“I CSV SARANNO SEMPRE DI PIÙ DI TUTTI E PER TUTTI”
Tabò “Vogliamo essere riconosciuti per il nostro ruolo sociale, ovvero come agenti di sviluppo e di cittadinanza attiva, sia come singole strutture sia come sistema radicato sul territorio”. La conferenza proseguirà domani con i gruppi di lavoro e si chiuderà il 3 luglio con l’assemblea dei soci
Tabò “Vogliamo essere riconosciuti per il nostro ruolo sociale, ovvero come agenti di sviluppo e di cittadinanza attiva, sia come singole strutture sia come sistema radicato sul territorio”. La conferenza proseguirà domani con i gruppi di lavoro e si chiuderà il 3 luglio con l’assemblea dei soci
Si è aperta oggi a Genova la conferenza nazionale di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei CSV.
250 rappresentanti accreditati, provenienti dai CSV di tutta Italia, hanno potuto confrontarsi con esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo del non profit sulle sfide e gli impegni che attendono il sistema, soprattutto alla luce della Legge delega n 106/2016.
“Il volontariato ha una sua storia che prescinde dagli iter legislativi, anche se la Riforma del terzo settore apre delle prospettive che possono modificare in modo profondo la vita e lo sviluppo del volontariato nei prossimi anni”, ha dichiarato il presidente di CSVnet, Stefano Tabò nella sua relazione di apertura, evidenziando la significativa coincidenza di questa assemblea con l’entrata in vigore, il 3 luglio, della stessa Legge delega (106/2016).
Il presidente del Coordinamento ha proseguito sottolineando come i CSV siano “il solo soggetto di terzo settore la cui costituzione è prevista direttamente dalla legge delega: “Abbiamo quindi superato – ha rilevato Tabò - l’esigenza di un accreditamento giuridico e vogliamo essere riconosciuti per il nostro ruolo sociale, ovvero come agenti di sviluppo e di cittadinanza attiva, sia come singole strutture sia come sistema radicato sul territorio”.
Ma i motivi principali del cambiamento portato dalla legge delega consistono nel fatto che i CSV “saranno sempre più di tutti e per tutti”, ha detto il presidente. “Di tutti, perché ogni organizzazione del terzo settore dovrà considerarsi responsabile dei Centri, anche se non partecipa direttamente alla gestione. Per tutti in quanto, se esiste un ‘diritto’ a fare volontariato, i CSV dovranno rivolgersi non solo ai volontari già attivi, anche in organizzazioni del terzo settore, ma a tutti i cittadini potenziali volontari che potranno essere accompagnati e motivati. Questa è la sfida più impegnativa che abbiamo davanti”.
La Conferenza è stata aperta da Rosa Franco – consigliera CSVnet delegata all’organizzazione dell’appuntamento di Genova, che ha sottolineato come il volontariato sia “la realizzazione concreta della solidarietà”. Le ha fatto seguito l’intervento di Luca Cosso, presidente del Celivo, CSV di Genova e portavoce del Coordinamento dei CSV liguri, che ha dichiarato: “Il volontariato si sta evolvendo e assume nuove forme: è la sfida che siamo chiamati ad affrontare, anche intercettando tutte quelle persone che vogliono svolgere questa attività in maniera occasionale”.
La giornata di apertura ha visto la presenza di Sonia Viale, vicepresidente della regione Liguria e assessore alla Sanità, Politiche Sociali e Sicurezza: “Il principio di sussidiarietà è un pilastro fondamentale per un paese che guarda al federalismo e un cardine del nostro welfare”, ha detto ricordando che in Liguria esistono 1025 realtà del terzo settore. “La legge delega è stata da poco licenziata e come Regione Liguria lavoreremo per darne piena attuazione. L’importante è che i valori del volontariato non siano annacquati e che le risorse assegnate non vengano spese per nuove forme di economia che pur essendo valide poco hanno a che fare con il volontariato. “La legge – ha concluso - ci aiuterà anche a fare chiarezza per smascherare eventuali soggetti camuffati da enti non profit”.
Emanuela Fracassi, assessore ai Servizi sociali del comune di Genova, ha lanciato delle sfide alla platea della conferenza chiedendo tra l’altro al sistema dei CSV di “partecipare attivamente al tavolo di confronto aperto in Anci sul tema del Welfare, e di sostenere sempre di più gli enti locali nella promozione della gestione dei beni comuni”.
La mattinata è stata chiusa da Antonio Fici, dell’Università degli studi del Molise, che ha presentato un’analisi giuridica della Riforma del terzo settore: “Nella scrittura dei decreti delegati si intravede un intento pianificatorio e dirigistico”, ha esordito, mettendo in guardia i presenti su tutte le insidie che possono verificarsi nella scrittura degli stessi da qui a 12 mesi.
La conferenza proseguirà domani gruppi di lavoro, incentrati su temi come il riconoscimento delle competenze non formali ed informali delle attività di volontariato; le strategie di accoglienza e gestione dei volontari; la classificazione e l'osservazione dei servizi forniti dai CSV; l’accreditamento dei CSV quali agenzie di sviluppo locale della cittadinanza attiva; la governance di CSVnet. L’evento si chiuderà domenica 3 luglio con l’assemblea dei soci.
La relazione integrale del presidente di CSVnet Stefano Tabò è disponibile sul sito di CSVnet.
Grazie alla collaborazione con il CSV di Chieti sabato 2 luglio - ore 17:30, sarà possibile seguire la conferenza attraverso il canale www.csvtv.it e sulcanale YouTube del CSV di Chieti.
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