lunedì 28 febbraio 2011

Verso la II Convention regionale del Volontariato. I risultati del Seminario provinciale di Palermo

Il CeSVoP e il CoReOV Sicilia Solidale propongono degli incontri provinciali in preparazione al secondo Meeting del volontariato siciliano previsto nel maggio 2011. Lo scorso 26 febbraio si è svolto il Seminario con le associazioni della provincia di Palermo.
All'IPSAAR "Paolo Borsellino" di Palermo, quasi 90 OdV della provincia palermitana si sono incontrate a discutere insieme sulle problematiche e le proposte da sottoporre in modo unitario alla Convention regionale e, in seguito, da proporre al Governo siciliano e agli Amministratori locali.
Il dibattito continua anche dopo l'evento e si allarga pure alle organizzazioni di volontariato che non hanno potuto partecipare. Le associazioni che volessero dare dei contributi di idee per le aree di propria competenza, possono farlo inviando osservazioni, integrazioni ed emendamenti ai documenti conclusivi all'indirizzo email comunicazione@cesvop.org.

Ecco i documenti conclusivi dei gruppi di lavoro per aree tematiche:

1. Non autosufficienza

2. Integrazione di culture e comunità

3. Sanità ed integrazione sociale

4. La sfida educativa per il volontariato

5. Beni comuni: arte, territorio, ambiente

Le segnalazioni verranno pubblicate sul sito cesvop.org e sul blog Mondo solidale per offrirle alla discussione comune, in vista della stesura di un documento unitario del volontariato siciliano da presentare alla Convention del 27-28 maggio.

Prossimo appuntamento il 12 marzo a Siculiana (AG) per le associazioni della provincia di Agrigento.

Disegno di legge all'ARS sulle coppie di fatto. La presa di posizione dell'Agedo

Dall'Associazione riceviamo una nota sul DDL presentato all'ARS e che prevede una registro regionale per le coppie di fatto. Lo pubblichiamo dando seguito al dibattito sulla proposta di legge avviato da un comunicato di Federvita Sicilia già pubblicato su questo blog.

L'associazione di volontariato Agedo Palermo, associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali e transessuali ritiene che il riconoscimento sociale dei legami d'amore sia un diritto che competa ad ogni persona.
I genitori si sentono coinvolti in questo dibattito, poiché percepiscono e soffrono in modo diretto e continuo la disparità di diritti e opportunità offerte ai propri figli omosessuali.
Ogni genitore sa che ciascun figlio ha un suo modo originale di “essere” e che questa unicità non si realizza in solitudine ma in rapporto con gli altri, dove trova spazio ed espressione la costruzione serena dell'identità, e la serenità dei nostri figli è una cosa che ci sta molto a cuore.
L'importanza dell'uguale riconoscimento sociale della persona nella sua specificità e libertà è fondamento di una società democratica che miri all'uguaglianza sostanziale dei suoi membri, mentre la sua negazione è fonte di umiliazione, emarginazione, oppressione per chi la subisce. Diventa, allora importante rispettare le persone nella loro individualità, ma anche nelle loro relazioni sociali e affettive.
Se nella vita ci accade di scoprire che alcune cose desiderate divengono possibili solo in relazione alla persona amata, questa diventa parte di noi, della nostra identità e delle nostre interrelazioni sociali, e riteniamo sia giusto potere condividere la nostra vita con questa persona avendo riconosciuti diritti e doveri, visibilità in quanto coppia e rispetto. Non si può rimanere indifferenti davanti alla negazione di questa possibilità per una parte di cittadini, poiché i diritti che oggi vengono negati alle persone in quanto omosessuali potrebbero, un domani, essere negati a chiunque di noi.
Noi genitori sappiamo che per favorire l'integrazione nel tessuto sociale dei nostri figli/e omosessuali e transessuali, sono indispensabili chiare leggi antidiscriminazione che combattano l'omotransfobia in tutti i luoghi del vivere sociale e norme che riconoscano le coppie e i loro diritti, così come indicato dalla Costituzione della Comunità Europea . Per questo chiediamo che le unioni tra persone dello stesso sesso trovino un giusto riconoscimento nella società civile, per assicurare ai nostri figli/e un'affettività serenamente visibile, una vita integrata ed un futuro soddisfacente. La coppia, omosessuale o eterosessuale che sia, dovrebbe ricevere tutto il sostegno possibile da parte delle istituzioni, poiché fonte di coesione, crescita sociale e luogo affettivo di realizzazione dell'individuo.
Ciò aiuterebbe le persone omosessuali a vivere più serenamente le proprie relazioni sociali ed affettive, offrendo maggiori spazi di progettualità e speranze per il futuro.
Aiuterebbe, altresì, tutti quei genitori che non riescono a rimuovere, con le loro sole forze, stereotipi e pregiudizi antichi, che oscurano le menti e sovrappongono un'immagine avvilente a quella del figlio reale: i sentimenti negativi di rifiuto, la sofferenza per una identità ancora additata, la paura per il futuro deteriorano i rapporti d'affetto, in un rincorrersi di reciproche accuse che arrivano finanche a disgregare il nucleo familiare. Il riconoscimento sociale renderebbe più facile, per i genitori, comprendere, accettare, condividere. L' impegno per cambiare quindi deve avere luogo sia nelle famiglie sia nella società. E’un dato statistico che oggi alla famiglia tradizionale si affiancano nuove realtà: famiglie di fatto, coppie omosessuali, convivenze di solidarietà tra persone non necessariamente legate da vincoli di natura affettiva, e tutte queste realtà danno nuova e più variegata struttura alla nostra società. L'impressione che se ne ricava è di una società reale che muta a ritmo sempre più veloce, ma che stenta a trovare risposte adeguate nelle istituzioni. Noi genitori speriamo che i legislatori possano concordare a livello comunale, regionale, statale le migliori proposte possibili per riconoscere garantire sicurezza ai nostri figli e dare dignità alle coppie di fatto omosessuali ed eterosessuali.
Mi piace ricordare l'articolo 2 dei Principi Fondamentali della nostra bella Costituzione che garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle “formazioni sociali” ove si svolge la sua personalità, e una coppia è anche questo; l'articolo 3 che esplicita la pari dignità sociale di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali; l'articolo 29 che afferma che la Repubblica tutela i diritti e l'autonomia della famiglia fondata sul matrimonio, ma non dichiara che diritti analoghi debbano essere negati alle coppie omosessuali o alle coppie di fatto.
I nostri figli non sono ideologie astratte, sono persone con gioie, sofferenze, speranze. Al di là delle opposte astratte ideologie che alcuni vorrebbero mettere in contrapposizione, dovremmo adoperarci tutti per trovare modo di intenderci e mirare a trovare soluzioni dignitose per le persone, operando con giustizia e saggezza.
Allargare i diritti non toglie nulla a nessuno ma rende la vita migliore a molti. Perché non farlo? L'associazione di volontariato Agedo Palermo, associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali e transessuali, ringrazia il Comune di Palermo aver approvato all’unanimità il 5 gennaio 2011 una mozione anti-omofobia e spera che il dibattito intrapreso dall’ARS possa dare buoni frutti.

