martedì 13 marzo 2012

Il Tar Sicilia accoglie il ricorso dell'associazione Nuove Ali di Agrigento sull'insegnante di sostegno

Sì all'assistenza obbligatoria dell'insegnante di sostegno e dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione.
Il diritto per gli studenti disabili che frequentano le scuole elementari, medie e superiori, ad usufruire di ambedue le figure professionali, è stato nuovamente ribadito dalla sezione di Palermo del Tribunale amministrativo regionale. Accogliendo tutti i ricorsi proposti, nell’interesse dei genitori dei bambini disabili, dall'Associazione “Nuove Ali” di Agrigento, il Tar Sicilia ha affermato il diritto dei minori disabili ad essere assistititi “in modo continuo” da insegnanti di sostegno secondo un rapporto di uno ad uno, cioè di un insegnante di sostegno per ogni bambino. Nel contempo il Tar ha condannato il Ministero dell’istruzione al rimborso delle spese legali.
È da notare che spesso nelle scuole un insegnante di sostegno, a causa dei tagli d'organico, deve seguire più di due minori. Succede così che per buona parte della giornata scolastica il minore si trovi privato dell'assistenza dell'insegnante di sostegno. Il Tar Sicilia è intervenuto anche in merito alla obbligatorietà della figura dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione, ossia di una figura specializzata che non sostituisce ma affianca l’insegnante di sostegno nell’intervento educativo. Anche in questo caso il Tar precisa che deve esserci un assistente per ogni alunno disabile. Sia l'obbligo dell'insegnante di sostegno che dell'assistente per l’autonomia e la comunicazione sono sanciti dalla legge 104 del 1992. All’art. 13 comma terzo, in particolare, la “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” ha infatti stabilito «l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali». In pratica dunque mentre il Ministero dell'istruzione è obbligato a mettere – e a pagare – un insegnante di sostegno a disposizione di ogni alunno disabile; nel caso di alunni cerebrolesi o autistici gli enti locali hanno l’obbligo di fornire gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
Tale obbligo – e conseguente obbligazione di pagamento – è del Comune quando si tratta di alunni di scuole elementari o medie; è della Provincia quando si tratta di alunni che frequentano la scuola superiore. In tal senso il Tar ha imposto alla Provincia Regionale di Palermo ed ai Comuni di Monreale, Carini e Palermo, di assegnare a minori disabili psichici un assistente per l’autonomia e la comunicazione, condannando al pagamento delle spese di giudizio. Una sentenza che lascia soddisfatta l’Associazione “Nuove Ali di Agrigento” che per bocca della vicepresidente Giovanna Librici afferma: «l’Associazione incoraggiata dagli importantissimi risultati conseguiti continuerà a battersi a fianco dei soggetti disabili e delle loro famiglie».
Da dire infine che la legge 104 prevede, oltre all'insegnante di sostegno e all'assistente per l’autonomia e la comunicazione, anche il servizio di trasporto dal domicilio alle strutture scolastiche e che i ragazzi disabili siano assistiti da collaboratori scolastici a cui sia appositamente affidata la loro assistenza igienico-sanitaria. Come ben spiegato dall'avvocato Francesco Marcellino in un articolo pubblicato sul sito “Superando.it”, in questi due casi «l'obbligo è del dirigente scolastico». Però, prosegue Marcellino, «sebbene la contrattazione collettiva di settore espressamente lo preveda, si sono registrati dei ritardi nella formazione del personale scolastico. Cosi, all’esclusivo fine di non far mancare agli studenti con disabilità l’assistenza di base, si è previsto (ad esempio in Sicilia) che i Comuni o le Province, in sostituzione dell’ente scolastico, potessero contribuire a fornire il personale. Quest’ultimo, spesso, viene offerto agli istituti scolastici mediante aggiudicazione di enti privati».
Per adeguarsi alla decisione del Tar la Provincia di Palermo sta redigendo un regolamento per gli alunni disabili delle scuole medie superiori. Ad occuparsene sono le commissioni consiliari “Affari generali e servizi sociali” e “Controllo e garanzia” del Consiglio provinciale.
Nei giorni scorsi le due commissioni consiliari hanno incontrato le associazioni dei genitori degli studenti disabili. All’incontro hanno preso parte Antonino Camarda, presidente dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), Ivana Calabrese (presidente “Aurora Onlus”), Silvia Mineo e Antonina Gandolfo (in rappresentanza dell’associazione “Nuove Ali” di Agrigento). Durante l'incontro i rappresentanti delle associazioni hanno sottolineato l’importanza per i ragazzi di un accompagnamento individuale e specifico nel percorso verso l’autonomia. «Porteremo in tempi rapidi il regolamento in aula per la discussione» assicura il presidente della commissione “Controllo e garanzia”, Giusi Scafidi, che aggiunge: «È necessario che gli alunni portatori di handicap beneficino di un servizio essenziale al loro benessere. Il diritto all’istruzione deve essere garantito a tutti». Intanto la Provincia ha assicurato sino alla fine dell'anno scolastico – esami di qualifica e di maturità compresi – la copertura del servizio di trasporto e di assistenza igienico-sanitaria affidando, a seguito di gare d'appalto, la gestione dei due servizi. (andrea uzzo)

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