Le storie di Termini sono le nostre storie, le difficoltà di Termini sono le nostre stesse difficoltà, i processi attivati per lo sviluppo di Termini potranno essere processi da attivare per lo sviluppo di altri territori.
In continuità con quanto fatto finora con il Laboratorio sul welfare, l’Istituto Arrupe, il “Centro Studi - Opera don Calabria”, l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, la Caritas diocesana di Palermo e la Federazione Internazionale Città Sociale di Napoli promuovono un incontro per dare maggiore attenzione ai mondi vitali delle persone (famiglie e comunità) e al loro diritto di cittadinanza nel mondo del lavoro.
Il laboratorio, dal titolo “Termini e Pomigliano: storie del sud che si incontrano. Costruire sapere a partire dal sapere di ciascuno”, finalizzato ad avviare una riflessione su welfare e lavoro, sviluppo del territorio e politiche del lavoro a partire dalle storie personali, si terrà giovedì 12 maggio dalle ore 16.30 alle ore 20.00 presso l’Istituto Arrupe, in via Franz Lehar 6, Palermo. Due i momenti salienti:
- “La parola alla/e storia/e”, con breve excursus della storia della Fiat di Termini Imerese e di Pomigliano e testimonianze di ex operai che la Fiat l’hanno vista “da dentro”;
- Tavola rotonda (moderata dal giornalista Vincenzo Morgante): un confronto tra istituzioni politiche e religiose, economisti, sindacati e associazioni del Terzo Settore sulla base delle storie ascoltate. Tra i vari interventi, saranno presenti anche Antonio Di Luca, autore del libro “Da Pomigliano a Mirafiori. Fiat: una storia italiana” e Piero Macaluso, autore del monologo teatrale “Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat” (di cui verranno letti alcuni brani).
All’evento hanno aderito anche il JSN (Jesuit Social Network) e il Consorzio Imera Sviluppo.
L’ingresso è libero.
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