mercoledì 5 dicembre 2012

5 dicembre, Giornata del Volontariato. Lettera al Paese che i volontari italiani hanno indirizzato alla società e alle istituzioni

Un grande sforzo culturale
Anche se questa crisi sta colpendo duramente tutti, e soprattutto i più deboli, noi crediamo che sia un'occasione per ripensare a fondo la nostra società e il nostro modello di sviluppo e per delineare un futuro più sostenibile e giusto. Occorre però affrontarla con un grande sforzo culturale, per individuare le strade del cambiamento, con disponibilità e capacità di innovazione. Noi, che già siamo presenti in tutte le situazioni più difficili e ovunque ci sia da difendere il bene comune, ci impegniamo ad esserlo ancora di più, con la gratuità, la solidarietà e la responsabilità che ci contraddistinguono. Ci impegniamo a difendere i diritti di ciascuno, soprattutto dei più deboli, e ad assumere con responsabilità il nostro ruolo di denuncia dei bisogni, delle ingiustizie, delle inefficienze.
1) - Ci impegniamo ad attivare percorsi di coesione sociale, rigenerando i tessuti relazionali delle nostre comunità, nel rispetto delle specifiche identità.
2) - Ci impegniamo a cercare e proporre nuovi stili di vita e modelli di sviluppo, che ci permettano di guardare con più fiducia al futuro.
3) - Ci impegniamo a collaborare con gli altri soggetti del terzo settore e della società civile, dell'Amministrazione pubblica e del privato per costruire filiere di solidarietà e di inclusione.
4) - Ci impegniamo a ricercare ad ogni livello - dal locale, al regionale, al nazionale - forme di rappresentanza per essere più incisivi, sia a livello sociale che a livello politico.
5) - Ci impegniamo ad essere i primi testimoni di trasparenza nel corretto utilizzo delle risorse, sia umane che economiche.
6) - Ci impegniamo a comunicare sempre meglio i temi di cui ci occupiamo, chi siamo e che cosa facciamo.
Quello che chiediamo
1) - Chiediamo di rimettere al centro delle scelte politiche, economiche, culturali ed amministrative la persona umana, criterio, cifra e misura di ogni politica.
2) - Chiediamo che il volontariato sia riconosciuto come un moltiplicatore di risorse relazionali ed economiche, in grado di contribuire alla governance delle nostre comunità e dei nostri territori. Non possiamo accettare di essere chiamati solo ad attuare scelte fatte da altri o a coprire le carenze dei servizi pubblici, delle Amministrazioni e delle istituzioni.
3) - Chiediamo di incidere sulla determinazione delle politiche locali, nazionali e globali, sui temi di cui ci occupiamo.
4) - Chiediamo alla politica, alle amministrazioni, alle aziende che facciano della legalità, dell'etica del bene comune, della solidarietà e della sobrietaà la base di qualsiasi comportamento personale e collettivo. Chiediamo di conseguenza la trasparenza necessaria per costruire rapporti corretti. Il volontariato difende la propria autonomia e rifiuta logiche clientelari o di strumentalizzazione.
All'interno di questa cornice chiediamo inoltre
1) - Che il mondo del lavoro costruisca, promuova e agevoli il volontariato;
2) - Che ne venga riconosciuto il valore educativo, anche inserendo sistematicamente programmi specifici nella scuola e nella formazione degli adulti;
3) - L'applicazione dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale;
4) - Chiediamo l'approvazione di una legge efficace contro la corruzione e il riutilizzo nel sociale delle risorse liberate e dei beni confiscati ai corrotti;
5) - Che il Governo aumenti e stabilizzi i finanziamenti per il servizio civile nazionale;
6) - Che faccia diventare il 5 per mille legge dello Stato, conceda agevolazioni fiscali, abbatta l'Iva e preveda alcune esenzioni (Irap, tassa rifiuti, bollo auto...) anche alla luce delle indicazioni dell'Unione Europea;
7) - Che Governo e forze politiche si facciano carico dell'urgenza di rivedere, diminuendole, le spese militari e di aumentare l'impegno di risorse per il welfare;
8) - Che si semplifichino le pratiche burocratiche e amministrative che soffocano soprattutto le piccole organizzazioni; 9) - Che si inserisca il parametro della reciprocità nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione, per avere certezza dei finanziamenti e dei tempi di erogazione;
10) - Che si mettano a disposizione delle associazioni strutture, strumenti, spazi urbani, anche velocizzando e rendendo più trasparenti l'assegnazione dei beni confiscati.
11) - L'istituzione del Registro delle Reti nazionali di volontariato e la riforma dell'Osservatorio Nazionale.
12) - Che le istituzioni comunitarie elaborino un programma chiaro di promozione e sviluppo della cittadinanza attiva europea, anche in funzione della promozione del volontariato;
13) - Che le istituzioni nazionali ed europee riconoscano e valorizzino la realta? del volontariato internazionale, quale strumento di promozione della pace e di valorizzazione della cittadinanza globale; 14) - Che il Governo si attivi affinché il servizio pubblico radiotelevisivo presti maggiore attenzione al volontariato e alla comunicazione sociale e che venga attivato un canale ad esso dedicato;
15) - Chiediamo che i media offrano una rappresentazione del volontariato e del sociale più articolata e rispondente alla realtà.

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