lunedì 17 novembre 2014

Finalmente tecnico-radiologa. A Palermo la prima laureata di origine africana

Globalizzazione, cittadini di un mondo senza frontiere e così via... Per cui ormai dovrebbe essere normale vedere ragazze e ragazzi italiani di origine africana laurearsi, lavorare, farsi un futuro. E invece fa ancora notizia. Uno dei tanti segnali che ci dice quanto la vera integrazione abbia ancora molta strada da fare in Italia. Qui sotto l'articolo del Giornale di Sicilia del 17 novembre che racconta la storia della prima giovane donna di origine africana che si laurea tecnico in Radiologia a Palermo (clicca sull'immagine per ingrandirla)

Giornata mondiale dei Sopravvissuti, il convegno nazionale dell'AFIPreS


I volontari dell'Associazione Famiglie Italiane Prevenzione Suicidio (AFIPreS) "Marco Saura" di Palermo, in collaborazione con il CeSVoP, organizzano per il 22 novembre 2014 a Palermo (Villa Niscemi - Sala delle Carrozze) alle ore 8,30 un convegno nazionale dedicato ai sopravvissuti al suicidio.
L’iniziativa si svolge in occasione della Giornata internazionale dei sopravvissuti che è nata con lo scopo di farli incontrare e insieme onorare e ricordare i propri cari e costruire una comunità che sia fonte e motivo di speranza.
Quest'anno la Rete progettuale Alive Italia, composta da associazioni e operatori nel campo della prevenzione del suicidio e dell'assistenza ai sopravvissuti, ha deciso di celebrare la Giornata in modo coordinato su tutto il territorio nazionale, in modo da dare una voce comune al disagio e allo stigma. Quest’ultimo, in particolare, è uno dei problemi più grandi legati all’atto estremo di togliersi la vita; è una sorta di marchio peggiorativo che rende ancora più difficile - per persone che sono state toccate da tale tragedia - riuscire a parlare e a trovare il coraggio di chiedere aiuto e in definitiva di ricominciare a vivere.
Un evento suicidario può rimanere un argomento tabù, vissuto in silenzio. E’ un fardello spesso ceduto «in eredità» ai membri più giovani della famiglia. La ferita della perdita di un caro suicidatosi può non venire mai risolta interamente, ma essere vissuta come irrimediabile, rappresentando un netto decadimento nella qualità di un'intera vita.
La «Giornata Mondiale dei Sopravvissuti al suicidio» ha, dunque, l'obiettivo di mettere a disposizione dei partecipanti uno spazio all'interno del quale poter apertamente parlare del dolore legato alla perdita in un'atmosfera di ascolto reciproco e in piena accettazione. L'auspicio è che il confronto, tra persone che vivono lo stesso dramma e sperimentano gli stessi vissuti di angoscia, dolore e senso di colpa, possa rappresentare a un tempo un'ispirazione e un incoraggiamento a creare nuovi percorsi «di guarigione» o a ripercorrere sentieri ormai abbandonati.
Ci si prefigge, inoltre, di aumentare la consapevolezza dell'importanza e della disponibilità dei servizi di supporto al lutto, come pure di cercare di dar voce e spazio a chi continua a vivere in solitudine la propria vita, sopravvivendo ad un dolore così profondo.
In concreto, l’AFIPreS “Marco Saura” auspica che, a partire dal convegno di Palermo, si possa implementare una rete nazionale di supporto al lutto, un forum nazionale per la discussione ed eventualmente la formazione di coloro che intendano fornire il loro aiuto ad altri in modo tecnicamente avanzato. All’incontro di Villa Niscemi (Sala delle Carrozze) del 22 novembre alle ore 8,30 partecipano: specialisti, docenti universitari, ricercatori, imprenditori, uomini politici, amministratori locali e sanitari, psicologi e pedagogisti, rappresentanti del volontariato e dell’industria farmaceutica. Il dettaglio nel programma qui sotto.

PROGRAMMA