“A che punto siamo?” è il titolo dell’iniziativa che Cesvot organizza il 2 ottobre a Firenze per fare il punto sulla Riforma del Terzo settore. Una promessa di un anno e mezzo fa quando al Festival del Volontariato di Lucca il presidente del Consiglio Matteo Renzi annunciò la legge Delega per la Riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile. Da un anno il ddl è in Parlamento ed ancora non vede la luce. Dopo l’ok della Camera il testo rischia di impantanarsi al Senato dove sono stati presentati oltre 700 emendamenti. Si prospetta un allungamento dei tempi ed uno stravolgimento della proposta originaria che fu condivisa e discussa in tutti i principali luoghi di rappresentanza del Terzo settore ed arricchita da unaconsultazione online a cui contribuirono 1016 soggetti.L’onorevole Federico Gelli, presidente di Cesvot, che ha seguito da vicino tutto il percorso del Disegno di Legge Delega per il Terzo Settore, è preoccupato: “Gli emendamenti presentati al Senato, a partire da quelli del relatore in Commissione Affari Costituzionali sen. Lepri, presentano una totale riscrittura di alcuni articoli. Ciò apre la strada ad un rimpallo senza fine fra le due Camere. Comprendiamo l’esigenza di entrare nel merito degli effetti che vuole produrre la legge delega ma la legittima esigenza di precisazioni deve trovare il suo spazio nei decreti attuativi successivi. Per quanto riguarda il futuro dei Centri di Servizio per il Volontariato si delinea uno snaturamento del loro ruolo pubblico ed imparziale. Immaginare più Centri sul territorio, in competizione fra loro, significa aumentare le spese di gestione e mandare in fumo quella gestione collegiale e trasversale che la Toscana, ad esempio, ha garantito fin dall’istituzione di Cesvot. E ancora. Negli emendamenti presentati leggiamo il divieto di erogazioni alle associazioni. Quindi non si potranno più bandire concorsi per il finanziamento dei progetti del volontariato. Mi pare troppo e non ne capiamo il senso. Come non capiamo per quali motivi si vogliano escludere le rappresentanze di Regione ed Enti locali dagli organismi di controllo dei Centri di Servizio. No, non ci stiamo e ci riuniamo con deputati, senatori, presidenti di associazioni nazionali e Csv per dire no a questi tentativi di snaturamento della Riforma”.
All'incontro interverranno Luigi Bobba sottosegretario Ministero del Lavoro, Donata Lenzi deputata e relatrice alla Camera della riforma del Terzo settore, Edoardo Patriarca deputato e presidente Cnv, Stefano Tabò presidente Csvnet, Fabrizio Pregliasco presidente Anpas, Roberto Trucchi presidente Confederazione nazionale Misericordie, Maurizio Mumolo consigliere nazionale Arci, Vincenzo Saturni presidente di Avis nazionale, Armando Zappolini presidente Cnca e Maurizio Gubbiotti presidente di Legambiente. Introdurrà e coordinerà Federico Gelli, deputato e presidente di Cesvot.
L'incontro si svolgerà a Firenze, presso la Sala Michelangelo dell'Hotel Albani, in via Fiume 12 (zona Stazione Smn), dalle ore 10.30 alle 13.30.
Sono stati invitati a partecipare i deputati e senatori delle Commissioni competenti, i Csv, le associazioni di volontariato e di promozione sociale, i consiglieri regionali, sindaci ed assessori al sociale della Toscana, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessora regionale al welfare Stefania Saccardi.
Qualche numero…
In Italia operano oltre 6 milioni di volontari e 300 mila enti del terzo settore (Indagine Istat-Csvnet-Fondazione Volontariato e Partecipazione, 2014). I Centri di Servizio per il Volontariato sono 74, 72 quelli aderenti a Csvnet: nel 2013 hanno offerto servizi a 43mila organizzazioni e 23.364 cittadini; promosso 5.576 interventi a favore del volontariato e coinvolto 154.492 studenti. Hanno erogato 29.708 ore di formazione e 12.981 servizi di orientamento e consulenza (Report Csvnet 2013).
L'incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube di Cesvot ed è previsto il livetweet con hashtag #3settoreAchePuntoSiamo.
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