mercoledì 29 febbraio 2012

A Palermo e provincia scuole superiori con trasporto per disabili gratis

«Sarà assicurato per tutto l’anno scolastico in corso il servizio di trasporto per gli studenti diversamente abili che frequentano gli istituti medi superiori di competenza della Provincia di Palermo». La rassicurazione in tal senso arriva direttamente dagli uffici di Palazzo Comitini, da dove fanno sapere che è stata espletata la gara di appalto per l'affidamento del servizio (che fino a ora era stato assegnato in proroga). Il servizio di trasporto sarà garantito anche per lo svolgimento degli esami di qualifica e di stato, nel mese di luglio. A svolgere il servizio sarà la cooperativa sociale “San Giuseppe onlus” di Bagheria, che si è aggiudicata la gara di appalto per un importo di quasi 360 mila euro. «Abbiamo così garantito – sottolineano il presidente della Provincia, Giovanni Avanti e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Di Maggio – la continuità di un servizio essenziale per favorire il diritto allo studio degli studenti che si trovano in situazione di disagio. Malgrado le ristrettezze di bilancio il servizio andrà avanti, offrendo anche risposte in termini lavorativi per gli operatori del settore». (andrea uzzo)

Ritorna Petali nel blu, la favola in musica di "Quelli della Rosa Gialla"

L'associazione di Brancaccio che fa animazione grazie al teatro, ripropone il musical contro l'alcolismo giovanile e le stragi del sabato sera. I volontari di "Quelli della rosa Gialla" si esibiscono al Teatro Don Orione di via Don Orione n. 5 a Palermo.
Spettacoli: venerdì 2 marzo e sabato 10 marzo alle ore 9,30 - 11 - 21. L'ingresso è ad inviti. Le offerte raccolte nel corso dell'evento serviranno a sostegno dell'attività culturale dell'associazione.
Per informazioni www.quellidellarosagialla.it
Per biglietti info@quellidellarosagialla.it - tel. 091 6302633 - 320 09 26 445

Per la città. Cronaca dell'incontro fra realtà del Terzo settore e del volontariato palermitane e i candidati alle primarie del centrosinistra

da sin: Ferrandelli, Monastra, D'Andrea, Faraone e Borsellino
«Vogliamo una città a misura di bambino, perché in una città in cui i bambini vivono bene, vivono bene anche gli adulti». Nelle parole di Agnese Ciulla, della cooperativa sociale Argonauti, si condensa quanto auspicano gli operatori e i volontari degli enti no profit che a Palermo si occupano di infanzia e di adolescenza.
Nel confronto fra alcune realtà del Terzo settore e del volontariato e i quattro candidati alle primarie del centrosinistra a Palermo – organizzato da una decina di organizzazioni (vd. post dei giorni precedenti, ndr), che si sono autotassate per pagare l'affitto della sala dove si è svolto il dibattito – le questioni evidenziate possono riassumersi in cinque punti: concertazione tra istituzioni e operatori del Terzo settore; analisi del territorio per interventi mirati; l'istituzione dell'assessorato per i giovani, gestito da un giovane; housing sociale per facilitare i giovani a realizzare i loro progetti; trasparenza, snellezza della burocrazia e rispetto delle regole. «La politica non deve fare clientele» dicono le associazioni. Introducendo il dibattito, Pasquale D'Andrea,  presidente nazionale di Arciragazzi e componente dell'Osservatorio nazionale sull'infanzia e l'adolescenza, fa un paragone: «A Bologna il Comune spende per un bambino 790 euro; a Palermo il Comune ne spende 130, di cui il 99% servono per pagare le rette dell'asilo nido». Ai quattro politici (Borsellino, Faraone, Ferrandelli e Monastra) è toccato provare a dare delle risposte. «Con le poche risorse a disposizione la politica deve fare delle scelte, la mia è quella di ricreare il welfare cittadino» dice Davide Faraone. Secondo Antonella Monastra, che definisce «una vergogna la gestione dei beni confiscati», «per realizzare la coesione sociale serve la crescita sociale, attraverso una programmazione di lunga durata che guardi ai bisogni». «Bisogna innanzitutto puntare agli interventi realizzabili a costo zero e che apporterebbero dei benefici immediati» dice Fabrizio Ferrandelli, che lancia l'idea di una “Casa delle associazioni”. «Palermo non è ai livelli standard di una città europea. Il Comune deve fornire strumenti che servano a gratificare le loro potenzialità, come ad esempio biblioteche in cui i giovani potrebbero imparare e socializzare» sottolinea Rita Borsellino. Durante il dibattito Francesco Di Giovanni, del “Centro Tau”, lancia l'allarme sulla cessazione dell'erogazione dei fondi della legge 285, da parte del Comune di Palermo: «Fra 32 ore tutti i servizi della legge 285 saranno chiusi». Sui fondi della legge 285/97 poggia circa il 50% dei servizi destinati a infanzia e adolescenti a Palermo. (andrea uzzo)

Sulla chiusura dell'Agenzia per il Terzo settore. La presa di posizione dell'Auser nazionale

Nonostante le ripetute proteste, il Consiglio dei Ministri ha deciso di chiudere l’Agenzia per il Terzo Settore affidandone le competenze al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Siamo in presenza di una scelta autoritaria ed unilaterale che non tiene conto delle serie motivazioni che la stragrande maggioranza delle associazioni del Terzo settore avevano evidenziato contro una tale decisione. Con questa scelta burocratica si assesta un grave colpo al mondo del Terzo Settore che con la chiusura dell’Agenzia perde una interlocuzione competente e qualificata sulle tematiche che investono il complesso mondo dell’associazionismo. Registriamo, ancora una volta, la indisponibilità al dialogo ed al confronto che non lascia intravedere un futuro costruttivo e sereno nelle relazioni tra Governo e Terzo Settore. Le forze politiche che sostengono questo Governo non possono rimanere insensibili e tacere di fronte a questa scelta arbitraria e contraddittoria.

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