«Nel 1989, con la legge n. 13/89 è stata prevista la copertura, totale e/o parziale delle spese sostenute dalle persone con disabilità nelle abitazioni private e negli spazi comuni condominiali.
Questa normativa prevede che lo Stato assegni alle Regioni delle somme per far fronte alle esigenze delle persone con disabilità in materia di abbattimento degli ostacoli fisici che, comunque, rendono la loro vita quotidiana più difficile limitando la loro libertà/autonomia di spostamento.
Le somme erogate alle Regioni venivano poi distribuite ai singoli Comuni per dar corso alle pratiche e, quindi, dare delle risposte alle persone che avevano inoltrato le richieste di contributi.
Dal 2007 l’erogazione delle somme alle Regioni è stata interrotta per cui, da quell’anno, l’apposito capitolo della Regione Siciliana è svuotato.
Nel 2008 sono state individuate, grazie anche al lavoro del Tavolo tecnico per la realizzazione delle Politiche Sociali sulla disabilità nella Regione Sicilia, ai sensi del D.P.R.S. n. 180 del Settembre 2003 e del Piano triennale a favore delle persone con disabilità della Regione Siciliana (G.U.R.S. del 27 gennaio 2006) delle somme residue da vari ambiti ed è stato, quindi, possibile, riempire l’apposito capitolo per l’abbattimento delle barriere architettoniche in modo da consentire ai Comuni di evadere le varie pratiche che a loro erano pervenute.
Due anni dopo, tuttavia, queste somme si sono esaurite con gravi disagi per coloro che avevano presentato domanda ai Comuni per poter eseguire i lavori che consentissero loro una più agevole mobilità.
Dal 2010, pertanto, i Comuni continuano a ricevere le domande per l’abbattimento delle barriere architettoniche ma non riescono ad evadere le pratiche per mancanza di erogazioni finanziarie.
Considerato che molte delle persone con disabilità, avendo presentato la richiesta, hanno già effettuato dei lavori, come del resto è previsto, la situazione è molto grave poiché viene meno la risposta ad un diritto sancito dalle normative vigenti.
È inutile sottolineare che l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche nelle abitazioni private, ha un enorme valenza civile e culturale, e, in questo senso, la tutela dei diritti delle persone con disabilità è un impegno su cui si misura il grado di crescita civile, sociale e culturale della società per rendere sempre più a misura d’uomo gli ambienti e i contesti di vita.
Preoccupato ed attento anche su questo ambito, il Coordinamento H fra le Associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità nella Regione Siciliana - Onlus, con Cittadinanzattiva- tribunale dei diritti del malato, Coordinamento Regionale della Sicilia dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Fondazione Odigitria, Associazione Italiana Fisioterapisti- Regione Sicilia e Federazione Logopedisti Italiani-Regione Sicilia, chiede alle SS. LL. in indirizzo che sia ripristinato e riempito l’apposito capitolo di spesa nel bilancio della Regione per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private, per consentire ai Comuni di evadere le numerose pratiche già giacenti negli specifici uffici e dare delle risposte certe a chi ne ha diritto.
L’occasione offerta in questo momento dalla predisposizione e dalla successiva approvazione del bilancio di previsione della Regione è unica ed per dare alla Regione ed ai suoi Enti Locali un ulteriore strumento concreto per offrire alle persone che vivono sul territorio delle risposte e per continuare ad incrementare il percorso già intrapreso dalla Regione con le normative sull’area della disabilità e sul sociale in genere per tutelare i diritti delle persone più fragili.
In attesa di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti»
Salvatore Crispi
Il Responsabile del Coordinamento H
Il Responsabile del Coordinamento H
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