mercoledì 18 luglio 2012

CeSVoP, Servizio Marketing Sociale. Le richieste a partire dal 18 settembre

Dal 18 al 30 settembre 2012 si potranno presentare le istanze per accedere al Servizio che fornisce supporto all'autopromozione delle organizzazioni di volontariato della Sicilia occidentale. Tutti i dettagli cliccando qui.

Povertà in Italia, aumenta quella "relativa"

Dall'Istat la fotografia della situazione del Paese, ecco la sintesi fatta dall'agenzia di stampa DIRE-Redattore Sociale:

Roma - Nel 2011, l'11,1% delle famiglie e' relativamente povero (per un totale di 8 milioni e 173 mila persone) e il 5,2% lo e' in termini assoluti (3 milioni e 415 mila). La soglia di poverta' relativa, per una famiglia di due componenti, e' pari a 1.011,03 euro. Lo rileva l'Istat. La sostanziale stabilita' della poverta' relativa rispetto all'anno precedente deriva dal peggioramento del fenomeno per le famiglie in cui non vi sono redditi da lavoro o vi sono operai, compensato dalla diminuzione della poverta' tra le famiglie di dirigenti/impiegati. In particolare, l'incidenza della poverta' relativa aumenta dal 40,2% al 50,7% per le famiglie senza occupati ne' ritirati dal lavoro e dall'8,3% al 9,6% per le famiglie con tutti i componenti ritirati dal lavoro, essenzialmente anziani soli e in coppia. Tra quest'ultime aumenta anche l'incidenza di poverta' assoluta (dal 4,5% al 5,5%).
La poverta' assoluta aumenta tra le famiglie con persona di riferimento ritirata dal lavoro (dal 4,7% al 5,4%), soprattutto se non ci sono redditi da lavoro e almeno un componente e' alla ricerca di occupazione (dall'8,5% al 16,5%). L'incidenza di poverta' assoluta cresce anche tra le famiglie con a capo una persona con profili professionali e/o titoli di studio bassi: famiglie di operai (dal 6,4% al 7,5%), con licenza elementare (dall'8,3% al 9,4%) o di scuola media inferiore (dal 5,1% al 6,2%).
Peggiora la condizione delle famiglie con un figlio minore, sia in termini di poverta' relativa (dall'11,6% al 13,5%), che di poverta' assoluta (dal 3,9% al 5,7%). A fronte della stabilita' della poverta' relativa al Nord e al Centro, nel Mezzogiorno si osserva un aumento dell'intensita' della poverta' relativa: dal 21,5% al 22,3%. In questa ripartizione la spesa media equivalente delle famiglie povere si attesta a 785,94 euro (contro gli 827,43 e 808,72 euro del Nord e del Centro). (DIRE tratto da Redattore Sociale.it 17lug12)