mercoledì 26 ottobre 2011

A Palermo è stato presentato il progetto "Tutti in rete"

Attivazione gratuita di servizi socio-sanitari e di interventi socio-educativi; sviluppo della coscienza civica; diffusione del volontariato sul territorio, con un occhio a giovani, fasce deboli ed extracomunitari. Sostenuto dall'«Unione delle associazioni no profit - società e salute onlus» e finanziato dalla Fondazione con il sud, il progetto «Tutti in rete» ha tra i punti di forza il coinvolgimento della cittadinanza nelle attività svolte e la formazione di giovani volontari. Innanzitutto, si punta al potenziamento dell'«Unione delle associazioni no profit», rete di associazioni che operano nel campo del volontariato socio-sanitario, educativo e del disagio psichico. Di essa fanno parte al momento una quindicina di associazioni: Associazione volontaria per la lotta, lo studio e la terapia dell'angioedema ereditario, Admo, Afipres Marco Saura, Ail Palermo, Associazione retinopatici ed ipovedenti siciliani, Associazione siciliana spina bifida e idrocefalo, Associazione “Bone Hope”, Associazione regionale talassemici siciliani, Associazione “Social...Mente”, Associazione Villa Letizia, Associazione siciliana per il trapianto di fegato, Associazione siciliana pazienti insufficienza respiratoria, Associazione per la lotta contro il tumore tiroideo, Fraternità di misericordia “S.M. Kolbe”, Nuova era a viso aperto.
«Il logo dell'Unione raffigura due mani che si stringono, a testimoniare la voglia di fare e di portare avanti azioni di solidarietà uniti assieme – spiega il presidente Rocco Di Lorenzo, presentando all'aula magna dell'ospedale Cervello il progetto “Tutti in rete”. L'unione è infatti una rete di associazioni che operano sia a livello locale che regionale, all'interno degli ospedali, nelle scuole e sul territorio, il cui tratto comune è di agire in ambito socio-sanitario».
Diverse le azioni che saranno attuate da “Tutti in rete”. Due mirano a fornire informazioni e a diffondere notizie sull'attività svolta dalla rete: un periodico trimestrale di informazione realizzato da giornalisti e da volontari che sarà distribuito negli ospedali, nelle scuole e nelle università; la creazione di un portale web multilingue dell'Unione; una terza azione mira a attivare processi di integrazione culturale dei popoli migranti; con i percorsi di educazione alla pro-socialità nelle scuole superiori si promuoverà tra gli adolescenti la cultura del volontariato; verranno fatti corsi di formazione rivolti agli operatori delle associazioni; infine intorno ad aprile maggio sarà realizzata una «Giornata in piazza» finalizzata a coinvolgere la cittadinanza. Per la buona riuscita del progetto molto importante sarà la partnership tra le associazioni e le istituzioni pubbliche
«Sono contento della collaborazione fra noi e le associazioni. Dobbiamo impegnarci per migliorarla ulteriormente. Il volontariato profuma di gratuità e di attenzione verso gli altri» dice il direttore generale degli «Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello», Salvatore Di Rosa. Gabriella Filippazzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero Cervello, sottolinea «l'importanza di lavorare in un ottica di collaborazione». Filippazzo rimarca anche che «è complesso mettere in rete le associazioni, perché a volte emergono problemi di leadership». «È importante che la società civile scenda in campo con tutta la sua forza – aggiunge il presidente di Nuova era a viso aperto, Bartolo Maniscalco –. Per questo l'attività di rete è fondamentale e bisogna andare avanti in questa direzione». Fra le associazioni impegnate in “Tutti in rete”, in particolare l'Associazione famiglie italiane prevenzione suicidio si occuperà «di contrastare il disagio psichico tra i giovani, prevenendo l'emergere di atti autolesionisti» dice la presidente Livia Nuccio che inoltre annuncia che l'Afipres con il progetto «Accendi un sorriso» condotto in collaborazione con l'Unità operativa Educazione alla salute dell'Ospedale Cervello, di cui è responsabile Salvo Siciliano, «svolgerà attività di sostegno e di collaborazione all'utenza dell'ospedale». (andrea uzzo)

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