Francesca Marceca, presidente Agedo Palermo.

mercoledì 23 febbraio 2011

Meglio tardi che mai. Reintegrate le tariffe postali per il non profit

Finalmente, nella G.U. n. 42 del 21 febbraio 2011, è uscito il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che reintegra le agevolazioni per il non profit sulle tariffe postali.
Tutti i dettagli sul sito del CeSVoP, clicca qui.

FQTS2. Terzo seminario regionale per la formazione dei responsabili del Terzo settore

Terzo settore è l’ambito del no profit, cioè dell’impegno sociale senza scopi di lucro e all’insegna della gratuità. FQTS è il progetto di formazione - sostenuto dalla Fondazione per il Sud - dei quadri delle organizzazioni che animano il Terzo settore e che semplificando si possono racchiudere in tre categorie: il volontariato, l’impresa sociale (in genere, cooperative) e le associazioni di promozione sociale.
Nell’anno appena trascorso, è iniziato il secondo ciclo di seminari FQTS che prosegue con il terzo incontro che si svolge a Messina il 25 e 26 febbraio 2011. Al Royal Palace Hotel (via T. Cannizzaro, 224), i responsabili regionali coinvolti approfondiranno gli incroci possibili e sperimentati fra economia, solidarietà, sviluppo autonomo, decrescita e beni comuni. Spesso, nel Terzo settore, la difficoltà maggiore è non solo trovare le risorse ma, soprattutto, attivare percorsi di economia solidale in collaborazione con gli enti pubblici e l’impresa privata. Per questi soggetti, infatti, il cosiddetto welfare, cioè le politiche sociali, viene visto perlopiù come una spesa “parassitaria” o, comunque, passiva e improduttiva. In altri termini, per istituzioni e imprenditori investire sul sociale, in special modo nel Meridione, significa versare fondi “a perdere” per l’assistenzialismo fine a se stesso. Invece, le politiche per le persone, per le fasce deboli e marginali, per i servizi di sostegno a minori e famiglie, possono indurre nuova economia, più sostenibile e generatrice di sviluppo. Non solo, esse alla fine producono ingenti risparmi in termini di prevenzione delle devianze e dei problemi che, quando divengono conclamati, comportano elevati costi di contenimento e contrasto.
Un Terzo settore efficiente deve essere capace di “inventare” questa nuova economia, specialmente in un contesto in cui l’approccio generale alla spesa sociale è così vecchio se non clientelare. Per questo il secondo ciclo di FQTS propone il seminario di Messina in cui, fra gli altri, intervengono: Gaetano Giunta, presidente di una Fondazione di Comunità nella città dello Stretto; Guido Signorino, docente della locale Università; Daniele D’Alessandro, docente all’Università di Cosenza.
Appuntamento il 25 e 26 febbraio al Royal Palace Hotel in via Tommaso Cannizzaro, 224 a Messina.

lunedì 21 febbraio 2011

Un data-base regionale del volontariato sanitario in Sicilia

Prende il via il Progetto «Creazione di una banca dati regionale sulle OdV» organizzato dall’Assessorato regionale della Salute Regione Siciliana in collaborazione con i Centri di Servizio per il Volontariato siciliani (CeSVoP, CSV Etneo e CeSV Messina).
Un’attività che coinvolge centinaia di associazioni e migliaia di cittadini, benché il loro apporto di solidarietà e gratuità, nell’ottica della presa in carico del malato come persona, è talvolta sottovalutato o poco conosciuto dal sistema pubblico e dalla cittadinanza.
L’assessore Massimo Russo: “Le Organizzazioni di Volontariato (OdV) offrono gratuitamente ai malati ed ai loro familiari servizi preziosi che completano e/o potenziano quelli attivati dalle istituzioni pubbliche preposte. Un contributo che riconosco così fondamentale da averlo voluto prevedere nel Piano Sanitario. Con il progetto realizziamo, attraverso i Centri di Servizio per il volontariato della Sicilia, uno strumento di conoscenza approfondita del settore da mettere a disposizione del cittadino e dell’operatore perchè è sempre più forte, ai vari livelli, il bisogno/desiderio di «umanizzazione»: dei servizi, degli approcci, delle relazioni”.

Si parte dai dati già in possesso dei CSV e che verranno ulteriormente completati e ampliati.
Nella Sicilia occidentale, il CeSVoP ha già individuato sulla provincia di Palermo 312 organizzazioni di volontariato in ambito sanitario, su quella di Agrigento 76, su Caltanissetta 34, su Trapani 56.
Mentre, per la Sicilia orientale, il CSV Etneo ha sinora rilevato 220 OdV del genere sulla provincia di Catania, 82 su quella di Enna, 63 su Ragusa e 126 su Siracusa.
Il CeSV Messina conta fino ad oggi 117 realtà di volontariato sanitario per la provincia peloritana.
Il database le identificherà per reti di patologie e servirà anche ad attivare una maggiore e migliore comunicazione delle informazioni da e verso i cittadini. Sono tutte associazioni che svolgono iniziative e attività che, grazie alla collaborazione tra Assessorato regionale della Salute e Centri di Servizio per il Volontariato siciliani (chiamati per mandato istituzionale a conoscere e seguire un movimento di solidarietà così articolato), saranno censite e pubblicizzate tramite la realizzazione di una banca dati che consentirà una conoscenza organizzata e condivisa delle OdV impegnate sul fronte sanitario.

In pratica - sulla scorta di un progetto pilota realizzato dal CeSVoP che ha promosso un percorso laboratoriale con le OdV della provincia palermitana con le quali ha realizzato una “Carta del Benessere” - si intende organizzare la raccolta dati seguendo questi criteri:
• Individuazione delle aree cliniche d’interesse delle Organizzazioni che si occupano di Benessere, con l’intento di seguire l’evoluzione del ragionamento logico di chi si imbatte in una patologia presente nell’area clinica («Se mi ammalo o un mio caro si ammala di… cosa faccio?»). Questa impostazione per patologia offre il vantaggio di concentrarsi sul cittadino rispondendo alle sue più comuni domande (Cos’è questa malattia, come si cura, dove se ne occupano?).
• Ricognizione a carattere regionale delle Organizzazioni che si occupano di benessere tramite la realizzazione di un censimento che possa mettere in luce non soltanto l’anagrafica dell’Organizzazione, ma anche gli obiettivi e le finalità che persegue, gli ambiti di intervento e le strutture sanitarie nelle quali opera.
Il database una volta realizzato potrà essere consultabile dai cittadini in quanto sarà pubblicato nei siti istituzionali. Naturalmente, è inoltre previsto un suo aggiornamento periodico.

