativa ha il patrocinio della Fondazione Alberto Sordi per i Giovani e la collaborazione di: ANEM – Associazione Nazionale Esercenti Multiplex; TG1 Fa la cosa giusta; Corriere.it; Premio L’anello debole – Capodarco Corto Film Festival; LPM – Live Performers Meeting; Shoot4Change; CRESM – Centro ricerche economiche e sociali per il meridione.
TUTTI I VIDEO E LE STORIE SONO VISIBILI SU www.esperienzeconilsud.it/unastoriaconilsud
@ConilSud #unastoriaconilsud
giovedì 31 luglio 2014
Il Comune di Palermo avvia una convenzione con il volontariato cittadino
Dal Giornale di Sicilia del 31 luglio 2014 la notizia della convenzione messa a punto dal Comune di Palermo per usufruire dell'apporto del volontariato per alcuni aspetti della vita cittadina (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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giovedì 24 luglio 2014
Impresa sociale, due moduli formativi per chi ci vuole provare
La cooperativa sociale Al Revés, in collaborazione con Consorzio ARCA, Università degli Studi di Palermo, UniCredit,Comitato AddioPizzo, AddioPizzo Travel, Consorzio Ulisse, Libera, Università LUMSA, Cesvop, Consorzio Il Nodo, U.R.P.S. e Enterprise Europe Network, avvio dei moduli formativi relativi all'iniziativa didattica «Fare Impresa Sociale – Social Enterpreise Building / Percorsi strategici e modelli operativi».
1° Modulo: 18 / 19 / 20 settembre 2014
2° Modulo: 16 / 17 / 18 ottobre 2014
Imprenditori sociali, esperti di livello nazionale, docenti universitari ed esponenti del mondo del volontariato, della formazione e della finanza daranno un contributo informativo e tecnico di alto livello, fornendo strumenti operativi su come è possibile sviluppare l'imprenditoria sociale in una logica di autoimprenditorialità, secondo una prospettiva tesa a valorizzare percorsi di vita e di rivalutazione sociale come motori di un mercato del lavoro attento ai bisogni del territorio ed al benessere collettivo.
Le attività didattiche si svolgeranno presso il Consorzio ARCA dell' Università di Palermo, in Viale delle Scienze, Edificio 16 - 90128 Palermo.
La frequenza ai moduli formativi è idonea a conferire un attestato di partecipazione del valore di 3 crediti ECTS. È stato richiesto all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali il riconoscimento dei crediti formativi di cui alla delibera n. 064 del 30 luglio 2010.
PROGRAMMA
MODULO DI ISCRIZIONE
1° Modulo: 18 / 19 / 20 settembre 2014
2° Modulo: 16 / 17 / 18 ottobre 2014
Imprenditori sociali, esperti di livello nazionale, docenti universitari ed esponenti del mondo del volontariato, della formazione e della finanza daranno un contributo informativo e tecnico di alto livello, fornendo strumenti operativi su come è possibile sviluppare l'imprenditoria sociale in una logica di autoimprenditorialità, secondo una prospettiva tesa a valorizzare percorsi di vita e di rivalutazione sociale come motori di un mercato del lavoro attento ai bisogni del territorio ed al benessere collettivo.
Le attività didattiche si svolgeranno presso il Consorzio ARCA dell' Università di Palermo, in Viale delle Scienze, Edificio 16 - 90128 Palermo.
La frequenza ai moduli formativi è idonea a conferire un attestato di partecipazione del valore di 3 crediti ECTS. È stato richiesto all'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali il riconoscimento dei crediti formativi di cui alla delibera n. 064 del 30 luglio 2010.
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mercoledì 23 luglio 2014
Summer school 2014 della Fortes
La Fondazione Scuola di Alta Formazione per il Terzo Settore
propone anche quest'anno la sua Summer School dal 3 al 6 settembre 2014
(iscrizioni entro 22 agosto), per i dettagli clicca qui
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Ecco quanto vale in Italia il lavoro volontario
Istat, CSVnet e FVP lanciano i dati della prima sperimentazione italiana del Manuale ILO sul lavoro volontario. 6,63 milioni di volontari stimati operativi, di cui 4,14 attivi in organizzazioni.
