Succede nel Sud Italia, a Gela, che le associazioni nel tempo stanno imparando a fare rete, non per reclamare, non per raccogliere firme e limitarsi alla denuncia sociale, ma per costruire mattone dopo mattone qualcosa che possa servire al rilancio dell'economia della città.
Ecco che all'interno della rete di Cantiere Gela, la più grande rete sociale della città, da circa un anno. Cittadini e associazioni della città di Gela ancora una volta sono pronti ad impegnarsi in prima persona in un momento tra i più difficili per l'economia gelese.
All'interno della Casa del Volontariato già da alcuni mesi si sono svolti incontri di studio e approfondimenti. Così dopo una fase di ricerca il "Comitato per la costituzione dell’Ecomuseo del Golfo di Gela” per la promozione e la valorizzazione dell’identità culturale del territorio individua nella legge regionale siciliana n. 16 del 02/07/2014, lo strumento normativo per perseguire l'obiettivo.
Ecco allora che finalmente le associazioni che operano nella promozione dei beni culturali hanno sottoscritto un patto per realizzare l'ecomuseo del Golfo di Gela.
Un ecomuseo non è un’esposizione di oggetti, né un percorso di visita: è il modo che una comunità sceglie per rappresentarsi e presentarsi a chi non la conosce. È cultura scatenata, impossibile da tener ferma, che non ne vuole sapere di star chiusa fra quattro mura e che diventa laboratorio, sentiero, forno di paese, negozio, festa, mappa di comunità.
L’ecomuseo è un’istituzione culturale che assicura in modo permanente, su un dato territorio, le funzioni di ricerca, presentazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che vi si succedono, con la partecipazione della popolazione stessa. Un ecomuseo è un'istituzione che gestisce, studia, esplora con fini scientifici, educativi e culturali in genere, il patrimonio globale di una certa comunità, comprendente la totalità dell'ambiente naturale e culturale di questa comunità.
Se un museo tradizionale espone una collezione, un ecomuseo esprime il patrimonio culturale di una comunità o; mentre un museo è collocato all’interno di un edificio, un ecomuseo è diffuso sul territorio; mentre un museo si rivolge a un pubblico, un ecomuseo parla a una popolazione; il primo è pensato dall’alto e a tavolino, il secondo viene progettato “dal basso” e condiviso.
L'obiettivo della rete nata in seno a "Cantiere Gela" dunque ha tra le sue finalità la promozione del protagonismo culturale dei cittadini nella cura dei beni comuni e nello sviluppo delle relazioni e dei legami di comunità. Si favorirà l’incontro tra cultura e processi di rigenerazione urbana, promuovendo la conoscenza, la comprensione, la responsabilizzazione e la cura del territorio.
Si realizzeranno iniziative di ricerca e valorizzazione dei luoghi coinvolgendo i cittadini come portatori di conoscenza, esperienza e creatività.
Il "Comitato per la costituzione dell’Ecomuseo del Golfo di Gela" è formato da associazioni che storicamente si occupano della difesa e promozione dei beni culturali. Hanno sottoscritto il protocollo d'intesa: l'Archeoambiente, il Gruppo Archeologico Geloi, il Club Unesco, la Pro Loco di Gela, il Centro culturale e di spiritualità cristiana "Salvatore Zuppardo", il MoVI di Gela e l'associazione "Amici di Antifemo ed Entimo".
Per Gela si tratta dell'inizio di un percorso importante che mette in rete ancora una volta realtà belle della città di Gela con lo scopo di promuovere i tesori di Gela.
giovedì 9 febbraio 2017
Cantiere Gela promuove la nascita di un ecomuseo. I primi passi del Comitato
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Il Dopo di Noi, se ne discute in una Tavola rotonda a Palermo
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