mercoledì 6 agosto 2014

Riforma Terzo settore, ecco il testo della legge delega varato dal Governo Renzi

Riportiamo il testo integrale del lancio del 6 agosto 2014 dell'agenzia di stampa Redattore Sociale che racconta la presentazione e i contenuti del disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore:

"Terzo settore, la riforma prende il via: associazioni soddisfatte, con riserva
Presentato il testo del ddl delega. Stanziati 50 milioni per le imprese sociali, sulle altre partite rinvio alla legge di stabilità. Perplessità sul cinque per mille: non sparisce il tetto di spesa. Poletti: “E’ una grande riforma”. Barbieri: "Schema buono, daremo battaglia per i fondi"
06 agosto 2014
ROMA – Il testo era stato approvato il 10 luglio scorso dal Consiglio dei ministri ma ci sono voluti più di 25 giorni per poterlo leggere: compie finalmente il primo passo ufficiale la riforma del terzo settore che può ora approdare in Parlamento con il disegno di legge delega che – una volta approvato - darà al governo il compito di mettere mano alla normativa all’insegna della semplificazione, della trasparenza e del riordino complessivo del sistema. Il documento è stato presentato in conferenza stampa dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal suo sottosegretario Luigi Bobba.
Con sette articoli il testo di legge “delega al governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” prevede – fra le altre cose - che il governo semplifichi l’iter di riconoscimento giuridico delle associazioni, istituisca un registro unico delle organizzazioni del terzo settore, produca una semplificazione della legislazione fiscale, definendo i vantaggi, fissando l’esatta nozione di “ente non commerciale”, razionalizzi deduzioni e detrazioni dal reddito, riformi in modo strutturale il cinque per mille. Sul quale, però, rimane l’incubo del “tetto” massimo di spesa, che l’intero mondo del non profit vorrebbe fosse abolito ma che è espressamente previsto dal testo.
Sul servizio civile, nessuna cifra indicata ma la conferma, da parte di Poletti e Bobba, dell’obiettivo di raggiungere quota 100 mila giovani nel 2017. Fra fine 2014 e inizio 2015 partiranno 35 mila giovani, la determinazione dei contingenti per il resto del 2015 e tutto il 2016 è rinviato ai decreti attuativi. Con quali risorse? Quelle che non frattempo si saranno reperite all’interno della legge di stabilità 2015. Nella quale, prevede il ddl delega, potranno essere indicate anche le cifre destinate al cinque per mille. Quel che è certo, al momento, è che il ddl delega prevede che il servizio civile universale sia destinato ai giovani fra i 18 e i 28 anni, con possibilità di durata variabile (si parla di un periodo fra i 6 e i 12 mesi, ma il testo non lo specifica espressamente) e di svolgerne una parte in uno dei paesi dell’Unione europea. Nessuna presa di posizione sull’apertura agli stranieri, il testo delega presentato dal governo non lo prevede e non lo esclude. Fra le altre norme, anche la revisione e la promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato. Quanto alle risorse, infine, il testo di legge delega individua la cifra di 50 milioni di euro, che vengono destinati all’istituzione di un fondo rotativo destinato a finanziare a condizioni agevolate gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali effettuati dalle imprese sociali.
POLETTI - “I soggetti di questo mondo sono stati vissuti come quelli che arrivano quando lo Stato non ce la fa e il mercato non ha niente da guadagnarci: arrivano i buoni che suppliscono e si occupano del bene sociale: questa logica è sbagliata perché i protagonisti della società non sono lo Stato e il mercato, vengono prima le persone. Ed è necessario che le norme ne tengano conto”. Per Poletti è fondamentale muoversi nell’ottica di “politiche attive” che non si limitino a trasferimenti monetari ma che favoriscano progetti individualizzati. “La riforma del terzo settore è costitutiva della nostra idea di società e di economia e va di pari passo con tutte le altre grandi riforme che il governo Renzi sta portando avanti, partendo dal riconoscimento sostanziale del ruolo che ricopre la capacità di auto-organizzarsi dei cittadini”.
BOBBA - “Non di solo Pil vive una società, il cuore di questa riforma è quello di favorire la libera iniziativa dei cittadini ad associarsi per perseguire finalità di interesse generale”. E’ questo il cuore della riforma per il sottosegretario che ha seguito l’iter fin dal primo momento e ha curato una consultazione pubblica alla quale hanno risposto 1016 soggetti, con netta prevalenza di organizzazioni del Terzo settore (37%) e singoli cittadini9 (38%). “Speriamo che il Parlamento entro il 2014 possa approvare il testo di legge delega – dice Bobba – ma nel frattempo lavoreremo già su alcuni temi che sono ad uno stadio avanzato: il servizio civile, il cinque per mille, le imprese sociali. Ci portiamo avanti con il lavoro in modo da poter rendere operative le norme nel corso del 2015”.
LE REAZIONI – “Si tratta di un buon testo di cui siamo complessivamente soddisfatti, per l'articolazione e la complessità dell'articolato, che abbraccia tutta la normativa del terzo settore e che ha saldi ancoraggi costituzionali, solidaristici e si pone in una prospettiva di riduzione delle disuguaglianze”. Così Pietro Barbieri, portavoce del Forum nazionale del terzo settore, che mette in evidenza però anche alcune criticità come il tetto ancora previsto per il 5 per mille. La battaglia si sposta ora da un lato sull’esame del ddl da parte del Parlamento e dall’altro sulla legge di stabilità: “Era già terreno di lavoro per povertà, non autosufficienza e politiche sociale, lo sarà, ora, anche per il servizio civile, per il 5 per mille e la fiscalità di vantaggio per il terzo settore”. Per Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali e presidente di Federsolidarietà Confcooperative, “erano anni che attendevamo questa cornice che, per la prima volta, ci colloca nel cuore di un progetto di riforma”. E invita il Parlamento ad approvare “al più presto” il disegno di legge. Per la Fish "era necessario fissare nuovi criteri che consentano di premiare e incentivare un settore straordinariamente dinamico, ma anche di fissare regole di trasparenza a garanzia dei singoli e della collettività”. Ma il presidente Vincenzo Falabella auspica che alcuni elementi siano aggiustati in sede di discussione parlamentare, "uno fra tutti la ambigua e un po’ inquietante indicazione di ‘razionalizzare le categorie di lavoratori svantaggiati’ a proposito delle imprese sociali”. "Si apre ora una nuova fase normativa che, insieme al mondo del volontariato e di tutto il terzo settore, seguiremo con molta attenzione e in tutte le sue parti”. E' il commento di Stefano Tabò, presidente di Csvnet, Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato (Csv). (ska)"

