Alla segreteria del CeSVoP sono pervenute alcune comunicazioni per le quali occorre chiarire che l'iniziativa "Meeting di Studio" che si terrà a Menfi (Ag) dal 16/18 novembre p.v. non è un'iniziativa del CeSVoP, che ha concesso soltanto il proprio patrocinio gratuito. Invece, il Centro di Servizi di Palermo ha chiesto (come da comunicazione del 31/10/2012 prot. 1297) alle OdV di Protezione civile una manifestazione di interesse per un'eventuale iniziativa nel 2013 in memoria del terremoto del Belice. Pertanto, agli interessati, il CeSVoP ribadisce la necessità di una chiara indicazione d'interesse a segreteria@cesvop.org.
Altresì, per quel che riguarda il "Meeting di Studio" a Menfi (Ag) dal 16/18 novembre (vedi sotto), per le prenotazioni: menfi.assodima@gmail.com, per info: tf. 06697660214 e www.associazioneitalianadisastermanager.it
L’Associazione Nazionale Disaster Manager raccogliendo l’invito dell’ Amministrazione Comunale della città di Menfi, ha organizzato presso la struttura multifunzionale del “Centro Civico”, per i giorni 16 - 17 - e 18 novembre, un “Meeting di Studio” rivolto ai Disaster Manager, ai Volontari di protezione civile, ai tecnici degli Enti Locali ed ai rappresentanti delle Strutture Operative Nazionali
Il presente evento nasce da una “domanda” più o meno esplicita da parte di volontari di protezione civile e degli addetti del settore operanti negli enti locali e nelle strutture operative, per una formazione professionalizzante.
Oggigiorno la consapevolezza che il nostro territorio sia esposto a fenomeni calamitosi, quali terremoti, alluvioni, eruzioni, ecc. rende questa richiesta particolarmente pressante ma anche selettiva ed articolata.
Ciò di cui necessitano i territori , soprattutto alla luce della nuova normativa (legge 100/2012) , sono delle figure specializzate ed esperte dei propri territori come gli Emergency Manager.
E’ indubbio che, soprattutto per quelle realtà con scarse dotazioni organiche, il ruolo dei DiMa potrà essere di grande ausilio nell’affiancare le amministrazioni nella loro azione. Se si considera inoltre che nella nuova legge al Sindaco viene anche attribuita oltre alla direzione dei servizi in emergenza anche il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, si evince come l’impegno dei DiMa potrà diventare strategico nel favorire le scelte e le decisioni che sappiano suggerire al Sindaco come sostenere questo delicato ruolo.
Si vuole offrire così , attraverso l’incontro con esperti del settore, su temi specifici, un’esperienza essenziale per rimanere aggiornati a fronte della continua evoluzione del settore.
Queste giornate di studio hanno lo scopo di fornire un quadro sulle ultime novità e sulle tendenze nella protezione civile a tutti i livelli. Insomma, una formazione altamente qualificata offerta con una formula con costi irrisori.
A chiusura del meeting domenica 18 novembre dalle ore 11 si svolgerà inoltre una tavola rotonda sul tema: “La pianificazione di protezione civile e la L. 100/2012” che vuole essere un momento di riflessione e dibattito a partire dalle novità sulla pianificazione ma che possa abbracciare un po’ tutte le ricadute attuative nelle varie attività di protezione civile alla luce delle nuove disposizioni.
Siamo certi che la Sua partecipazione al meeting rappresenterà la più gradita legittimazione dei nostri sforzi organizzativi, protesi all’accrescimento della cultura di protezione civile nei territori siciliani, obiettivo che certamente condividiamo
Cordiali Saluti
IL PRESIDENTE
SERGIO ACHILLE
venerdì 9 novembre 2012
Chiarimento del CeSVoP a proposito del Meeting di studio a Menfi (AG) promosso dall'Associazione Disaster Manager
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Dagli anziani un richiamo forte alla politica: non siamo un peso, nevessaria una legge quadro sull'invecchiamento attivo
Si è concluso l'incontro sull'Anno europeo per l'Invecchiamento attivo svoltosi a Roma l'8 novembre e organizzato dalle tre principali organizzazioni di volontariato degli anziani (ADA, Anteas e Auser). Ecco il comunicato stampoa finale:
Si è tenuto a Roma il primo Incontro nazionale sull’Invecchiamento attivo e il rapporto fra le generazioni promosso da Auser, Anteas e Ada
Una legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo, è quanto chiedono le tre organizzazioni di anziani Auser, Anteas e Ada che l’8 novembre hanno organizzato a Roma un incontro nazionale sul tema dell’Invecchiamento attivo e del Rapporto fra generazioni. Una legge che manca e che deve essere realizzata quanto prima, per costruire nel nostro paese una società per tutte le età.
Le tre più grandi organizzazioni che muovono in tutta Italia decine di migliaia di anziani volontari e solidali, hanno voluto dare, con questa iniziativa, sostanza concreta all’Anno Europeo 2012 dedicato proprio all’Invecchiamento attivo. Un evento che rischia di concludersi nell’indifferenza generale.
