«Arte come strumento di
diffusione della cultura dell’integrazione» è il titolo del progetto che la
Delegazione CeSVoP di Agrigento realizza a partire dal mese di ottobre.
Il progetto vedrà coinvolte le
associazioni di volontariato dell’agrigentino che si sono cooordinate in rete
proprio per realizzare questo percorso nei loro territori. In dettaglio si
tratta di: Associazione Alzheimer Agrigento, Gruppi Volontariato Vincenziano
(GVV) provinciale di Agrigento, GVV di Aragona, Amici dell’Anffas di Favara e
Anffas di Favara.
L’Associazione Alzheimer propone il Laboratorio «Narrazione di Storie» che è iniziato l’8 ottobre e si
conclude il 3 dicembre. Il Laboratorio si svolge ogni lunedì dalle ore 17 alle
19,30 nei locali dell’Associazione Alzheimer in via Dante, 63 e vede coinvolti
circa 20 anziani affetti da Alzheimer in attività di racconti di vecchi
aneddoti, storielle d’altri tempi e canzoni con lo scopo di mantenere viva
quella parte della memoria non intaccata dalla patologia (memoria a lungo
termine).
L’associazione GVV di Aragona ha attivato dal 24 settembre un Laboratorio di teatroterapia che si
svolge fino al 5 dicembre.
Le attività che si svolgono ogni
martedì e venerdì dalle ore 16 alle 18 nei locali del Palazzo Principe di
Aragona, sono rivolte ad un gruppo di circa 20 bambini e 10 adulti coinvolti in
un percorso di lettura animata della «Divina Avventura», una rielaborazione della
Divina Commedia di Dante Alighieri in chiave ironica. Attraverso diverse
attività ludiche il gruppo prepara la messa in scena teatrale del testo.
La stessa associazione è
impegnata in un Laboratorio di
danzaterapia dall’1 ottobre al 6 dicembre, con cadenza bisettimanale (ogni
lunedì e mercoledì dalle 16 alle 18) presso il Palazzo Principe di Aragona. Il
laboratorio è rivolto a un gruppo di 20 bambine che realizzano in tal modo il
sogno di “fare danza”, come la maggior parte dei bambini di oggi che possono
permetterselo. Saranno proposti giochi ed esercizi provenienti dal patrimonio
della danzamovimentoterapia, dell’arteterapia e dell’animazione teatrale. Le
tecniche verranno calibrate di volta in volta, in risposta ai bisogni
individuali e gruppali rilevati e alle dinamiche in corso. Sarà data importanza
sia all’esplorazione che alla strutturazione (attraverso rielaborazioni
coreografiche, strutture ritmiche…).
L’associazione Amici dell’Anffas di Favara propone un Laboratorio
di arteterapia che inizia il 9 ottobre per concludersi il 22 novembre e si
svolgerà il martedì e il giovedì dalle 16 alle 19 presso la sede dell’Anffas,
via Berlinguer 23 a Favara. Il laboratorio coinvolgerà circa 25 ragazzi
diversamente abili per due volte la settimana in attività manuali quali
decorazione vetro, decoupage,
lavorazione della creta e della ceramica, ecc…
Sempre l’associazione di Favara
propone un Laboratorio sulla figura del
caregiver che è iniziato il 10 ottobre e si conclude il 23 novembre. Le
attività saranno svolte presso i locali dell’Anffas (via Berlinguer, 23 a
Favara) nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle ore 16 alle 19. Il
laboratorio è rivolto ai genitori, familiari e a quanti si occupano di ragazzi
diversamente abili; attraverso la messa in atto di dinamiche di gruppo e giochi
di ruolo, si cercherà di favorire la condivisione delle problematiche e dei
vissuti emotivi sperimentati quotidianamente.
Medesimo Laboratorio sulla figura
del caregiver è svolto dall’associazione Alzheimer di Agrigento: avviato il
12 ottobre, si conclude il 14 dicembre e le attività si svolgono ogni venerdì
dalle ore 17 alle 19,30 presso i locali dell’Associazione Alzheimer in via
Dante, 63 ad Agrigento. Il laboratorio è rivolto a quanti, a vario titolo, si
occupano della cura delle persone affette da Alzheimer; attraverso la messa in
atto di dinamiche di gruppo e giochi di ruolo, si punta a favorire la
condivisione delle problematiche e dei vissuti emotivi sperimentati
quotidianamente.
martedì 23 ottobre 2012
Dal Giornale di Sicilia un'intervista allo psichiatra Luigi Cancrini
Luigi Cancrini presenta a Palermo il suo nuovo libro «La cura delle infanzie infelici» dedicato alle difficoltà dei bambini e ai bambini in difficoltà. L'appuntamento è per il 23 ottobre 2012 alle ore 17 a Palazzo della Aquile (Sala delle Lapidi). Per l'occasione il Giornale di Sicilia ha pubblicato un'intervista all'autore. La riportiamo qui sotto (Giornale di Sicilia 23ott12, pag. 13)
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Presentazione del nuovo volume del gesuita p. Sorge
«Oltre le mura del tempio. Cristiani tra obbedienza e profezia» è il titolo dell’ultima fatica letteraria di p. Bartolomeo Sorge SJ. Intervistato dal vaticanista del Tg 1 Aldo Maria Valli, il gesuita, profondo conoscitore della realtà sociale, politica e culturale italiana nonché fondatore dell’Istituto Arrupe, affronta temi che animano l’attuale dibattito culturale e religioso: il ruolo dei movimenti ecclesiali, la questione dei preti sposati e del sacerdozio femminile, il rapporto tra cristiani e atei, la formazione dei seminaristi.
Il volume verrà presentato nel corso di un incontro organizzato dall’Istituto Arrupe, l’Università di Palermo, il Centro Educativo Ignaziano (CEI), le Edizioni Paoline, l’Associazione Vespri Siciliani (AVS) e l’Associazione ex Alunni “Gonzaga – CEI” in programma mercoledì 24 ottobre 2012 presso la sala delle Capriate di Palazzo Steri di Palermo con inizio alle ore 17.30.
La presentazione è introdotta da p. Francesco Beneduce SJ, rettore del CEI; intervengono Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo e p. Gianfranco Matarazzo SJ, direttore dell’Istituto Arrupe. Interviene l’autore.
Il volume verrà presentato nel corso di un incontro organizzato dall’Istituto Arrupe, l’Università di Palermo, il Centro Educativo Ignaziano (CEI), le Edizioni Paoline, l’Associazione Vespri Siciliani (AVS) e l’Associazione ex Alunni “Gonzaga – CEI” in programma mercoledì 24 ottobre 2012 presso la sala delle Capriate di Palazzo Steri di Palermo con inizio alle ore 17.30.
La presentazione è introdotta da p. Francesco Beneduce SJ, rettore del CEI; intervengono Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo e p. Gianfranco Matarazzo SJ, direttore dell’Istituto Arrupe. Interviene l’autore.
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