Il Nord Italia che segna il record di tasso di volontariato (16%) e il Sud che ne ha uno più basso (8,6%). La prima quantificazione del lavoro volontario è stata pubblicata oggi da Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione con la diffusione del report "Attività gratuite a beneficio di altri" e svela per tutti i numeri del fenomeno volontario in Italia, tratteggiandone le caratteristiche. Come quella che vuole una percentuale molto più alta di volontari fra chi ha conseguito un titolo di studio più alto come la laurea (22,1%) e inferiore fra chi ha la licenza elementare (6,1%). Così come racconta di un volontariato sempre più appannaggio di chi ha situazioni occupazionali stabili (14,8%) e chi vive in famiglie agiate (23,4%). Il report evidenzia anche il ruolo fondamentale di donne e anziani nelle attività di aiuto non organizzate e quantifica in 19 il monte ore (calcolate su quattro settimane) che in media gli italiani svolgono in volontariato. Coincidono, se quantificate con il criterio del monte ore lavorativo, con circa 875.000 unità occupate a tempo pieno.
"Grazie a questa indagine siamo in grado di meglio conoscere i ‘profili’ di quei milioni di cittadini che ogni giorno spendono gratuitamente il loro tempo per gli altri - afferma Stefano Tabò, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.
Il fatto che 4 milioni di questi preferiscano impegnarsi in organizzazioni strutturate dimostra come il volontariato sia ormai un fenomeno maturo e radicato in tutto il paese. Una realtà che il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato contribuisce a valorizzare con competenze e professionalità diffuse e capillari. La possibilità di equiparare i dati agli standard internazionali non può che accrescere il valore della ricerca, primo frutto di una intelligente collaborazione con Istat e Fondazione Volontariato e Partecipazione”.
"La quantificazione del lavoro volontario in Italia - commenta il presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione Alessandro Bianchini - è una sperimentazione di grande rilievo perché fornisce dei numeri che fanno comprendere più a fondo cosa rappresenti oggi in Italia il volontariato e quali sono i suoi tratti distintivi, senza togliere importanza al valore dell'aspetto umano e relazionale del volontariato stesso. Abbiamo partecipato alla sperimentazione dando il nostro contributo scientifico perché crediamo che possa rappresentare un utile strumento di analisi, approfondimento e discussione per tutti i soggetti che a più livelli operano nell'attività volontaria, dalle reti del volontariato ai decisori pubblici".
La rilevazione sul lavoro volontario è stata fatta nel contesto dell'indagine multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" del 2013 che ha ospitato un modulo di approfondimento per implementare il manuale OIL sulla misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario. Si tratta della prima rilevazione sul lavoro volontario armonizzata agli standard internazionali. Nel report si fa riferimento ad un'accezione ampia di volontariato, non legata solo alla partecipazione ad un'organizzazione del terzo settore, ma anche in comitati, movimenti, gruppi informali e altro.
LA SINTESI COMPLETA DEI DATI
IL LANCIO DI REDATTORE SOCIALE DEDICATO ALLA NOTIZIA
Il Nord Italia che segna il record di tasso di volontariato (16%) e il Sud che ne ha uno più basso (8,6%). La prima quantificazione del lavoro volontario è stata pubblicata oggi da Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione con la diffusione del report "Attività gratuite a beneficio di altri" e svela per tutti i numeri del fenomeno volontario in Italia, tratteggiandone le caratteristiche. Come quella che vuole una percentuale molto più alta di volontari fra chi ha conseguito un titolo di studio più alto come la laurea (22,1%) e inferiore fra chi ha la licenza elementare (6,1%). Così come racconta di un volontariato sempre più appannaggio di chi ha situazioni occupazionali stabili (14,8%) e chi vive in famiglie agiate (23,4%). Il report evidenzia anche il ruolo fondamentale di donne e anziani nelle attività di aiuto non organizzate e quantifica in 19 il monte ore (calcolate su quattro settimane) che in media gli italiani svolgono in volontariato. Coincidono, se quantificate con il criterio del monte ore lavorativo, con circa 875.000 unità occupate a tempo pieno.