L’intero Progetto rientra nella linea progettuale 10 (Valorizzazione apporto del Volontariato) dei Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale 2010 attuata dall’Assessorato regionale della Salute Regione Siciliana.

Per decenni incompiuta, finalmente apre Villa delle Ginestre a Palermo. Una vittoria per l'ASMS

Apre Villa delle Ginestre, anche se solo a metà. Ma finalmente apre.
Da grande incompiuta dell'assistenza a chi ha gravi lesioni spinali a Centro d'eccellenza non solo per la riabilitazione, ma anche per la diagnosi e cura. Su questa linea si è sempre mossa l'Associazione Siciliana Medullolesi Spinali che, dopo anni di lotte e pressioni sull'amministrazione pubblica, adesso vede un primo traguardo. La grande struttura, per anni in stato d'abbandono, è stata rimessa a nuovo. Inoltre, comincia a funzionare per alcuni servizi e ricoveri.
Tutti i dettagli in questo articolo di Repubblica Palermo, mentre per conoscere l'impegno dell'ASMS ci si può collegare a www.ass-medullolesi.org.

venerdì 18 febbraio 2011

Sul sito del CeSVoP vari bandi e opportunità di finanziamenti per il volontariato

Volontariato e Terzo settore sono al centro dell'interesse dai vari bandi e contributi che sono proposti da diversi enti. Su www.cesvop.org trovi tutti i dettagli. Per ogni ulteriore informazione e consulenza (solo alle organizzazioni di volontariato) puoi scrivere a info@cesvop.org

Domenica sera la trasmissione "Presa diretta" si occupa di welfare e disagio psichico

«ARRANGIATEVI» (di Riccardo Iacona, Francesca Barzini e Domenico Iannacone) è la quarta puntata di «Presa diretta» che andrà in onda domenica 20 febbraio 2011 su RAI TRE alle ore 21.30. Si parla di welfare in Campania. Situazione emblematica delle politiche sociali in tutto il Meridione d'Italia. Ecco come la redazione presenta la puntata di domenica.
«Il welfare è diventato un lusso che non ci possiamo permettere? L’Italia non è un Paese per poveri? La ripresa non arriva e i tagli mordono sempre
Ogni anno con la finanziaria arrivano progressivamente meno e meno soldi per il “fondo sociale”. Il Governo ha respinto l'emendamento proposto dalle Regioni per il Fondo per la "non autosufficienza”.
Riccardo Iacona è andato con le telecamere di “PRESADIRETTA” a Napoli. In Campania la disoccupazione generale è al 40%.
Solo li’ stanno per fallire 200 cooperative sociali, 20mila lavoratori perderanno il lavoro: la Regione, il Comune e le Asl non sono più in grado di pagare per i servizi che fornivano. Chi da anni si fa carico di alleviare l’enorme disagio sociale sta aspettando 500 milioni di euro in arretrati.
Le cooperative sociali compiono un’importante opera di prevenzione della devianza e della criminalità. Senza il loro contributo il conto arriverà con gli interessi fra qualche anno perché sono un mezzo indispensabile di contrasto alla camorra che recluta proprio là dove lo Stato non arriva.
In Campania e non solo, le famiglie italiane dopo 4 anni di crisi economica sono allo stremo e il cuscinetto costituito dallo stato sociale è sempre più sottile.
Nella puntata “ARRANGIATEVI” parleremo anche della mancata applicazione della legge 180, la legge che ha abolito i manicomi. In 30 anni non sono state create abbastanza strutture alternative come le comunità e le casa famiglia. A portarne il peso chi soffre di disagio psichico e le famiglie lasciate sole. Vi faremo invece vedere come funzionano le cose dove la legge è stata interpretata in modo corretto.
Un racconto di Riccardo Iacona con Sabrina Carreras e Vincenzo Saccone».

M'illumino di meno a Palermo. La proposta di Legambiente Sicilia

Anche quest'anno Legambiente Sicilia celebra il Protocollo di Kyoto aderendo e promuovendo la campagna della nota trasmissione di Radio 2 Caterpillar «M'illumino di meno».
A Palermo, venerdì 18 febbraio Legambiente insieme a Palermo Ciclabile e ai tanti cittadini che vorranno partecipare presiederanno dalle 18 allo spegnimento delle luci del teatro Politeama dove sulla balconata sarà esposta la bandiera italiana, nella ricorrenza del 150° anniversario dell’unità d’Italia.
Da piazza Politeama i cittadini in bicicletta e a piedi apriranno il corteo tricolore che attraverserà via Ruggero Settimo per raggiungere il teatro Massimo, dove i volontari di Legambiente, i cittadini munti di torcia e la Banda del Cigno realizzeranno, sulla scalinata del teatro, la bandiera italiana con l'accensione di luci pulite.
Partecipate portando con voi una torcia. Concentramento a Piazza Politeama alle 18.
Legambiente ha chiesto le adesioni alla giornata del silenzio energetico al Comune, che spegnerà le luci di Palazzo delle Aquile; alla Provincia che spegnerà le luci di Palazzo Comitini. E ancora, al Teatro Massimo ed alla Fondazione orchestra sinfonica siciliana che hanno aderito con entusiasmo.
L'associazione ha inoltre ottenuto dall’Assessorato regionale Beni culturali e dell’Identità siciliana che vengano spenti i siti archeologici in tutta la Sicilia: Palermo: Castello a Mare; Trapani:Tempio di Selinunte; Agrigento: Valle dei Templi; Messina: Teatro Greco Romano di Taormina; Enna: l’area archeologica di Morgantina; Gela: l’area archeologica; Catania: Teatro Romano; Siracusa: parco Archeologico e Teatro Greco; Ragusa: Parco archeologica di Kamarina - Museo regionale di Camerina.

Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.

giovedì 17 febbraio 2011

Consegna attestati Corso di Base per Operatori della Protezione Civile

Il 19 febbraio a Palermo. Coinvolti tutti agli allievi dei Corsi Base per Operatori della Protezione Civile organizzati dal CeSVoP e il DRPC , per le classi della provincia di Palermo.

Dalle ore 10 alle 13 nell'ex sala stampa dei Mondiali '90 (il "Pallone") pressi stadio Barbera, viale del Fante. Sono invitati a presentarsi per la consegna ufficiale i corsisti delle classi di Palermo 1, Palermo 2, Palermo 3, Cefalù, Ciminna, Corleone. Con l’occasione il CeSVoP si confronterà con le associazioni e con gli esponenti della Pubblica Amministrazione locale sull’opportunità di avviare una seconda edizione dei corsi base di Protezione Civile.

