Una sartoria sociale per riscoprire l’arte del cucito, del rammendo, della creatività con ago, filo e stoffa. L’iniziativa è delle associazioni onlus Karibu e Atuba.
«Con maggiore frequenza si parla di moda eco-fashion o eco-sostenibile, di nuove tendenze che promuovono il riciclo e il riutilizzo di vecchi abiti, che vengono adattati e ri-immaginati - spiega Michela Nuzzo dell’associazione Karibu -. Nell'ottica del riuso, dell'integrazione multietnica, dello scambio di tecniche, competenze e tradizioni, le due associazioni hanno progettato e dato vita ad un laboratorio sartoriale, aperto due volte a settimana, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18 in via Frascati 7, i cui protagonisti sono volontari provenienti da diverse parti del mondo che mettono a disposizione il loro tempo, la loro creatività e le loro abilità riutilizzando vecchi abiti e accessori, molto spesso rovinati e impossibili da indossare. Si taglia, si inventano modelli, si ricrea e ci si scambiano idee».
(chiara damiano)