Il 3 ottobre sarà la Giornata della memoria, in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. Il 16 marzo mattina è arrivato l’ok definitivo del Senato. Hanno votato a favore 143 senatori, mentre 9 sono stati i no e 69 gli astenuti. Il provvedimento ora è legge. La Giornata in memoria delle vittime dell''immigrazione sarà celebrata in tutta Italia nell’ anniversario della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a causa del naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti vi furono 368 morti accertati e circa 20 dispersi.
"Per noi quella di oggi è una grande vittoria - sottolinea soddisfatto ed emozionato Tareke Brhane, portave del Comitato 3 ottobre, - ed è soprattuto un riconoscimento importante per il dolore di tutti i familiari delle vittime, ma anche per il lavoro fatto in questi anni dalle organizzazioni e dalla sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Sono passati 854 giorni dalla tragedia, sono stati giorni non facili, in cui abbiamo dovuto contare tante altre vittime. La Giornata della memoria servirà a ricordare tutto questo. Per noi oggi non è la fine ma l'inizio di un percorso - aggiunge -: vogliamo spiegare ai giovani quello che è successo tre anni fa e che purtroppo succede ancora troppo spesso". Anche Branhe è arrivato in Italia via mare, e oggi è un rifugiato politico nel nostro paese: "per me è un'emozione fortissima a livello anche personale, perché so cosa significa rischiare la vita in mare". Il Comitato 3 Ottobre aveva presentato la proposta di legge a novembre 2013. I primi firmatari sono stati Ermete Realacci, Paolo Beni e Khalid Chaouki.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Senato Pietro Grasso: ''la Repubblica riconosce il giorno 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell''immigrazione, di seguito denominata ''Giornata nazionale'', al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria - scrive sul suo profilo Facebook - Era il 3 ottobre del 2013 quando un barcone affondò vicino a Lampedusa: solo quel giorno morirono 366 persone- ricorda Grasso- dall'inizio del 2015 sono state circa 4.200 le vittime nel Mediterraneo. Fermiamoci un solo istante, proviamo a scomporre questo numero enorme in tante singole persone e ad associare ad ognuna un nome, un volto, desideri, sogni, paure, debolezze: così possiamo capire quanto grande sia la tragedia che si consuma giorno dopo giorno a largo delle nostre coste". I barconi "affondano anche sotto il peso del fardello delle storie di chi fugge da orribili tragedie, da guerre, da povertà assoluta. Sono uomini e donne come noi che però non hanno più nulla e che cercano disperatamente un futuro- dice il presidente del Senato- l'Europa deve superare egoismi e divisioni: dobbiamo fare la nostra parte, ricordare le vittime ma, soprattutto, agire per evitare che altre migliaia di persone trovino la morte nei nostri mari". "L'approvazione oggi della legge che istituisce la Giornata per la memoria vittime migranti è un segno civiltà del nostro Parlamento"ha scritto su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini.
L'Unhcr: "Momento di profonda riflessione". Secondo L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiat, “l’approvazione di tale legge arriva in un momento storico senza precedenti per il Mediterraneo e l’Europa intera”. “L’istituzione ufficiale di una giornata della memoria e dell’accoglienza – dichiara Laurens Jolles, delegato Unhcr per il Sud Europa – rappresenta un passo importante per ricordare tutte le vittime dell’immigrazione e una grande opportunità per la scuola italiana per affrontare il tema dell’asilo e dell’integrazione. Dal 3 ottobre 2013 ad oggi l’Unhcr stima che oltre 8 mila persone abbiano perso la vita in mare di cui circa 450 solo nei primi mesi del 2016. Finora quest’anno oltre 153 mila persone, di cui un terzo bambini, hanno attraversato il Mediterraneo e il 96% di loro proviene dai 10 principali paesi produttori di rifugiati”. L’Unhcr auspica che la Giornata della memoria e dell’accoglienza “promuova una profonda riflessione sulla istituzione di vie legali che consentano alle persone in fuga di arrivare in Europa senza rischiare la vita in mare”.
Save the Children: “La Giornata si traduca in un impegno concreto concreto di accoglienza”. Il direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaela Milano, afferma: “Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’istituzione del 3 ottobre come Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione approvata oggi dal Senato, che assume un significato simbolico perché votata alla vigilia di un vertice europeo di grande valenza, dal quale attendiamo una risposta concreta all’emergenza umanitaria in atto”.
Da quel tragico 3 ottobre, l’Italia ha assunto un forte impegno nel salvataggio delle vite umane. “Ciononostante – precisa la Milano -, ancora molto rimane da fare. Il dramma dei migranti continua a perpetrarsi davanti ai nostri occhi, dentro ai confini europei. Non possiamo ignorare le ripetute violazioni dei diritti umani e la chiusura arbitraria delle frontiere, che provocano grande sofferenza e deprivazione per i migranti, e le morti in mare, che rimangono purtroppo una terribile realtà all’ordine del giorno. Solo ponendo fine al susseguirsi di questi tragici eventi con politiche adeguate di accoglienza a livello europeo si coglierebbe davvero il senso più profondo di questa Giornata”. (fonte Redattore sociale)
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