All’interno della manifestazione, organizzata dall’Auser Petrosino e coordinata dal Presidente dell’Auser Provinciale trapanese Giuditta Petrillo è stata allestita la mostra dei prodotti realizzati nell’ambito dei laboratori dell’Auser di Petrosino e del laboratorio Caseario di Giovanni Impiccichè. Contestualmente sono stati proiettati dei video che hanno raccontato ai presenti le attività svolte. Dopo i saluti del presidente dell’Auser di Petrosino Nicolò Anastasi e dei Rappresentanti di Enti ed Istituzioni, si sono susseguiti concerti e dibattiti con esperti del settore alimentare, enologico e folkloristico, tra cui Giorgio Duco, alimentarista e docente all'Università di Messina, Giacomo Manzo, responsabile regionale del Dipartimento Enologia "Fare Ambiente Sicilia", Violetta Isaia, docente presso l'istituto Agrario "Abele Damiani" di Marsala ed Irene Gambino, ricercatrice delle tradizioni popolari e della storia della Sicilia. Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Presidente dell’Auser Nazionale Michele Mangano. Al termine del dibattito si è dato spazio alla degustazione delle bontà della tradizione culinaria locale sapientemente preparate dai volontari dell’Auser Petrosino.
L’iniziativa realizzata con il supporto del Cesvop, ha voluto contribuire alla salvaguardia e al recupero dei saperi e dei sapori del territorio, promuovendo la conoscenza di antiche ricette e di pietanze tipiche, un patrimonio culturale che rischia di andare perduto a causa della frenesia dei nostri tempi. Il cibo è cultura quando si produce, quando si prepara e quando si consuma, ciascuna ricetta ha, infatti, un significato simbolico ben preciso, legato ad una stagione, ad una festività, ad una ricorrenza e comunica molteplici contenuti e valori legati alla società che lo realizza e lo consuma. La manifestazione ha permesso di ricordare e tramandare importanti tradizioni culinarie, come ad esempio la preparazione della “Frutta Martorana”, legata al culto dei morti, della “Cuccìa”, immancabile nella celebrazione della festa di Santa Lucia e tante, tante altre prelibatezze. (anna laura casano)
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