sabato 31 gennaio 2015

CSVnet saluta il neo Presidente della Repubblica

"Auguriamo un settennato all'insegna della 'giustizia'; un augurio per lui e, ad un tempo, per tutti noi e per il volontariato che continuerà ad essere protagonista in questa direzione" - commenta il presidente di CSVnet, Stefano Tabò.
Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana; un uomo del Sud che negli anni ha saputo interpretare la parola “solidarietà” con speranza e fiducia (è il precursore del servizio civile universale, che ha contribuito ad istituire nel 2001 in qualità di ministro della Difesa). E proprio da Salerno, dove è in corso il seminario conclusivo del Progetto per la Formazione dei quadri del Terzo Settore del Meridione, arriva il commento di Stefano Tabò, presidente di CSVnet, Coordinamento Nazionale che riunisce e rappresenta i 76 Centri di Servizio per il Volontariato (CSV). “La capacità e la scelta espressa dal Parlamento nel pervenire all’identificazione di un nuovo Capo dello Stato rappresentano un momento di importanza assoluta per la storia del nostro Paese, per la sua identità, per il suo futuro" - ha commentato Tabò -. "La persona di Sergio Mattarella ci racconta di un senso autentico della politica. Verrebbe naturale, ora, immaginarlo primo garante della legalità: noi ci auguriamo un settennato garante della giustizia, di cui la legalità è il presupposto. È un augurio per lui e, ad un tempo, per tutti noi e per il volontariato che continuerà ad essere protagonista in questa direzione". La rete dei Centri di Servizio per il Volontariato saluta l’elezione di Sergio Mattarella, augurandogli buon lavoro, e ringrazia Giorgio Napolitano per l’attenzione ed il servizio garantito nei suoi mandati.

Poveri e delusi gli italiani dell'Eurispes

L'indagine Eurispes traccia un profilo degli italiani: sono diventati più poveri, sono delusi e si fidano solo del Papa. Una sintesi dei risultati della ricerca in questo riquadro del Giornale di Sicilia del 31 gennaio 2015 (clicca sull'immagine per ingrandirla).

Festival della Città Educativa, i crediti formativi riconosciuti agli assistenti sociali

Il Consiglio nazionale degli assistenti sociali ha comunicato il numero di crediti formativi riconosciuti agli iscritti che hanno partecipato ai seguenti eventi del Festival della Città Educativa:
- 12 gennaio 2015 Seminario "Garantire la salute: benessere, territorio ed agenzie educative" al Centro di Giustizia Minorile, partecipazione alle due sessioni (mattina e pomeriggio). Accreditato con 7cf.
- 13 gennaio 2015 Seminario "I servizi innovativi: Norme, Criteri e modelli della città che educa" alla Galleria d’Arte Moderna, partecipazione alle due sessioni (mattina e pomeriggio). Accreditato con 7 cf.
- 14 gennaio 2015 Seminario "Cittadinanza: cultura e partecipazione" al Salone del Centro Santa Chiara, partecipazione all'unica sessione pomeridiana. Accreditato con 4 cf.
- 15 gennaio 2015 Seminario "Perché e con quali criteri investire sull’infanzia e sui giovani" alla Facoltà di Ingegneria, partecipazione all'unica sessione mattutina. Accreditato con 4cf.
- 21 gennaio 2015 Seminario "La Procedura minorile civile e penale" al Tribunale per i Minorenni, partecipazione all'unica sessione mattutina. Accreditato con 4 cf.
- 23 gennaio 2015 Gruppo di lavoro "Modalità di ascolto del minore in ambito giudiziario, scolastico, sanitario" all'IPSSAR "Cascino", partecipazione all'unica sessione mattutina. Accreditato con 4 cf.
- 30 gennaio 2015 Gruppo di lavoro "Minori fuori famiglia. Ambiente Familiare e misure alternative" al Centro Diaconale Valdese, partecipazione alle due sessioni (mattina e pomeriggio). Accreditato con 7 cf.