Programma della giornata:

Ore 10: Saluti istituzionali
Ore 10.30: Presentazione nuove opportunità formative e attività nuova programmazione per il territorio
Ore 11: Coffe Break
Ore 11.30: Consegna attestati
Ore 13.00: Conclusioni

Il CoReOV "Sicilia Solidale" in 3 minuti

Il presidente del Coordinamento Regionale delle Organizzazioni di Volontariato della Sicilia (CoReOV), parla di questa nuova realtà. Orazio De Guilmi, in tre minuti (o quasi...), ti racconta natura, motivazioni e finalità del coordinamento che si stanno dando le maggiori espressioni del volontariato regionale siciliano.
Buona visione!

lunedì 14 febbraio 2011

Campagna "I diritti alzano la voce" a proposito di Federalismo municipale

Il cartello di associazioni che danno vita alla Campagna rende pubbliche le proprie perplessità su quanto è in discussione al Parlamento. Ecco il testo del comunicato stampa.

«L’obiettivo di ridurre i fondi per gli enti pubblici rischia di danneggiare fortemente i cittadini e di aumentare le disparità tra i diversi territori del Paese.
I conti del federalismo municipale non convincono, anzi dimostrano che le amministrazioni locali sono sotto scacco e con esse i cittadini e le politiche sociali.
La campagna "I diritti alzano la voce" – promossa da 25 organizzazioni del volontariato e del terzo settore italiani – esprime la propria contrarietà al provvedimento attualmente all’esame del Parlamento.
Numerosi i nodi problematici, che – se non risolti adeguatamente – potrebbero non solo vanificare ogni proposito di reale federalismo, ma anche ridurre fortemente la tutela dei diritti nel nostro Paese
Il problema più grave è che, senza i quali non sarà possibile garantire sull’intero territorio nazionale una copertura uniforme di servizi ritenuti fondamentali. In conseguenza di tale rilevante mancanza i fabbisogni standard – che mettono in relazione i diritti da tutelare con i servizi essenziali e le risorse finanziarie necessarie – rischiano nella loro futura determinazione di essere subordinati solo alle compatibilità dei costi.
In secondo luogo, risulta ancora incerto e farraginoso il sistema di perequazione territoriale che dovrebbe garantire le regioni più deboli dal punto di vista finanziario e, dunque, i cittadini che in esse risiedono. Ciò che appare invece chiaro è che tale sistema è fondato su parametri esclusivamente economici e di massimo risparmio.
Inoltre, ci sono forti dubbi sul fatto che il meccanismo disegnato nel decreto sul federalismo municipale sia sostenibile, per i Comuni, dal punto di vista del rapporto entrate/uscite. Già nel 2011 le amministrazioni comunali riceverebbero la stessa quantità di risorse che ottengono con il sistema vigente, ma con una forte decurtazione delle entrate (stimata da alcuni in circa 2 miliardi di euro). Ma anche quando il sistema andrà a regime, nel 2014, la nuova imposta prevista – l’Imu, Imposta unica municipale – darebbe anch’essa un gettito troppo sperequato sul territorio e variabile nel tempo per rappresentare una fonte adeguata di finanziamento. Le risorse tagliate potrebbero rivelarsi assai superiori al gettito derivante dalle nuove imposte.
Infine, va rimarcato che la “cedolare secca” per gli immobili introdotta nel provvedimento con l’intento dichiarato di contrastare il “nero” è uno strumento che favorisce i redditi più alti – eliminando il criterio della progressività del prelievo – e renderebbe più conveniente di oggi il contratto a canone libero, spingendo così al rialzo il prezzo degli affitti.
Per la campagna "I diritti alzano la voce" l’intero impianto del federalismo fiscale elaborato dal Governo appare viziato da un grave errore di fondo: preoccuparsi esclusivamente di ridurre gli stanziamenti finanziari per gli enti locali, senza curarsi troppo delle disparità territoriali, invece di costruire un sistema che – agendo anche sugli sprechi e le inefficienze – sappia meglio garantire i diritti dei cittadini e la loro tutela uniforme sul territorio nazionale, promuovere una reale autonomia degli enti locali – e delle organizzazioni sociali che con essi collaborano – nel definire e portare avanti le politiche territoriali, favorire un riassetto positivo dei sistemi territoriali di welfare.
In un momento in cui anche l’Italia deve affrontare una crisi economica e sociale epocale e nel quale sta mutando in profondità l’intero assetto politico ed economico del pianeta, non ci pare che sia questa la strada per continuare ad assicurare benessere sociale e sviluppo economico al nostro Paese.
Per queste ragioni la campagna ritiene che sia indispensabile un confronto immediato con le forze sociali che rappresentano interessi socialmente rilevanti nelle comunità in cui operano».

Disegno di legge all'ARS sulle coppie di fatto. La presa di posizione del MpV-CAV Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Federazione regionale dei Movimenti per la Vita e dei Centri di Aiuto alla Vita di Sicilia:

«I media della nostra Isola, ma anche quelli nazionali, hanno riportato la notizia che è stato presentato all’Assemblea Regionale Siciliana un Disegno di Legge che intenderebbe riconoscere le unioni di fatto. L’iniziativa ha visto come primo firmatario Pino Apprendi del PD e quindi Giulia Adamo e Francesco Musotto, rispettivamente capogruppo dell’UDC e dell’MPA e sono in dubbio le adesioni di Alberto Campagna del Pdl e Alessandro Aricò del Fli. Apprendi aveva già presentato nell’estate scorsa un DDL per l’istituzione del registro delle coppie di fatto. Adesso rilancia e parlando del nuovo Disegno di Legge afferma che il Gay Pride di Palermo sarebbe stato per lui una illuminazione. E’ chiaro quindi l’intento ideologico dell’iniziativa.
Nel DdL, composto da un solo articolo, è previsto che la Regione “riconosce le formazioni sociali, culturali, economiche e politiche… e riconosce altresì ogni forma di convivenza, rifiutando qualsiasi discriminazione legata all’etnia, alla religione e all’orientamento sessuale”. Inoltre è prevista anche presso l’Assessorato Regionale alla Famiglia (!) l’istituzione del registro delle unioni di fatto.
L’idea dei firmatari sembra essere quella di voler inserire nell’ordinamento giuridico una entità che pur essendo fondamentalmente diversa da una famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna (come stabilisce la nostra Costituzione) abbia i medesimi diritti. Ma la dichiarazione, in sé condivisibile, di voler rifiutare la discriminazione, non può vuol dire che situazioni differenti possano essere trattate allo stesso modo, come hanno fatto spesso notare eminenti giuristi, per ultimo, commentando proprio questa notizia siciliana, il Prof. Filippo Vari Docente di Diritto Costituzionale all’Università Europea di Roma.
La prima reazione è di meraviglia, anzi di sconcerto, per una politica che non sa affrontare le emergenze delle famiglie siciliane abbandonate a loro stesse ed a volte sempre più povere, ma, con la scusa di voler risolvere questioni che il diritto privato ha già affrontato o potrebbe comunque facilmente sciogliere, dà un’ulteriore spallata alla già abbastanza fragile istituzione familiare.
Non è inutile ricordare che italiana dedica alla famiglia gli articoli 29, 30 e 31, e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo l’articolo 16.
La nostra carta costituzionale riconosce che la famiglia è un soggetto sociale che precede e fonda lo Stato. La famiglia assolve il proprio obbligo e dovere fondamentale di costituire il nucleo fondante la società, svolgendo un servizio insostituibile quando accoglie la vita, dal grembo (figlio feto, embrione, neonato, bambino, giovane) alla tomba (nonni anziani, ammalati, disabili, ecc.), quando svolge il ruolo educativo con fatica e passione nei confronti delle nuove generazioni, quando si apre per donare una famiglia ai bambini che non ne hanno una propria. Lo Stato pertanto ha l'obbligo, attraverso proprie determinazioni, di tutelare e promuovere la valenza sociale e pubblica della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. E l'applicazione di serie politiche familiari sarebbe la migliore forma di prevenzione e di contrasto all'aumento delle situazioni di povertà e di emarginazione.
Anziché cercare di abbatterla, allora, sarebbe interesse di tutti rafforzare la famiglia, grande ricchezza per la comunità intera.
Quando furono proposti i DI.CO., col loro tentativo di legittimare altre forme di convivenza, introducendole come alternative più facili al matrimonio, le famiglie risposero massicciamente con il Family day e, come già era accaduto per il referendum sulla legge 40, molti politici e quasi tutti i mass-media non si capacitarono di questa enorme partecipazione malgrado le loro omissioni, i loro silenzi e le loro picconate.
Siamo fermamente convinti che il popolo siciliano sarà in grado di sollevarsi, di contestare e di contrastare con forza i loro rappresentanti politici qualora perseverino su questa strada che riteniamo senza speranza per il futuro della nostra Isola».

