Trasformare Gela da città di frontiera a città solidale in cui ricerca sociale e cultura si fondono per un nuovo modello di comunità. Questo l’obiettivo del primo laboratorio nazionale di fotografia sociale in questi giorni in corso nella periferia della città, in una scuola abbandonata, diventata scuola di partecipazione e cittadinanza attiva.
Si è tenuto presso la Casa del Volontariato di Gela, il primo workshop di Fotografia Sociale con il fotografo professionista Roberto Strano. Questa esperienza di formazione, prima nel suo genere nella città di Gela, serve a promuovere la fotografia nell'ambito del reportage sociale. Una fotografia che sia capace di raccontare le storie nascoste, di persone e luoghi, realtà che spesso non trovano spazio. A promuovere l’iniziativa è il MoVI, Movimento di Volontariato Italiano, che in questi anni è stato l’artefice di tante iniziative formative che vanno tutte nella direzione di far crescere il senso di responsabilità e cittadinanza soprattutto tra I giovani. L’iniziativa si è realizzata in rete con altre associazioni e con il sostegno CeSVoP. Docente d’eccezione, Roberto Strano, con un curriculum importante e collaborazioni con i più grandi fotografi del panorama Italiano e non solo. E’ stato Premio Europeo "Human Work" con mostre in Spagna, Germania, Romania, e Italia. Una delle sue pubblicazioni più interessanti è di sicuro il libro Guardami Dentro con i commenti dallo scrittore Vincenzo Consolo e del fotografo Ferdinando Scianna e scatti che indagano il mondo delle disabilità mentali.
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