venerdì 12 luglio 2013

Centro Orizzonte Lavoro organizza a Catania la presentazione di un volume su carcere e lavoro

Lunedì 15 luglio, alle ore 9,30, alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia, On. Giuseppe Berretta, verrà presentata la pubblicazione “Il lavoro nel carcere che cambia”, edito dalla Franco Angeli, frutto di una lunga ricerca. L’evento, che si svolgerà nel Salone delle conferenze della Casa Circondariale per adulti di Bicocca (CT), costituirà l’occasione per discutere del quanto mai attuale tema “Carcere e lavoro”. Interverranno il Direttore della Casa Circondariale di Bicocca, dott. Giovanni Rizza, don Vincenzo Giammello, salesiano, co-autore, dott. Salvo Fleres, Garante regionale dei diritti dei detenuti, dott. Angelo Meli, Direttore del Dipartimento Giustizia Minorile per la Sicilia, dott. Maurizio Veneziano, Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria, dott.ssa Maria Randazzo, Direttrice dell’Istituto penale Minorile di Bicocca. Modera il dott. Giuseppe Di Fazio, Giornalista. Il testo è rivolto sia al grande pubblico, chiamato al dovere civico di partecipare al dibattito sull’emergenza carcere, che agli addetti ai lavori, nella convinzione, supponiamo condivisa, che, per chi è entrato nell’area penale, senza lavoro non c’è futuro e sarà sempre e solo galera. Con tale obiettivo, il volume costituisce un utile vademecum, in grado di contribuire all’applicazione di una pena non più basata sulla custodia che affligge, ma sul trattamento che recupera, grazie al lavoro. Per motivi organizzativi e per potere accedere alla struttura penitenziaria, è necessario prenotarsi, inviando l’apposita scheda, da richiedere a info@colct.it.

Ma il cielo è sempre più blu. Musical a Gela

Lo propone l'associazione Progetto H in collaborazione con varie realtà fra cui MoVI, CeSVoP, Fondazione con il Sud e Comune di Gela. Si tratta della favola di Peter Pan rivisitata in chiave innovativa per favorire nuove forme educative di integrazione. Sabato 13 luglio 2013, alle ore 21,30 in piazza Roma a Gela.

Istat: in Italia Terzo settore in crescita

L'Istat ha presentato il suo rapporto sullo stato di salute dei settori economici del nostro Paese. I dati raccolti riguardano anche il Terzo settore. Ecco come l'agenzia stampa Redattore Sociale sintetizza ciò che è emerso dai censimenti dell'Istat.
«Cresce il Terzo settore in Italia: al 31 dicembre 2011 le organizzazioni non profit attive sul territorio nazionale sono 301.191 con un incremento del 28 per cento rispetto al 2001, anno dell'ultima rilevazione censuaria del settore. Lo dice il 9° Censimento dell'industria, i servizi e del non profit dell'Istat, i cui risultati sono stati presentati oggi (11 luglio 2013) a Roma. Il rapporto sottolinea che il settore è tra i più dinamici anche in termini di dipendenti, con un 39 per cento in più in dieci anni di occupati. In generale la crescita del non profit riguarda tutte le regioni italiane, con punte sopra la media nazionale al Centro e nel Nord- ovest (rispettivamente 32,8 e 32, 4 per cento in più rispetto al 2001). Rilevante anche l'apporto di risorse umane impegnate nel settore. Le istituzioni non profit contano infatti sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 271mila lavoratori esterni e cinquemila lavoratori temporanei. Quattro istituzioni su cinque usufruiscono del lavoro volontario, mentre il 13, 9 per cento delle organizzazioni rilevate opera con personale dipendente e l'11, 9 per cento si avvale di lavoratori esterni (lavoratori con contratti di collaborazione). Nel tessuto produttivo italiano, sottolinea il Censimento, il non profit occupa una posizione significativa: il 6,4 per cento delle unità economiche attive. Il settore della cultura e dello sport assorbe il 65 per cento del totale delle istituzioni non profit, seguito dai settori dell'assistenza sociale (con 25 mila istituzioni), delle relazioni sindacali e di rappresentanza (16 mila realtà), dell'istruzione e ricerca (15 mila istituzioni). Il peso della componente non profit nell'assistenza sociale è significativo anche in termini di occupazione con 544 addetti ogni 100 imprese. Quasi la metà dei dipendenti impiegati nelle istituzioni non profit (46, 9 per cento) è concentrata in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna». (ec) (fonte Redattore sociale 11lug13)