domenica 19 febbraio 2012

Palermo, quattro "sportelli famiglia" contro il disagio. Ascoltati i bisogni di oltre mille famiglie

L'agenzia di stampa Redattore Sociale racconta il seminario promosso dal CoAsFam a Palermo. Ecco la cronaca di Serena Termini:

Durante il seminario su “Coloriamo di pace la famiglia”, organizzato dal coordinamento delle associazioni Familiari (CoAsFam), in collaborazione con l'assessorato della Famiglia e il CeSVoP la dott.ssa Maria Luisa Taormina ha presentato il report sullo “Sportello famiglia: verso una comunità solidale”: un progetto realizzato con fondi del protocollo di intesa tra fondazioni bancarie e volontariato.
Con il supporto del Ce.S.Vo.P, il progetto è stato ideato dall’associazione Italiana Genitori “G. Pitrè”- Palermo; il Gruppo di Volontariato Vincenziano “Santa Caterina Labouré”; l’associazione “Cuore che vede”; l’associazione “Il Nostro Quartiere”.
Il progetto, che si è svolto nel periodi che va da luglio 2010 a luglio 2011, ha realizzato l’apertura di 4 “Sportelli polifunzionali”; nove incontri formativi e informativi e la realizzazione di un report finale multimediale. I destinatari diretti raggiunti con la relazione di ascolto e di aiuto sono stati circa 1.000.
L’indagine evidenzia che moltissime e diversificate sono state le richieste di informazioni, soprattutto su contributi e sussidi economici per affrontare una specifica situazione di disagio e comprovate situazioni di bisogno: pensione di invalidità, assegni familiari, integrazione affitti, emergenza abitativa, bonus luce, gas, servizi famiglie disagiate, iscrizioni asilo nido, corsi di formazione, scuole serali, sostegno scolastico. I cittadini immigrati hanno richiesto inoltre informazione su centri di accoglienza, su permessi di soggiorno, corsi di lingua italiana.
Tra le criticità emerse ci sono problematiche legate alla mancanza di lavoro; insufficiente reddito familiare: bisogni di carattere primario e strutturale.Seguono i bisogni abitativi, economici e sanitari. Bisogni primari: alimenti, vestiario, indumenti, corredini per mamme partorienti e il nascituro; difficoltà economiche: spese per la casa (affitto, pagamento bollette luce e gas…); difficoltà legate a situazioni abitative; disagio psicologico e/o conflittualità relazionali; situazioni di emergenza sociale: in cerca di dimora, senza fissa dimora; problemi di salute: visite specialistiche, farmaci.
Lo sportello ha rappresentato uno spazio di ricevimento del pubblico, organizzato e strutturato per la ricezione e l'accoglienza di tutti coloro che hanno avuto necessità di informazioni e servizi. Gli Sportelli sono stati attivati su tre diverse zone della città di Palermo: zona Libertà, zona Sperone e zona Noce.
Presso ogni sportello è stata assicurata la presenza di un operatore sociale, di uno psicologo e di un referente come risorsa volontaria.
Tra i servizi offerti figurano:il sostegno socio-psicologico agli adulti in difficoltà, la consulenza psicologica e la consulenza legale.
“Il progetto ha avuto una forte valenza socio-culturale – ha riferito Maria Luisa Taormina -, poiché ha centrato l’azione sulle reali esigenze delle famiglie del territorio del comune di Palermo e i servizi messi a disposizione dal pubblico e dal privato sociale. Il servizio di counselling psicologico ha centrato la relazione d’aiuto sulla persona, sulla piena attenzione alle sue risorse e alle sue potenzialità. Numerosi sono stati i destinatari raggiunti in maniera indiretta grazie alla informazione capillare che è stata effettuata su molteplici istituzioni pubbliche e private del territorio di Palermo e provincia. Sono stati soddisfatti bisogni sociali, socio-sanitari, legali e sono stati forniti orientamenti ed informazioni riguardo alle richieste di lavoro e di formazione, soprattutto a persone appartenenti a fasce svantaggiate ”. (set)
(fonte Redattore Sociale)

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