Primo Seminario in vista della II Convention regionale del Volontariato

Il CeSVoP e il CoReOV Sicilia Solidale propongono degli incontri provinciali in preparazione al secondo Meeting del volontariato siciliano previsto nel maggio 2011.
Si comincia il prossimo 26 febbraio con le associazioni della provincia di Palermo.
Appuntamento all'IPSAAR "Paolo Borsellino" di Palermo (Via Nicolò Spedalieri, 64 - Palermo) dalle ore 10 alle 19.
Tutte le OdV della provincia palermitana sono chiamate a discutere insieme sulle problematiche e le proposte da sottoporre in modo unitario alla Convention regionale e, in seguito, da proporre al Governo siciliano e agli Amministratori locali.
L'iniziativa, già concertata con gli altri Centri di Servizio siciliani, è proposta in collaborazione con il CoReOV Sicilia Solidale, il nuovo Coordinamento regionale delle Organizzazioni di Volontariato isolane.
Possono partecipare 3 rappresentanti per associazione (presidente più max 2 volontari) ed è necessario iscriversi ENTRO E NON OLTRE IL 21 FEBBRAIO 2011 compilando la scheda che trovi nel link sotto.

PROGRAMMA E SCHEDA DI ISCRIZIONE


sabato 12 febbraio 2011

Le proposte dell'Archeoclub Palermo per il mese di febbraio

L’Archeo-Club di Sicilia - sede di Palermo, porta a conoscenza dei Soci e Simpatizzanti i prossimi incontri:
- giorno 19 conferenza di Rosaria Maniaci su “L’uomo preistorico e il bambino“ ore 16,30 saloni di Villa Ranchibile (Istituto don Bosco, via della Libertà n. 19)
- giorno 20 escursione al sito archeologico di Himera – all’Antiquarium e ai siti romani di Termini Imerese (partenza ore 7,30 da piazzale Giotto)
Ai fini logistici si richiede comunque di segnalare la propria partecipazione ai seguenti recapiti:
e-mail archeoclubdisicilia@libero.it - tel. 336798346 tel./fax. 091/6197661 / 6888532

Consegna degli attestati per il Corso di Base per Operatori della Protezione Civile a Palermo

Il 19 febbraio, dalle ore 10 alle 13 nell'ex sala stampa dei Mondiali '90 (il "Pallone") accanto allo stadio Renzo Barbera in viale del Fante a Palermo. L'appuntamento riguarda gli allievi dei Corsi Base per Operatori della Protezione Civile organizzati dal CeSVoP e il DRPC , per le classi della provincia di Palermo.
In dettaglio, sono invitati a presentarsi per la consegna ufficiale i corsisti delle classi di Palermo 1, Palermo 2, Palermo 3, Cefalù, Ciminna, Corleone.
Con l’occasione il CeSVoP si confronterà con le associazioni e con gli esponenti della Pubblica Amministrazione locale sull’opportunità di avviare una seconda edizione dei corsi base di Protezione Civile.

giovedì 10 febbraio 2011

Dall'agenzia stampa "Redattore sociale" due interessanti notizie su minori e web

"You control": arriva il software che protegge i minori dai rischi del web
Il sistema è in grado di segnalare con un sms o una mail se i figli stanno effettuando una navigazione. In caso di contenuti pericolosi permette di interrompere subito l'accesso. I genitori possono anche programmare gli orari per il collegamento