"Grazie a questa indagine siamo in grado di meglio conoscere i ‘profili’ di quei milioni di cittadini che ogni giorno spendono gratuitamente il loro tempo per gli altri - afferma Stefano Tabò, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.
Il fatto che 4 milioni di questi preferiscano impegnarsi in organizzazioni strutturate dimostra come il volontariato sia ormai un fenomeno maturo e radicato in tutto il paese. Una realtà che il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato contribuisce a valorizzare con competenze e professionalità diffuse e capillari. La possibilità di equiparare i dati agli standard internazionali non può che accrescere il valore della ricerca, primo frutto di una intelligente collaborazione con Istat e Fondazione Volontariato e Partecipazione”.
"La quantificazione del lavoro volontario in Italia - commenta il presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione Alessandro Bianchini - è una sperimentazione di grande rilievo perché fornisce dei numeri che fanno comprendere più a fondo cosa rappresenti oggi in Italia il volontariato e quali sono i suoi tratti distintivi, senza togliere importanza al valore dell'aspetto umano e relazionale del volontariato stesso. Abbiamo partecipato alla sperimentazione dando il nostro contributo scientifico perché crediamo che possa rappresentare un utile strumento di analisi, approfondimento e discussione per tutti i soggetti che a più livelli operano nell'attività volontaria, dalle reti del volontariato ai decisori pubblici".
La rilevazione sul lavoro volontario è stata fatta nel contesto dell'indagine multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" del 2013 che ha ospitato un modulo di approfondimento per implementare il manuale OIL sulla misurazione del valore economico e sociale del lavoro volontario. Si tratta della prima rilevazione sul lavoro volontario armonizzata agli standard internazionali. Nel report si fa riferimento ad un'accezione ampia di volontariato, non legata solo alla partecipazione ad un'organizzazione del terzo settore, ma anche in comitati, movimenti, gruppi informali e altro.
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venerdì 11 luglio 2014
Riforma del Terzo Settore. Il commento di Stefano Tabò, presidente di CSVnet
“Avevamo già apprezzato la scelta del Governo di riferirsi ai Centri di Servizio per il Volontariato come “sistema”, diffuso e radicato nell’intero Paese. Il Ddl per la riforma del Terzo Settore conferma questa impostazione, così come la determinazione a “promuoverli” dopo una “revisione” che faccia tesoro dei primi quindici anni di attività” è il commento di Stefano Tabò, presidente di CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – all’indomani dell’approvazione del Disegno di legge delega per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Apprezziamo il disegno, che ci impegna in prima persona ed apre ad interessanti prospettive.Il Ddl, però, va oltre quanto già previsto dalle Linee guida che l’hanno preceduto e introduce la previsione del “riordino delle modalità di riconoscimento e di controllo” dei Centri di Servizio stessi.
Cogliamo la stretta connessione tra questa previsione e l’invito, espresso formalmente da CSVnet, affinché si vada a superare l’impostazione sperimentale - dubitativa che inevitabilmente ha caratterizzato il legislatore degli anni ’90.
Vogliamo pensare che, realmente, siamo alla vigilia di una convinta valorizzazione delle attitudini e delle competenze dei Centri di Servizio a favore della promozione del Volontariato, nel contesto della più ampia riforma del Terzo Settore che mira “ad applicare il principio di sussidiarietà, a sostenere la libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione civile, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona”.
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Riforma del Terzo settore, arriva la legge delega
Dopo le Linee guida su cui poter dare il proprio contributo, arriva la Delega al Governo per la Riforma del Terzo settore. Si tratta dell'atto che avvia l'iter parlamentare della Riforma che, dopo il dibattito in aula, passerà nelle mani del Governo. Qui sotto il testo del comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui si descrive nel dettaglio i contenuti della legge-delega.
Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale - disegno di legge
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Il testo del disegno di legge attribuisce al Governo la delega ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delega, uno o più decreti legislativi recanti il riordino e la revisione organica della disciplina degli enti privati del Terzo settore e delle attività che promuovono e realizzano finalità solidaristiche e di interesse generale, anche attraverso la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale in attuazione del principio di sussidiarietà, al fine di sostenere la libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune, elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione civile, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando al contempo il potenziale di crescita ed occupazione del settore.
