Conclusosi venerdì 9 marzo presso l’Istituto tecnico Commerciale “F. Ferrara” di Mazara del Vallo la prima fase del progetto “Movida Solidale” promosso dalla delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo (Centro di Servizi per il Volontariato) in partenariato con le associazioni di volontariato del Territorio.
Il progetto Movida solidale che mira a far conoscere le associazioni di volontariato presenti nel territorio con l’intento di promuovere i valori della solidarietà e del volontariato tra i giovani; si articola nelle seguenti fasi:
1. Quattro incontri, di sensibilizzazione/promozione del volontariato e presentazione delle ODV del territorio mazarese nelle scuole superiori con gli alunni delle classi quarte e quinte,
2. Stage ed attività esperienziali dei ragazzi nelle OdV coinvolte;
3. Verifica del percorso e formazione sulla progettazione insieme ai ragazzi. Co-Progettazione con loro di un momento di promozione del volontariato dei giovani fra i giovani e per i giovani (evento in discoteca o pub);
4. Realizzazione di un evento finale in un locale frequentato dai giovani dove i ragazzi racconteranno la loro esperienza e promuoveranno i valori del volontariato ad altri giovani.
Le scuole interessate nel progetto, in quanto sedi formative istituzionali privilegiate, sono: l’I.P.S.I.A; il Liceo Artistico, l’ITIS “R. D’Altavilla” e l’ITC “F. Ferrara”.
Durante gli incontri avvenuti con gli studenti delle classi superiori sono intervenute le seguenti Associazioni di Volontariato: ANTEAS (Associazione Nazionale terza età attiva per la solidarietà); AVPCA (Associazione Volontari Protezione Costiera Ambientale); AVFC (Associazione Nazionale vigili del fuoco in congedo); AUSER (Associazione per l’autogestione di servizi e la Solidarietà); ARCI AGAVE; AIPS (Associazione Italiana per la Solidarietà); C.P.A.S. (Associazione Caccia Pesca Ambiente Sports Protezione Civile); Associazione cinofila “Il mio amico cane”; G.I.V.A. (Gruppo Iternazionale Volontariato Arcobaleno); FEDELAMBIENTE; Associazione culturale Mondo nuovo; MoVI Mazara; Protezione Civile Mazara del Vallo; WWF (Val di Mazara); UILDM (Unione italiana lotta distrofia muscolare).
Ciascuna associazione di volontariato ha esposto le proprie attività, con l’ausilio di supporti video ed immagini, volendo testimoniare la solidarietà in maniera concreta sulla base di forti motivazioni affettive ed emozionali. Le associazioni, entrando, come accade da alcuni anni, nelle scuole si pongono l’obiettivo specifico di diffondere la cultura della solidarietà sociale, promuovere la cittadinanza attiva, garantire la continuità del volontariato alle generazioni future come strumento di sviluppo dei diritti e di solidarietà verso le persone, attraverso la condivisione di valori comuni.
Gli studenti coinvolti, non smentendo le nostre aspettative, si sono dimostrati sensibili e attenti alle tematiche, molti hanno dato la loro disponibilità a svolgere attività di volontariato attraverso gli stage esperienziali nelle diverse sedi associative, che li vedranno coinvolti con il metodo del cooperative learning, saranno protagonisti diretti nella programmazione di un evento di promozione del volontariato tra i giovani sotto forma di una grande festa a chiusura del progetto.
Ci auguriamo che progetti come “Movida solidale”, possano diventare la norma e non l’eccezione per scuotere la coscienza dei ragazzi. «I giovani hanno qualcosa da dire perché sono i primi ad essere interessati ai mutamenti economici, agli squilibri democratici, alla globalizzazione e alla diversità delle culture. È ad essi che si chiede di inventare altre forme di relazioni sociali, altri modi di esprimere la solidarietà, di vivere le differenze e di trarne un arricchimento, proprio nel momento in cui si manifestano vere incertezze. È loro che bisogna educare, alla solidarietà, alla cittadinanza attiva, alla legalità, in quanto nella giovinezza è forte il desiderio di un inserimento sociale comunitario che confermi la ricerca dell'autonomia personale. Nel volontariato aiutando gli altri aiutiamo noi stessi e ciò è talmente importante che senza passare da tale esperienza è molto difficile raggiungere la maturità personale, il proprio sviluppo come persone. Per questo la formazione del volontariato deve essere vista come la migliore scuola di civiltà, umanità e personalizzazione». (Ernesto Certa, referente della delegazione CeSVoP di Mazara del Vallo, e Antonella Coronetta, coordinatrice del progetto)
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