PALERMO – Si chiama “You control” il software per la tutela dei minori su internet, in grado di segnalare con un sms o con una mail se si sta effettuando una navigazione. Un sistema che permette di monitorare, anche a distanza, tutti i contenuti visitati dai bambini nei siti web. La presentazione è avvenuta questa mattina nella prestigiosa sala Basile di Villa Igiea a Palermo. You control si rivolge soprattutto a quei genitori che, per motivi di tempo, sempre più spesso, non sono in grado di sapere a quali e a quanti siti - talvolta molto pericolosi - i loro figli accedono quotidianamente. Essendo milioni, infatti, i siti internet ritenuti pericolosi, il nuovo software permette di controllare e conoscere anche in tempo reale, attraverso l’invio immediato o periodico di un sms o di una mail, tutti gli accessi internet effettuati dal proprio computer di casa. Dopo avere effettuato il controllo, il programma consente di interrompere subito la navigazione – qualora sia ritenuta pericolosa – inviando un sms o una mail oppure permettendo di avere maggiori informazioni sul tipo di navigazione che consente una corretta valutazione per potere dialogare, anche in un secondo tempo, con i propri figli, spiegando loro i pericoli reali in cui incorrono senza esserne consapevoli. Il sistema è particolarmente innovativo proprio perché rende interattiva la comunicazione fra il pc, con cui i bambini navigano in rete, e il genitore, il quale potrebbe trovarsi anche molto lontano da casa. Allo scopo è stato necessario creare un team di ingegneri e tecnici programmatori capaci, porre in essere il programma e di valutare le eventuali conseguenze sulla privacy.
Il programma inoltre prevede anche un sistema di educazione alla navigazione, fornendo, infatti, ai genitori alcuni strumenti utili ad orientare i figli ad una corretta navigazione su Internet, inserendo nel pc alcune regole, con tempi e modi, e contenuti visitabili ed orari di utilizzo appropriati da impostare autonomamente. In questo i minori potranno collegarsi al web solo in orari prestabiliti dai genitori. Ciò che non va trascurato è che nel software è presente anche una casella dedicata in cui i genitori potranno segnalare al server centrale tutti i link ritenuti in qualche modo sospetti o pericolosi che, in un secondo momento, potranno essere inoltrati da You Control agli organi istituzionali competenti. L’installazione si può effettuare scaricando il software dal sito You Control (http://www.youcontrol.it/) direttamente nel pc, anche in versione gratuita dimostrativa che sarà funzionante per 10 giorni.
“Siamo convinti che il nostro programma per le sue potenzialità, sia per il momento unico – spiega Massimo Zerilli presidente di ‘You control’ –. Comprendiamo benissimo quanto possa essere importante ottenere in tempo reale informazioni su cosa fanno i propri figli navigando nel web, un’attività di prevenzione che consente di anticipare i tempi e, quindi, la possibilità di proteggere subito i propri bambini da eventuali pericoli legali al collegamento su internet”.
Come testimonial sono intervenuti anche Alessandro Meluzzi e Samantha De Grenet. “Agire sul software di navigazione è lo strumento fondamentale non solo per prevenire i pericoli ma anche per fornire gradualmente una bussola intelligente di orientamento – sottolinea Meluzzi -, capace di guidare il giovane verso lidi sicuri, utili e costruttivi affinché l’uso di internet diventi una risorsa e non un pericolo”.
“Ormai da un po’ di tempo, come mamma di Brando, mi impegno sia in privato che pubblicamente a favore dei bambini affinché siano sempre protetti nei modi migliori e più opportuni – aggiunge Samantha De Grenet -. Oggi, vivendo nell’epoca del 2.0, dei social network, come genitori abbiamo il dovere morale di tutelare i nostri figli, vigilando su quanto fanno anche in nostra assenza”. (set)

Indagine EUKidsOnline.
L’Italia risulta tra i paesi europei dove i minori che navigano sono meno esposti a rischi, ma ciò è dovuto al numero limitato di attività che li coinvolgono. Mascheroni: “Non ci si deve illudere che i nostri figli siano più sicuri"

BRUXELLES – Se l’Italia risulta tra i paesi europei dove i minori che navigano in rete sono meno esposti a rischi e dove i danni derivanti da certi contenuti sono meno rilevanti, è dovuto essenzialmente alla loro frequenza d’uso del web e al numero limitato di attività che li coinvolgono. Non si deve infatti fare credere che l’Italia sia un’isola felice: come spiega Giovanna Mascheroni dell’Università Cattolica, e punto di contatto per l’Italia dell’indagine EUKidsOnline, “non ci si deve illudere che i nostri figli siano più al sicuro”.
“I dati affermano che meno del 6% dei giovani italiani tra i 9 e i 16 anni ha provato fastidio o turbamento durante la navigazione sul web: ma ciò va letto alla luce del contesto generale. Vi è infatti una fortissima relazione tra frequenza d’uso ed esposizione ai rischi”. In Italia l’uso di internet è sensibilmente tardivo rispetto a quello dei paesi del Nord, dove ci si tuffa nella rete a 7/8 anni, rispetto agli oltre 10 anni per i bimbi italiani. Inoltre, anche se la frequenza di utilizzo del web è più o meno la stessa in Italia e in Europa, “da noi si usufruisce di un minor numero di attività online,e il web viene usato prevalentemente per scopi didattici legati all’attività scolastica”.
Un utilizzo tardivo e meno differenziato del web si riflette anche su una minore alfabetizzazione informatica, soprattutto riguardante gli strumenti di difesa disponibili. “Molto spesso i nostri minori non sanno impostare i filtri dei loro profili sui social network, o come segnalare abusi, o bloccare utenti indesiderati”, spiega la ricercatrice della Cattolica. Di riflesso, i minorenni italiani si sentono meno sicuri quando navigano rispetto alla media dei loro coetanei europei, e sentono di avere una conoscenza dell’uso di internet più limitata rispetto ai genitori.
Se i rischi a cui sono esposti i oggi i giovani italiani sono relativamente bassi, è molto probabile che presto cesserà di essere così: come sottolinea Mascheroni “in Italia sta crescendo molto di più rispetto alla media europea l’uso privato di internet , ovvero in camera propria: lo fa il 62% rispetto alla media del 49% nel gruppo dai 9 ai 16 anni. È un dato che ci serve per comprendere la forte discrepanza tra le esperienze dei ragazzi e la percezione dei genitori”. Infatti dalla ricerca emerga che i genitori italiani sono tra quelli meno consapevoli degli incontri o visioni spiacevoli che i figli hanno avuto su internet: “L’uso di questo mezzo non è un fatto condiviso tra le due generazioni” spiega la ricercatrice.
Questa suggerisce quindi uno spostamento del focus delle campagne di informazione e sensibilizzazione sull’internet sicuro dal contesto scolastico a quello domestico e del gruppo dei pari. Inoltre le autorità scolastiche dovrebbero definire un percorso di “media education” da inserire nei programmi didattici fin dalla tenera età. “Al momento soffriamo della mancanza di un approccio culturale solido rispetto ai rischi dei nuovi media”, soprattutto quelli rappresentati dai social network. “In Italia si registra una percentuale maggiore rispetto alla media europea (35% contro 28%) di profili di minorenni che sono ‘pubblici’, ovvero visionabili da tutti”. (mm)

martedì 8 febbraio 2011

No Drugs Day a Gela

Il prossimo 3 marzo il volontariato di Gela (CL) assieme al Comune, alla Pastorale giovanile diocesana e alle Scuole gelesi celebra la Seconda Giornata cittadina contro tutte le droghe. Appuntamento al PalaCossiga a partire dalla ore 9,30.

