mercoledì 22 aprile 2015

Presentata a Roma l'autoconvocazione del volontariato italiano. Si comincia il 9 maggio

“Siamo qui per presentare un evento straordinario nella storia del volontariato italiano che sta attraversando, come il Paese, una fase storica complicata.” Così ha esordito Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, presentando l’iniziativa di auto convocazione che, a partire dall’evento del 9 maggio a Roma, proseguirà in un percorso articolato, e in costruzione, almeno fino al 5 dicembre 2015, Giornata internazionale del Volontariato.
La crisi economica, sociale, culturale e politica che investe il Paese richiama alla necessità ed al protagonismo del vasto mondo della solidarietà che raccoglie 4,5 milioni volontari ed esprime centinaia di migliaia di organizzazioni. “L’auto convocazione - ha proseguito Barbieri - vuole rappresentare un momento di impatto, un’espressione forte di quello che il volontariato vuole essere in questa fase storica. Per questo non è pensato come una sola giornata, ma come un percorso partecipato che consentirà al volontariato di essere protagonista, di esprimersi e di proporre la propria agenda. Crediamo di essere ora nel momento giusto per la realizzazione di questo percorso”.
"La proposta di legge uscita dalla Camera non tiene in alcun conto valori, richieste e proposte del volontariato organizzato" ha evidenziato Emma Cavallaro presidente della ConVol aggiungendo "Siamo stati auditi ma non siamo stati ascoltati. La Convenzione delle Nazioni Unite sulla discriminazione delle persone con disabilità si intitola «Niente su di noi senza di noi», un forte messaggio che ben rappresenta i sentimenti del volontariato organizzato. Ci sembra che il welfare si stia trasformando in un investimento su qualcuno che potrà contribuire al sistema produttivo e quindi non sia più tutela dei diritti delle persone più fragili".
“Vogliamo dare voce al volontariato, una realtà diffusa in tutto il Paese in modo eterogeneo ma capace di esprimere valori condivisi come il dono, la gratuità, la partecipazione e la responsabilità che sono il presupposto su cui costruire l’Italia che verrà. - ha dichiarato Stefano Tabò, presidente di CSVnet. Nella Riforma del Terzo Settore abbiamo visto evaporare il principio di sussidiarietà nella gestione dei Centri di Servizio; chiediamo che venga riconosciuta l’identità e l’autonomia del Volontariato, non solo la sua capacità di rispondere operativamente ai bisogni sociali”.
“Il 9 maggio - ha affermato Enzo Costa, Coordinatore della consulta del volontariato presso il Forum - il volontariato italiano alzerà la voce per dire le sue ragioni, che poi si traducono in ‘valori’, dal momento che sinora la politica italiana non lo ha fatto. Noi crediamo che il volontariato, che coinvolge milioni di cittadini, sia una pratica storica diffusa in tutto il Paese, e in quanto tale, un grandissimo patrimonio da sostenere e valorizzare. Il 9 maggio lanceremo un segnale, avremo una rappresentanza con molte facce e molte voci per dare espressione a questo Paese”.
L'auto convocazione del volontariato italiano è promossa da Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet), Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), Caritas Italiana e Centro Nazionale Volontariato (CNV).
L’appuntamento è per il 9 maggio, dalle ore 10.00 alle 17.00 presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma (via Salaria 113).‎

Clicca qui per scaricare il documento “Il Volontariato italiano si auto convoca”

Immigrazione, l'ennesima mobilitazione spontanea dei siciliani

Tutti a ringraziare, a tessere le lodi, ad evidenziare generosità e disponibilità di Lampedusani, Siciliani, ecc. Intanto, nessun intervento di carattere "strutturale" e le emergenze vengono gestite grazie agli sforzi e alla solidarieta dei soliti "noti": associazioni di volontariato, Terzo settore, Caritas, Comitati spontanei, singoli cittadini. E se non ci fossero loro?
Qui sotto l'articolo di Repubblica Palermo del 22 aprile 2015 che racconta gli sforzi della solidarietà siciliana (clicca sull'immagine per ingrandirla).