Un Paese diviso e diseguale, dove il Sud scivola sempre più nell’arretramento: nel 2014 per il
settimo anno consecutivo il Pil del Mezzogiorno è ancora negativo (-1,3%); il divario di Pil pro
capite è tornato ai livelli di 15 anni fa; negli anni di crisi 2008-2014 i consumi delle famiglie
meridionali sono crollati quasi del 13% e gli investimenti nell’industria in senso stretto
addirittura del 59%; nel 2014 quasi il 62% dei meridionali guadagna meno di 12mila euro annui,
contro il 28,5% del Centro-Nord.
Questa la fotografia che emerge dalle anticipazioni del Rapporto SVIMEZ sull’economia del
Mezzogiorno 2015 presentate il 30 luglio 2015 a Roma.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO STAMPA DELLA SVIMEZ
giovedì 30 luglio 2015
Il Festival della Città Educativa continua a dare i suoi frutti
Palermo è Città Educativa. Lo ha stabilito la Giunta Comunale (seduta del 28 luglio 2015) che, dopo aver preso atto dei risultati del progetto educativo integrato "Palermo città educativa. Tutta la città educa”, frutto dello studio, degli incontri, del lavoro di più di 100 istituzioni nel corso del Festival della Città Educativa che si è svolto tra il mese di aprile 2014 ed il mese di marzo 2015, ha approvato l’atto di indirizzo che traccia le linee guida per elaborare un progetto esecutivo che coinvolga l'intera Amministrazione comunale con le sue aree, i servizi e gli uffici ad esse collegati. Lo scopo è quello di operare un’efficace ridefinizione dell'identità della città, funzionale a promuovere l’empowerment dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e a riconquistare la fiducia degli adulti nei confronti delle istituzioni.
“Il progetto – ha spiegato l’assessore alla Scuola, Barbara Evola – assume uno specifico modello di lettura della funzione educativa della città fondato sulla prevenzione, sulla partecipazione e sulla protezione individuale e sociale all’interno di una comunità intesa come sistema complesso di relazioni tra cittadini, cittadine, istituzioni, enti che sappiano riconoscersi reciprocamente, ascoltarsi e costruire la capacità di lavorare insieme. Di questa “città educativa” tutti siamo beneficiari: i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di età compresa fra 0 e 18 anni sono i beneficiari diretti mentre, tutti e tutte coloro che viviamo la città - genitori, educatori, psicologi e assistenti sociali delle comunità per minori e dei servizi sociosanitari del territorio, docenti, operatori di servizi pubblici, amministratori, operatori della formazione, della giustizia minorile, della cultura, economici, religiosi, architetti, commercianti – ne siamo i beneficiari indiretti”.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, saranno l'Assessorato e l'Area della Scuola e Realtà dell'Infanzia a curare il progetto della "Città Educativa" costituendo, al proprio interno, una struttura operativa con funzioni di segreteria.
Si darà il via, altresì, a un "Laboratorio Cittadino" per promuovere una progettazione comune basata sulla "Visione futura" della città, elaborare un "Piano per l'Infanzia della Città di Palermo", raccogliere dati ed effettuare il monitoraggio del progetto esecutivo per la costruzione di un'apposita "Banca Dati" che consenta la mappatura dell'esistente nel territorio della città, con particolare attenzione alla fattibilità dei progetti e delle iniziative attuate.
Il Laboratorio avrà un regolamento interno e si articolerà in tavoli tematici. Del "Laboratorio" faranno parte i Referenti di: ciascun Area dell'Amministrazione Comunale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza di Palermo, Ordini Professionali, Università degli Studi, ASP, Aziende Sanitarie, Centro Giustizia Minorile, Tribunale e Procura Minorile, Giudice Tutelare, Prefettura, Questura, Forze dell'Ordine, Associazione dei Pediatri, Terzo Settore (Promozione Sociale, Volontariato, Cooperazione) da scegliere attraverso assemblea del settore, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche in ragione di 2 unità per ogni ordine di scuola, ed 1 per le scuole paritarie designate dall'Ufficio Scolastico Regionale.
Tutte le realtà che hanno già aderito al progetto o quelle che vi aderiranno saranno invitate dall'Amministrazione Comunale a stipulare un Protocollo d'Intesa per la condivisione delle finalità, degli obiettivi e dei contenuti del progetto.
Clicca qui per leggere la delibera
Qui sotto l'articolo che il Giornale di Sicilia del 30 luglio 2015 dedica alla notizia (clicca sull'immagine per ingrandirla).
“Il progetto – ha spiegato l’assessore alla Scuola, Barbara Evola – assume uno specifico modello di lettura della funzione educativa della città fondato sulla prevenzione, sulla partecipazione e sulla protezione individuale e sociale all’interno di una comunità intesa come sistema complesso di relazioni tra cittadini, cittadine, istituzioni, enti che sappiano riconoscersi reciprocamente, ascoltarsi e costruire la capacità di lavorare insieme. Di questa “città educativa” tutti siamo beneficiari: i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di età compresa fra 0 e 18 anni sono i beneficiari diretti mentre, tutti e tutte coloro che viviamo la città - genitori, educatori, psicologi e assistenti sociali delle comunità per minori e dei servizi sociosanitari del territorio, docenti, operatori di servizi pubblici, amministratori, operatori della formazione, della giustizia minorile, della cultura, economici, religiosi, architetti, commercianti – ne siamo i beneficiari indiretti”.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, saranno l'Assessorato e l'Area della Scuola e Realtà dell'Infanzia a curare il progetto della "Città Educativa" costituendo, al proprio interno, una struttura operativa con funzioni di segreteria.
Si darà il via, altresì, a un "Laboratorio Cittadino" per promuovere una progettazione comune basata sulla "Visione futura" della città, elaborare un "Piano per l'Infanzia della Città di Palermo", raccogliere dati ed effettuare il monitoraggio del progetto esecutivo per la costruzione di un'apposita "Banca Dati" che consenta la mappatura dell'esistente nel territorio della città, con particolare attenzione alla fattibilità dei progetti e delle iniziative attuate.
Il Laboratorio avrà un regolamento interno e si articolerà in tavoli tematici. Del "Laboratorio" faranno parte i Referenti di: ciascun Area dell'Amministrazione Comunale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza di Palermo, Ordini Professionali, Università degli Studi, ASP, Aziende Sanitarie, Centro Giustizia Minorile, Tribunale e Procura Minorile, Giudice Tutelare, Prefettura, Questura, Forze dell'Ordine, Associazione dei Pediatri, Terzo Settore (Promozione Sociale, Volontariato, Cooperazione) da scegliere attraverso assemblea del settore, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituzioni Scolastiche in ragione di 2 unità per ogni ordine di scuola, ed 1 per le scuole paritarie designate dall'Ufficio Scolastico Regionale.
Tutte le realtà che hanno già aderito al progetto o quelle che vi aderiranno saranno invitate dall'Amministrazione Comunale a stipulare un Protocollo d'Intesa per la condivisione delle finalità, degli obiettivi e dei contenuti del progetto.
Clicca qui per leggere la delibera
Qui sotto l'articolo che il Giornale di Sicilia del 30 luglio 2015 dedica alla notizia (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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