venerdì 30 dicembre 2011
Presente vivente a Petrosino (TP)
Da museo della civiltà contadina a presepe vivente “animato” da bambini: un’iniziativa messa allestita all’interno della scuola media Gesualdo Nosengo di Petrosino (Tp) in collaborazione con la Confraternita Misericordia onlus. I protagonisti sono i bambini della scuola dell’infanzia che hanno inscenato il presepe “in un ambiente già ricco di storia e di tradizioni locali, qual è il museo etnoantropologico – spiegano le insegnanti Anna Maria Maltese, responsabile del museo e presidente della Misericordia e Antonina Angileri – al fine di ricordare e rendere testimonianza del ricco patrimonio culturale donato ai posteri dal fondatore, il professore Martino Zichittella, prematuramente scomparso circa un anno fa”. Lungo il percorso animato rivivono scene di vita quotidiana: dal censimento a Betlemme, ai pescatori (made in Sicily) con le loro nasse e le loro reti, ai pastori che riposano fra carretti,cannizzi, aratri, ‘quarari e fasceddri’ con la ricotta e poi ancora lavandaie vicino al fiume; la massaia che stira col ferro a carbone la biancheria della nonna e le ‘signore’ che ‘allargano’ la lana ‘cu scardaturi’, a ‘mastra’ accanto alla vecchia macchina a pedale e quella che ricama o fa la calza in un'antica camera da letto. In cucina si possono ammirare antichissimi suppellettili e attrezzi, quali l'“arbitriu, a sbia, u chivu”, utilizzati dai personaggi del presepe per preparare il pane, ‘gnocculi’, cuscus e ‘cassateddri’. Non mancano ‘coffi’, ‘zimmila e caitteddri’ mentre un “mastru r’ascia” in erba lavora accanto al “mastru firraru e u scarppareddru”, tra gli oggetti antichi che appartengono a questi mestieri. In questo viaggio nel tempo, i re magi non arrivano alla capanna con i cammelli, ma cu ‘carruzzinu’ e infine la capanna che accoglie la Sacra Famiglia alla quale non vengono donati oro, incenso e mirra, ma i frutti della nostra tradizione contadina: panuzzi, grano, primizie e ceci riposti dentro ceste intrecciate a mano. Per adattare il museo ad accogliere il presepe vivente, hanno collaborato anche tutti i genitori dei bambini coinvolti, allestendo costumi, scenografie e illuminazione, con l’aiuto di un gruppo di ragazzi della scuola media e i volontari della confraternita di Misericordia di Petrosino, mentre alcune aziende locali hanno messo a disposizione paglia enpiante. Un viaggio temporale e spaziale nell’eternità della Natività e un tuffo nel passato della nostra tradizione contadina. (chiara putaggio)
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