Il dibattito sull'assistenza ai disabili siciliani continua. Lo scorso 12 settembre 2018 il Forum Terzo settore di Sicilia ha diramato un comunicato stampa sulla libertà di scelta nell'accesso ai servizi. Ecco il testo integrale del comunicato.
DISABILITA’ IN SICILIA: LA LIBERTA’ DI SCELTA NELL’ACCESSO AI SERVIZI
La libertà di scelta dei prestatori dei servizi di cura e di assistenza
da parte delle persone con disabilità, e dei propri familiari,
costituisce un principio di civiltà ed un diritto che deve potere
esercitare colui il quale necessita di tali servizi.
Il Forum quindi, in tutte le sue articolazioni, siano esse quelle delle
associazioni che rappresentano la disabilità o quelle delle
associazioni che erogano i servizi, ritiene questo principio un elemento
basilare dal quale necessariamente partire per discutere degli
interventi volti ad offrire una migliore qualità della vita, garantendo
un'effettiva e reale integrazione sociale, scolastica e lavorativa.
E’ tuttavia sbagliato, proprio nell’interesse del mondo della
disabilità, ridurre questo principio esclusivamente alla erogazione di
contributi monetari.
Il rischio che si corre è infatti quello dell’abbassamento complessivo
della qualità degli interventi di supporto e cura della disabilità.
Non si tratta insomma di dire se deve essere assegno si o assegno no, si
tratta di stabilire cosa serve alla persona per migliorare la propria
condizione di vita sotto il profilo sanitario e sociale. Se l’assegno è
“di cura”, ed è “di cura”, non ci si può limitare a stabilire un
“quantum” indistinto per tutti, bisogna invece partire dalla valutazioni
dei bisogni individuali di ciascun disabile e stabilire di conseguenza
le sue necessità in termini di interventi sanitari e di assistenza
sociale. E di conseguenza vincolare l’uso delle risorse esclusivamente a
quelle finalità.
Questo è il punto di partenza. Le modalità conseguenti di intervento,
assegno, voucher, rendicontazione, accreditamento o quant’altro,
costituiscono solo la successiva architettura tecnica funzionale a
raggiungere l’obiettivo: che è e resta quello di rendere compatibili la
libertà di scelta e la qualità degli interventi di cura ed
assistenza.
Non farlo significa volere, forse in buonafede, il rapidissimo deterioramento del livello di assistenza ai disabili in Sicilia.
Il Decreto del Governo Musumeci, che comunque deve essere
necessariamente migliorato in alcuni aspetti, a partire dalla
distinzione tra gravi e gravissimi, costituisce in tal senso una
possibile soluzione transitoria verso una inversione di tendenza che
permetta di andare verso il necessario miglioramento delle condizioni di
vita dei siciliani interessati da disabilità.
Ed è in tal senso che rivolgiamo al Presidente Musumeci l’invito a
convocare in tempi brevissimi una riunione con il Forum del III settore,
che rappresenta le associazioni maggiormente rappresentative del
settore sia a livello nazionale che regionale, per potere esprimere in
dettaglio il nostro punto di vista su questa materia che non necessita
di divisioni ma, al contrario, di uno sforzo condiviso che parta dalla
reale volontà di confronto nel merito, mettendo da parte gli slogan per
andare, senza la presunzione di essere ciascuno portatore della
verità, verso i bisogni reali del persone con disabilità.
Palermo 12 settembre 2018
Forum Terzo settore Sicilia
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