lunedì 29 gennaio 2018

Diabete, informare per prevenire. Un bilancio dell'incontro del 27 gennaio a Monreale

Dr. Mario Manunta, diabetologo
Informazione e prevenzione sono stati al centro dell'incontro sul diabete che si è svolto a Monreale, lo scorso 27 gennaio 2018, nella sede del circolo Auser e promosso dall'associazione Panagiotis. L'iniziativa è frutto anche della collaborazione con l’ACSD “Modus Vivendi”, con l’Associazione delle Persone con Diabete “Stili di Vita” e con la stessa Auser, presieduta da Giuseppe Mazzola. L’incontro, è nato all’interno del progetto “Gioco di Rete” appartenente all’ambito dell’ex legge 266/91, linee d’indirizzo 2014. Il progetto è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ed è stato promosso dalla Panagiotis in collaborazione con associazioni del settore. L’iniziativa ha coinvolto 130 persone interessate alla principale epidemia del secolo e ha visto la partecipazione delle Istituzioni, rappresentante dal vice-sindaco di Monreale, Giuseppe Cangemi. Durante l’incontro, sono intervenuti il diabetologo Mario Manunta della Clinica Triolo-Zancla, il direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina sportiva, Prof. Francesco Cappello, la dott.ssa Lidia Mazzola, chinesiologa, e il dott. Gaetano Giardina, chirurgo e massimo esperto della cura sul piede diabetico. Presenti anche alcune allieve del Liceo Linguistico del Regina Margherita impegnate in un corso di giornalismo (Progetto Good night and good luck) con l’ACSD “Modus Vivendi”. Il Presidente dell’Associazione delle Persone con Diabete “Stili di Vita” e dell’ACSD “Modus Vivendi”, Francesco Sanfilippo, ha dichiarato «È per me un grande piacere aver avuto l’occasione di poter partecipare ad un incontro come questo, realizzato attraverso una collaborazione tra associazioni di diversa natura ma unite per l’occasione di fronte ad una nuova forma di epidemia, non contagiosa, non visibile, che dura tutta la vita e che si diffonde a ritmi vertiginosi, il diabete. Tutte le forme di diabete sono in forte espansione e non fanno differenze di razze o di età. Infatti, colpisce in modo forte i migranti e i bambini in età infantile come il diabete di tipo I, di origine autoimmune, che colpisce ben oltre i 30 anni o quello di tipo II°, conosciuto erroneamente come quello alimentare, che insorge, ora, anche tra gli adolescenti. È una malattia che trova alleati in tutte le patologie possibili e le favorisce, ma seppur cronica, il paziente non deve dimenticarsi di essere una persona. Spesso si adottano stili di vita scorretti o non adeguatamente gestiti, che, però, non possono abolirsi da un giorno all’altro, ma possono essere gestiti in modo costruttivo. È una questione di informazioni corrette, di un addestramento di base completo e sulla buona volontà della persona a collaborare, perché senza quest’ultima, qualsiasi cura proposta fallirà. Anche per questo ho colto l’invito della Panagiotis e dell’Auser a partecipare all’incontro e spero possa essere il primo di una serie di interventi informativi». Gli interventi degli specialisti si sono alternati, interagendo con il pubblico. Il prof. Franco Cappello ha presentato i compiti moderni che riguardano la figura del medico sportivo, i cui compiti si sono allargati all’ambito della prevenzione delle malattie. Il dott. Manunta ha esposto la situazione del diabete odierna, spiegando le differenze tra le varie forme di diabete e scoprendo i falsi miti, tra cui la predisposizione al diabete che non indica necessariamente che si diventerà diabetici. La dott.ssa Mazzola ha parlato delle possibili applicazioni delle tecniche di Nordic Walking adattato la cui tecnica porta il nome di crowling up (gattonare). Il Nordic Walking, con la caratteristica camminata con i bastoni, deriva da uno sport finlandese poi adottato in tutta Europa e che può essere esercitato anche in percorsi non coperti dalla neve in ogni stagione. Tuttavia, la variante che ha proposto la dott.ssa Mazzola impiega i bastoncini derivati da quelli del Nordic walking per far recuperare la funzionalità degli arti e il controllo dello sforzo fisico in forma aerobica (cioè in presenza di ossigeno). Infine, il dott. Giardina ha spiegato la genesi del piede diabetico e delle soluzioni che la medicina offre oggi. Sia l’Auser, sia la Panagiotis sia la Stili di Vita sia la Modus Vivendi si sono espresse tramite i loro rappresentanti a continuare gli incontri sul diabete e i suoi molteplici aspetti nei prossimi mesi (f.sanfilippo).

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