sabato 21 gennaio 2012

Partecipazione sociale, a Lucca nasce l’Osservatorio


L'Agenzia di stampa «Redattore sociale» racconta la nuova iniziativa della Fondazione Volontariato:

Istituito dalla Fondazione Volontariato e partecipazione e dal Cnv, avrà l’obiettivo di approfondire le tendenze dei fenomeni partecipativi italiani. Tenterà di costruire una banca dati sui Comitati di difesa del territorio
LUCCA – Nasce l’Osservatorio sulla partecipazione sociale promosso dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione e dal Centro Nazionale per il Volontariato in collaborazione con numerose realtà associative nazionali. L'Osservatorio, che svolge le sue attività in collaborazione con il mondo accademico e con il vario mondo delle organizzazioni non-profit e di base, ha l’obiettivo di approfondire le tendenze dei fenomeni partecipativi in corso in Italia e in Europa e realizzerà studi periodici sui fenomeni emergenti nella partecipazione sociale. Non solo quella dei canali strutturati, ma anche le altre forme collettive dell'azione organizzata. Per la prima volta in Italia, l’Osservatorio tenterà di costruire una banca dati sui Comitati di difesa del territorio (presidi locali che intendono difendere l’ambiente da progetti altamente impattanti) allo scopo di rendere possibile per il futuro specifiche ed approfondite ricerche su questo ambito della partecipazione. Con la collaborazione del mondo accademico e dei Coordinamenti regionali dei Comitati, le banche dati regionali già esistenti verranno standardizzate e integrate tra loro. Dai dati che risulteranno disponibili si deriverà una prima fotografia sui Comitati in Italia.
"Non si tratta solo di uno studio sulla partecipazione, ma anche di un processo di coinvolgimento attivo di coloro che sul campo partecipano quotidianamente tramite attività di impegno e attivismo sociale - afferma il direttore della fondazione Volontariato e Partecipazione Riccardo Guidi. Abbiamo già registrato un forte interesse da parte delle realtà associative nazionali a collaborare alle rilevazioni dell’Osservatorio e altre realtà si stanno aggiungendo. L’Osservatorio sarà uno strumento utile a più livelli: per le associazioni, per registrare le tendenze in atto e innovare le proprie strategie, per le istituzioni e la politica, per comprendere meglio mondi troppo spesso trascurati, per i mezzi di comunicazione per avere una fotografia fresca e in evoluzione delle forme di partecipazione, per la comunità scientifica a cui manca un solido strumento di rilevazione periodica su questi temi".

"Il nostro obiettivo - aggiunge la vice presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Maria Pia Bertolucci - è quello di aggiornare la lettura dei fenomeni partecipativi del volontariato in un momento storico in cui i profili della partecipazione si incrociano sempre di più con variabili esterne: dalla crisi di risorse degli enti locali ai cambiamenti del sistema del welfare. Un lavoro propedeutico alla discussione: non saranno ricerche che resteranno sugli scaffali, ma serviranno ad attivare momenti di dialogo, confronto ed elaborazione insieme a tutte le forme di volontariato organizzato a cominciare dall'edizione 2012 di Villaggio Solidale che si terrà a fine febbraio".
Le prime attività dell’Osservatorio riguarderanno le organizzazioni di volontariato e i Comitati di difesa del territorio. La rilevazione sulle organizzazioni di volontariato raggiungerà un grande campione nazionale di organizzazioni iscritte nei registri regionali rappresentativo di tutto il territorio nazionale e di tutti i settori d’intervento. Sono in corso circa 4 mila contatti. Oltre ad una serie approfondita di questioni affrontate con il questionario somministrato ai presidenti delle organizzazioni di volontariato, verrà coinvolto anche un campione di volontari con un questionario che avrà finalità esplorative. L’Osservatorio si inserirà nel contesto del progetto europeo “European Volunteer Measurement Project" promosso dal Johns Hopkins University Center for Civil Society Studies, Spes Lazio e dal Centro Europeo per il Volontariato, e verrà sperimentato -per la prima volta in Italia in una rilevazione sul campo- il Modulo sulla misurazione economica del lavoro volontario adottato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Gli ambiti di indagine si sviluppano su più livelli: il lavoro in rete con le altre organizzazioni, la complessità delle loro strutture, la capacità di innovare, la dipendenza dagli enti pubblici, la democraticità interna, la capacità di partecipare per cambiare le regole della società. (fonte Redattore sociale 20gen2012)

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