Nello specifico, i decreti attuativi dovranno disciplinare la costituzione, le forme organizzative e di amministrazione e le funzioni degli enti privati che, con finalità ideale e senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, di valorizzazione della partecipazione e di solidarietà sociale, ovvero producono o scambiano beni o servizi di utilità sociale, anche attraverso forme di mutualità con fini di coesione sociale.
Di seguito i principi e criteri direttivi generali. I decreti legislativi dovranno:
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Il testo del disegno di legge attribuisce al Governo la delega ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di delega, uno o più decreti legislativi recanti il riordino e la revisione organica della disciplina degli enti privati del Terzo settore e delle attività che promuovono e realizzano finalità solidaristiche e di interesse generale, anche attraverso la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale in attuazione del principio di sussidiarietà, al fine di sostenere la libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune, elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione civile, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando al contempo il potenziale di crescita ed occupazione del settore.
Nello specifico, i decreti attuativi dovranno disciplinare la costituzione, le forme organizzative e di amministrazione e le funzioni degli enti privati che, con finalità ideale e senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, di valorizzazione della partecipazione e di solidarietà sociale, ovvero producono o scambiano beni o servizi di utilità sociale, anche attraverso forme di mutualità con fini di coesione sociale.
Di seguito i principi e criteri direttivi generali. I decreti legislativi dovranno:
- riconoscere e garantire il più ampio esercizio del diritto di associazione e il valore delle formazioni sociali liberamente costituite quale strumento di promozione e di attuazione dei principi di partecipazione, solidarietà, sussidiarietà e pluralismo.
- riconoscere e favorire l’iniziativa economica privata, svolta senza finalità lucrative, diretta a realizzare in via principale la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale o d’interesse generale;
- individuare le finalità non lucrative e le attività solidaristiche e di interesse generale che caratterizzano gli enti del Terzo settore;
- riorganizzare e semplificare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica;
- definire forme e modalità di organizzazione e amministrazione degli enti ispirate ai principi di democrazia, uguaglianza, pari opportunità, partecipazione degli associati e dei lavoratori e trasparenza, nonché ai princìpi di efficienza, di correttezza e di economicità della gestione degli enti;
- prevedere il divieto di distribuzione, anche in forma indiretta, degli utili e del patrimonio dell’ente, anche in caso di scioglimento del vincolo associativo e di estinzione;
- definire criteri e vincoli di strumentalità dell’attività d’impresa rispetto alla realizzazione degli scopi istituzionali e introdurre un regime di contabilità separata finalizzato a distinguere la gestione istituzionale da quella imprenditoriale;
- individuare specifiche modalità di verifica e controllo dell’attività svolta;
- disciplinare le modalità e i criteri dell’attività volontaria degli aderenti, nonché i limiti e gli obblighi di pubblicità relativi agli emolumenti e ai compensi;
- riorganizzare il sistema di registrazione degli enti attraverso la previsione di un registro unico del Terzo settore;
Per quanto riguarda l’Attività di volontariato e di promozione sociale i decreti legislativi dovranno prevedere:
- armonizzazione delle diverse discipline vigenti in materia;
- promozione della cultura del volontariato tra i giovani e valorizzazione delle reti associative di secondo livello e delle diverse esperienze di volontariato;
- revisione e promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato e riordino delle modalità di riconoscimento e di controllo degli stessi;
- revisione e razionalizzazione del sistema degli Osservatori nazionali.
