sabato 21 gennaio 2012

Allo Zen di Palermo progetto Anfe con l'intervento di due comunità italo-americane


Ancora da «Redattore sociale»:

Progetto Anfe “I have a dream – un futuro per lo Zen”. Il contributo di beneficienza vedrà la realizzazione di un forno per la manifattura di materiale in ceramica artistica e la ristrutturazione di una piazza
PALERMO – Due comunità italo-americane donano 3 mila dollari per lo Zen. L’azione di ricostruzione comincerà proprio grazie a questo contributo di beneficienza che vedrà la realizzazione di un forno per la manifattura di materiale in ceramica artistica. Grazie a questa attività alcuni ragazzi e donne del quartiere potranno essere messi nella condizione di lavorare la ceramica nella prospettiva di avviare in seguito un’attività economica. Con il progetto, promosso dall’Anfe Sicilia, l’associazione nazionale famiglie degli emigrati, si è voluto creare, infatti, un ponte ideale “Sicilia – America” a servizio degli abitanti dello Zen2 grazie anche al contributo di due comunità italo-americane: la federazione siciliana New Jersey e l’associazione ‘Ieri, oggi e domani’. Le due comunità di emigrati italo-americani hanno dato, per il futuro, pure la loro disponibilità economica per la ristrutturazione di una piazza dello Zen (piazza Zappa conosciuta come Giardino della Civiltà). Inoltre sono pronte anche a fare conoscere i prodotti realizzate dalle donne dello LabZen2.

Lo scorso dicembre, nell’ambito del progetto “I have a dream – un futuro per lo Zen”, una delegazione dell’Anfe, insieme ad alcuni rappresentanti dello Zen2 e agli artisti Paride Benassai, Marcello Mandreucci e Massimo Minutella si è recata in America per raccontare a due comunità americane, attraverso un video, la realtà del quartiere, da sempre abbandonato dalle istituzioni ma con tanta gente disposta ad attivarsi per la società. Per l’occasione le comunità di italo americani, hanno donato 3 mila dollari che l’Anfe oggi ha consegnato all’associazione Zen Insieme presso il Centro Sociale Giovanni Vitale che porta il nome di un giovane del quartiere suicidatosi in carcere. 
“I have a dream un futuro per lo Zen” promosso dalla Regione Siciliana – Assessorato all’Emigrazione e organizzato dall’Anfe Sicilia, che ha reso possibile il viaggio in Usa, continuerà quindi, nei prossimi mesi allo Zen2, realizzando un’azione di aiuto economico programmato proprio nel quartiere periferico.

Fra i diversi problemi del quartiere: da due anni non è più funzionate l’asilo per bambini da o a tre anni del centro sociale “Giovanni Vitale” che fa capo all’associazione Zen Insieme, perché è rimasto fuori dai finanziamenti della legge 285. Inoltre l’associazione è in attesa di trovare i fondi per continuare la sartoria e il laboratorio di borse LabZen2 che dava lavoro ad alcune donne del quartiere. L’assenza di una asilo non permette a molte donne, con mariti disoccupati o problemi giudiziari, di potere lavorare per mantenere la famiglia. L’associazione Zen Insieme con i suoi 20 soci e 40 operatori assiste in vario modo oltre un centinaio di donne e adolescenti.

“Speriamo, di potere riattivare al più presto tutte le piccole realtà che allo Zen2 hanno rappresentato un segno di crescita economica e sociale – sottolinea Bice Mortillaro Salatiello, presidente dell’associazione Zen Insieme -. Da 23 anni ci impegniamo per eliminare tutti quei pregiudizi che fanno male alle donne e alle famiglie del posto -. Purtroppo dal punto di vista pubblico non c’è mai sta una volontà reale di aiutare  tutta la gente che nel quartiere vorrebbe darsi da fare”. “Il progetto nato nel 2010 vuole dare una forte impronta culturale alla gente del quartiere - direttore generale dell’Anfe, Gaetano Calà - aiutandola a crescere dal punto di vista economico e sociale. Lo scorso dicembre abbiamo portato Maria Grazia e Salvo, abitanti dello Zen2, prima a NewYork e poi nel New Jersey per conoscere le comunità di italiani presenti in Usa e potere parlare del loro quartiere”. “La nostra intenzione è stata di fare allontanare gli stereotipi sul quartiere – racconta Salvo - che è degradato non per colpa nostra ma dello Stato. Non siamo tutti delinquenti perchè oggi essere etichettati come abitanti dello Zen compromette anche il futuro lavorativo”. All’incontro di questa mattina erano presenti il presidente nazionale dell’Anfe, Paolo Genco, il direttore generale dell’Anfe Gaetano Calà, la rappresentanza dei ragazzi dello Zen2 che sono stati in America, Bice Mortillaro Salatiello e gli artisti Paride Benassai, Marcello Mandreucci e Massimo Minutella. (set) (fonte Redattore sociale, 20gen12)

Nessun commento:

Posta un commento