La sezione di Palermo dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti scende in campo contro il disegno di legge 4566 di «Delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale». Presentato alla Camera dei deputati dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il Ddl, al momento all'esame delle commissioni Finanza e Affari sociali, prevede in particolare una serie di norme di riqualificazione e di riordino della spesa in materia sociale. Misure che però non vanno giù al consiglio provinciale dell'Uic che, nella riunione dello scorso dodici ottobre, ha deciso di aderire alla mobilitazione sollevata dall'Unione italiana ciechi nazionale, dalla Fand-Federazione Associazioni Nazionali Disabili e dalla Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap). L'Uic di Palermo ha infatti istituito un Comitato permanente di agitazione per coordinare la partecipazione dei non vedenti palermitani alle iniziative di protesta dell’Uic nazionale, della Fand e della Fish.
«Il Ddl 4566 contiene principi devastanti i quali se attuati, farebbero tornare il mondo della disabilità al Medioevo con il rischio dell’emarginazione e dell’esclusione sociale – ha dichiarato il presidente provinciale dell'Uic, Giuseppe Scaccia. Tutto questo non è accettabile, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti difenderà con tutte le sue forze l’indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione, che è stata ed è una delle più belle pagine del Parlamento Italiano”.
Il 18 ottobre scorso le ragioni della Fish sono state ascoltate, in audizione, dalla Commissione affari sociali della Camera. In un documento, lasciato agli atti della Camera, la Fish ha posto in assoluta evidenza quali saranno «gli effetti nefasti» sulle famiglie italiane, sulle persone con disabilità e sui diritti soggettivi. «Il disegno di legge delega sulla riforma assistenziale è inemendabile nei contenuti, nella forma, nelle finalità e nei metodi» ha perentoriamente dichiarato Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, a margine dell'audizione. Dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap tengono a sottolineare che la stroncatura della Fish al ddl per la qualificazione e il riordino della spesa in materia sociale «si aggiunge alle altre stroncature che il disegno di legge ha subito alla prima analisi in Commissione affari sociali. La più rilevante quella della Corte dei conti, ma altrettanto decise critiche sono arrivate, finora, anche dai Sindacati e da Confindustria». (andrea uzzo)
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