I COMMENTI E LE REAZIONI:

CSVNET: “Il DDL di Riforma del Terzo Settore, nel quadro più generale della pre-visione, conferma letteralmente le anticipazioni riguardanti i Centri di Servizio per il Volontariato, che avevamo già commentato positivamente.
Si apre ora una nuova fase normativa che, insieme al mondo del volontariato e di tutto il terzo settore, seguiremo con molta attenzione e in tutte le sue parti – continua Tabò -.
Non si tratta certo di attendere ma, semmai, di intensificare l’impegno e l’interlocuzione politica sulla base del contenuto del DDL stesso. Il futuro dei Centri di Servizio, dopo questa importante conferma, appartiene ancora di più alla capacità di fare rete delle nostre organizzazioni.
In questo periodo di scarsità, le risorse che la legge 266/91 assicura, sia pure in costante e significato calo, al sistema dei Centri di Servizio, tramite le Fondazioni di origine bancaria, rappresentano una grande opportunità per la promozione del volontariato stesso e per il suo supporto in questo periodo di cambiamento.
CSVnet è pronto a mettere a disposizione del legislatore tutta l’esperienza maturata in questi anni per entrare nello specifico della previsione del Decreto: “revisione e promozione del sistema dei Centri di servizio per il volontariato, e riordino delle modalità di riconoscimento e controllo degli stessi”. Anche noi – conclude Tabò -vogliamo investire sul futuro, valorizzando al massimo il patrimonio rappresentato dai nostri Centri di servizio, capillarmente diffusi in tutto il territorio nazionale".

FISH, ALLEANZA DELLE COOPERATIVE, FORUM DEL TERZO SETTORE

Cosa Nostra, radiografia del momento attuale

Il magistrato De Lucia in un'intervista al Giornale di Sicilia del 6 agosto 2014 fotografa la situazione attuale di Cosa Nostra e delle nuove vie per combatterla (clicca sull'immagine per ingrandirla).