All'Eremo in fuoristrada


L’associazione Amici di San Felice, grazie ai fondi del Progetto "I sentieri di San Felice", finanziato da Gal Metropoli Est, ha acquistato un Mitsubishi L 2000. Un fuoristrada che rende ancora più fruibile l'Eremo di San Felice, semplice e suggestiva struttura medievale (edificata tra il 1290 e il 1310) che si trova nel cuore della Riserva naturale orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto (fra i comuni di Trabia e Ventimiglia di Sicilia in provincia di Palermo).
L’Eremo costituisce una bella possibilità per incontrarsi e stare insieme, per conoscere la natura locale e il territorio, e adesso può essere raggiunto da una più vasta "utenza" (scolastica, educativa, del volontariato, ecc.).
Gli Amici di San Felice invitano tutti coloro che volessero organizzare escursioni e visite all’Eremo di contattarli al tf. 3338435040 e all’email amicidi.sanfelice@virgilio.it.

L’Eremo di San Felice si trova al km 18 della strada provinciale Trabia-Ventimiglia (Palermo) all’interno della R.N.O. di “Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto”. Fu edificato tra il 1290 e il 1310 dall’eremita laico Frà Guglielmo Gnoffi – nato a Polizzi Generosa nel 1256 – oggi “Beato”, e dalla sua piccola confraternita di eremiti, fra cui frate Alberto. Crediamo che per costruire San Felice il Beato Guglielmo si è avvalso della collaborazione logistica ed economica dell’allora principe Manfredi I° Chiaramonte, appartenente ad una delle più potenti famiglie dell’epoca. Frate Guglielmo dedicò la piccola chiesa alla Madonna di cui era molto devoto e fece dipingere un affresco raffigurante la Santa Madre alla destra dell’altare; ancora oggi è visibile una traccia pittorica di tale immagine sacra. Cosa sia stato San Felice dal 1300 ad oggi non ci è dato di sapere; non vi sono libri né documenti storici, né ricerche della Soprintendenza ai Monumenti, che ci diano certezza su coloro che furono eremiti in questo splendido e significativo luogo. Le poche “tracce” rimaste nel territorio limitrofo ci indicano che gli eremiti, per nutrirsi, si dedicavano alla coltivazione dell’orto, degli ulivi e di alberi da frutta, oltre che alla pastorizia. Non sappiamo, altresì, perché oggi questo Eremo venga denominato “San Felice”. Ci è stato riferito che l’Eremo, nel periodo delle guerre mondiali, fu utilizzato come luogo di ricovero di molti sfollati che vi si rifugiavano, provenienti dai paesi di Trabia, Caccamo e Ventimiglia di Sicilia. Potrà apparire strano ma l’Eremo di San Felice serviva anche alla attività di pesca della tonnara di Trabia; infatti il rais della tonnara, per posizionare esattamente la calata delle reti, utilizzava -tra l’altro- come riferimento per fare punto mare, una finestra dell’Eremo che pochi giorni prima veniva appositamente colorata di bianco per essere visibile dal mare. Prima del 1989 l’Eremo era ridotto ed utilizzato solamente come stalla; non vi era più tetto, né canonica, né porte, né finestre. La cappella, che era l’unico ambiente rimasto eretto, era “abitata” esclusivamente da mucche o pecore che vi trovavano ricovero dalla calura estiva o, nell’inverno, dalla neve e dal gelo. 

Giornata per la vita, due incontri promossi da MpV e Cav di Palermo

In occasione della celebrazione ecclesiale della 37° Giornata per la Vita, domenica 1 febbraio, il Movimento per la Vita e il Centro Aiuto alla Vita di Palermo organizzano due incontri, aperti alla cittadinanza, sui temi del valore della vita umana e della sessualità.
Il primo incontro, dal titolo "Sessualità: biologia e paternità responsabile", diretto ai giovani, si svolgerà sabato 31gennaio alle ore 16.30 presso l'Istituto "P.G. Cusmano" in via Pindemonte 3 a Palermo.
Il secondo, dal titolo "Procreazione responsabile e salute della donna. Quale tutela al concepito?", è diretto agli educatori, al personale medico-sanitario e ai genitori, e si svolgerà alle ore 16 di domenica 1 febbraio presso la parrocchia Regina Pacis in Piazza IV novembre a Palermo. Relatore sarà il Dott. Bruno Mozzanega, ginecologo e presidente della Società Italiana Procreazione Responsabile (S.I.P.Re). I volontari del MpV locale saranno presenti in varie parrocchie per distribuire piantine di primule con offerta libera e diffondere il Messaggio della C.E.I. per la Giornata della vita.