sabato 14 giugno 2014
Linee guida per la riforma del Terzo Settore. Il contributo del MoVI nazionale
Il MoVI dà il suo contributo al dibattito sulle linee guida diramate dal Governo Renzi a proposito di riforma del Terzo settore. Qui sotto il testo del MoVI.
PERCHÉ INTERVENIAMO?
Perché il MoVI rappresenta da 50 anni le piccole tantissime organizzazioni di volontariato diffuse in tutta Italia collegate in reti locali e in federazione nazionale, attive in ogni settore di intervento;
Perché il MoVI si mobilita da anni sul valore civile e democratico dell’essere volontari e sulla funzione “politica” del fare volontariato in Italia;
Perché il MoVI sostiene il valore della gratuità dell’azione dei volontari e delle associazioni di volontariato come base etica e organizzativa che garantisce con chiarezza IL TOTALE INTERESSE PUBBLICO DELL’AZIONE DEL VOLONTARIATOPER QUESTE RAGIONI INTERVENIAMO in risposta al documento PRIORITARIAMENTE SUI TEMI CHE RIGUARDANO IL VOLONTARIATO, NELL’INTERESSE DEL PAESE
3 NODI CENTRALI per il rilancio dell’Italia grazie anche alle risorse del volontariato e Terzo Settore
1) USO DEI BENI COMUNI E LORO CURA PER INTERESSE COLLETTIVO, PUBBLICO, COMUNITARIO.
Bisognerà ragionare su quei beni che andranno sottratti alle leggi del mercato a condizione che realmente moltiplichino il loro valore economico e sociale per la società e ne determinino lo sviluppo. Per far ciò è centrale un forte investimento politico utilizzando formule che garantiscano processi partecipativi territoriali nella gestione della cosa comune. Bisogna andare verso una vera DEMOCRAZIA SOCIALE, sviluppando nuove forme di amministrazione condivisa e partecipata: la politica dei Beni Comuni è centrale e porta con sé immediate conseguenze amministrative per gli Enti Locali.
2) I DIRITTI di cittadinanza, i livelli essenziali di welfare necessari per realizzare il disegno costituzionale, devono essere il nostro orizzonte di impegno civile e l’obiettivo della intera nazione. Solo così si investe sul futuro e si suscitano tutte le risorse dell’Italia per costruire un’Italia equa e
sostenibile.
3) I CITTADINI PIÙ DEBOLI sono i nostri compagni di strada e devono essere l’indicatore, per chi governa, del giusto orientamento delle politiche. L’investimento pubblico e l’impegno della società civile nel sistema di welfare deve avere l’obiettivo di coinvolgere anche i più deboli nella ripresa del Paese, rendono anch’essi protagonisti attivi e non fruitori passivi di servizi sempre più ridotti. Serve un welfare in cui si dà spazio alla capacità auto-progettuale dei soggetti deboli in cui la comunità si muove compatta verso l’equità e la coesione sociale. La lotta contro la corruzione e contro le mafie, l’attacco ai patrimoni dei protagonisti dell’una e delle altre può essere messa in relazione con una grande investimento in un welfare comunitario che ci mobiliti tutti per l costruzione di una Italia più giusta e responsabile.
Questi sono in sintesi i temi su cui il nostro movimento è impegnato oggi. Il MoVI ha infatti aperto, a partire dal 2011 Anno Europeo del Volontariato, un’importante riflessione su quali siano gli spazi e le frontiere dell’azione solidale e dell’impegno di cittadinanza attiva oggi. Ci siamo accorti e constatiamo ogni giorno che esistono nel paese importanti “riserve di gratuità”, rappresentate da moltissimi cittadini che non sia arrendono alla crisi, che continuano a credere che la solidarietà è l’unica strada percorribile per far fare al nostro paese e al mondo quel salto in avanti di cui davvero abbiamo bisogno. Che pensano che le soluzioni vadano cercate tutti insieme, assumendosi in prima persona e allargando gli spazi di responsabilità e di impegno per il cambiamento. Abbiamo sintetizzato tutto questo nell’idea di Strade Nuove sulle quali movimenti, persone, e gruppi già ora stanno camminando e provando a concretizzare nuove pratiche sociali.
Alleghiamo il documento “Strade Nuove per ...” per un maggiore approfondimento e per rafforzare l’idea e la proposta che una riforma del Terzo Settore, attesa e necessaria, possa e debba avere il coraggio di guardare lontano e di valorizzare visioni nuove e coraggiose che i cittadini, il volontariato e il Terzo Settore sono capaci anche oggi di sognare, anticipare e praticare.
CLICCA QUI PER L'INTERO CONTRIBUTO MoVI
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