"Il mio amico Mattarella, uomo da sempre vicino al volontariato"
Il profilo tracciato dall'amica palermitana Giovanna Gioia, fondatrice di "Città per l'uomo" e negli anni vice-presidente nazionale del Seac e poi dell'Asvope. "Sempre con la schiena dritta, è la persona che può rappresentare ancora un modello di coerenza e fiducia nei grandi valori"
31 gennaio 2015
PALERMO - "Sergio Mattarella è la persona che può rappresentare ancora in Italia un modello di grande coerenza e fiducia nei grandi valori che nel nostro Paese stanno andando alla deriva". A dirlo è Giovanna Gioia, ex docente di liceo in pensione, sua amica e sostenitrice che, negli anni, è stata anche vice-presidente nazionale del Seac e presidente dell'Asvope.
Con Sergio Mattarella si conoscono da quando erano bambini perchè le loro famiglie, entrambe militanti nell'azione cattolica, si frequentavano. "C'è una parte familiare che abbiamo vissuto assieme - racconta Giovanna Gioia - perchè suo padre Bernardo e mio padre, originari di Castellammare del Golfo, erano amici ed entrambi dell'azione cattolica facevano parte di un gruppo ispirato a Don Sturzo. Anche quando ci trasferimmo tutti a Palermo rimanemmo vicini e sostenitori politici nei momenti elettorali".
La militanza politica in Sergio Mattarella diventa significativa dopo la morte del fratello Piersanti ucciso dalla mafia. "Sergio Mattarella è un uomo che ha avuto la schiena sempre dritta non piegandosi mai a logiche clientelari - continua -. Un uomo per questo in grado di fare scelte forti come la presa di distanza piena dalla Dc di Ciancimino e di Lima. Altrettanto significativa è stata la sua opposizione alla legge Mammì sul riassetto del sistema radiotelevisivo".
Vicino anche ai gesuiti è stato uno dei principali sostenitori ed attori della primavera di Palermo. "In particolare, è stato, da sempre, vicino a tutti i gruppi di volontariato e di quartiere che lavoravano dal basso - continua Gioia - che erano la parte viva dell'impegno sociale della città".
Secondo Giovanna Gioia è stato un promotore "di quel cambiamento interno che doveva avvenire all'interno della democrazia cristiana. Cambiamento che è stato capace di portare avanti con moderazione e fermezza guardando, per esempio, con simpatia il movimento politico-civile di rottura forte con il passato come 'Città per l'uomo'. Noi avevamo come movimento preso le distanze da qualsiasi forma di collateralismo e lui ha sempre voluto creare le condizioni per dialogare e mediare con noi senza rotture ".
Secondo la fondatrice di Città per l'uomo è la persona più giusta per poter guidare il nostro Paese.
"E' una persona molto ferma nei principi: un uomo moderato ma con l'apertura giusta del sapere intravedere il positivo e costruttivo che esiste in tante realtà. Oggi diremmo un uomo aperto, lungimirante che getta ponti e non favorisce scontri".
"Mattarella è sicuramente un modello di prudenza, perseveranza e pazienza - continua la docente -. E' una figura giusta che sarà capace di ristabilire la legalità e la pace sociale. Un Capo dello Stato che avrà l'equilibrio tale da fare uscire dal degrado e dalla profonda decadenza di valori il nostro Paese. Auspico che sarà in grado di mantenere un dialogo continuo con il popolo".
"Ha, pure, una grande vivacità intellettuale accompagnata da saggezza e dall'esperienza. Spero anche che per la pacatezza che si ritrova possa essere la figura giusta in grado di ridare l'iniezione di fiducia di cui ha bisogno il nostro Paese - dice ancora Gioia - soprattutto per porre un freno alla sottocultura che si sta diffondendo. Avrà sicuramente il compito arduo di risvegliare l'orgoglio nei punti saldi, nei valori alti che, soprattutto, c'è bisogno di trasmettere ai giovani".
"Credo anche che come Capo dello Stato insieme a Papa Francesco potrebbe costruire tanto per dare svolte significative al nostro Paese, lontano da preclusioni e da steccati per riuscire a valorizzare il buono che c'è in tante realtà". (set)
Nessun commento:
Posta un commento