mercoledì 16 maggio 2018

Ricerca scientifica e azione sociale, un connubio per trasformare la realtà

Dall'Istituto Arrupe riceviamo questo comunicato che volentieri pubblichiamo.

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Provare a far dialogare la ricerca scientifica con l’azione sociale in un’ottica di trasformazione della realtà: è questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del Programma di ricerca “Idea – Azione” promosso dall’Istituto Arrupe e finanziato dalla Sylff Association attraverso il Programma Sylff.
E proprio per creare le condizioni affinché le ricerche possano avere un impatto sul territorio non si può prescindere da un momento di comunicazione all’esterno dei risultati e da una condivisione con il territorio oggetto della ricerca, con gli stakeholder e con coloro i quali sono interessati ad approfondire le tematiche affrontate. Nasce così l’idea di organizzare, per il secondo anno consecutivo tra maggio e luglio 2018, il ciclo “5 incontri x 5 ricerche” che prende spunto proprio dagli studi finanziati dalla quarta edizione di “Idea – Azione” per provare a condividere meccanismi e strumenti operativi per promuovere la loro attuazione pratica. Diversi gli ambiti tematici affrontati dalle ricerche: aree urbane marginali e la cura delle loro diverse vulnerabilità, migrazione, questione abitativa.
Gli incontri avranno modalità differenti che provano anche a superare il modello “classico” del convegno in favore di forme di condivisione interattiva col territorio: gruppi di lavoro, incontri con gli addetti ai lavori, confronti con la cittadinanza ma anche proiezioni di cortometraggi, installazioni artistiche, laboratori, cene sociali.
Si inizia il 25 maggio 2018 alle ore 17.00 con l’incontro dal titolo “Beyond control. L’espressione del sé attraverso processi di creazione cinematografica partecipativa con minori migranti non accompagnati in Sicilia” in programma presso il Palazzo Spadaro di Scicli (RG). L’incontro nasce dalla ricerca condotta da Chiara Digrandi, svoltasi tra aprile 2017 e marzo 2018, avente l’obiettivo di creare uno spazio e un tempo in cui un gruppo di minori migranti non accompagnati, da poco sbarcati in Sicilia, possano raccontarsi attraverso le immagini, considerate un linguaggio “privilegiato” rispetto a quello verbale, per esprimere il proprio sé. L’esperienza sul campo, ispirata alla metodologia di Cine sin Autor (www.cinesinautor.es/), è stata realizzata presso la “Casa delle Culture – Mediterranean Hope” di Scicli, una struttura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che offre ospitalità a persone migranti in condizione di particolare vulnerabilità.
Durante l’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune di Scicli, saranno proiettati i risultati della ricerca: tre film (“The surviving migrants”, “My mistake”, “Jealous love”) realizzati, rispettivamente, dal gruppo dei ragazzi, delle ragazze e da un gruppo misto.

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