Inizia FTP, una ricerca sulla partecipazione giovanile

L'indagine FTP Forme in trasformazione della partecipazione è finalmente stata avviata, la trovi online ed è attiva sino a fine febbraio!!
Puoi diffonderla tramite la comunicazione del seguente LINK (partecipazione.limequery.org/96343/lang-it) con cui si accede al questionario senza bisogno di password e login.
L'indagine è rivolta a ragazzi/e tra i 15 e i 25 anni e si realizza in tutta Italia; l'obiettivo è capire come stanno cambiando le forme di partecipazione e come si possano rafforzare pratiche e diritti di partecipazione e cittadinanza dei giovani.
E' promossa da Arciragazzi nazionale, in collaborazione con il Dipartimento Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri, ARCI Servizio Civile e RUM Rete Universitaria Mediterranea.
Puoi inviare il link a organizzazioni, gruppi informali, istituzioni educative che operano con i giovani.
CEVAS cura la ricerca e i dati raccolti sono anonimi.
Per conoscere i primi risultati grezzi puoi visitare i siti di Arciragazzi e CEVAS.
Un forte ringraziamento va ai membri del Comitato scientifico che hanno contribuito attivamente alle prime fasi del lavoro di ricerca. Essi sono: Laura Baldassarre – UNICEF Italia; Valter Baruzzi – Direttore scientifico Associazione Camina; Lorenzo Bocchese – Coordinatore gruppo partecipazione PIDIDA; Adriana Ciampa – Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione Generale per l’inclusione, i diritti sociali e la responsabilità sociale delle imprese divisione III – politiche per l’infanzia e l’adolescenza; Morena Cuconato – Università di Bologna; Lino D’Andrea – Presidente Arciragazzi Nazionale; Andrea Fantoma – Capo Dipartimento Ministero della Gioventù DDG; Mariangela Franch – Professore ordinario Università di Trento – Economia; Daniele Frongia – Funzionario informatico dell’Istituto Nazionale Statistica (Istat) e docente di web marketing; Nicola Iannaccone -Psicologo ASL Città di Milano; Gabriele Lenzi – Lettore presso l’Università Johannes Gutenberg di Mainz; Guido Memo – Direttore CESIAV Centro Studi e Iniziative per l’Associazionismo e il Volontariato; Daniela Orlandini – Psicologa e psicoterapeuta, Società di Psicologia delle Dipendenze, Padova; Licio Palazzini – Presidente Nazionale Arci servizio civile; Caterina Pesce -Professore Università del Foro Italico Roma, IUSM Scienze Motorie; Miretta Prezza -Professore ordinario Università di Roma La Sapienza Psicologia.
Collabora anche tu e diffondi la ricerca ai giovani, scuole, gruppi informali, associazioni giovanili e parrocchie che conosci. Ricorda il questionario si può compilare online all'indirizzo
Grazie!!!

lunedì 7 febbraio 2011

11° corso di formazione organizzato dall'associazione NEAVA

Il corso - dal 4 al 18 marzo - è rivolto ai volontari, agli aspiranti volontari, agli operatori sanitari e socio-sanitari. Per i dettagli clicca sul programma qui sotto.

Informagiovani cerca 4 ragazzi per un corso in Gran Bretagna

Urgente! Scadenza 8 febbraio.
Si tratta di 4 partecipanti per un corso di formazione su fotografia e media, che si svolgerà nell'ambito del programma "Grundtwig" dell'Unione Europea.

Il corso si svolge in Gran Bretagna dal 3 al 10 marzo. Le spese sono coperte al 100%.

Per poter accedere, si deve mostrare interesse specifico per il corso e si deve motivare per quale motivo si ha diritto ad un supporto finanziario da parte dell'UE (difficoltà economiche, disabilità, disagio geografico, ecc).

Tutti i documenti per avere informazioni e per la candidatura sono online.

La scadenza per l'invio della candidatura è il prossimo 8 mattina alle 12. I candidati selezionati saranno contattati il 9 febbraio.
Le candidature vanno inviate, con l'apposito modulo linkato in basso, a Alexandra Filcakova, a.filcakova@informa-giovani.org

Informazioni sul corso



Per informazioni, info@informa-giovani.org

Cittadini si nasce, donatori si diventa. Serata di beneficenza in favore di AIDO

L’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) organizza, in collaborazione con il CeSVoP, una serata di sensibilizzazione sul tema della donazione che si terrà a Palermo il 10 febbraio 2011 al Teatro Savio, in via Ev. Di Blasi 102/B, alle ore 21. Durante la serata si esibiranno, gratuitamente, tra gli altri: Gianni Nanfa, Manfredi Diliberto, Marcello Mandreucci, Rosario Vella, Mago Plip, Giulio Gioè, Matranga e Minfò, Rosario Alagna e Tafani Oscar. Presenteranno Tony Matranga e Daniela Pecoraro.

Programma

venerdì 4 febbraio 2011

Palermo, si presenta la Guida al turismo accessibile

Il 7 febbraio alle ore 16, presso la Sala Magna del Rettorato di Palermo, verrà presentata la «Guida al turismo accessibile della città di Palermo», di Igor Gelarda, Claudia Bardi e l’Associazione Culturale Onlus Palermo aperta a tutti, in collaborazione con l’associazione «Apriti cuore» e il Comune di Palermo. Si tratta della prima guida al turismo accessibile della città di Palermo ed una delle prime mai realizzate in Europa. Il libro, che nasce da un progetto realizzato da Palermo aperta a tutti Onlus e coordinato da Igor Gelarda, oltre ad essere una guida completa della città, ricca di informazioni storico artistiche, contiene anche le indicazioni sull’accessibilità per i disabili di ciascun luogo di interesse storico artistico e l’elenco delle strutture ricettive, presenti nel Comune di Palermo, accessibili ai diversamente abili. Il Comune di Palermo ha sostenuto l’iniziativa al fine di dotare la nostra città di uno strumento utile e moderno per dare un ausilio essenziale al mondo della disabilità per consentire una conoscenza dei tesori culturali della città. L'Assessore comunale alle Attività sociali Raoul Russo in merito ha dichiarato: «Abbiamo fortemente voluto sostenere il lodevole e innovativo progetto dell’associazione "Palermo aperta a tutti", per soddisfare l'esigenza della nostra città di dotarsi di uno strumento essenziale per i diversamente abili che vogliono conoscere il nostro territorio e che necessitano di avere una mappa chiara e precisa dell’accessibilità delle nostre realtà culturali e turistiche.
Questa guida, costituisce inoltre un utile stimolo per affrontare il problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della diffusione della cultura dell’accessibilità’ per i disabili, che ha una rilevanza innanzitutto sociale, e anche economica, dato che favorisce certamente la promozione turistica di Palermo per un segmento ulteriore di potenziali visitatori».
Alla presentazione presenzieranno anche il Rettore di Palermo, Roberto Lagalla e il Questore di Palermo, Nicola Zito.

giovedì 3 febbraio 2011

Povertà e bisogno... Lo spettro si aggira anche nel Nord Italia

Il quotidiano l'Unità pubblica un'intervista a Chiara Saraceno. Ti proponiamo l'articolo. Fra le altre cose, mostra come in questi anni vi sia stato un allargamento del fronte del bisogno anche nelle aree più sviluppate del nostro Paese.