Reti nazionali finanziate da Fondazione con il Sud

La Fondazione CON IL SUD, attraverso la terza edizione del Bando Volontariato, ha selezionato 9 iniziative nelle regioni meridionali proposte da reti nazionali di volontariato, con l’obiettivo di accrescerne l’impatto sociale sulla comunità con attività finalizzate al coordinamento, rafforzamento e sviluppo nel territorio di riferimento. Gli interventi, che verranno sostenuti complessivamente con circa 800 mila euro, saranno realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
SELEZIONATE 9 INIZIATIVE AL SUD PROPOSTE DA RETI NAZIONALI DI VOLONTARIATO. EROGATI 800 MILA EURO.
Gli interventi proposti dalle Reti Locali di volontariato saranno selezionati a settembre
La Fondazione CON IL SUD, attraverso la terza edizione del Bando Volontariato, ha selezionato 9 iniziative nelle regioni meridionali proposte da reti nazionali di volontariato, con l’obiettivo di accrescerne l’impatto sociale sulla comunità con attività finalizzate al coordinamento, rafforzamento e sviluppo nel territorio di riferimento.
Gli interventi, che verranno sostenuti complessivamente con circa 800 mila euro, saranno realizzati in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Di seguito, l’elenco e una breve descrizione delle iniziative sostenute:
- “Qua la mano” (promossa da Ada – Associazione per i diritti degli anziani in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e sostenuta con 90 mila euro) offrirà servizi di ascolto e sostegno ai familiari di 120 anziani affetti da demenza senile, costruendo una rete di auto-aiuto.
- “Rete a Sud” (promossa da Anolf – Associazione Nazionale Oltre le Frontiere nelle sei regioni meridionali e finanziata con 70 mila euro) prevede incontri e percorsi formativi per 50 operatori che, affiancati da consulenti legali e burocratici, offriranno servizi a supporto di immigrati presso sportelli dedicati.
- “Lavoriamo in rete” (promossa dall’Associazione Italiana Persone Down Onlus nelle sei regioni del Sud e finanziata con 90 mila euro) promuoverà un percorso formativo rivolto a 13 organizzazioni territoriali della rete, per attività di orientamento e per l’inserimento lavorativo di persone con sindrome di Down. Verrà creato inoltre un database online per raccogliere i dati sui potenziali lavoratori e le aziende.
- “Bad Big Anpas Data” (promossa da Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze nelle sei regioni meridionali e sostenuta con 95 mila euro) permetterà la predisposizione di una piattaforma comune ai comitati regionali interessati, per la raccolta e il trattamento dei principali dati operativi e la sperimentazione di tecnologie per la loro raccolta. Sono previsti anche percorsi formativi per staff e volontari.
- “GE.CO – Generare comunità” (promossa dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia nelle sei regioni del Sud e finanziata con 80 mila euro) prevede attività di comunicazione e animazione territoriale, percorsi formativi e di sensibilizzazione per i volontari e la cittadinanza, con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento della rete e accrescerne l’impatto sul territorio.
- “Una rete per i malati oncologici del Sud: insieme si può” (promossa dalla FAVO - Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia in Campania, Puglia e Sicilia e sostenuta con 90 mila euro) ha l’obiettivo di rafforzare la rete e favorire la diffusione di informazioni sul cancro, svolgendo anche un’attività di lobbying nei confronti delle istituzioni per adottare provvedimenti che migliorino la qualità di vita dei malati oncologici.
- “Auser insieme coesi e solidali” (promossa dalla Federazione Nazionale delle Associazioni Auser di Volontariato Onlus in tutte le sei regioni meridionali e finanziata con 100 mila euro) prevede attività formative rivolte a dirigenti e volontari e l’apertura di sportelli informativi per gli anziani con l’obiettivo di coinvolgerli nella rete.
- “Coltiviamo la rete – Buone pratiche in circolo 2” (promossa dalla Federazione Nazionale Legambiente Volontariato nelle sei regioni del Sud e sostenuta con 95 mila euro) ha l’obiettivo di sistematizzare le attività già svolte a livello locale per creare una piattaforma di contaminazione reciproca, che consenta a ciascuna organizzazione di accedere ad un bagaglio di informazioni e buone pratiche per rafforzare la propria presenza sul territorio. Centrali per l’iniziativa saranno i temi della sicurezza alimentare, delle produzioni agricole, della sostenibilità ambientale, della produzione di rifiuti, dei consumi energetici.
- “Reti di sostegno a distanza costruiscono comunità solidali che rigenerano welfare” (promossa da Forumsad – Forum Permanente per il sostegno a distanza nelle sei regioni del Sud e finanziata con 85 mila euro) prevede incontri locali e nazionali, la costituzione o il potenziamento dei coordinamenti territoriali per rafforzare la rete, oltre ad iniziative come la creazione di incubatori di progetti.
Il Bando Volontariato 2013 era rivolto anche alle Reti locali di volontariato, con l’obiettivo di migliorare, ampliare e intensificare l’offerta dei servizi erogati ai cittadini, rafforzando il ruolo del volontariato e l’impatto dell’azione svolta dalle organizzazioni nel Mezzogiorno. Gli esiti finali relativi alle iniziative proposte dalle reti territoriali verranno resi noti nel mese di settembre.
Il sostegno al mondo del volontariato è parte integrante della missione della Fondazione CON IL SUD che, con le due precedenti edizioni del Bando, ha assegnato complessivamente oltre 9 milioni di euro per 167 programmi di volontariato.
http://www.fondazioneconilsud.it/news/leggi/2014-08-04/bando-volontariato-2013-selezionate-9-iniziative/