Dalla delegazione di Mazara il comunicato sul rinnovo degli incarichi:
«In data 29 luglio 2013 si è riunita l’assemblea plenaria delle organizzazioni di volontariato del distretto socio sanitario n. 53 comprendenti i comuni di Mazara del Vallo, Vita, Salemi e Gibellina. Durante l’Assemblea sono stati rinnovati gli organi del Cesvop Delegazione di Mazara dss 53 (Centro di Servizi per il Volontariato) per il triennio a venire.
A componenti del nuovo Comitato Direttivo del Cesvop Delegazione dss n. 53 sono stati eletti:
Ernesto Certa, Presidente della Federazione Provinciale del MoVI Trapani (Movimento di Volontariato Italiano),
Vita Chirco, Presidente dell’Auser Volontariato Mazara, Giacomo Anselmo, presidente dell’Aipa Mazara, Antonino Pisciotta, Presidente UNAC comitato provinciale Trapani e Vice Presidente aggiunto MoVI Federazione Provinciale di Trapani, M. Soufien Zitoun, volontario Avis e Consigliere Comunale Aggiunto presso il Comune di Mazara del Vallo e Stefano Agueci, Presidente Avis Comunale di Salemi.
L’Assemblea distrettuale delle associazioni di volontariato ha eletto quale nuovo responsabile del Cesvop delegazione di Mazara, Vita, Salemi e Gibellina Ernesto Certa al quale ha conferito anche il mandato di rappresentanza delle organizzazioni di volontariato del distretto in attesa che si si costituiscano gli organi di rappresentanza delle odv.
Ernesto Certa, nuovo responsabile del Cesvop Mazara, ringrazia le associazioni di volontariato per l’incarico ricevuto e si impegna a portare aventi tutte le istanze provenienti dal mondo del volontariato. Si impegna a seguire le linee guidi tracciate dalla legge istitutiva delle organizzazioni di volontariato la quale ne riconosce il valore sociale, culturale e civile affermandone in modo perentorio autonomia politica ed operativa e ponendo un tassativo diniego a ruoli di gregarietà nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni.
Ernesto Certa inoltre ringrazia tutti i presidenti, le volontarie ed i volontari che nel distretto di Mazara, Vita, Salemi e Gibellina quotidianamente si impegnano per consentire l’espletamento di servizi alla persona che altrimenti non verrebbero erogati, riuscendo con sacrificio ed abnegazione ad attenuare situazioni di rischio, disaggio, povertà ed esclusione sociale che ormai sempre più sono radicate anche nel nostro territorio con scarsa attenzione e sensibilità da parte dei pubblici poteri. Il Volontariato non dovrebbe supplire alle mancanze ed alle inefficenze della Pubblica Amministrazione, anche perché nella legge-quadro nazionale sul volontariato 266/91 e nella relativa legge regionale di recepimento 22/94 ne viene fatto espresso divieto, ma innanzi a situazioni conclamate ed ataviche di disservizio ed abbandono del cittadino il volontariato non può e non deve rimanere inerte e purtroppo quotidianamente tante volontarie e tanti volontari sono impegnati in tal senso sotto l’aspetto sociale, civile e culturale. Nell’anno europeo del cittadino però bisogna riaffermare il diritto di partecipazione e di scelta di tutte le persone che vivono nell’Europa civilizzata ed il volontariato è da anni parte attiva di questa società reclamando da sempre con forza un nuovo stato sociale, un nuovo patto sociale, nuove regole che consentano all’Europa, ma in senso più lato all’intera popolazione mondiale una ripresa sotto tutti gli aspetti non solo sul piano economico, ma anche culturale e sociale».
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