Gli over 65 sono in Italia il 21% della popolazione e fra 20 anni arriveranno a più del 30%. Numeri importanti che vanno letti nel modo giusto. La popolazione italiana invecchia e la questione non ha avuto ancora una adeguata attenzione di carattere politico e sociale ed anche culturale come ha sottolineato il sottosegretario Maria Cecilia Guerra nel suo intervento. “Non si può improvvisare quando si affronta il tema dell’invecchiamento della popolazione e delle politiche di welfare, le risorse già scarse rischiano di essere spese male, come rischia di essere considerato residuale lo stesso welfare; il nostro Paese deve fare finalmente un passo avanti, ed apprestarsi ad un radicale cambiamento di tipo culturale”.
«Dobbiamo superare un concetto esclusivamente “lavoristico” dell’invecchiamento – ha sottolineato Michele Mangano presidente nazionale Auser concludendo i lavori- dopo il lavoro non deve esserci solo e comunque il lavoro, bensì un periodo in cui le persone possano riprogettare la propria vita, impegnandosi nella comunità in cui vivono.
Una legge quadro nazionale – ha proseguito Mangano - la sollecitiamo da tempo, ci auguriamo che nella prossima legislatura venga affrontata la questione per un vero e proprio riconoscimento del ruolo e della funzione delle persone anziane nell’ambito della comunità.
Moltissimi anziani si impegnano come volontari per aiutare gli altri o si spendono nell’ambito della propria comunità nella valorizzazione dei beni comuni: monumenti, musei, biblioteche, parchi che grazie agli anziani verrebbero restituiti alla fruizione della collettività altrimenti abbandonati. La legge quadro nazionale dovrebbe riconoscere attraverso crediti sociali – accesso ad attività culturali, ricreative, sportive, promosse dai Comuni e agevolazioni sul trasporto urbano - questo duplice impegno svolto gratuitamente a beneficio dell’intera comunità».
Un nuovo patto di solidarietà fra generazioni
Oggi assistiamo ad una contrapposizione molte forte fra le generazioni, tra anziani garantiti e giovani precari. Occorre superare questa banalità costruendo un nuovo patto fondato sulle reciproche opportunità, attivando giovani e anziani in progetti comuni. Una “economia sociale” di cui tutti beneficiano, fondata sul lavoro degli uni e sull’impegno degli altri.
Si è tenuto a Roma il primo Incontro nazionale sull’Invecchiamento attivo e il rapporto fra le generazioni promosso da Auser, Anteas e Ada
Una legge quadro nazionale sull’invecchiamento attivo, è quanto chiedono le tre organizzazioni di anziani Auser, Anteas e Ada che l’8 novembre hanno organizzato a Roma un incontro nazionale sul tema dell’Invecchiamento attivo e del Rapporto fra generazioni. Una legge che manca e che deve essere realizzata quanto prima, per costruire nel nostro paese una società per tutte le età.
Le tre più grandi organizzazioni che muovono in tutta Italia decine di migliaia di anziani volontari e solidali, hanno voluto dare, con questa iniziativa, sostanza concreta all’Anno Europeo 2012 dedicato proprio all’Invecchiamento attivo. Un evento che rischia di concludersi nell’indifferenza generale.
Gli over 65 sono in Italia il 21% della popolazione e fra 20 anni arriveranno a più del 30%. Numeri importanti che vanno letti nel modo giusto. La popolazione italiana invecchia e la questione non ha avuto ancora una adeguata attenzione di carattere politico e sociale ed anche culturale come ha sottolineato il sottosegretario Maria Cecilia Guerra nel suo intervento. “Non si può improvvisare quando si affronta il tema dell’invecchiamento della popolazione e delle politiche di welfare, le risorse già scarse rischiano di essere spese male, come rischia di essere considerato residuale lo stesso welfare; il nostro Paese deve fare finalmente un passo avanti, ed apprestarsi ad un radicale cambiamento di tipo culturale”.
«Dobbiamo superare un concetto esclusivamente “lavoristico” dell’invecchiamento – ha sottolineato Michele Mangano presidente nazionale Auser concludendo i lavori- dopo il lavoro non deve esserci solo e comunque il lavoro, bensì un periodo in cui le persone possano riprogettare la propria vita, impegnandosi nella comunità in cui vivono.
Una legge quadro nazionale – ha proseguito Mangano - la sollecitiamo da tempo, ci auguriamo che nella prossima legislatura venga affrontata la questione per un vero e proprio riconoscimento del ruolo e della funzione delle persone anziane nell’ambito della comunità.
Moltissimi anziani si impegnano come volontari per aiutare gli altri o si spendono nell’ambito della propria comunità nella valorizzazione dei beni comuni: monumenti, musei, biblioteche, parchi che grazie agli anziani verrebbero restituiti alla fruizione della collettività altrimenti abbandonati. La legge quadro nazionale dovrebbe riconoscere attraverso crediti sociali – accesso ad attività culturali, ricreative, sportive, promosse dai Comuni e agevolazioni sul trasporto urbano - questo duplice impegno svolto gratuitamente a beneficio dell’intera comunità».
Un nuovo patto di solidarietà fra generazioni
Oggi assistiamo ad una contrapposizione molte forte fra le generazioni, tra anziani garantiti e giovani precari. Occorre superare questa banalità costruendo un nuovo patto fondato sulle reciproche opportunità, attivando giovani e anziani in progetti comuni. Una “economia sociale” di cui tutti beneficiano, fondata sul lavoro degli uni e sull’impegno degli altri.
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