A proposito delle ricadute sociali delle manovre varate ultimamente dal governo Berlusconi, ecco la presa di posizione della UILDM nazionale:
Dall’incontro, svoltosi il 1° ottobre, è emersa la profonda preoccupazione di tutti i rappresentanti dell’Associazione, in particolare dei Presidenti Provinciali, per le conseguenze che avranno per le persone con disabilità i provvedimenti del Governo in ambito di Politiche Sociali.
È quanto mai viva, all’interno dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), la lotta per i diritti delle persone con disabilità. Come dimostrato con il sostegno offerto alle manifestazioni promosse da alcune Sezioni Provinciali dell’Associazione e a livello nazionale dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), per non cedere ai metodi e alle forme con cui il Governo tenta di gestire il delicato momento di crisi che stiamo attraversando, nella UILDM il livello di guardia rispetto ai provvedimenti in ambito di Politiche Sociali è altissimo. Fin d’ora, ma in particolare dal 2012, infatti, le conseguenze per le persone con disabilità derivanti dalle Manovre economiche di luglio e agosto si faranno sentire in modo drammaticamente concreto e reale.
«Non possiamo e non vogliamo aspettare quel momento per dare il nostro contributo alla mobilitazione, perché potrebbe essere veramente troppo tardi», fanno sapere alcuni dei Presidenti Provinciali UILDM che si sono riuniti a Pisa e hanno dedicato ampio spazio del loro consueto incontro al confronto su questo importantissimo tema. «Noi siamo lo specchio della UILDM sul territorio italiano e possiamo testimoniare che il disagio in questo senso è già molto sentito e sempre più diffuso. Per questo abbiamo deciso di alzare quanto più possibile la nostra voce, a nome e per conto di tutti coloro che in questo momento non sono in grado di farlo e che tra qualche mese saranno i primi a pagare le conseguenze di provvedimenti che violano i diritti umani, prima ancora di quelli civili».
Dopo l’approvazione della seconda Manovra economica, la previsione del Movimento delle Persone con Disabilità è che nei prossimi mesi, in Italia, il 25-30% delle persone si veda privato dei Servizi Sociali (servizi e prestazioni vari per bambini, persone anziane e con disabilità) di cui oggi si avvale, in particolare in conseguenza ai pesantissimi tagli agli enti locali.
Come segnalato anche nel sito nazionale www.uildm.org, a rendere la situazione ancora più difficile ricordiamo che si attende la discussione in Parlamento della questione legata alla delega che il Governo ha chiesto per la riforma assistenziale, al fine di realizzare entrate rapide e sicure. Con la spada di Damocle di questa iniziativa da un lato e il Fondo per le Politiche Sociali ridotto sempre più drasticamente e quello per la Non Autosufficienza azzerato dall’altro, la prospettiva per le persone con disabilità è che circa una su tre perda l’indennità di accompagnamento.
Chiediamo dunque a tutti i cittadini italiani di essere consapevoli di questa situazione e di prendere una posizione, sostenendo la mobilitazione odierna e quella futura in difesa dei diritti delle persone con disabilità nel nostro Paese.
Padova, 4 ottobre 2011
Alberto Fontana – Presidente Nazionale UILDM
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