giovedì 31 gennaio 2013
L'Italia dei beni comuni: la prima mappa dei tesori condivisi
Una mappa interattiva per scoprire, promuovere e segnalare storie esemplari di impegno civico. Sul sito www.labsus.org è online “L'Italia dei beni comuni”, uno strumento che localizza i tesori nascosti di un Paese ancora poco esplorato.
Ci sono cartine che rappresentano la morfologia dell'Italia, altre che ne descrivono aspetti economici. Su Labsus.org invece c'è una mappa che misura la qualità di vita della popolazione, a partire dal benessere che i cittadini stessi contribuiscono a creare. E' sufficiente percorrerla da sud a nord per scoprire, tra i circa 300 casi segnalati, che a Palermo - ad esempio - si “adottano”strade: cittadini armati di scope e palette sgomberano rifiuti, ridipingono muri e saracinesche, migliorano l’illuminazione stradale, acquistano piante e fiori per i marciapiedi. A Napoli, Roma e Milano si “coltivano” poi le città del futuro: parchi degradati, cortili abbandonati, balconi e terrazze condominiali diventano i luoghi privilegiati per iniziative di giardinaggio di comunità. A Bolzano invece alcuni immigrati richiedenti asilo lavorano per mantenere pulito un quartiere della città.
Acqua, aria, ambiente, beni culturali, infrastrutture, salute, spazi urbani e verde, legalità: “L'Italia dei beni comuni” è fatta di risorse, materiali ed immateriali, che non sono né private (di singoli) né pubbliche (dello Stato), ma di tutti. Per la loro cura si attivano ogni giorno cittadini, associazioni e amministrazioni virtuose. Dalla loro tutela dipende il mantenimento di standard di vita degni di un paese civile.
“Lo scopo di Labsus, il Laboratorio per la Sussidiarietà, associazione che dal 2005 promuove l'attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale in Italia – dichiara il presidente Gregorio Arena - è proprio quello di incentivare sempre più persone a prendersi cura dei beni comuni, convinta che dall'impegno di cittadini attivi, responsabili e solidali dipenda il futuro del Paese. Individuare un progetto in linea con le capacità, gli interessi individuali, ed ovviamente le distanze spaziali, non è mai stato così semplice. L'obiettivo della mappa è pertanto quello di moltiplicare la partecipazione o meglio incrementare la 'densità partecipativa' sul territorio italiano, per contribuire a realizzare un nuovo modello di democrazia”.
Facile da utilizzare. Per scoprire “L'Italia dei beni comuni” è sufficiente entrare nella home page del sito www.labsus.org, selezionare un caso presente sulla mappa per località di interesse o categoria desiderata. Dopo aver visualizzato una descrizione sintetica dell'iniziativa, con un ulteriore click è possibile approfondire la notizia e, in una scheda riepilogativa, individuarne le informazioni essenziali. Se invece si è testimoni o protagonisti di un'iniziativa, basterà segnalare il caso attraverso un appositoformper contribuire alla sua diffusione.
Una mappa per esploratori coraggiosi.“L'Italia dei beni comuni” vuole essere uno strumento di lavoro per chi desidera condividere le proprie esperienze, ideare progetti, instaurare nuove relazioni. Una fonte “alternativa” per quei giornalisti che, in un momento di crisi economica e di incertezza politica, intendano dare voce alle energie civiche che muovono il Paese. Uno strumento didattico per insegnanti delle scuole di ogni grado alle prese con i cittadini di domani, un sistema di ricerca ed una fonte di ispirazione per studenti intraprendenti.
In definitiva un punto di riferimento per tutti i cittadini che vogliano contribuire alla ripartenza del Paese.
Etichette:
beni comuni,
labsus,
mappa interattiva,
tesori condivisi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento