martedì 15 marzo 2011

"Ferma il nucleare", si costituisce il Comitato regionale referendario

Riceviamo questa notizia e la pubblichiamo:

«Il 10 marzo 2011, presso la sede del Cepes, si è costituito il Comitato regionale referendario “Vota Si per fermare il Nucleare”, composto da un vasto schieramento unitario di organizzazioni sociali, di diverso orientamento politico e culturale oltre che da singoli cittadini che operano nei settori culturale, sociale ed economico preoccupati che la scelta del ritorno al nucleare blocchi il processo di innovazione in campo energetico già in atto. Il Comitato regionale è un articolazione territoriale del Comitato nazionale è godrà della piena autonomia d’iniziativa ispirandosi al principio di leale e reciproca collaborazione, con possibilità di organizzare iniziative, fare raccolta fondi, distribuire il materiale prodotto nazionalmente ed eventualmente produrne in proprio. Obiettivo unificante sarà quello di vincere il referendum per fermare il nucleare. L’incontro di ieri ha confermato l’impegno di tutte le organizzazioni aderenti a promuovere la partecipazione al referendum considerato oggi più che mai uno dei pochi strumenti reale di espressione democratica dei cittadini. Il comitato referendario si pone l’obiettivo di convincere i cittadini siciliani, attraverso la mobilitazione di tutte le organizzazioni aderenti, a recarsi al voto per votare il SI’. Prioritario è il coinvolgimento di chi non ha un’opinione sul nucleare e/o è indeciso. Per questo è necessario che tutte le organizzazioni si impegnino a promuovere comitati locali e mobilitare quanti più attivisti possibile per andare a incontrare in ogni luogo i cittadini. Il comitato ritiene fondamentale il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e per questo si ritiene necessario avviare attività di sensibilizzazione perché dichiarino i loro territori denuclearizzati. La mobilitazione referendaria sul nucleare si incrocia inevitabilmente con le proteste che provengono dal mondo imprenditoriale, economico e sociale, contro il decreto Romani (già ribattezzato “ammazza rinnovabili”) che, oltre a generare incertezza nell’unico settore che ad oggi è riuscito a resistere all’attuale crisi economica, rischia di provocare la chiusura di centinaia di piccole e medie imprese e la perdita di miglia di posti di lavoro al solo fine di spianare la strada alla scelta del nucleare. Nel corso del dibattito è stata inoltre sottolineata l’opportunità di connettersi, nel quadro delle iniziative che verranno messe in campo, alle attività dei comitati referendari per la ripubblicizzazione del servizio idrico e per l’abrogazione del legittimo impedimento con l’obbiettivo comune di far superare il quorum. Nel prossimo incontro, previsto per mercoledi 16 marzo alle 17 presso la sede di legambiente sicilia in via tripoli 3, Palermo il Comitato si doterà dei seguenti organismi e strumenti per affrontare la campagna referendaria e dare supporto ai Comitati locali: - Coordinamento rappresentativo delle varie organizzazioni e che avrà la funzione di guidare e coordinare la Campagna referendaria; - Comitato scientifico composto da personalità esperte disponibili anche per le iniziative territoriali; - Segreteria Organizzativa a supporto dei Comitati territoriali; - Pool di comunicatori e strumenti di comunicazione; - Sito /blog/ social network sarà possibile scaricare materiali in-formativi, logo, comunicati stampa, segnalare iniziative; Si allega la scheda di adesione al comitato referendario che siete pregati di far pervenire entro il prossimo incontro. Vi chiedo di confermare la vostra partecipazione entro lunedi mattina».
Organizzazioni promotrici ACLI, ADOC, AIAB, ALPA, ALTRA STORIA, ARCI RAGAZZI, ARCI, AUSER, CEPES, CISS, COLDIRETTI, COMITATO FAI LA COSA GIUSTA, ECODEM, FIOM-CGIL, F.P.CGIL, GREENPEACE, LAV, LEGAMBIENTE, LIPU, MDC, M.I.R., RETE LILLIPUT, SLOWFOOD, SEL, UDU, UISP, VERDI, WWF.

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