III° Incontro regionale del volontariato nel settore penale minorile

Il Centro Giustizia Minorile (CGM) in collaborazione con la Croce Rossa Sicilia, con i Gruppi di Volontariato Vincenziano, l'Associazione Informagiovani e numerosi altri Enti ed Associazioni di volontariato con cui si sono sviluppate, nell'ambito dei Servizi Minorili della Sicilia, esperienze significative nei percorsi di educazione alla solidarietà per ragazzi dell'area penale, organizza il III° Incontro regionale del volontariato nel settore penale minorile.
L’iniziativa ha lo scopo di far circolare le esperienze, mettere a confronto le buone pratiche e dare spazio di parola ai ragazzi direttamente impegnati in esperienze solidali. L'incontro di quest'anno (vd. il sotto programma) vuol far interagire operatori e ragazzi e far conoscere esperienze significative e testimonianze di persone che con la loro passione hanno affrontato la lotta per la legalità e l'impegno responsabile per l'altro.
Il work shop, si svolgerà dall’11 al 13 febbraio 2011 a Caltanissetta presso diverse sedi come indicato nel programma. Durante l'incontro conclusivo della domenica mattina, verranno destinate alcune Borse di Volontariato premio, messe a disposizione da diversi soggetti ed enti, per ragazzi dell'Area penale che si sono distinti in attività di volontariato e che vorranno partecipare ad un campo di volontariato nel periodo estivo.
L’organizzazione prevede la partecipazione delle associazioni e degli operatori interessati ai momenti aperti (conferenza stampa venerdì pomeriggio, Work shop per gli operatori del sabato mattina; momento conclusivo della domenica mattina) e alla Cena di Beneficenza di Gala del sabato 13 febbraio 2011 che si svolgerà dalle ore 21, il cui ricavato verrà interamente devoluto a favore dei progetti di sviluppo che l'Associazione Gruppo Aleimar e l'Associazione «Il Sole» - già partner del CGM - portano avanti nel Benin.
Per ulteriori informazioni si può contattare la dott.ssa Rosalba Romano, rosalba.romano@giustizia.it, funzionario e referente per l'educazione alla legalità del CGM, nonché responsabile dell'iniziativa.

mercoledì 2 febbraio 2011

Mediazione Familiare e i Servizi: aspettative e realtà. Se ne parla a Palermo

Il 3 e 4 Febbraio 2011 si svolge alla Galleria d’Arte Moderna in Via Sant’Anna,21 a Palermo, il Convegno “Mediazione Familiare e i Servizi: aspettative e realtà”.
Chi volesse partecipare può confermare la sua presenza alla Segreteria Organizzativa a cui potrà richiedere ogni chiarimento anche in ordine a questioni logistiche.
Inoltre, si segnala che per il Convegno sono stati richiesti crediti formativi all’Ordine degli Assistenti Sociali e all’Ordine degli Avvocati. Saranno rilasciati attestati di partecipazione agli ospiti registrati che ne faranno richiesta.

Programma

martedì 1 febbraio 2011

Giornata per la Vita a Gela. Alcune iniziative del volontariato

L’associazione di volontariato Gela Famiglia e il locale Centro Aiuto alla Vita organizzano - in collaborazione con il CeSVoP, il Centro di pastorale familiare della diocesi di Piazza Armerina e il Forum Famiglie Gela - una serie di attività che culmineranno con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Michele Pennisi.
Si inizia l'1 pomeriggio con la preghiera per la vita davanti all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Poi, il 3 febbraio, nella parrocchia S. Francesco d’Assisi, alle ore 17,30 il Rosario meditato per la Vita e a seguire la celebrazione eucaristica. Il sabato 5 febbraio, nell’Auditorium del Liceo classico «Eschilo» alle 17,30, il convegno «La cultura della vita per una città più solidale» a cui interviene il prof. Francesco Cancellieri dell’Università di Messina. Infine, si chiude domenica 6 con la Marcia per la Vita delle ore 12. Si parte dal piazzale antistante la parrocchia «S. Giovanni Ev.» a Macchitella. Sono invitati ragazzi, giovani, genitori con bambini, catechisti e famiglie. Alle ore 18 di domenica, nella parrocchia S. Domenico Savio, la celebrazione eucaristica con mons. Pennisi, vescovo di Piazza Armerina.

Giornata per la Vita a Palermo, la proposta del MpV

Educare alla pienezza della vita è il tema della XXXIII Giornata per la Vita che si celebra il prossimo 6 febbraio. Fra le tante iniziative, vi è anche quella proposta dai volontari del Movimento per la Vita di Palermo, con la collaborazione del CeSVoP.
Si parte sabato 5 Febbraio alle ore 9,30 con la preghiera in memoria dei bambini non nati presso la cappelletta n. 55 sez. 8, dedicata alla Divina Misericordia, del cimitero S. Maria dei Rotoli a Palermo. Nel pomeriggio, alle 16,30, l’MpV prende parte alla Marcia per la Vita - organizzata dal forum Vita-Famiglia-Educazione - che da piazza Croci si muoverà verso Piazza Castelnuovo.
Le attività si concluderanno domenica 6 Febbraio con una Tavola rotonda sui temi della vita. Nel Teatro della parrocchia «Regina Pacis» alle ore 16, in piazza IV Novembre a Palermo, l'incontro a cui partecipano, fra gli altri: il presidente del CeSVoP, Ferdinando Siringo; il direttore dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS) Sicilia, Gabriella Scaturro; il direttore dell'Accademia di Bioetica, Eleonora Ajello; il vicepresidente nazionale del Movimento per la Vita, Pino Morandini. Per l’occasione verrà presentato il libro «Emergenza educativa e responsabilità sociale. Un pensiero divergente» di Rosa Rao, presidente del Movimento per la Vita di Palermo. Modererà, la giornalista Alessandra Turrisi. Il tutto si conclude alle ore 19 con la celebrazione eucaristica, a cui segue alle 20 il concerto dei Pallavicino Chorus, gruppo composto da alunni di alcune scuole dell’omonimo quartiere palermitano.

A Gela si parla di Città "educativa"

Venerdì 4 febbraio alle 9,30, presso la Sala «Don Puglisi» della Casa del Volontariato in via Ossidiana a Gela si svolge il convegno Gela città educativa, promosso dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Gela in collaborazione con il MoVI e l'associazione «La Maieutica».
Durante il convegno verrà presentata la pubblicazione Gela città educativa che illustra il senso della Carta delle città educative, promulgata a Barcellona nel 1990 e che raccoglie i principi fondamentali ai quali devono richiamarsi le scelte educative di una città per lavorare a progetti e attività di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Su questi principi si fonda l’esperienza internazionale delle 443 città educative sparse per il mondo, una rete operativa di cui Gela fa parte dal 2009 dopo sollecitazioni promosse dal MoVI attraverso la creazione della Rete Educativa Cittadina. Durante il convegno sono previsti gli interventi del sindaco di Gela, Angelo Fasulo, dell’Assessore ai Servizi Sociali Fortunato Ferracane, di Gianfranco Mancuso, Presidente del Forum delle Famiglie di Gela, del Presidente de «La Maieutica – Ricerca e Formazione» di Roma Antonio De Filippo, di Grazia Cappellucci del Dipartimento di Psicologia dinamica e clinica dell’Università la Sapienza e di Don Giuseppe Fausciana, Direttore Diocesano della Pastorale Giovanile.
Coordinerà il dibattito Enzo Madonia, presidente del MoVI Gela.