venerdì 14 novembre 2014
Dalla povertà a Palermo all'economia sociale con i beni confiscati, le proposte del Forum del Terzo settore di Palermo
Sulla povertà assoluta che tocca ormai livelli preoccupanti, il Forum chiede fra l'altro: un monitoraggio sull'uso dei fondi destinati a chi è in difficoltà, l'incremento considerevole degli investimenti e delle risorse, l'accoglimento della proposta nazionale del REIS (Reddito di inclusione sociale), la piena funzionalità dello Sportello e dell'Osservatorio Famiglia.
Per quel che riguarda i beni confiscati: una visione strategica che in una sinergia tra pubblico e privato sociale faccia divenire i beni e le aziende confiscate un volano di sviluppo, al contrario di quanto accade oggi in cui sembramo regnare per lo più improvvisazione e gestione emergenziale.
Sulla Riforma del Terzo settore, il Forum palermitano propone: una riforma complessiva delle politiche sociali nazionali, un intervento legislativo che non privilegi solo l'ambito dell'impresa sociale ma guardi soprattutto a volontariato e promozione sociale (che costituiscono il 90% del Terzo settore), un 5permille stabilizzato ma con tempi brevi e certi di liquidazione e senza tetti di finanziamento, risorse adeguate a tutto il sistema della solidarietà organizzata (senza incoerenze e contraddizioni tra linee di riforma per il Terzo settore e provvedimenti economici quale la Legge di stabilità), ampliamento del servizio civile, razionalizzazione e potenziamento dei centri di servizio per il volontariato (essenziali, soprattutto per le piccole organizzazioni).
Qui sotto, riportiamo la sintesi che l'edizione palermitana di Repubblica.it (14 novembre 2014) ha fatto dei dati raccolti dal Forum del Terzo settore palermitano in materia di povertà (clicca sull'immagine per ingrandirla).
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