lunedì 12 novembre 2012

Dal WWF di Caltanissetta la denuncia sull'abbandono della riserva Lago Soprano di Serradifalco

Il WWF alla Provincia di Caltanissetta, ha diffuso la seguente Nota indirizzata al Sindaco di Serradifalco ed all’ARPA per il ripristino dei luoghi e la tutela del lago.

Il WWF Caltanissetta denuncia la situazione di grave degrado, abbandono e danni ambientali nella Riserva naturale orientata del “Lago Soprano” di Serradifalco (CL): con una nota inviata oggi al Direttore della Riserva, dott.ssa Giulia Cortina, al Commissario straordinario della Provincia regionale, dott. Damiano Li Vecchi, al Sindaco di Serradifalco dott. Giuseppe Dacquì, nonchè alla Struttura territoriale di Caltanissetta dell’ARPA (Agenzia regionale protezione ambiente), l’Associazione ambientalista comunica le preoccupanti risultanze dei sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane da alcuni suoi operatori presso il lago Cuba, nella Riserva “Lago Soprano”.
“Dai sopralluoghi è stato possibile verificare il preoccupante stato di degrado ed abbandono dell’area protetta - scrive il WWF nella nota a firma della presidente dott.ssa Concetta Adamo -; in particolare si è accertato quanto segue: una lunga ed ampia fascia del canneto posto nel versante sud del lago (importante habitat per molte specie faunistiche) risulta essere stato tagliato o estirpato tramite mezzi meccanici; l’intera area lacustre, ivi compresa la fascia ripariale più delicata, è visibilmente soggetta al pascolo ed al calpestio delle greggi”.
Denunciati anche fenomeni di inquinamento: “a causa delle recenti piogge, una certa quantità di rifiuti di piccola mole ma comunque inquinanti (oggetti patisci, bottiglie, ecc) si sono depositati tra la vegetazione delle sponde del Lago (versante est, lungo la ex regia trazzera Mussomeli/Serradifalco), trascinati dalle acque meteoriche e dall’azione di dilavamento di strade e superfici pubbliche dell’abitato di Serradifalco (in particolare dalle aree di Largo Amico e via Rovereto) che, evidentemente, non sono correttamente canalizzate e, quindi, effluiscono sino ai terreni agricoli rientranti nell’area protetta”.
Inoltre il WWF lamenta che, dopo ben 11 anni dall’istituzione della riserva, non è stata ancora realizzata alcuna “recinzione e/o altra forma di delimitazione dei confini della Riserva”, consentendo “l’accesso indiscriminato al lago, con conseguente eccessivo disturbo antropico per le specie animali e la possibilità di commettere qualunque azione dannosa all’ambiente”. “Dalla situazione complessiva - prosegue il WWF - emerge chiaramente la totale assenza della benché minima forma di vigilanza e controllo sull’area, anche ai fini del contrasto dei vari reati ambientali”.
A giudizio del WWF, tutti i fatti denunciati costituiscono una “palese violazione delle norme di tutela vigenti sull’area in oggetto a seguito del decreto dell’Assessore Territorio e Ambiente della Regione Siciliana del 28 dicembre 2000 col quale è stata istituita la “riserva naturale Lago Soprano, ricadente nel territorio del comune di Serradifalco”; tale decreto contempla anche un allegato recante il “Regolamento sulle modalità d'uso ed i divieti vigenti nella riserva orientata naturale lago Soprano” che, quindi, risulta totalmente disatteso ed inapplicato da parte della Provincia di Caltanissetta, Ente gestore dell’area protetta.
Per questo la nota del WWF si conclude con la espressa richiesta alla Provincia regionale di Caltanissetta di attivarsi “urgentemente onde porre rimedio alla grave situazione sopra denunciata, evitando il perpetrarsi di ulteriori danni ambientali e violazioni delle vigenti norme di tutela delle zone protette, provvedendo al ripristino dei luoghi e della legalità”.
A giudizio del WWF, da quando è stata istituita la riserva non si è mai registrata la reale volontà politica di farla decollare e gestire in maniera quantomeno accettabile: nessuno degli interventi che - annualmente! - competono all’Ente gestore è stato finora messo in atto, con grave danno per gli equilibri ecologici del lago. In proposito, il WWF ricorda che il Soprano, proprio per il suo alto valore naturalistico, è stato sottoposto anche a tutela internazionale da parte del Ministero dell’Ambiente in base alle indicazioni dell’Unione Europea e della Direttiva n. 92/43/CEE. Il lago, infatti, è stato riconosciuto quale S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) onde salvaguardarne le caratteristiche floristiche e faunistiche e per le tipologie di habitat in esso presenti; la protezione accordata a questo importante sito ha l’obiettivo di destinarlo alla conservazione della biodiversità nell’ambito del programma europeo “Natura 2000”.

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