lunedì 24 febbraio 2014

In Sicilia si rafforzi il ruolo di Villa delle Ginestre, polo d'eccellenza per le medullolesioni

Stamattina sono riuscite a fermare il trasferimento della terapia intensiva di Villa delle Ginestre. Le organizzazioni “Azione Handicap”, Associazione Siciliana Medullolesi Spinali e Associazione sportiva “Villa delle Ginestre” con una manifestazione hanno impedito che alcune apparecchiature fossero trasferite verso un’altro ospedale palermitano. I volontari e i soci delle associazioni sono impegnati da anni perché Villa delle Ginestre diventi realmente un Centro regionale polifunzionale di alta specializzazione per la diagnosi, cura e riabilitazione delle medullolesioni. Il problema di stamattina è stato per il momento risolto. Si è trattato di un disguido, come ha chiarito il commissario straordinario dell’ASP Palermo Antonino Candela, il quale si è pure impegnato ad affrontare in pochi giorni gli altri problemi evidenziati dalle organizzazioni. Per quel che riguarda la Terapia intensiva, ad esempio, non è ancora operativa per carenza di personale. L’assistenza urologica ha tempi lunghi poiché viene garantita da un solo specialista. Deve essere meglio definita la collaborazione con Chirurgia plastica di Villa Sofia per curare i medullolesi colpiti da lesioni da decubito. Infine, la struttura d’eccellenza non ha l’Unità spinale, cioè il reparto che permette di intervenire e stabilizzare coloro che sono vittime di lesioni midollari. In tutta la Sicilia, l’Unità spinale è solo a Catania, ma le necessità regionali richiedono che un’altra unità venga attivata proprio a Villa delle Ginestre che, inoltre, garantirebbe la prosecuzione delle cure con la riabilitazione. Insomma, come sostiene Vito Riolo, presidente di Azione Handicap, “occorre dare ai medullolesi siciliani un’alternativa valida ai viaggi della speranza che li portano lontano dalla nostra regione. E’ un loro diritto avere anche in Sicilia un’assistenza organica che riesca a mettere in rete tutti i servizi necessari. E Villa delle Ginestre dovrebbe essere il polo d’eccellenza a cardine dell’intero sistema regionale”.