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Simona Atzori (ph. Firrarello) |
La città nei giorni scorsi ha raccolto un vasto successo di pubblico con lo spettacolo dal titolo “Me” di Simona Atzori, la ballerina senza braccia famosa in tutto il mondo, per avere aperto le manifestazioni del Giubileo del 2000 di fronte a Papa Giovanni Paolo II. Una rappresentazione danzante emozionante e di grande spessore artistico; applausi a scena aperta presso l’Istituto Commerciale Sturzo che ha ospitato lo spettacolo grazie alla disponibilità e la sensibilità del Dirigente Scolastico Angela Scaglione che ha sposato il progetto. Insieme con la ballerina, sul palco anche i due compagni della Scala di Milano Marco Messina e Salvatore Perdichizzi e le due ballerine della “Simonarte Dance Company”, Maria Cristina Paolini e Giuseppina Sprovieri. In sala un pubblico proveniente anche dalle città viciniore con una folta presenza di giovani che hanno voluto incontrare la ballerina, subito dopo l'esibizione, per congratularsi personalmente e avere un contatto diretto con l’artista che ha autografato il suo libro “Cosa ti manca per essere felice?”, edito da Mondadori e presentato al Museo. “Parlo tantissimo – dice con il microfono stretto nel piede destro. Da un anno a questa parte sono impegnata in giro per l’Italia a presentare il mio libro. Incontro soprattutto studenti nei quali trovo molta spontaneità e curiosità nel conoscermi. Il rapporto con il pubblico – continua – è fondamentale. Se non ci fossero loro non esisterebbe Simona Atzori, la danzatrice. Ma se non fossi nata senza braccia, in realtà non sarei mai stata me stessa. Le mie mani, le mie braccia non sono mai esistite. Le disegno nei miei quadri, ma solo per dare spazio alla mia fantasia”. Una lezione di vita quella di Simona Atzori che per Natale 2012 s’aspetta sotto l’albero “un po’ di relax e coccole dell’instancabile mamma che mi segue ovunque”. Quella dell’Atzori non è la prima visita a Gela. In città è stata ospite quest’estate del Club Nautico. “Ritorno volentieri – prosegue – su invito dell’associazione Progetto H della quale lodo l’impegno a favore dei diversamente abili per una maggiore integrazione nel territorio”. Non solo Simona Atzori ma anche teatro di Improvvisazione con la compagnia “Buone le prime” dell’associazione culturale Improvvisamente di Pavia, ospite al Tropico Med, sul lungomare di Gela nei giorni scorsi. Uno spettacolo unico ed irripetibile perché nessuno sa come inizia e dove finisce l’azione in scena, perché lo spettacolo si crea sotto gli occhi di tutti, prende forma dall’improvvisazione e si offre inedito e come esperienza unica e originale agli spettatori e agli stessi attori. Il pubblico presente in sala ha aiutato gli attori a costruire storie o creare atmosfere dalle tinte diverse. (andrea cassisi)
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