Per quanto riguarda l’impresa sociale i decreti legislativi dovranno prevedere:
- revisione dell’attuale disciplina dell’attribuzione facoltativa della qualifica di impresa sociale;
- qualificazione dell’impresa sociale quale impresa privata a finalità d’interesse generale avente come proprio obiettivo primario il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili, realizzati mediante la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale, anche attraverso l’adozione di modelli di gestione responsabili e idonei ad assicurare il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti;
- ampliamento dei settori di attività di utilità sociale e individuazione dei limiti di compatibilità con lo svolgimento di attività commerciali diverse da quelle di utilità sociale;
- previsione di forme di remunerazione del capitale sociale e di ripartizione di utili nel rispetto di condizioni e limiti prefissati;
- razionalizzazione delle categorie di lavoratori svantaggiati tenendo conto delle nuove forme di esclusione sociale;
- disciplina delle modalità di attribuzione della qualifica di impresa sociale alle cooperative sociali e ai loro consorzi;
- possibilità per le imprese private con finalità lucrative e per le amministrazioni pubbliche di assumere cariche sociali negli organi di amministrazione delle imprese sociali, salvo il divieto di assumerne la direzione e il controllo;
- coordinamento della disciplina dell’impresa sociale con il regime delle attività d’impresa svolte dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Per quanto riguarda il Servizio civile universale il disegno di legge delega prevede che i decreti legislativi vadano nella direzione di:
- istituire un servizio civile universale finalizzato alla difesa non armata attraverso modalità rivolte a promuovere attività di solidarietà, inclusione sociale, cittadinanza attiva, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della nazione, sviluppo della cultura dell’innovazione e della legalità nonché a realizzare una effettiva cittadinanza europea e a favorire la pace tra i popoli;
- prevedere un meccanismo di programmazione, di norma triennale, dei contingenti di giovani di età compresa tra 18 e 28 anni, anche cittadini dell’Unione europea e soggetti ad essi equiparati ovvero stranieri regolarmente soggiornanti o partecipanti ad un programma di volontariato, che possono essere ammessi al servizio civile universale e di procedure di selezione ed avvio dei giovani improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione;
- definire lo status giuridico dei giovani ammessi al servizio civile universale, prevedendo l’instaurazione di uno specifico rapporto di servizio civile non assimilabile al rapporto di lavoro;
- coinvolgere gli enti territoriali e gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro;
- prevedere criteri e modalità di accreditamento degli enti di servizio civile universale;
- prevedere un limite di durata del servizio civile universale che contemperi le finalità del servizio con le esigenze di vita e di lavoro dei giovani coinvolti e della possibilità che il servizio sia prestato, in parte, in uno dei paesi dell’Unione europea, nonché, per iniziative riconducibili alla promozione della pace e alla cooperazione allo sviluppo, anche nei paesi al di fuori dell’Unione europea;
- riconoscere e valorizzare le competenze acquisite durante l’espletamento del servizio civile universale in funzione del loro utilizzo nei percorsi di istruzione e in ambito lavorativo.
Infine sono previste norme che disciplinino le misure agevolative e di sostegno economico in favore degli enti del Terzo settore. In tal senso i decreti legislativo dovranno:
- introdurre un regime di tassazione agevolativo che tenga conto delle finalità solidaristiche e di utilità sociale dell’ente;
- razionalizzare e semplificare il regime di deducibilità e detraibilità dal reddito delle persone fisiche e giuridiche delle erogazioni liberali, in denaro e in natura, disposte in favore degli enti del Terzo settore;
- rivedere e stabilizzare l’istituto della destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti in favore degli enti del Terzo settore. E’ prevista l’introduzione di obblighi di pubblicità delle risorse ad essi destinati.
- prevedere per le imprese sociali: la possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali on line, in analogia a quanto previsto per le start-up innovative; misure fiscali agevolative, volte anche a favorire gli investimenti di capitale; l’istituzione di un apposito fondo rotativo destinato a finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali;
- promuovere l’assegnazione in loro favore degli immobili pubblici inutilizzati, nonché, tenuto conto della disciplina in materia, dei beni immobili e mobili confiscati alla criminalità organizzata, secondo criteri di semplificazione e di economicità, anche al fine di valorizzare in modo adeguato i beni culturali e ambientali.
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martedì 8 luglio 2014
Oltre l'emergenza: un aiuto concreto alle donne vittime di violenza di genere
Il 9 luglio 2014 dalle ore 9 alle 17,30 ai Cantieri Culturali alla Zisa, Sala De Seta, in via Paolo Gili, 4 a Palermo si svolge il convegno "Oltre l'emergenza: un aiuto concreto alle donne vittime di violenza di genere. 15 anni di esperienza" organizzato dal Comune di Palermo - Assessorato alla Cittadinanza sociale con Le Onde Onlus e la Rete antiviolenza della città di Palermo nell’ambito del progetto A.S.T.R.A. Accoglienza Specializzata in reTe e peRcorsi di Autonomia per le donne (Progetto realizzato con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri).
In collaborazione con ANCI Sicilia - D.i.Re Donne in rete contro la violenza - Città di Palermo, Assessorato alla Cultura - Cantieri Culturali alla Zisa Le Onde Onlus – Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini Palermo.
Verrà presentato alla città, agli operatori ed alle operatrici il sistema integrato di aiuto concreto alle donne e ai minori della città di Palermo che si è strutturato in 15 anni di esperienza di lavoro di rete.
Verrà illustrata la mappa elaborata per evidenziare il percorso per le donne che chiedono aiuto, considerando tutti i punti di accesso alla Rete e i nodi di rete coinvolti nel percorso di uscita dalla violenza, sia in emergenza/urgenza, sia nella fase delicata del progetto individuale o familiare. Una mappa delle connessioni sostenuta da procedure interne agli enti e integrate tra loro.
Si darà conto anche dei risultati del progetto A.S.T.R.A. e delle collaborazioni avviate a livello nazionale o regionale in materia.
La giornata è un’immagine multidimensionale che si “ferma” per rendere visibile le proprie connessioni e gli strumenti disponibili alle donne che soffrono violenza ed ai/alle loro figli/e.
Il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo offrirà un intervallo musicale.
È gradito l’invio della Scheda di preiscrizione.
Si rilascia attestato di partecipazione.
PER INFORMAZIONI E CONTATTI
LE ONDE - ONLUS
Tel. Fax 0039.091327973 - COMUNE DI PALERMO
Assessorato cittadinanza Sociale
Tel.091585160 / e-mail info@leonde.org
COMUNE DI PALERMO
Assessorato cittadinanza Sociale
Tel. 091585160 / e-mail assessoratoattivitasociali@comune.palermo.it
PROGRAMMA
SCHEDA PREISCRIZIONE
In collaborazione con ANCI Sicilia - D.i.Re Donne in rete contro la violenza - Città di Palermo, Assessorato alla Cultura - Cantieri Culturali alla Zisa Le Onde Onlus – Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini Palermo.
Verrà presentato alla città, agli operatori ed alle operatrici il sistema integrato di aiuto concreto alle donne e ai minori della città di Palermo che si è strutturato in 15 anni di esperienza di lavoro di rete.
Verrà illustrata la mappa elaborata per evidenziare il percorso per le donne che chiedono aiuto, considerando tutti i punti di accesso alla Rete e i nodi di rete coinvolti nel percorso di uscita dalla violenza, sia in emergenza/urgenza, sia nella fase delicata del progetto individuale o familiare. Una mappa delle connessioni sostenuta da procedure interne agli enti e integrate tra loro.
Si darà conto anche dei risultati del progetto A.S.T.R.A. e delle collaborazioni avviate a livello nazionale o regionale in materia.
La giornata è un’immagine multidimensionale che si “ferma” per rendere visibile le proprie connessioni e gli strumenti disponibili alle donne che soffrono violenza ed ai/alle loro figli/e.
Il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo offrirà un intervallo musicale.
È gradito l’invio della Scheda di preiscrizione.
Si rilascia attestato di partecipazione.
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LE ONDE - ONLUS
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lunedì 7 luglio 2014
Singing my Lord, concerto per una raccolta fondi a Palermo
Il 10 luglio 2014 presso l'ex Deposito di locomotive Sant'Erasmo (Museo del Mare) alle ore 21, un concerto per stimolare l'attenzione sul problema del disagio psichico, raccogliendo fondi per l'associazione Volta la Carta Onlus di Palermo che se ne occupa già da 10 anni.
Per chi fosse interessato, gli inviti si possono chiedere - con un'offerta minima di €10 - al numero 3403980507, oppure si possono ritirare il giorno del concerto dalle ore 20 nella sede del Concerto.
Per chi fosse interessato, gli inviti si possono chiedere - con un'offerta minima di €10 - al numero 3403980507, oppure si possono ritirare il giorno del concerto dalle ore 20 nella sede del Concerto.
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giovedì 3 luglio 2014
Nuovo presidente e rinnovo del consiglio direttivo al CSV Etneo
Salvo Raffa, nuovo presidente del CSV Etneo |
Alle elezioni hanno partecipato quasi 200 associazioni delle quattro province servite dal Csve: Catania, Enna, Ragusa e Siracusa.
L’assemblea era stata aperta dai saluti di Don Salvo Cubito, parroco della Resurrezione del Signore, e dall’assessore del Comune di Catania con delega a Librino, Rosario D’Agata: «L’amministrazione è impegnata per questo quartiere ed è positivo che le associazioni di volontariato siano coprotagoniste di un analogo sforzo, in un’ottica di riconoscimento e sostegno reciproco», ha detto l’assessore. Presente anche il presidente del Co.Ge. (Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato per la Sicilia), Vito Puccio, che nel sottolineare il «momento fondamentale per la vita del Csve, in quanto occasione di verifica, riprogrammazione e confronto», ha prospettato «nuove e grandi sfide per il futuro del volontariato in Sicilia». Dall’assemblea è arrivato il ringraziamento ai due presidenti succedutisi in questo triennio appena concluso, Santo Carnazzo e l’uscente Ignazio Di Fazio, entrambi «risorse del volontariato che non faranno mancare il proprio contributo per la crescita delle associazioni».
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Mostra d'arte contempoarnea a Gela (CL)
Viene inaugurata il 3 luglio, alle ore 19 nel salone dei PP.
Cappuccini. La mostra è curata dal Centro di Cultura e Spiritualità
Cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela.
E' organizzata in concomitanza con la Festa di Maria SS. delle Grazie e nel 1° anniversario dell’apertura dell’U.O Hospice Terapia del Dolore, sarà aperta al pubblico fino al 13 luglio 2014.
Vengono esposte opere dei pittori Pietro Attardi, Rita Castellano, Valentina Catalano, Rocco Cuvato, Dino Lancianese, Angela Martorana, Antonio Occhipinti, Gina Pardo, Franco Passero, Giuseppe Polara, Cristina Sammartino, Tonino Scepi, Carolina Scerra, Suellen Scolaro e Pino Tuccio.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
E' organizzata in concomitanza con la Festa di Maria SS. delle Grazie e nel 1° anniversario dell’apertura dell’U.O Hospice Terapia del Dolore, sarà aperta al pubblico fino al 13 luglio 2014.
Vengono esposte opere dei pittori Pietro Attardi, Rita Castellano, Valentina Catalano, Rocco Cuvato, Dino Lancianese, Angela Martorana, Antonio Occhipinti, Gina Pardo, Franco Passero, Giuseppe Polara, Cristina Sammartino, Tonino Scepi, Carolina Scerra, Suellen Scolaro e Pino Tuccio.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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mercoledì 2 luglio 2014
FQTS 2013, uno dei cortometraggi prodotti ha vinto un premio internazionale
I corsi di Formazione dei Quadri del Terzo Settore (FQTS) hanno prodotto nel 2013 anche alcuni cortometraggi. Uno di essi ha ricevuto un riconoscimento internazionale. Ne parla il Giornale di Sicilia del 2 luglio 2014 (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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Class Action dei disabii senza assistenza domiciliare a Palermo
Un'azione legale congiunta da parte dei disabili che non ricevono più assistenza dal Comune di Palermo. Sembra questa la prospettiva che viene raccontata dal seguente articolo di Repubblica Palermo dell'1 luglio 2014 (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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martedì 1 luglio 2014
Emergenza immigrazione, l'appello dei volontari
In tutta la Sicilia l'accoglienza agli immigrati sfuggiti alla tragedia delle "carrette" del mare è orai al collasso. Qui sotto l'articolo di Repubblica Palermo dell'1 luglio 2014 che riprende l'appello di Caritas Palermo e dei volontari (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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Rinasce il Borgo di Dio
Fondato da Danilo Dolci e dai suoi collaboratori, dopo anni di abbandono rinasce il Borgo che potrà ospitare eventi e corsi di formazione all'insegna della maieutica dolciana. Qui sotto l'articolo del Giornale di Sicilia dell'1 luglio 2014 (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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